Pubblicato il 01 Novembre 2023
L'Associazione Kreion Versilia presieduta da Alida Berti ha ospitato un 'parterre' di lusso
Celebrando Corelli si lanciano i giovani di Simone Tomei

20231101_00_ForteMarmi_KreionPerFrancoCorelliFORTE DEI MARMI (LU) – Premetto che questo scritto non è una recensione bensì il semplice resoconto di un pomeriggio musicale che si è tenuto a Forte dei Marmi nella splendida cornice del Giardino d’inverno di Villa Bertelli. L’Associazione Kreion Versilia di cui sono vice presidente ha organizzato domenica 29 ottobre 2023 - all’interno della sua stagione autunnale - un concerto per onorare la memoria del grande tenore Franco Corelli a venti anni esatti dalla sua dipartita da questa terra.
Era infatti il 29 ottobre 2003 quando, intorno alle ore 17.00 iniziò a circolare la voce - poi divenuta certezza - della sua morte.
Giova qui ripercorrere il percorso artistico del grande interprete ricordandone le gesta.
Notizie dal web: Franco Corelli nacque ad Ancona l’8 aprile 1921. Amava la musica ma non ne seguì lo studio, fu autodidatta, poi smise gli studi di ragioneria per seguire la sua passione, il canto, debuttando quindi abbastanza avanti negli anni. Vincitore di un concorso per voci liriche al Maggio Musicale Fiorentino, debuttò il 26 agosto 1951 a Spoleto nei panni di Don Josè nella Carmen di Bizet.
Pur cantando a fianco dei miti del tempo (Maria Caniglia e Tito Gobbi nell’Adriana Lecouvreur, Pia Tassinari in Carmen a Roma, Giulietta Simionato ancora in Carmen a Trieste, Boris Christoff nel Boris Godunov a Roma) soltanto nell’aprile 1953 venne consacrato dalla critica dopo essere apparso al fianco di Maria Callas in Norma, fino al debutto alla Scala, sempre con la Callas, ne La Vestale di Spontini il 7 dicembre 1954. Fu il trionfo che lo consacrò nel ristretto novero dei grandi della lirica: l’apertura della stagione del teatro milanese, regista Luchino Visconti, direttore Antonino Votto (sul palco oltre lui e la Callas, Ebe Stignani, Enzo Sordello, Nicola Rossi Lemeni), fu accolta da un successo “al limite dell’isterismo” come scrissero i giornali del tempo.
La carriera di Franco Corelli ebbe così l’accelerazione definitiva. Cantò in quasi tutti i titoli dell’opera lirica, calcò i palcoscenici più grandi, acclamato, osannato, inseguito. Fondamentale fu la sua collaborazione con il Metropolitan di New York, che per sedici stagioni consecutive, dal 1961 al 1976, lo vide impareggiabile “Manrico” ne Il trovatore di Verdi.
Dopo una carriera lunga e impareggiabile, con decine di opere interpretate, centinaia di palcoscenici calcati con un ritmo incredibile, dette l’addio alla scena in un concerto in suo onore a Holmdel, negli Stati Uniti, nel luglio 1980, anche se l’ultima apparizione vera, coincidente con i 30 anni dal debutto, fu nel novembre 1981 a Stoccolma in un concerto in onore del soprano Birgit Nillson. L’anno dopo, attingendo dalla sua enorme produzione musicale di registrazioni e incisioni, fu realizzato un film sulla sua carriera.
Dotato di una voce di rara estensione, assistito da una prestanza fisica che lo rendeva padrone del palcoscenico e del ruolo interpretato, forte nei comportamenti (restò celebre il suo scontro dietro le quinte con Bors Christoff) ebbe un carattere abbastanza schivo nel privato, lontano dai protagonismi che il suo successo, invece, avrebbe potuto garantirgli.
Assistito dalla moglie Loretta Di Lelio, cantante lirica conosciuta sulla scena del Don Carlo a Napoli nel 1957, Franco Corelli lasciò la scena della vita nell’Ospedale Maggiore di Milano il 29 ottobre 2003.

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L’occasione di ricordare Corelli si è sposata con l’idea originaria dell’Associazione Kreion Versilia di premiare due giovani finalisti del concorso di canto Marmo all’Opera - giunto alla sua terza edizione - indetto dal Circolo A. Mercurali di Carrara presieduto da Carlo Menconi: il tenore Lorenzo Martelli ed il soprano Gioia Pucci. Due ragazzi di cui sommando le età non si arriva a cinquant’anni, che hanno fatto capire di possedere la stoffa dell’artista seppur ancora in fase di crescita e maturazione.

Lorenzo Martelli, risultato poi vincitore del concorso, è un classe 1998. Intraprende lo studio del canto già da giovanissimo, all’età di 15 anni. Si diploma in tromba e si laurea in Canto Lirico, sotto la guida del M° Antonella Cesari, al Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila all’età di 23 anni. Si è perfezionato con nomi di calibro internazionale come Donata D'Annunzio Lombardi, con la quale studia attualmente, Zubin Mehta, Daniele Gatti, Giampaolo Bisanti, Daniele Callegari, Marco Boemi, Dian Tchobanov, Jacopo Sipari di Pescasseroli, Jacopo Brusa, Daniel Smith, Alessandro Bonato, Giuseppe Sabbatini, Leone Magiera, Giulio Zappa, Eva Mei, Michele D’Elia, Andrea Certa, Vittorio Terranova, Francesco Meli, Marco Boemi, Bruno De Simone, Roberto De Candia, Maria Grazia Schiavo, Elisabeth Norberg-Schultz. Vincitore del 1° Premio e del premio del pubblico nel gennaio 2023 del 74° Concorso AsLiCo per Giovani Cantanti Lirici, Vincitore al 9º Concorso Lirico Internazionale di Portofino del Premio Tenore Emergente nel Luglio 2023.
Frequenta attualmente l'Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Ha frequentato l’Accademia di Alto perfezionamento del Teatro Carlo Felice di Genova, sotto la direzione artistica di Francesco Meli, approfondendo lo studio del Ruolo di Nemorino ne L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti.
Nel 2021 ha debuttato nel ruolo di Nemorino proprio in L’elisir d’amore di Donizetti e Don Ramiro nella Cenerentola di Rossini nei teatri Auditorium della Conciliazione a Roma, Teatro di San Carlo a Napoli, Teatro F. Vespasiano a Rieti, Teatro P. Spontini a Jesi e Teatro Rendano di Cosenza.

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Nel gennaio 2022 è vincitore dell’audizione al Teatro Comunale di Ferrara, scelto da Leone Magiera, come Don Ottavio nel Don Giovanni di Mozart, e debutta prima a luglio nella stagione Lirica del Teatro Comunale di Ferrara sotto la direzione Musicale del M° Leone Magiera, diretto dal M° Daniel Smith, ripresa poi ad ottobre in Corea del Sud nella Daegu Opera House.
Nel dicembre 2022 ha debuttato, essendo risultato vincitore della “Bottega Donizetti”, nel Donizetti Opera Festival a Bergamo nell’opera L’aio nell’imbarazzo sotto la direzione artistica di Francesco Micheli e la direzione musicale di Vincenzo Milletarì.
Nel gennaio 2023 debutta al Maggio Musicale Fiorentino ne La finta semplice di W. A. Mozart nel Teatro Goldoni di Firenze diretto dal M° Theodor Guschbauer. Nel Marzo 2023 debutta come Remendado al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino nella Carmen di Bizet sotto la direzione del M° Zubin Mehta.
Nel Giugno 2023 parte per una Tournée in Sudafrica precisamente a Città del Capo, Johannesburg, Durban e Pretoria per tenere dei concerti, in collaborazione con il Maggio Fiorentino, in occasione della festa della Repubblica Italiana.
Nel luglio 2023 debutta come Basilio e Don Curzio in Le nozze di Figaro di W. A. Mozart presso il Teatro Comunale di Ferrara sotto la direzione musicale di Leone Magiera. Nello stesso mese ha tenuto, diretto dal M° Daniele Gatti, a Siena, due concerti debuttando Fenton nel Falstaff e il Duca di Mantova nel Rigoletto di Verdi in collaborazione con la Chigiana. Ad agosto 2023 è stato diretto da Giampaolo Bisanti all’Opera Royal de Wallonie a Liege (Belgio) in un concerto. A settembre 2023 è stato diretto da Zubin Mehta nella Messa dell'’incoronazione di Mozart per l’inaugurazione di Stagione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Tra gli impegni futuri ci saranno Die Zauberflöte di Mozart in settembre/ottobre per OperaLombardia a Como, Cremona, Brescia e Pavia, e, sempre al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, la Pétite messe solennelle di Rossini a dicembre, Don Pasquale di Donizetti diretto da Daniele Gatti a marzo e Turandot di Puccini ad Aprile/Maggio, mentre per l’autunno 2024 sarà Edgardo nella Lucia di Lammermoor e Alfredo ne La traviata all’Opera Nazionale di Tirana in Albania. Vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali svolge un'intensa attività concertistica in Italia e all'estero, tra le più note vanta l’esibizione davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, davanti al Santo Padre, Papa Francesco, e un concerto oltreoceano a Toronto in Canada dove si è esibito davanti alla numerosa comunità di italiani all’estero.

Gioia Pucci, fresca di laurea con 110 e lode al Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno e vincitrice della sezione "Audizione festival Puccini" nel suddetto concorso carrarese, nasce a Lucca nel 2001 avvicinandosi alla musica con lo studio del pianoforte.
Dopo varie esperienze di canto corale, nel 2019 inizia lo studio del canto lirico sotto la guida del M° Alida Berti, con la quale si perfeziona privatamente.
Frequenta varie masterclass tenute dai maestri Berti, Farnocchia, D'Elia, Balderi, e dai registi Tarabella e Fornari. Nel 2021 e nel 2022 ha rappresentato la classe di canto del Conservatorio Mascagni nell'annuale concerto con l'orchestra dell'istituto diretta dal M° Sbaffi.
Nel 2022 è soprano solista del Gloria di Vivaldi, tenuto dall'orchestra e coro del Conservatorio Mascagni e diretto dal M° Gabriele Micheli. Sempre nel 2022 ottiene il secondo premio al II Concorso di esecuzione musicale "F.Busoni".
A Marzo 2023 si esibisce come soprano solista con l'orchestra e coro del Teatro Goldoni nei Carmina Burana di Carl Orff, presso il circolo Ufficiali della Marina di Roma. A maggio 2023 vince il primo premio assoluto al concorso "Giovani in Crescendo" di Pesaro, al concorso "La Rosa" di Genova e al concorso lirico "Giampiero Mastromei" di Camaiore. A Luglio 2023 debutta in Suor Angelica di Puccini al Teatro Goldoni di Livorno nel ruolo della prima Cercatrice, diretta dal M° Stefano Cencetti, regia di Nicola Fanucchi.

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Due curricula di rilievo per questi due giovani, che sono messaggeri di un futuro promettente. Ma non potevamo fermarci qui: come Associazione Kreion - nella giornata dedicata a Franco Corelli - abbiamo avuto l’orgoglio di avere tra noi un’ospite speciale. L’apostrofo ci fa intendere che trattasi di figura femminile… e che figura!
Il mezzosoprano Anna Maria Chiuri ha voluto fortemente e collaborato affinché fosse ricordato a dovere il tenore anconetano ed è stata parte attiva in questa koinè pomeridiana. Quale invitata d’onore ha omaggiato il pubblico con la sua arte e, non contenta, ha conversato con il sottoscritto ricordando la figura del Corelli uomo.
Ne è stata infatti allieva durante il proprio percorso di studio e perfezionamento e ci ha regalato, tra amena ilarità e commosso ricordo, alcuni aneddoti molto particolari della sua figura; uomo schivo, ma sincero, estroso, ma ben conscio del suo ruolo di maestro; ed infine uomo alle prese con la quotidianità familiare fatta di momenti sfaccettati.
Era presente ed ha portato il suo saluto anche il tenore Andrea Bocelli ricordando come il suo amore per la lirica fosse nato proprio dall’ascolto di un 45 giri - comprato dalla di lui madre - che riportava un’incisione dell’Improvviso tratto dall’ Andrea Chenier di Umberto Giordano, interpretato proprio da Corelli.
Il numeroso pubblico entusiasta ha ascoltato con partecipazione i racconti dei due artisti e si è dimostrato riconoscente con applausi e ovazioni per il grande tenore scomparso dopo che, a momenti intervallati, sono state fatte ascoltare vecchie registrazioni della sua voce.
Il M° Cesare Goretta - pianista - ha accompagnato gli artisti in un turbinio d’arie d’opera da Mozart a Puccini in cui ciascuno di loro ha espresso in maniera eccellente le proprie qualità. Se della Chiuri le gesta erano già note, dei due giovani, ancora poco conosciuti, abbiamo potuto apprezzare quel piglio energico e gagliardo che sarà senza dubbio foriero di un percorso di crescita e maturazione con esiti, sicuramente molto felici.
A nome dell’Associazione Kreion per voce della sua presidente, il soprano pietrasantino Alida Berti, rivolgiamo un sentito grazie al pubblico numeroso e a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento: il Comune di Forte dei Marmi, Fondazione Villa Bertelli nella persona del dott. Ermindo Tucci, presidente dell’omonima Fondazione, il Circolo Mercuriali di Carrara.
Un grazie doveroso, inoltre, agli sponsor che ne sostengono le attività: le aziende Più me e Profumerie Bacci rappresentate dal sig. Pietro Paolo Tognetti e la Fondazione Vando D’Angiolo presieduta dalla sig.ra Paola Baronti D’Angiolo.
Ringraziamo inoltre per la loro presenza, il baritono Sergio Bologna ed il basso Giorgio Giuseppini per aver condiviso con noi un momento così importante.
È stato un onore per il sottoscritto, l’essere stato il “Virgilio dantesco” di questo appuntamento musicale introducendo le melodie ascoltate al pubblico e conversando con i graditi ospiti.
Concludendo, mi piace inoltre sottolineare in unità d’intenti assieme "alla Chiuri" - così la chiamo quale cara amica - che siamo stati tutti orgogliosi di aver celebrato un personaggio come Franco Corelli, che era, è e sarà sempre nella storia tra coloro che hanno reso vanto alla sublime arte del canto lirico.

Crediti fotografici: architetto Marco Francesconi per l' Associazione Kreion Versilia
Nella miniatura in alto: il tenore Franco Corelli
Sotto: Simone Tomei presenta la manifestazione musicale e celebrativa di Kreion Versilia; Tomei con i due giovani cantanti lirici Lorenzo Martelli e Gioia Pucci, al pianoforte il maestro Cesare Goretta
Al centro: il presentatore intervista Anna Maria Chiuri e Andrea Bocelli
In fondo, in sequenza: foto di gruppo con la presenza della presidente Alida Berti (al centro del gruppo): Anna Maria Chiuri durante la sua performance, accompagnata dal pianista Cesare Goretta





Pubblicato il 21 Agosto 2023
Nostra intervista al tenore leccese Marco Miglietta al debutto nell'opera Silvano di Mascagni
I sogni sono il motore... intervista di Simone Tomei

TORRE DEL LAGO (LU) - Durante il suo impegno torrelaghese al Festival Puccini in Turandot (nel ruolo di Pong) e nell’imminenza del debutto al Festival Mascagni di 20230821_Personaggi_00_MarcoMigliettaLivorno come protagonista nella quasi sconosciuta opera Silvano del compositore livornese, ho incontrato il tenore leccese Marco Miglietta per farmi raccontare qualcosa della sua vita privata e professionale. Dopo il diploma conseguito all’Istituto R. Franci di Siena, nel 2012 ha preso parte alla masterclass dell'Accademia Musicale Chigiana docente il soprano Raina Kabaivanska e nel 2013, ha frequentato l'Opera Studio dell'Accademia Santa Cecilia tenuta dal soprano Renata Scotto.
Negli ultimi anni ha studiato con Walter Fraccaro, Dano Raffanti e Piero Visconti. Dal suo debutto avvenuto nel 2013 ha iniziato una vivace carriera che lo ha visto impegnato nei più grandi teatri d’opera.

Chi era Marco prima di incontrare la musica?
Marco era un bambino molto vivace, ma anche timido con tanta curiosità e attratto da molti interessi, Ho praticato tanti e tanto sport, ho amato e amo tanto il mare fino ad arrivare ad amare immensamente la musica.

Raccontaci un po' delle tue origini
Sono nato a Lecce e cresciuto a Surbo un paese alle porte della città. Vengo da una famiglia molto umile, papà operaio e mamma casalinga; genitori che mi hanno aiutato a credere in me stesso mi hanno lasciato sempre libero di fare le scelte del mio percorso, insegnandomi a rimanere con i piedi per terra. Ho vissuto questo paese in maniera molto intensa, si viveva "la strada" con i suoi pro e contro ma che mi hanno insegnato tanto ed è una lezione che porto ancora oggi addosso.
Quando avviene il tuo incontro con la musica?
Incontro la musica alle scuole medie grazie ad insegnanti attente che mi hanno fatto scoprire quello che era il mio dono; penso che il regalo più grande di un essere umano sia quello di incontrare nel proprio percorso di vita persone che capiscano e facciano emergere i punti di forza che ognuno di noi possiede.

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C'è un luogo legato alla musica che porti nel cuore e perché?
Non c'è un luogo ben preciso perché ogni posto in cui si fa musica o arte ti dà sempre forti emozioni e ti rimane comunque dentro. Forse, se proprio devo raccontarti qualcosa, ho particolare emozione nel ricordare le vecchie “case prova”. Al mio paese, da ragazzino, per provare le canzoni con i gruppi musicali di cui facevamo parte, affittavamo con cifre ridicole vecchie case quasi fatiscenti; non era tanto il luogo, quanto l'atmosfera che si creava tra noi ragazzi nutrita dalla voglia di fare musica.

Raccontaci un po' del tuo percorso musicale.
Durante le recite scolastiche in cui cantavo e recitavo ho scoperto questo dono. Facevo parte anche del coro parrocchiale in cui cantavo da solista nelle funzioni religiose; l'interesse forte arrivò all’età di 14-15 anni per la musica leggera che poi fu protagonista fino ai 20. Avevo dei gruppi musicali con i quali mi esibivo in locali o piazze provando e cantando per ore ed ore.
Ho avuto anche un breve periodo da cantautore, scrivevo canzoni con il sogno di poter arrivare a Sanremo o ad una grande etichetta discografica; il percorso però ha cambiato strada e, sempre grazie a quell’insegnante di musica delle scuole medie, presi la strada della Lirica. Fu proprio lei a spronarmi ad entrare in Conservatorio perché sentiva una bella voce da tenore. È così che ha segnato il mio avvicinamento al canto lirico… ed eccomi qui tenore.

E prima di essere… tenore?
Prima di fare il cantante lirico ho fatto altri lavori, ho lavorato per anni in una farmacia, avevo un'agenzia di organizzazione eventi e poi sono stato anche consulente alle vendite in una concessionaria di auto che nel 2012, dopo la cassa integrazione, mi ha dato la forza di licenziarmi e prendere la strada dell' artista lirico.

Come si è evoluta la tua vocalità nel tempo?
Una vocalità estesa, duttile che ha cantato - come ti ho detto prima - dalla musica leggera fino ad arrivare alla lirica con ruoli da comprimario, ma affrontando anche i ruoli principali.

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Tornare a Torre del Lago che emozioni ti ha suscitato?
Tornare in un Teatro è sempre molto bello e ti carica di energia. Tornare poi in questo posto così magico è veramente una grande emozione. Ogni sera prima di entrare in scena mi fermo a guardare il lago dal palcoscenico, osservo, respiro, ringrazio Puccini per quello che ha creato. Questo è per me Torre del Lago.

Fra poco sarai il protagonista nell’opera Silvano al Mascagni Festival di Livorno 2023. Un debutto importante ed impegnativo.
Sì, tra poco sarò protagonista in questa opera di Pietro Mascagni poco conosciuta, ma per i miei gusti molto bella. Considero molto importante questo debutto per tanti motivi: primo fra tutti affrontare un ruolo così impegnativo. Sto studiando, provando e spero di non deludere nessuno, nemmeno me stesso. Per il momento, toccando ferro, mi sento molto a mio agio in questo repertorio, è una scrittura che sento per la mia voce ed è un grande piacere cantarla.

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Il tuo rapporto con Livorno si sta consolidando; nel febbraio scorso hai debuttato nell’opera Le maschere sempre di Mascagni e, se non ricordo male, fu un esordio quasi improvviso.
Il rapporto con Livorno è nato proprio durante Le maschere l’inverno scorso; un debutto improvviso perché mancava il personaggio di “Brighella” e chiamandomi venti giorni prima ho messo su questo ruolo con ottime soddisfazioni. Ringrazio il Teatro Goldoni di Livorno ed il Mascagni Festival per la bella opportunità di debuttare il ruolo di Silvano in questa nuova produzione che andrà in scena sulla Terrazza Mascagni il 23 agosto prossimo.

Sei compagno e padre; quanto del Teatro porti in famiglia e quanto della famiglia porti in teatro?
Sono compagno di una donna che ammiro tantissimo, anche solo per sopportarmi; mi è sempre vicina, mi incoraggia e per questo la ringrazierò a vita.
Poi sono padre di due splendidi maschiacci che mi assorbono un po' di energie, ma che mi regalano forti emozioni; anche il semplice bacino da parte loro ti rasserena le giornate più dure.
Del teatro in famiglia porto tantissimo. I bambini mi chiedono spesso tante cose, hanno le loro curiosità; sono attratti dal papà che si trucca, dal papà che finge di morire o che sventola una spada.
Della mia famiglia, in teatro porto le emozioni che mi fanno vivere giornalmente.

Un sogno nel cassetto?
Ti rispondo… tanti; come ti ho sempre detto non smetto mai di sognare come facevo da ragazzino, ho sempre sognato e penso che i sogni siano il motore della vita.

Ed il futuro prevedibile quali impegni ti riserva?
Il futuro mi porterà al Festival Verdi di Parma per Nabucco di Giuseppe Verdi, all'Opera di Roma per l'inaugurazione della stagione con il Mefistofele di Arrigo Boito e inizio anno prossimo al Comunale di Bologna. Quindi siete tutti invitati. Ma l'invito vale anche per il Silvano a Livorno, fra pochi giorni in scena...
Raccolgo volentieri l’invito, curioso di vedere quest’opera di Pietro Mascagni ai più sconosciuta, ma della quale ho percepito, ascoltandola, interessanti scorci musicali.

Crediti fotografici: fotografie fornite dall'Artista





Pubblicato il 07 Luglio 2023
Nostra intervista al basso nato alle falde del Vesuvio che debutterā al Festival Puccini
Di Matteo principe della lirica intervista a cura di Simone Tomei

20230707_00_Personaggi_AntonioDiMatteo.jpegTORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Ho incontrato il basso Antonio Di Matteo - artista di grande talento e in piena carriera - una delle voci fra le più interessanti nel panorama lirico attuale. Di lui si è letto che è dotato di voce “di rara bellezza” e che incarna la figura di un artista completo. Definito il Principe della lirica, ha lavorato e lavora a fianco di importanti artisti internazionali e ovunque riscuote successi e critiche positive. Tra pochi giorno farà il suo debutto al Festival Puccini di Torre del Lago con due ruoli in due grandi opere del compositore lucchese (Colline ne "La bohème" e Timur in "Turandot"). Ecco la nostra conversazione.

Chi era Antonio prima di incontrare la musica?
Antonio era un bambino nato e cresciuto a Boscoreale un piccolo paese situato alle falde del Vesuvio venuto al mondo in una famiglia semplice e umile. Da ragazzo iniziai a lavorare nella tabaccheria di famiglia per pagarmi gli studi ed ho sempre lavorato per rendermi indipendente. All’età di 17 anni mi sono iscritto al Conservatorio "Giuseppe Martucci" di Salerno e da lì è iniziato il mio percorso nel mondo della musica.

Come ti sei avvicinato al canto?
Ho sempre avuto la passione della musica: ricordo che sin da bambino all’età di 6 o 7 anni cantavo i classici napoletani in riva al mare quando andavo in vacanza. Sono sempre stato attratto dalla musica e credo che sia un arte, e sopratutto un linguaggio, di comunicazione, ma mai mi sarei aspettato che un giorno potesse diventare il mio lavoro.

Qual è il ricordo che porti nel cuore del tuo maestro?
Ne ho tanti, ogni Maestro che ho incontrato sul mio percorso mi ha lasciato qualcosa. Attualmente studio con il Mº  Tommaso Monaco una persona alla quale devo tanto e posso dire che ogni lezione lascia sempre un ricordo e sopratutto una scoperta.

E la raccomandazione più severa?
Ce ne sono tante ogni volta che lo sento, mi dà sempre delle dritte fondamentali per la mia crescita.

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Come affronti il debutto di un ruolo, sia dal punto di vista tecnico che emozionale?
C’è uno studio molto meticoloso sia tecnico-vocale che musicale oltre alla ricerca di tutte le sfaccettature che il ruolo presenta in tutte le sue forme.

Il tuo debutto più impegnativo qual è stato?
Ce ne sono stati più di uno, sicuramente il debutto di Oroveso nella Norma con il Mº Riccardo Muti.

Un ruolo che canteresti senza mai annoiarti?
Sicuramente Banco nel "Macbeth" di Giuseppe Verdi.

Nei ruoli affrontati con quale ti immedesimi di più e con quale di meno rispetto al tuo carattere?
Per il mio carattere mi immedesimo di più nei ruoli più “seri” come Timur, Ramfis, Banco, Fiesco, ecc.; meno in quelli più “comici” come ad esempio un Don Basilio nel "Barbiere di Siviglia" di Gioachino Rossini.

Tu sei campano; quanto c’è della tua terra nel tuo carattere?
Io sono il frutto della mia terra che insita in me: ”sole, mare, luce e speranza, fuoco…”

Il tuo debutto a Torre del Lago nella terra di Giacomo Puccini, che emozioni ti dà?
Una fortissima emozione perché qui si respira la melodia pucciniana, in ogni angolo, in ogni parte di questo posto magico. Sono davvero felice di debuttare in questo Teatro con due ruoli che ho cantato tante volte sia all’estero che in Italia, ma interpretarli qui è come se fosse la prima volta. Darò il meglio di me stesso.

Ti senti più fatalista e generoso come Colline, o più amorevole e paterno come Timur?
Sono due ruoli che amo molto, ma mi sento più amorevole e paterno come Timur

Dagli artisti del passato ormai scomparsi, cosa ti piace prendere e cosa invece lasci?
Ascolto molto le voci del passato, voci che sono rimaste nella storia dell’opera; ascolto e faccio tesoro,  senza mai copiare. Tuttavia credo che ognuno di noi abbia una propria struttura e una propria identità.

Oltre la lirica quali generi musicali prediligi?
Amo i classici napoletani e la musica pop in generale.

Un sogno nel cassetto?
Il sogno del cassetto è quello di debuttare Filippo II nel "Don Carlo" di Giuseppe Verdi.

E per il futuro quali impegni ti attendono?
A dicembre ci sarà il mio doppio debutto alla Wiener Staatsoper di Vienna nel ruolo di Osmin nel "Ratto del Serraglio" ("Die Entfürhung aus dem Serail"), successivamente ritornerò nel teatro della mia città (Teatro San Carlo) nel "Don Giovanni" di Mozart, dopo nove anni sarò di nuovo a Piacenza ne "I Due Foscari" di Giuseppe Verdi e poi seguiranno altri impegni tra Berlino, Vienna e Parigi.

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Nel giardino prospiciente il Gran Teatro all’aperto di Torre del Lago abbiamo concluso la nostra piacevole conversazione sorseggiando un buon prosecco e, amenamente, abbiamo continuato a parlare di musica e di arte in attesa dell’inizio delle prove di "Turandot".
Un grande augurio da parte mia e della redazione ad Antonio Di Matteo per questo debutto e l’invito a tutti voi lettori è quello di venirlo ad ascoltare sulle rive del lago di Massaciuccoli tanto care al Sor Giacomo.

Crediti fotografici: le fotografie sono fornite dall'Artista
Nella miniatura in alto e sotto in sequenza: il basso Antonio Di Matteo






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La donna senz'ombra
servizio di Ramón Jacques FREE

20231113_Lyon_00_DieFrauOhneSchatten_SaraJakubiak_phBertrandStoflethLYON (Francia) - 25 ottobre 2023 Opera de Lyon. Nel 1911, otto anni prima della première dell’opera, Hugo von Hofmannsthal mostrò a Richard Strauss i primi schizzi di quello che sarebbe stato il libretto della sua nuova opera. Il lavoro creativo svolto tra il librettista e il compositore, iniziato alla fine del 1913 e conclusosi nell'agosto del 1916
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Opera dal Nord-Est
Des Grieux non dā l'acqua a Manon
servizio di Rossana Poletti FREE

20231106_Ts_00_ManonLescaut_LanaKos_phFabioParenzanTRIESTE - Teatro Verdi. La Manon Lescaut di Giacomo Puccini, in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste, avrebbe potuto essere rappresentata come concerto sinfonico, togliendo cantanti, coro, comparse e tenendo solo la musica. A ragione si afferma da parte degli autorevoli critici musicali che questa è un’opera “sinfonica”
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Vocale
Bella Betulia Liberata
servizio di Simone Tomei FREE

20231105_Ge_00_BetuliaLiberata_DiegoFasolisGENOVA - Un nuovo appassionante concerto per la stagione sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova - all’interno del ciclo “Mozart l’italiano - ha visto l’esecuzione dell’oratorio sacro in due parti La Betulia liberata K.118  di Wolfgang Amadeus Mozart. La commissione di questo lavoro avvenne a Padova dove Mozart fece sosta dopo il successo di Mitridate
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Opera dal Centro-Nord
Ottimo Don Carlo
servizio di Nicola Barsanti FREE

20231105_Mo_00b_DonCarlo_JordiBernacer_phLucioAbadMODENA - Reduce dal grande successo riscontrato nell’esecuzione in forma di concerto (avvenuta in epoca pandemica), torna vincente sul palcoscenico del Teatro Comunale di Modena l’opera monumentale di Giuseppe Verdi: Don Carlo. Eseguita nella versione di Milano (che esclude il primo atto nella foresta di Fontainebleau), l’opera mantiene
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Personaggi
Celebrando Corelli si lanciano i giovani
di Simone Tomei FREE

20231101_00_ForteMarmi_KreionPerFrancoCorelliFORTE DEI MARMI (LU) – Premetto che questo scritto non è una recensione bensì il semplice resoconto di un pomeriggio musicale che si è tenuto a Forte dei Marmi nella splendida cornice del Giardino d’inverno di Villa Bertelli. L’Associazione Kreion Versilia di cui sono vice presidente ha organizzato domenica 29 ottobre 2023 - all’interno della sua
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Opera dal Centro-Nord
Una Bohčme minimalista
servizio di Simone Tomei FREE

20231021_Lu_00_LaBoheme_VittoriaMagnarelloLUCCA - La Bohème di Giacomo Puccini, comunque la si voglia interpretare, è una storia di morte già dal primo atto. La spensieratezza dei quattro spiantati giovani parigini ha il sapore amaro della povertà, delle ristrettezze e di una vita vissuta tra donnine allegre e un po’ d’amor in cui l’instabilità delle relazioni e degli affetti diventa un elemento
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Opera dal Nord-Ovest
Meraviglioso Sogno di una notte
servizio di Simone Tomei FREE

202317_Ge_00_AMidsummerNightSDream_SydneyMancasolaGENOVA - Il Teatro Carlo Felice ha inaugurato la stagione lirica 2023-2024 con il capolavoro di Benjamin Britten scritto nel 1960 con la collaborazione del librettista e suo compagno di vita Peter Pears tratto dall’omonima commedia shakesperiana: A Midsummer Night’s Dream. Non è sicuramente il primo compositore a tradurre in musica quel
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Opera dal Centro-Nord
I Lombardi alla prima crociata
servizio di Angela Bosetto e Nicola Barsanti FREE

20231016_Pr_00_ILombardiAllaPrimaCrociata_MichelePertusi_phRobertoRicciPARMA - Nell’ottica di uno spettatore contemporaneo, I Lombardi alla prima crociata è (insieme alla sua versione francese, Jérusalem) il titolo verdiano forse più problematico da mettere in scena, dal momento che è impossibile ignorare due dati chiave: la nostra concezione delle Crociate è radicalmente cambiata (per quanto il libretto di Temistocle
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Classica
La Creazione dello stupore
servizio di Simone Tomei FREE

20231015_Ge_00_LaCreazione_RiccardoMinasiGENOVA - La creazione del mondo attraverso la musica: ecco l’idea di Franz Joseph Haydn di mettere nero su bianco sullo spartito musicale il monumentale capolavoro Die Schöpfung (La Creazione).  È così che ha preso il via la stagione sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova con un concerto inaugurale dal quale sono uscito mentalmente e
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Opera dal Centro-Nord
Una Fedora di gran lusso
servizio di Simone Tomei FREE

20231009_Pc_00_Fedora_AldoSisilloPIACENZA - Umberto Giordano rimase folgorato sia da Victorien Sardou - drammaturgo francese -  sia da Sarah Bernhardt quando nel 1889 ebbe modo di assistere al Teatro Bellini di Napoli alla rappresentazione di "Fedora". Alla richiesta di Giordano al commediografo francese di poter musicare il suo capolavoro, la risposta sembra sia stata «Si
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Echi dal Territorio
Archos Quartet suona D'Ambrosio
nota di Gianluca La Villa FREE

20231009_To_00_ArchosQuartet_AlfredoDAmbrosioTORINO - Infine giunse a Torino, nella bella sala ricca di spettatori di Palazzo Barolo, domenica 8 ottobre 2023 alle 17, il debutto torinese sia del Quartetto Archos sia della bella pagina di Alfredo D'Ambrosio per il suo Quartetto in Do minore op.42: un debutto in Italia, può dirsi, per questo Quartetto op.42 dato che la sua ultima esecuzione
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Opera dal Centro-Nord
Lombardi coinvolgenti con bella regia
servizio di Simone Tomei FREE

_20231008_Pr_00_LombardiAllaPrimaCrociata_MichelePertusiPARMA - Bianco e nero sono due facce della stessa medaglia e ne assumono  significati antitetici: bene e male, buoni e cattivi, vincitori e vinti e così via... È in questo modo che il regista Pier Luigi Pizzi - curatore di regia, scene, costumi e video - ha inteso mettere in scena al Festival Verdi di Parma I Lombardi alla prima crociata, opera giovanile
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Vocale
Commovente Nabucco a Fidenza
servizio di Simone Tomei FREE

20231007_Fidenza_00_Nabucco_GiampaoloBisantiFIDENZA (Pr) - Anche quest’anno il Festival Verdi esce dalle mura storiche del Teatro Regio di Parma e sposta alcune delle produzioni nei Comuni limitrofi della città nell’intento di coinvolgere altre realtà monumentali come il Teatro Magnani di Fidenza, un piccolo gioiello incastonato nella cittadina parmense che, nonostante l’esigua capienza, vanta
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Opera dal Centro-Nord
Trovatore non al top
servizio di Nicola Barsanti FREE

20230926_Pr_00_IlTrovatore_RiccardoMassi_phRobertoRicciPARMA - L’ennesima distorsione di uno dei massimi capolavori del Cigno di Busseto che in quest’occasione vede la prima rappresentazione di Il Trovatore nell’ambito del XXIII Festival Verdi di Parma potrebbe essere riassunta con due sentimenti: amarezza e delusione.
Se l’amarezza è dovuta ad una rappresentazione
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Eventi
Il Torrione del jazz riparte
servizio di Athos Tromboni FREE

20230925_Fe_00_JazzClubFerrara_MarcoGulinelliFERRARA -  La 25.ma edizione della stagione del Jazz Club Ferrara si aprirà nel Torrione San Giovanni di Corso Porta Mare 112 venerdì 6 ottobre 2023 e si protrarrà fino al 30 aprile 2024. Oggi è stato reso noto dal presidente Federico D’Anneo e dal direttore artistico Francesco Bettini alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli
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Classica
Ottime voci per il Verdi sacro
servizio di Nicola Barsanti FREE

20230925_Pr_00_VerdiRequiem_OksanaLyniv_phRobertoRicciPARMA - Terrore e dubbio: i caratteri salienti della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi.
La direzione di questo capolavoro sinfonico-corale è affidata al direttore ucraino Oksana Lyniv che nella prima parte, fino al terzetto Quid sum miser  trasmette ad hoc l’intensità drammatica della partitura, mentre assume un carattere meno intenso e quasi
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Jazz Pop Rock Etno
Ares Tavolazzi riceve il premio Tutte le Direzioni
redatto da Athos Tromboni FREE

20230923_Fe_00_TutteLeDirezioni_AresTavolazziVIGARANO MAINARDA (FE) - «Seduto in quel caffè io non pensavo a te e tutta la città…» è una parafrasi in questo caso; ma qui, questa, che è una delle più belle canzoni di Lucio Battisti e Mogol ci può stare, perché proprio il 29 settembre torna al Ristorante Spirito di Vigarano Mainarda la grande musica dal vivo: prende il via infatti la nuova stagione di
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Vocale
Ottimo recital di Lise Davidsen
servizio di Ramón Jacques FREE

20230920_00_LosAngeles_LiseDavidsen_phBenGibbsSANTA MONICA, California 17 settembre 2023 - Il giovane soprano norvegese Lise Davidsen ha debuttato a Los Angeles sul palco del Teatro Broadstage, situato nel sobborgo  di Santa Monica, il cui ciclo intitolato 'Celebrity Opera Recital Series' si è consolidato negli anni come tappa imprescindibile, quasi obbligata, per la presentazione,
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Pagina Aperta
La ricca stagione del Bonci
redatto da Edoardo Farina FREE

20230910_Cesena_00_TeatroBonci_ValterMalostiCESENA - Conferenza stampa del Teatro Comunale “Alessandro Bonci“ in data 7 settembre 2023: è stata definita la programmazione della stagione invernale 2023/2024 caratterizzata da un’ ampia scelta intesa come luogo di confronto, esplorazione e dialogo, ovvero filtro e racconto del nostro vivere, offrendo ancora una volta una visione
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Opera dal Nord-Est
Tre donne tre stelle: Pirozzi, Grigorian, Stikhina
servizio di Simone Tomei FREE

VERONA - Ho frequentato il Festival "Arena 100" della città scaligera solo verso il concludersi della stagione estiva 2023. Sono arrivato a Verona agli inizi di settembre ed in questo scritto vi do conto delle mie tre serate areniane.
20230905a_Vr_02_Tosca_AnnaPirozzi_EnneviFotoTOSCA – Venerdì 1 settembre 2023
Il consueto allestimento del regista Hugo de Ana
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