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Affollato concerto a Cesenatico al Teatro all'aperto al Largo dei Capuccini |
Noa scrive lettere a Bach |
servizio di Attilia Tartagni |
Pubblicato il 13 Agosto 2019 |
CESENATICO - E’ stato un successo annunciato “Letters To Bach”, spettacolo del 19° Festival dell’Emilia Romagna Festival il 9 agosto2019 a Cesenatico al Teatro all’aperto Largo Capuccini completamente esaurito, protagonista Achinoam Nini, in arte Noa con Gil Dor alla chitarra, Or Lubianiker al basso elettrico e Gadi Seri alle percussioni. La cantante israeliana di origini yemenite, famosa nel mondo per la sua straordinaria vocalità e per l’impegno profuso per la pace, si è confermata in grado di affrontare qualsiasi genere musicale, saldamente radicata nelle sue origini popolari ma con ali che le consentono di volare oltre confini geografici e culturali. Stavolta ha varcato anche i confini temporali, scavando nel repertorio di un maestro assoluto della Musica come Johann Sebastian Bach. Al suo fianco non poteva mancare Gil Dor, chitarrista, compositore e arrangiatore con cui ha un sodalizio artistico che dura da 28 anni e che ha curato i suoi 15 album di successo. Noa ha davvero sorpreso il pubblico presentando l’ultimo album prodotto da Quincy Jones “Noa/Johann Sebastian Bach”, un lavoro a lungo meditato sul genio senza tempo di Bach su cui lei ha inserito testi ritagliati sulla propria interiorità e sulla realtà di oggi. Noa ha per l’Italia e per la Romagna di cui è stata ospite di frequente una predilezione che ha espresso in apertura di concerto, cantando parole d’affetto e di ringraziamento a margine di una canzone. Carismatica, vera e propria luce del palcoscenico, il collo e i capelli adornati di piccoli gioielli lucentissimi, l’abito lungo color sabbia del deserto, mani fluide come onde marine e corpo mosso da una sorta di danza arcana, Noa ha esordito sottolineando l’amore per la musica mediorientale e per le percussioni su tamburi e tamburelli. Per lei cantare è un atto d’amore con cui diffonde armonia. Canta in sei lingue e il suo stile è eclettico, mossa dalla curiosità per paesi e culture diversi. Il suo nome significa “sorella di pace” e ogni concerto è l’occasione per comunicare i suoi ideali. Accade così che fra una canzone e l’altra tocchi temi importanti come l’emigrazione, ricordando che siamo tutti migranti, per professione, per sentimento, per guerra o per fame. E per dare forza al ragionamento, intona la canzone di E.A.Mario “Santa Lucia luntana” dedicata ai migranti napoletani diretti in America e la sua voce diventa pura malinconia, struggimento ed evocazione, meglio di una napoletana autentica. Ma è altrettanto vera quando interpreta “Yuma”, dedicata alla nonna yemenita che non c’è più, femminista ante-litteram, percuotendosi il petto secondo un’usanza etnica, ed è evidente che fra una napoletana che si strugge di nostalgia e una yemenita che muore di dolore c’è solo distanza geografica ma l’emozione è la stessa. Dopo avere stabilito il contatto con il pubblico con alcune canzoni del suo repertorio, Noa passa alla parte più attesa del concerto ispirata da Bach per cui nutre un’ammirazione infinita e che, a suo dire, tante cose fece meglio dei contemporanei, compreso crescere venti figli senza farsi distogliere dalla musica. Ma i tempi e i suoni ovattati del settecento non erano quelli di oggi e i figli di allora non avevano l’ossessione del digitale, non c’erano il femminismo, il riscaldamento globale, l’eutanasia e la difficoltà odierna ad affermare il merito e il talento. I temi che stanno cuore a Noa si sposano bene con le note di Bach che sfidando i secoli sono arrivate a noi e gli arrangiamenti di Gil Dor sono perfetti. Da “The race” a “All of the Angels”, da “Vertigo” a “Oh Mama dear” è un caleidoscopio di ritmi e di idee su musiche che suonano conosciute, fino a “No, baby” in jazz divertente come un gioco ed è evidente che Noa, voce senza tempo, ha trovato in Bach, musicista di tutti i tempi, un’altra chiave per arrivare al cuore delle persone. L’annuncio della fine del concerto rompe l’incanto. Ai richiami del pubblico Noa torna in scena per intonare uno dei suoi più grandi successi, "Beautiful that way" di Nicola Piovani dalla colonna sonora del film premio Oscar di Benigni ed è automatico realizzare che “la vita è bella”, specialmente nel tempo di questo concerto. Poi Noa, in prodigiosa sintonia con Gil Dor, esegue l’Ave Maria di Gounod impreziosendola con una vocalità lirica intensa e ricca di agilità. Così il concerto, dopo avere viaggiato nello spazio e nel tempo, ci riporta alle origini del canto, al suo carattere originale di preghiera.
Si dice che le canzoni di Noa siano “ponti di pace”. Lo è sicuramente “Look at me”, musica di Bach, parole ispirate a Noa dal lavoro di pacificazione svolto insieme delle donne israeliane e palestinesi. Questo è un momento oscuro, ha detto Noa, in cui sembrano prevalere i conflitti, ma è anche quello in cui le donne emergono come forza di lotta e di cambiamento. Semi di pace Noa ne ha gettati tanti, lanciando messaggi davanti a papi e a capi di stato e facendo della musica un elemento unificante che certamente non può cambiare il mondo, ma può sensibilizzarlo. Il suo saluto al pubblico è un Shalom con infiniti ringraziamenti, invece siamo noi del pubblico ad avere ricevuto da lei un autentico dono.
Crediti fotografici: Ufficio stampa Emilia Romagna Festival Nella miniatura in alto e sotto: Noa in concerto
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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