Archivio giornale www.gliamicidellamusica.net

Ottimo successo per l'opera di Giuseppe Verdi nel Teatro Bonci di Cesena

Un Ballo proprio bello

servizio di Edoardo Farina

Pubblicato il 27 Aprile 2018

180427_Cesena_00_UnBalloInMaschera_ScillaCristiano_phLucaBogoCESENA - …e chiusura della stagione con l’opera  Un ballo in maschera  di Giuseppe Verdi dopo un’assenza di 153 anni, ove … “se il dialogo con la città, se il desiderio di rendere sempre di più la scena il luogo in cui giocare a mettere in pratica le diverse idee che definiscono gli orizzonti di pensiero e di azione di una comunità è ciò che caratterizza i nuovi eventi di Emilia Romagna Teatri a Cesena, ecco che il teatro non può lasciare il segno solamente attraverso la programmazione del suo cartellone. In questa tensione a uscire dalla canoniche “mura”, vuoi aprendo il teatro a momenti di confronto, vuoi trovando ospitalità nella casa di altre importanti istituzioni culturali cesenati, daremo vita nel 2017-2018 a una serie di occasioni di spettacolo pensate proprio per continuare e approfondire il vivo confronto con la cittadinanza”. Con queste parole era intervenuto il Direttore Franco Pollini durante la conferenza stampa lo scorso anno presso il foyer del teatro “Alessandro Bonci”, ripresentata il 19 aprile alla presenza dei diversi giornalisti delle testate locali tra cui Claudia Rocchi, Piero Pasini, Raffaella Candoli e Alessandro Notarnicola di Tele Romagna. A seguito di “La Traviata” andata in scena l’inverno scorso, il 25 aprile 2018 si è svolta una delle opere liriche più difficili del melodramma italiano, Un ballo in maschera, brillantemente portata a termine attraverso un progetto operistico supportato da due cori, il locale “Coro Lirico Maria Callas” e il “San Rocco” di Bologna coordinati rispettivamente da Lorenzo Lucchi e Marialuce Monari, patrocinati  dall’Associazione “La Pomme” per assistere ai tre atti della ventitreesima tra le trentadue opere  (compresi tutti i rifacimenti ed escluso gli abbozzi per l’incompiuta “Re Lear”) di Giuseppe Verdi (1813 - 1901). Originariamente concepita per il Teatro San Carlo di Napoli, doveva intitolarsi Una vendetta in domino, l'azione svolgersi in Svezia e concludersi addirittura con la morte del re ma fu giudicata un po' troppo ardita in pieno clima risorgimentale, così l’ambientazione fu spostata in America e la figura del sovrano mutata in quella di governatore. In questa forma  andò sul palco per la “prima” il 17 febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma dopo essere stata  composta su libretto di Antonio Somma (Udine, 1809 - Venezia, 1864), a sua volta tratto dal testo di Eugène Scribe Gustave III, ou Le Bal masqué, per Daniel Auber.
Avvocato, poeta, librettista, sovrintendente del Teatro Grande di Trieste, patriota e irredentista, il Somma rifiutò di associare il suo nome all'opera a causa dei cambi di scenari e di personaggi che furono imposti dal contesto oppressore dell’epoca.  Esaminandone la genesi, sicuramente appaiono diverse esteriorità  importanti del Ballo e del teatro verdiano in relazione, quali l'europeo e internazionale come contenitore di culture e linguaggi eterogenei magistralmente armonizzati in un unicum sempre dominato dal canto e dal sinfonismo di matrice vocale italiana come l’aspetto dell’apertura di Verdi alla Francia e all'Europa dopo il 1848, a cominciare dal Jerusalem /Lombardi per proseguire con i Vespri e con le ultime opere degli anni sessanta-ottanta fino ad Aida . Importante nel Ballo è soprattutto il perfetto controllo e dominio mostrato da Verdi nei differenti ambiti sinfonico-vocali-corali sottesi ai tre generi magistralmente trattati (grand opéra, opéra comique, opera italiana) grazie alla perfetta assimilazione e rielaborazione dei modelli di Auber e Mayerbeer e del libretto del Gustavo III di Scribe rielaborato da Somma. Poi il contesto politico dell'inverno dello stesso anno, tempo di febbrile preparazione della Seconda guerra d'Indipendenza (al di là del trito e ritrito «Viva V.E.R.D.I.»), che qui si coglie in filigrana attraverso la trama politico-civile, benché ovviamente smussata a causa degli infiniti problemi con la censura borbonica e pontificia. Il Ballo costituisce l'ultimo cimento del  Verdi “politicamente impegnato”, la successiva stagione di senatore del Regno d'Italia non sarà per lui altrettanto esaltante di quella del precedente impegno civile manifestato negli anni quaranta-cinquanta, anzi piuttosto “apatica”, iniziata con Nabucco nel 1842 avendo attraversato lo snodo fondamentale del 1848-1849 con La battaglia di Legnano e i grandi affreschi corali patriottici disseminati un po' ovunque nelle opere del quindicennio 1843-1858 (Ernani, Vespri Macbeth su tutti).

180427_Cesena_01_UnBalloInMaschera_LauraBrioliRaffaellaBattistini_phLucaBogo180427_Cesena_02_UnBalloInMaschera_RaffaellaBattistiniScillaCristianoGiulioBoschetti_phLucaBogo

Il grande tema verdiano del conflitto tra amore, dovere e responsabilità che attraversa tante trame e popola, lacerandoli, lo spirito e l'anima di tanti protagonisti delle sue opere per culminare di lì a poco nel fantastico affresco del Don Carlos. All'interno di questo ricorrente conflitto si tratta qui della vera tragedia dell'amore, il suo Tristano e Isotta  come ebbe a definirlo Massimo Mila. La dimensione biografico-personale di Verdi in relazione alla gestazione e composizione del Ballo essendo il 1859 l'anno del matrimonio con Giuseppina Strepponi, avvenuto il 20 agosto in una chiesetta di Collonges-sous-Salève, cittadina dell'Alta Savoia lontanissima da Busseto e scelta per due importanti motivi: manifestare la sua piena adesione ideologica alla politica liberale del Piemonte cavouriano e perché per le leggi piemontesi il matrimonio religioso aveva anche valore civile, il che gli avrebbe evitato, ed evitò, la celebrazione di una seconda unione nel municipio di sua residenza dove Giuseppina era mal sopportata e mal vista a causa del precedente matrimonio del compositore con Margherita Barezzi. Finito il tempo della “segregazione” per la Strepponi, la coppia potrà finalmente mostrarsi e apparire unita in pubblico, alle “prime” e in tutte le altre occasioni mondane a differenza del passato, cosa che la fece sempre soffrire molto e sulla quale Verdi, per le rappresentazioni di tutte le opere precedenti il Ballo, non volle mai transigere. Infine è l’opera in cui manca la cabaletta,  chiamata così la parte finale quasi sempre in tempo rapido, strutturata secondo le convenzioni italiane della prima metà del XIX° secolo, costituendo la sezione conclusiva di una forma nota agli studiosi semplicemente come solita forma. Il termine è riferito ad arie e duetti ma spesso erroneamente chiamata “Aria” come se appartenesse al periodo barocco; nei concertati essa è invece definita stretta  pur conservando la medesima struttura e  formata da un periodo musicale ripetuto due volte, (talvolta tre nei duetti: una per personaggio e l'ultima a due voci), la  seconda delle quali variata ad libitum dal cantante.
- “Proporre Verdi significa come sempre viverne soprattutto un coinvolgimento emotivo particolarmente sofferto, senza ammettere compromessi … -  chiedo a Raffaella Battistini - trattandosi di pagine note al panorama internazionale in qualche modo mai scontate e soggette sempre a critiche e lusinghe. Che differenze riscontriamo nell’interpretare un’opera di questo spessore costituita da realtà estetiche spesso contrapposte rispetto al verismo o al melodramma pucciniano e cosa cambia tecnicamente e vocalmente?”
- “La differenza tra le due tipologie di melodrammi ottocenteschi è data soprattutto dalle diverse capacità timbriche; nel verismo  è importante un soprano lirico dalla disperazione esternalizzata alla massima espressione; come tale la forma esecutiva richiesta è più libera, meno soggetta ad aspetti accademici rigidi, molto diversa rispetto a Verdi ove senza una adeguata preparazione tecnica ed estensione di ottave, risulta impossibile affrontare note considerevoli. Un ballo in maschera l’abbiamo eseguito in maniera integrale senza tagli considerando che ciò avviene di rado per via delle notevoli difficoltà caratteriali e di conseguenza ingiustamente lasciato spesso al di fuori della comune stagione concertistica a favore ad esempio dei più scorrevoli Nabucco e Trovatore”.
- “Qualche imprecisione nel coordinamento tra orchestra e coro mi sembra averla percepita, quasi inevitabile d’altronde, mentre la simultaneità dei cantanti è stata pressoché ineccepibile negli attacchi e nelle intenzioni
- chiedo invece al M° Lorenzo Bizzarri”.  - “…personalmente mi ritengo appagato, i musicisti  ingaggiati oramai dispongono tutti di un’esperienza enorme riguardo anche la capacità di adattarsi a molteplici direttori spesso dalle intenzioni assai diverse tra loro, senza troppe difficoltà logistiche  rispondendo benissimo e creando ottima la dinamica, il crescendo ove previsto, poi i  solisti, così come tutti gli attori coinvolti. Per montare un’opera così complessa in poco tempo è necessaria una grande professionalità da parte di tutti essendoci tanti cambi di ambientazione repentini e consequenziali dovendo sempre mantenere una sonorità e intensità adeguate alla situazione.

180427_Cesena_03_UnBalloInMaschera_RaffaellaBattistiniGianniLeccese_phLucaBogo

Le scene sono aperte dall’inizio alla fine di ogni atto, la struttura musicale come tale deve apparire particolarmente ricca di colori e di effetti, dal lugubre alla suspense dalla gioia allo spiritoso. Le voci portate al limite delle possibilità tecniche e intensità  passando da frasi lunghe a passaggi leggeri e virtuosistici con sillabazioni talvolta davvero ardite ed episodi di concertato dall’ampio  respiro!”
Intarsi straordinari, esempio di dolore e lirismo fanno onore con superba maestria nel supporto strumentale da parte dell’ “Orchestra Città di Ferrara” - associazione autonoma di musicisti nata nel 1992 con il sostegno di Claudio Abbado.  Il M° Lorenzo Bizzarri ha saputo sostenere egregiamente tutti i cantanti e attori: Riccardo, Conte di Warwich, Governatore di Boston (tenore) definito da Gianni Leccese è riuscito a esprimerlo in modo assai efficace dalla tenuta corposa e consistente; come Renato, creolo, suo segretario e sposo di Amelia (baritono) in Giulio Boschetti; quindi Amelia, Raffaella Battistini, soprano “spinto drammatico” eccellente soprattutto nell’interpretazione di Morrò, ma prima in grazia e Ma dall’arido stelo divulsa. Il personaggio di Ulrica, indovina di “razza nera” (contralto) è stato interpretato da Laura Brioli voce cupa ben risonante, vibrato omogeneo dall’appoggio corretto. Figura di estrema importanza è ovviamente Oscar, divertente paggio del Conte Riccardo, ben rappresentato in modo esemplare da Scilla Cristiano, praticamente sempre sul palco in qualità di soprano leggero, vocalità agilissima e squillante ammorbidita dai numerosi armonici soprattutto in Saper  vorreste di che si veste e Volta la terrea. Curiosa bizzarria verdiana costituita dal ruolo di un maschietto e scritto per la più acuta voce lirica avendo voluto dare al piccolo giovanissimo personaggio una connotazione femminea: pettegolo e maliziosetto come una ragazzina petulante, è l’unico a sapere del travestimento del padrone nell’omonima scena e con il suo comportamento allegramente sconsiderato e la leggerezza della prima giovinezza a tradirlo inconsapevolmente. Assai particolare in quanto è l’unico en travesti del teatro di Verdi, reinserito all’inizio della seconda metà del secolo quando oramai questi ruoli en travesti non esistevano quasi più nell’opera lirica, dal momento in cui la difficoltà di quegli anni era principalmente il coinvolgere un registro più acuto, di coloratura, specializzato nelle scioltezze; voce preposta a virtuosismi, meno volumetrica, più fresca e squillante di quella richiesta nel ruolo di “Amelia” dal tono scuro e drammatico. La personalità di “Oscar” rimane sempre molto intricata anche se sessualmente non ambigua trattandosi sicuramente di un adolescente; difatti in genere nelle esternalizzazioni il ruolo viene spesso un po’ storpiato perdendo di conseguenza parte del fascino originario assistendo a una sorta di innovazione musicale basata sui tempi e ritmi cambiati mediante vere e proprie acrobazie in palcoscenico nel tentativo di delinearlo correttamente.

180427_Cesena_04_UnBalloInMaschera_facebook

Altri personaggi e interpreti erano Silvano, marinaio (basso) rivestito da Lorenzo Barbieri; Samuel e Tom, nemici del Conte Riccardo (entrambi basso) sono stati Antonio Marani e Luca Gallo; un Giudice/Servo d'Amelia (tenore) Guido Bernoni; meritano citazione e plauso anche il buon sincronismo del Corpo di Danza “Accademia 49” - Officina della Musica, arte e danza Cesena, mimi e acrobati “Le foche rock” - Danza Africana di Silvia Fauno e gli studenti delle scuole secondarie “Anna Frank, San Giorgio e Plauto” di Cesena nel ruolo delle comparse. Gianmaria Romagnoli, sostenuto dall’aiuto di Luciana Berretti e Pia Zanca,  annoverato tra i migliori registri sulle scene internazionali, raffigura il contesto ancora una volta a tinte fosche, cupe ma con colori forti che rendono perfettamente la tragicità e l’ineluttabilità della vicenda, infondendo nello spettatore un senso di irrequietudine e di ansia fin dalla prima scena. Di ampia esperienza nella direzione dei maggiori teatri e profondo conoscitore del melodramma, sa entrare nella psiche dei diversi attori tutti scenicamente molto abili, facendo scorrere la storia con un ritmo incalzante e costantemente vivo.
Giuseppe Verdi, considerato  il musicista "rivoluzionario”  per eccellenza, dispone di rigore  autentico dalle pagine forti e ribelli, spesso connesse con la situazione politica dell’Italia del tempo anche se in questo frangente i riferimenti storici con l’epoca ove ambientato e vissuto, addirittura  Massachusetts nel XVII° secolo, sono palesemente e volutamente al di fuori.  Nelle sue opere si rivelano sempre verità profondamente sofferte, sentimenti umani universali, qui bene espressi e musicalmente valorizzati, per merito anche delle scene, spettacolari, complete e convincenti, poi i grandiosi costumi curati da Maria Teresa Nanni, gli allestimenti e luci di Giorgio Lorenzetto, suggestive anche per via di proiezioni su uno schermo gigante in modo da fornire diverse icone antiche in bianco e nero e un fuoco che arde, quindi l’uso strutturale e intensivo delle tecnologie multimediali con continui rimandi alla tradizione, hanno consentito allo spettatore di immergersi nell’opera assaporando i caratteri dei personaggi, coinvolgendolo nel tipico dramma che si sta consumando sulla scena.

180427_Cesena_05_UnBalloInMaschera_SalutiFinali_phLucaBogo

Grande soddisfazione, quindi, da parte  delle maestranze e del numeroso pubblico presente in platea, palchi e loggione, grazie ad un cast dotato di profonda professionalità nel proporre l’intramontabile secolo romantico, considerando tra l’altro che purtroppo nella città di Cesena, l’opera lirica, contrariamente alla prosa o ai concerti, costituisce al momento un elemento di rara fruibilità nella annuale stagione teatrale attraverso non più di due titoli l’anno attivi, come tale del tutto insufficienti a soddisfare gli appassionati locali; insomma si rimane in attesa di un “colpo d’ala” che consenta anche alla splendida cornice romagnola di non essere ingiustamente meno rispetto agli analoghi contesti della regione.

Crediti fotografici: Luca Bogo (Cesena)
Nella miniatura in alto: il soprano lirico leggero Scilla Cristiano (Oscar)
Sotto in sequenza: Laura Brioli (Ulrica) e Raffaella Battistini (Amelia); ancora la Battistini con Scilla Cristiano e Giulio Boschetti (Renato)
Al centro in sequenza: Raffaella Battistini con Gianni Leccese (Conte Rodolfo) nel duetto del secondo atto. E una bella istantanea di Luca Bogo sull'allestimento cesenate
In fondo: i saluti finali fra le ovazioni del pubblico






< Torna indietro

Dal Nord-Ovest Dal Nord-Est Dal Centro-Nord Dal Centro e Sud Dalle Isole Dall' Estero


Parliamone
Orlando nelle trame di Alcina
intervento di Athos Tromboni FREE

20240407_Fe_00_OrlandoFurioso_MarcoBellussi_phMarcoCaselliNirmaFERRARA - Ottima messa in scena nel Teatro "Claudio Abbado" dell' Orlando Furioso di Antonio Vivaldi nella edizione critica curata da Federico Maria Sardelli e Alessandro Borin. Il maestro Sardelli era anche sul podio della brava Orchestra Barocca Accademia dello Spirito Santo di Ferrara. Quindi tre atti, così come Vivaldi ideò per la premiere al Teatro Sant'Angelo di Venezia nell'autunno del 1727.
Ottima messa in scena, oltre che per la comprovata efficacia di Sardelli nell'esecuzione del repertorio barocco, soprattutto per la visionaria regia di Marco Bellussi, coadiuvato da Fabio Massimo Iaquone (ideazione e regia video), Matteo Paoletti Franzato (scene), Elisa Cobello (costumi) e Marco Cazzola (luci).
La visionaria regia ci trasporta nel poema ariostesco (o quantomeno in ciò che del poema dell'Ariosto utilizzò a suo tempo il librettista Grazio Braccioli) dove tutto è fantascientifico
...prosegui la lettura

VideoCopertina
La Euyo prende residenza a Ferrara e Roma

Non compare il video?

Hai accettato la politica dei cookies? Controlla il banner informativo in cima alla pagina!

Echi dal Territorio
Xtra per tre
redatto da Athos Tromboni FREE

20240411_Fe_00_FerraraMusicaXtra_NicolaBruzzoFERRARA - Si chiama "Xtra" - un nome avveniristico - ma sarà fatta di musica da grande repertorio cameristico. È la nuova rassegna di Ferrara Musica, ideata per dare una ribalta a formazioni e musicisti solisti di grande talento. Ad illustrare il programma sono intervenuti l'assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, il curatore
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Quel Don Pasquale sempre fresco
servizio di Simone Tomei FREE

20240325_Fi_00_DonPasquale_MarcoFilippoRomano_phMichele MonastaFIRENZE - Quello che è stato ritorna dicevano sempre i nostri vecchi. Ed è proprio così: in un momento non facile per il Teatro del Maggio, l’idea di rispolverare una vecchia produzione di Don Pasquale di Gaetano Donizetti si è rivelata una scelta molto azzeccata che ha riportato indietro nel tempo i più veterani melomani. La riproposizione dello spettacolo
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Ovest
Beatrice di Tenda da visibilio
servizio di Simone Tomei FREE

2040325_Ge_00_BeatriceDiTenda_AngelaMeadeGENOVA – Procede con scelte azzeccate e particolarmente ricercate la stagione operistica del Teatro Carlo Felice di Genova con un altro capolavoro belliniano, Beatrice di Tenda. Sono già due stagioni che le opere del catanese compaiono nel cartellone del teatro genovese: nel 2021 Bianca e Fernando – secondo l’edizione riservata proprio al teatro ligure
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Est
Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE

20240324_Ts_00_Nabucco_GiancarloDelMonacoTRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Est
Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE

20240318_Vr_00_IlCampiello_FrancescoOmassini_phEnneviVERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Un Trovatore quasi disastro
servizio di Simone Tomei FREE

20240317_Lu_00_IlTrovatore_MatteoDesole_phAugustoBizziLUCCA – Il trovatore di Giuseppe Verdi chiude la stagione lirica 2023/2024 del Teatro del Giglio di Lucca. Si tratta di una coproduzione che vede come attori - oltre l’Istituzione lucchese - la Fondazione Teatri di Piacenza, la Fondazione Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.
...prosegui la lettura

Eventi
Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE

20240316_Vr_00_LaBoheme_2024VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren.
Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Ovest
Idomeneo da manuale
servizio di Simone Tomei FREE

20240227_Ge_00_Idomeneo_AntonioPoliGenova – L’ Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart è un capolavoro che incanta con la sua profonda drammaticità e la sua sublime bellezza musicale. La trama, ambientata nell'antica Grecia, ruota attorno al re Idomeneo, il quale, dopo essere stato salvato da un naufragio grazie all’aiuto divino, si trova costretto a sacrificare suo figlio
...prosegui la lettura

Eventi
Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE

20240225_Ra_00_RavennaFestival2024_LogoRAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
...prosegui la lettura

Opera dall Estero
Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE

20240222_00_LosAngeles_DasRheingold _GustavoDudamelLOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE

20240219_Lu_00_MadamaButterfly_AlessandroDAgostiniLUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Est
Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE

20240218_Ts_00_AriannaANasso_SimoneSchneider_phFabioParenzanTRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.  Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale.
«Pago e voglio quello che
...prosegui la lettura

Personaggi
Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE

20240215_Fe_00_LorenzoCutuliFERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani.  Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Est
Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240209_Ve_00_IlBarbiereDiSiviglia_BepiMorassiVENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240202_Bo_00_ManonLescaut_OksanaLynivBOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles.  La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
...prosegui la lettura

Echi dal Territorio
Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE

20240201_Bo_00_BolognaFestival_TeodorCurrentzis_phAlexandraMuravyevaBOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
...prosegui la lettura

Jazz Pop Rock Etno
Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE

20240129_Fe_00_IlGruppoDei10_TutteLeDirezioni_FrancoFasano.JPGFERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE

20240127_Fe_00_LaBoheme_ElisaVerzier_phFabrizioZaniFERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Ovest
Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240127_To_00_DonPasquale_NicolaAlaimo_phAndreaMacchiaTORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
...prosegui la lettura

Jazz Pop Rock Etno
Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE

20240124_Fe_00_JazzClub_GennaioMaggio2024FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Est
Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE

20240123_Ts_00_AnnaBolena_SalomeJicia_phFabioParenzanTRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Ovest
Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE

20240121_Ge_00_MadamaButterfly_phMarcelloOrselliGENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240121_Li_00_IlTrovatore_MatteoDesole_phAugustoBizziLIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240120_Pr_00_IlBarbiereDiSiviglia_DiegoCeretta_RobertoRicciPARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
...prosegui la lettura

Opera dal Centro-Nord
Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE

20240113_Lu_00_IlBarbiereDiSiviglia_GurgenBaveyan_PhotoKiwiLUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
...prosegui la lettura

Opera dal Nord-Est
La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE

20240113_Ro_00_LaBoheme_FrancescoRosa_phValentinaZanagaROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
...prosegui la lettura


Questo sito supporta PayPal per le transazioni con carte di credito.


Gli Amici della Musica giornale on-line dell'Uncalm
Via San Giacomo 15 - 44122 Ferrara (Italy)
direttore Athos Tromboni - webmaster byST
contatti: redazione@gliamicidellamusica.it - cell. +39 347 4456462
Il giornale č iscritto al ROC (Legge 249/1997) al numero 2310