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Presentato alla stampa il Festival lirico 2018: molti i giovani cantanti in cartellone

L'Arena riparte con buoni propositi

servizio di Athos Tromboni

Pubblicato il 19 Aprile 2018

180419_Vr_00_Arena2018_Cecilia Gasdia_FotoEnneviVERONA - Clima rasserenato alla Fondazione Arena di Verona, durante la presentazione alla stampa del Festival estivo 2018 che prenderà avvio il 22 giugno e terminerà il 1° settembre: saranno 47 serate all’insegna del rinnovamento e del rilancio della grande lirica sotto le stelle nel teatro all'aperto più grande del mondo. Cinque le opere rappresentate, più due serate speciali a tema. Sarà la Carmen di Georges Bizet a inaugurare il Festival, cui seguiranno l'Aida di Giuseppe Verdi, la Turandot di Giacomo Puccini, il Nabucco (ancora Verdi) e infine Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Le due serate a tema saranno l'immancabile Roberto Bolle and Friends (il 25 luglio ore 21... e biglietti oggi quasi tutti esauriti) e la novità Verdi Opera Night (il 26 agosto ore 21,30) una specie di "concertone" della trilogia romantica dove saranno allestiti il secondo atto del Rigoletto, il terzo atto del Trovatore e il terzo atto della Traviata.
La conferenza stampa era presieduta dal sindaco della città scaligera e presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina, affiancato dalla neosovrintendente e direttore artistico, il soprano Cecilia Gasdia, e dal direttore operativo Gianfranco De Cesaris.
Il tavolo della presidenza era però foltissimo, perché la Gasdia, oltre ai rappresentanti del Consiglio di indirizzo della Fondazione, ha voluto attorno a sé anche i rappresentanti delle maestranze, del coro e del balletto, dei tecnici e dei collaboratori, citandoli tutti uno a uno e ringraziandoli della partecipazione.

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Ecco da dove discendeva quel clima rasserenato di cui si è fatto cenno all'inizio, che ha trovato conferma e sostegno nelle parole del sindaco Sboarina per il quale «... il lavoro del sovrintendente Cecilia Gasdia è stato eccellente...» perchè è riuscita ad allestire i cast in tempi rapidi ottenendo anche delle "economie" dai chachet degli artisti che hanno accettato di diminuire i loro compensi e dai sacrifici anche economici delle maestranze, tutto per contribuire a salvare l'Arena di Verona dal «... buio in cui si trovava e dal rischio di fallimento ...» (sono sempre parole del sindaco) per cui oggi la Fondazione ed anche l'Amministrazione comunale possono tornare a «... essere orgogliosi  del fatto che l'Arena e una Fondazione lirica come la nostra, ce l'abbiamo solo noi, e il mondo ce le invidia.»

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Torrenziale la presentazione del programma da parte della Gasdia che ha comunicato con molta serenità mista a positiva eccitazione che «... circa il 30% del cast è al debutto in Arena e, la maggior parte, addirittura al debutto assoluto nell'opera in cui viene impegnato. Abbiamo una fascia d'eta - ha proseguito la sovrintendente - che va dal decano di 76 anni di cui non dico il nome perché lo scoprirete da voi, fino alla debuttante di vent'anni d'età. Ho voluto io grandi artisti accanto a giovani talenti da valorizzare. L’Arena, infatti, storicamente ha dato origine ad innumerevoli grandi carriere ed io intendo riprendere e rafforzare questa tradizione, così che il nostro Festival possa essere una vera e propria fucina di nuove voci. Come avevo annunciato, ho chiamato quindi grandi star internazionali e anche tanti giovani artisti, per una stagione che propone 4 opere scenograficamente colossali, tutte in un unico cartellone: Carmen, Aida, Turandot e Nabucco
La Gasdia ha poi comunicato che oltre la conferenza stampa in corso, il Festival 2018 sarà presentato ufficialmente nelle prossime settimane anche a Roma e a New York. Ha poi illustrato il programma che riportiamo di seguito:
«L’Opera Festival 2018 inaugura venerdì 22 giugno con Carmen, capolavoro di Georges Bizet che trasporta il pubblico in un’arena dentro l’Arena per vivere il dramma di amore e morte della bella sigaraia spagnola. L’opera è in scena per 13 serate fino al 31 agosto nel nuovo allestimento a firma del famoso regista argentino Hugo de Ana, che cura regia, scene e costumi. Completano la messa in scena le coreografie di Leda Lojodice e il lighting design dell’areniano Paolo Mazzon. La nuova produzione intende offrire una nuova lettura dell’opera, consapevole dell’importante eredità lasciata nella storia dell’anfiteatro veronese dalla memorabile produzione di Franco Zeffirelli, replicata in numerosi Festival a partire dal 1995. De Ana traspone la sua Carmen un secolo dopo rispetto al libretto, negli anni Trenta del Novecento, periodo storico significativo per sottolineare la ricerca incessante della protagonista verso la sua indipendenza e libertà, che la porterà come un torero nella Plaza de Toros ad affrontare fino alla morte la prepotenza maschile e una società ostile al suo essere zingara quindi diversa. Sul podio areniano vedremo per la prima volta il giovane direttore Francesco Ivan Ciampa, dopo gli ottimi riscontri di critica e pubblico delle ultime performance con Fondazione Arena al Teatro Filarmonico. Tre voci importanti daranno quindi corpo all’eroina del titolo: Anna Goryachova, che con l’inaugurazione del Festival farà il suo debutto in Arena, Anita Rachvelishvili, vera e propria specialista del ruolo, e Carmen Topciu, apprezzata Fenena lo scorso anno in Nabucco, ruolo che sosterrà anche per questa stagione oltre ad Amneris in Aida. Accanto a loro, il passionale Don José sarà interpretato da quattro tenori di rilievo internazionale: Brian Jagde, al suo primo confronto con l’anfiteatro come anche Marcelo Puente e Luciano Ganci, oltre al ritorno di Francesco Meli. Nei panni del bell’Escamillo ci saranno alternativamente Alexander Vinogradov, Erwin Schrott e Alberto Gazale; e per la prima volta in Arena interpreterà la dolce e risoluta Micaela, il soprano Mariangela Sicilia, alternandosi con Ruth Iniesta, Eleonora Buratto e Serena Gamberoni. Repliche: 29 giugno ore 21; il 6, 11, 17, 21 luglio ore 21; il 3, 9, 12, 22, 25, 28, 31 agosto ore 20,45.

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Come tradizione vuole la sera successiva, sabato 23 giugno, è la volta dell’opera simbolo della stagione estiva: Aida di Giuseppe Verdi: l’opera è proposta per 16 date, fino a concludere il Festival il 1° settembre, nell’imponente messa in scena ideata nel 2002 dal genio di Franco Zeffirelli, impreziosita dagli iconici costumi di Anna Anni e dalle coreografie di Vladimir Vasiliev che, insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della stella d’Italia, nel 2018 celebra i 60 anni di attività artistica di cui 50 legati all’Italia, dove opera dal 1968. Dal podio i direttori Jordi Bernàcer, Daniel Oren e Andrea Battistoni guideranno una compagnia di protagonisti segnata dall’apprezzato ritorno di Anna Pirozzi, Kristin Lewis, Maria José Siri, Susanna Branchini e Hui He, tutte nel personaggio del titolo; nel ruolo di Amneris ci saranno Violeta Urmana, Carmen Topciu, Anita Rachvelishvili e Judit Kutasi al suo debutto areniano. Il ruolo di Radamès vedrà alternarsi i tenori Yusif Eyvazov, Marco Berti, Carlo Ventre, Gregory Kunde e Walter Fraccaro, mentre in quello di Amonasro si alterneranno i baritoni Luca Salsi, Sebastian Catana, Ambrogio Maestri, Amartuvshin Enkhbat, Federico Longhi e Gocha Abuladze, altra nuova voce del cast 2018. Repliche: 28 giugno ore 21; l' 8, 10, 14, 19, 22, 27 luglio ore 21; il 2, 5, 7, 11, 19, 23, 29 agosto e 1° settembre ore 20,45.

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Da sabato 30 giugno per 5 recite fino al 26 luglio, si aggiunge al cartellone un’altra opera colossal: Turandot di Giacomo Puccini, proposta ancora una volta nella scenografica produzione del 2010 firmata per regia e scene da Franco Zeffirelli, con i ricercatissimi e preziosi costumi del Premio Oscar, Emi Wada. A completare l’atmosfera della Cina imperiale i posati movimenti coreografici di Maria Grazia Garofoli e le luci disegnate da Paolo Mazzon. Impegnati con la direzione d’orchestra troviamo nuovamente Daniel Oren e Francesco Ivan Ciampa; e nei panni dei protagonisti Anna Pirozzi, che si dà il cambio con Rebeka Lokar per la gelida principessa cinese, accanto al Calaf di Gregory Kunde e Murat Karahan. Nei panni di Liù debuttano in Arena le giovani stelle Vittoria Yeo, Ruth Iniesta ed Eleonora Buratto. Repliche: il 5, 13, 18, 26 luglio ore 21.
Per 6 appuntamenti, da sabato 7 luglio fino al 18 agosto, il quarto titolo monumentale di questa stagione estiva è il Nabucco di Giuseppe Verdi; viene riproposto nell’allestimento che ha inaugurato con successo il Festival lirico 2017, per regia e costumi di Arnaud Bernard, scene di Alessandro Camera e luci di Paolo Mazzon. Sul podio il direttore Jordi Bernàcer torna a dirigere questo dramma verdiano, che ha felicemente contraddistinto il suo esordio a Verona lo scorso anno. Interpretano il ruolo protagonista due baritoni dalle solide carriere internazionali: Amartuvshin Enkhbat e Luca Salsi, impegnati durante tutto il Festival anche in altri importanti ruoli, come abbiamo già visto con i titoli annunciati precedentemente. Nella figliastra Abigaille potremo apprezzare ancora Susanna Branchini e Rebeka Lokar, applauditissime l’anno scorso nel medesimo ruolo, accanto alla Fenena di Géraldine Chauvet e Carmen Topciu. Completano i ruoli principali le nuove voci di Luciano Ganci e Vincenzo Costanzo come Ismaele, accanto ai conosciutissimi Rafal Siwek e Riccardo Zanellato per Zaccaria. Repliche: il 12, 20, 28 luglio ore 21; il 10, 18 agosto ore 20,45.
Mercoledì 25 luglio alle 21 ritroviamo, per il quinto anno consecutivo all’interno del cartellone areniano, l’attesissimo Roberto Bolle con l'ormai immancabile

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appuntamento con la grande danza internazionale: Roberto Bolle and Friends, studiato e voluto personalmente dal ballerino simbolo di quest’arte nel mondo, Étoile del Teatro alla Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di New York.
E nell’anno che ricorda i 150 anni dalla scomparsa di Gioachino Rossini, non poteva mancare Il barbiere di Siviglia proposto da sabato 4 agosto nel riuscito allestimento che, per 5 serate fino al 30 agosto, trasforma l’anfiteatro nel favolistico giardino delle meraviglie creato nel 2007 ancora una volta da Hugo de Ana, con le divertenti coreografie di Leda Lojodice. Per l’occasione Daniel Oren e Andrea Battistoni guideranno un cast d’eccezione, che vede due leggende del repertorio operistico impegnate per la prima volta insieme a scrivere una pagina di storia areniana: il Figaro di Leo Nucci, a cui si alterna Mario Cassi, con il Basilio di Ferruccio Furlanetto, a cui dà il cambio Roberto Tagliavini, con la Rosina di Nino Machaidze, il Conte d’Almaviva di Dmitry Korchak e Leonardo Ferrando, entrambi debuttanti in Arena, e il Bartolo di Ambrogio Maestri e Luca Dall’Amico. Repliche: l' 8, 17, 24, 30 agosto ore 20,45.
Infine, Verdi Opera Night coronerà la 96.esima edizione del Festival domenica 26 agosto alle ore 21,30: La magica serata-evento dedicata al Cigno di Busseto omaggia la grande lirica con una vera e propria “parata di stelle” diretta da Andrea Battistoni, con regia e scene curate da Stefano Trespidi e luci di Paolo Mazzon. Le cantanti Lisette Oropesa, Maria Mudryak, Serena Gamberoni, Violeta Urmana; i cantanti Rame Lahaj, Francesco Meli, Luciano Ganci, Luca Salsi e Simone Piazzola, con l’Orchestra, il Coro, il Ballo e i Tecnici areniani, porteranno in scena tra suggestive ambientazioni scenografiche e ricercati costumi gli atti più significativi della celebre trilogia popolare verdiana: Rigoletto, Il trovatore e La traviata; lo spettacolo sarà introdotto dalla Sinfonia di La Forza del destino interpretata dai danzatori del Festival sulla creazione coreografica di Gheorghe Iancu, per una vera e propria “Festa dell’Opera” che si preannuncia indimenticabile.»

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Nel suo intervento, Gianfranco De Cesaris non ha mancato di puntualizzare la "filosofia" gestionale che caratterizza questo avvio di "rilancio" della Fondazione Arena; e il ringraziamento è andato a tutti gli sponsor dell’Arena di Verona Opera Festival che con il loro contributo supportano l’organizzazione dell’edizione 2018; e in particolare a UniCredit, gruppo bancario leader in Europa e major partner del Festival lirico da oltre vent’anni; allo special partner AGSM; all’official sponsor Intimissimi, all’automotive partner Volkswagen Group Italia, al mobility partner DB Bahn Italia e al media partner RTL 102.5, che torna a sostenere la mission di Fondazione Arena e il suo prestigioso Festival.
Per informazioni e biglietti: www.arena.it e sui canali social Facebook, Twitter, Instagram e YouTube.

Crediti fotografici: Andrej Uspenski per Roberto Bolle e Foto Ennevi per la Fondazione Arena di Verona
Nella miniatura in alto: il sovrintendente e direttore artistico, Cecilia Gasdia
Sotto: panoramica sul tavolo "allargato" della Presidenza e Sovrintendenza della Fondazione Arena, con a capo la Gasdia, il sindaco Federico Sboarina e il direttore operativo Gianfranco De Cesaris
Al centro in sequenza: il bozzetto di Hugo de Ana per il nuovo allestimento della Carmen di Bizet e alcune panoramiche sugli allestimenti delle passate stagioni riproposti anche nel 2018.
In fondo: una bellissima immagine dell'anfiteatro "sold-out" scattata da Foto Ennevi






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