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Ricca e partecipata serata a Rocca San Casciano per l'attribuzione dell'annuale onorificenza |
Premio Cappelli 2018 al Comunale di Bologna |
servizio di Athos Tromboni |
Pubblicato il 16 Luglio 2018 |
ROCCA SAN CASCIANO (FC) - E fu così che il Premio Internazionale Carlo Alberto Cappelli 2018 venne attribuito dall'omonima Associazione di Rocca San Casciano, al... Teatro Comunale di Bologna. Non è una novità che il Premio Cappelli venga attribuito a una istituzione, anziché a una personalità del mondo della musica e della cultura: nell'albo d'oro della manifestazione, infatti, si annoverano il Teatro Metropolitan di New York (2004), il Teatro dell'Opera di Roma (2008), il Teatro di San Carlo di Napoli (2010), il Teatro Regio di Parma (2011), la Casa Musicale Ricordi (2012) e il Ravenna Festival (2014). Si tratta di un'onorificenza assai ambita nel mondo della musica classica, della danza, dell'opera e del teatro in genere e l'oggetto materiale che viene consegnato al premiato (o ai premiati, quando siano più di uno nella stessa annata) consiste in un grande piatto di ceramica opera dello scultore e ceramista Dario Valli di Faenza. Nel piatto sono raffigurati gli elementi identificativi di Carlo Alberto Cappelli: un libro aperto (richiamante la sua professione di editore), il pentagramma (la sua passione per la musica e l'opera) e una maschera di teatro (la sua attività di sovrintendente a Bologna e Verona); a incorniciare questi elementi, sono dislocati i simboli storici di Rocca San Casciano, la Caveja (raffigura la laboriosità di quel territorio) e il Giglio fiorentino (per ricordare che Rocca per cinque secoli appartenne a Firenze e fu capoluogo della Romagna Toscana). Oltre il grande piatto, quest'anno al Teatro Comunale di Bologna è stato omaggiato anche un prezioso quadro del pittore Alain Delmas raffigurante la Piazza Garibaldi di Rocca.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella bella Piazza Garibaldi di Rocca San Casciano, domenica 15 luglio 2018, sotto la regia dell'infaticabile presidente dell'Associazione Cappelli, Adolfo Dodo Frattagli, insieme ai suoi collaboratori e collaboratrici. Sul palco, allestito ahimé! quest’anno in maniera sobria per rispondere alle esigenze dei nuovi decreti sulla sicurezza per gli spettacoli in piazza, come ogni anno c’era il funambolico giornalista e musicologo Daniele Rubboli che ha condotto la serata con l’ironia e il brio che gli sono proverbiali. A rappresentare il Teatro Comunale di Bologna è intervenuto il sovrintendente Fulvio Macciardi che ha ricevuto l’ambita ceramica e il quadro dalle mani del prefetto di Forlì-Cesena, Fulvio Ricci De Maria; il sovrintendente Macciardi si è detto contentissimo di ricevere il riconoscimento ed ha sinteticamente illustrato le linee direttrici che il teatro lirico bolognese sta perseguendo non solo per la città capoluogo ma anche per il territorio dell’intera Regione. Insieme al Teatro Comunale, è stato premiato anche Stefano Golinelli general manager di Alfa Sigma adoperatosi per la la promozione del libro "Vissi d'arte..." un percorso fra editoria e teatro 1907-1982, preziosa biografia di Carlo Alberto Cappelli curata da Dodo Frattagli, tratta da una probabile intervista con il giornalista Michele Gandin. Fra le autorità presenti, oltre il prefetto Ricci De Maria, anche la sindaca di Rocca, Rosaria Tassinari, poi la figlia di Carlo Alberto, Vittoria Cappelli, e Piero Lungherini dello staff di presidenza del consorzio Romagna Acque nonché responsabile dell’attività di promozione ed educazione ambientale.
Il Teatro Comunale di Bologna non si è limitato a ritirare l’onorificenza, ma ha portato a Rocca cinque suoi allievi della Scuola dell’Opera guidati dalla pianista Clelia Noviello Tommasino: i soprani Nina Solodovnikova (nativa di Mosca, Russia) e Annapaola Troiano, il mezzosoprano Daniela Nuzzoli, il tenore cinese Guang Hu e il baritono spagnolo Abraham Garcìa Gonzales, tutti protagonisti di un lungo concerto lirico svoltosi fra gli applausi calorosi del pubblico. Sono state eseguite le più belle arie, duetti e quartetti dei maggiori operisti della storia: Giuseppe Verdi (È strano è strano… sempre libera degg’io e l’immancabile Brindisi da La Traviata; La donna è mobile e Bella figlia dell’amore dal Rigoletto); Giacomo Puccini (Che gelida manina e il Valzer di Musetta da La bohème); Charles Gounod (Je veux vivre da Romeo e Giulietta); Georges Bizet (Seguidilla e Chanson de bohème da Carmen); Wolfgang Amadeus Mozart (la Serenata dal Don Giovanni); e Gioachino Rossini (Come un’ape nel mese d’aprile da La Cenerentola). A un certo punto della serata ha fatto baldanzoso ingresso in scena nientemeno che il Dottor Balanzone, la maschera bolognese della commedia dell’arte, che in un lungo e divertente monologo ha legato storie e curiosità bolognesi alle storie e curiosità di Rocca San Casciano, proponendo il gemellaggio fra la cittadina romagnola e Bologna; sotto la maschera si celava il simpatico Ghino Collina, autore anche dei testi del lungo monologo… Ghino, il Balanzone più blasonato d’Italia.
Insomma, un Premio Cappelli 2018 che non ha avuto niente da invidiare ad altri precedenti e prestigiosi appuntamenti di Piazza Garibaldi. Quest’anno inoltre, a differenza delle ultime edizioni, la domenica di metà luglio ha garantito una serata né fredda né torrida, quindi ideale per un ascolto del più bel repertorio lirico affidato ai giovani cantanti della Scuola dell’Opera di Bologna.
Crediti fotografici: Giorgio Sabatini fotografo e giornalista in Forlì Nella miniatura in alto: il sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, Fulvio Macciardi Sotto: il momento della premiazione. Si riconoscono da sinistra Adolfo Dodo Frattagli, Fulvio Macciardi, il prefetto Fulvio Ricci De Maria e (di spalle) Daniele Rubboli Al centro in sequenza, la consegna del piatto-ricordo della serata ad alcuni protagonisti: Mario Biserni (dello staff Associazione Cappelli) con la pianista Clelia Noviello Tommasino. Piero Lungherini (Romagna Acque) con il Dottor Balanzone, al secolo Ghino Collina. La sindaca Rosaria Tassinari con Stefano Golinelli (Alfa Sigma) In fondo: foto ricordo della serata per i cantanti e lo staff del Premio Cappelli 2018; e una bella panoramica di Sabatini su Piazza Garibaldi vista dal palco.
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Orlando nelle trame di Alcina
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servizio di Nicola Barsanti FREE
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redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
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servizio di Athos Tromboni FREE
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servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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servizio di Rossana Poletti FREE
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
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