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A Verona una bella messa in scena dell'opera buffa di Rossini firmata dal regista Stefano Vizioli |
L'Italiana è tornata al Filarmonico |
servizio di Athos Tromboni |
Pubblicato il 24 Febbraio 2020 |
VERONA - Dopo sei anni è ritornata nel Teatro Filarmonico L'italiana in Algeri di Gioachino Rossini in un allestimento divertente e molto luminoso curato dal regista Stefano Vizioli. L’opera del compositore di Pesaro era stata messa in scena nel teatro veronese, infatti, per la prima volta nel 1816 (tre anni dopo il suo debutto trionfale al San Benedetto di Venezia) e successivamente solo nel 1988, nel 1998, e infine nel 2014. Domenica 23 febbraio 2020 in un teatro che faceva registrare numerosi posti vuoti (effetto coronavirus sicuramente; e dubbio già circolante se lo spettacolo fosse andato in scena, viste le notizie già diffusesi circa la serrata per una settimana di teatri, scuole e musei), la "prima" delle quattro recite si è svolta regolarmente (le altre sono in programma per il 25 e 27 febbraio, e 1 marzo, ma...). L'allestimento divertente e luminoso realizzato da Vizioli si è avvalso per le scene e i costumi del pop artist Ugo Nespolo, per i movimenti mimici di Pierluigi Vanelli, mentre le luci erano curate da Paolo Mazzon. Nel libretto di sala le note di regia riportano che l'allestimento intende semplificare e mettere a nudo quel meccanismo di follia «che fa dell’Italiana in Algeri uno dei capolavori assoluti dell’opera comica (non solo) rossiniana. Tagliare più che aggiungere, arrivare al cuore delle situazioni. Perché nella perfetta struttura architettonica di quest’opera si chiude tutto un capitolo storico e culturale che Rossini riassume prima di avviarsi a nuove forme di partecipazione intellettiva. L’Italiana è il trionfo dell’ambiguità: sul palcoscenico non ci sono più maschere stereotipate, e non ci sono ancora psicologie ben definite. Ma la scena è catalizzata dai personaggi, dai caratteri, dai colori dell’anima. E intorno a loro una grande ariosità per permettere alla musica di “volare”: bastano pochi elementi di scena, che alludano alle diverse situazioni. Allusione e fantasia, dunque: quasi a suggerire allo spettatore il coinvolgimento di una partecipazione attiva che richiede di interpretare lo spettacolo nelle diverse valenze di una sottile ambiguità.»
  

Leggendo le note prima dello spettacolo si poteva supporre che non ci sarebbe stata ricchezza scenica negli allestimenti, invece le scenografie essenziali e didascaliche e i cambi dei costumi variopinti di protagonisti e comprimari, coro compreso, hanno contribuito a una ricchezza narrativa che ha pienamente soddisfatto il pubblico. Poi alle scene e ai costumi si sono aggiunte le luci di Mazzon e quel che abbiamo definito come spettacolo divertente e molto luminoso è divenuto una bella realtà. Vizioli è stato bravissimo a pretendere e ottenere una recitazione scevra da gigionamenti cabarettistici, anzi il buffo emergeva proprio dagli atteggiamenti furbeschi o ingenui (a volte persino innocenti) dei personaggi a cui la musica di Rossini infondeva carattere ora comico, ora sognante, ora patetico, al pari della mimica degli interpreti. Molto applaudito tutto lo staff tecnico, al temine dell'esecuzione, con il regista a fare da primus inter pares fra i collaboratori che con lui hanno firmato l'allestimento.


In buca era il maestro Francesco Ommassini conoscitore del repertorio rossiniano, che ha guidato con sicurezza l'Orchestra della Fondazione Arena di Verona. Ci è piaciuta notevolmente la prestazione del contralto russo Vasilisa Berzhanskaya (nelle vesti di Isabella, la bella italiana) ottima attrice e voce particolare, capace di gestire le note gravi del registro in maniera eccellente: certo, le morbidezze di altri mezzosoprani di riferimento per il ruolo non fanno parte della sua vocalità, ma la Berzhanskaya riesce a gestire tutte le note della gamma, dalle basse profonde alle acute con una naturalezza che, unita a un credibile gesto scenico, hanno reso più che meritevole di apprezzamento la sua prova veronese. Nel ruolo del bey Mustafà era il fidato e comprovato basso Carlo Lepore, la vera stella del cast, ottimo sia nel canto che nella recitazione. A lui è stato meritatamente tributato l'applauso più lungo a fine recita. Altra voce interessante, quella del tenore Francesco Brito (Lindoro) , squillante e intonato, bravo nel sillabato e nelle agilità del ruolo, vivace e atletico come un acrobata, resosi protagonista di salti, capriole e altri gesti agonistici che è raro vedere o aspettarsi da un cantante. Proprio bravo. Ottime anche le due donne del bey, la moglie Elvira interpretata da Daniela Cappiello e la serva Zulma interpretata da Irene Molinari. Non da meno sono stati il baritono Biagio Pizzuti (Taddeo) e il basso coreano Dongho Kim (Haly). Eccellente la preparazione del coro areniano istruito da Vito Lombardi. Tanti tanti applausi per tutti, anche a scena aperta, e pubblico pienamente soddisfatto per questo spettacolo prodotto dalla Fondazione Arena in collaborazione con il Teatro Verdi di Trieste e il Teatro Verdi di Pisa.
Crediti fotografici: Foto Ennevi per il Teatro Filarmonico - Fondazione Arena di Verona Nella miniatura in alto: il regista Stefano Vizioli Sotto in sequenza: Carlo Lepore (Mustafà) con Francesco Brito (Lindoro); i sei personaggi insieme sulla scala durante un concertato del primo atto; Vasilisa Berzhanskaya (Isabella) con Biagio Pizzuti (Taddeo) Al centro e sotto: alcuni momenti d'assieme dell'allestimento andato in scena al Filarmonico
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Il matto Nanof e l'altro
intervento di Athos Tromboni FREE
SPOLETO - Morbus sine materia. È una forma letterale medica per definire quelle patologie che non manifestano degenerazioni organiche di una parte del corpo colpito dalla malattia. La pazzia, per esempio, è un morbo senza materia: non ci sono riversamenti di sangue, gonfiori, purulenze, catarri, eccetera. Il corpo rimane intonso; la mente no, va per conto proprio "deviando" il comportamento da quello stato che viene definito "normale" verso momenti e anche movimenti a volte inconsueti; e può indurre il corpo a gesti e posture che modellano il "disagio" al punto che esso si ripercuote visivamente negli atteggiamenti. Proprio di questo è stata specchio l'opera in un atto Nanof, l'altro con la quale il Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" ha inaugurato, venerdì 8 agosto la propria settantanovesima stagione lirica nel Teatro Caio Melisso di Piazza del Duomo: musica di Antonio Agostini, libretto di Chiara Serani con la collaborazione di Davide Toschi. Si è trattato di una prima esecuzione assoluta e l'opera è stata presentata alla stampa
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L'amico Fritz fra sostenitori e detrattori
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LIVORNO - Dopo l’esplosione dirompente del successo di Cavalleria rusticana (1890), Pietro Mascagni si trovò davanti a una sfida tutt’altro che semplice: dimostrare di non essere l’autore “di un’opera sola”, consacrato dalla fortuna di un libretto tratto da Verga. Ed è in questo clima che nacque L’amico Fritz, andato in scena per la prima volta al
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Cantami o Diva gli intrighi...
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Massimo Crispi è un tenore particolare, ribelle per molte cose e dal repertorio quanto mai vario. Vive una parte dell'anno a Palermo e l'altra parte dell'anno a Firenze. Vario - si diceva - il suo repertorio, ma varia è anche la sua maniera di essere artista. Da sempre ha infatti coltivato la scrittura, in ogni campo, e, oggi, non frequentando più
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Echi dal Territorio
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Frescobaldi Day a Palazzo Schifanoia
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FERRARA - Marina De Liso, mezzosoprano e docente di musica antica nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nonché coordinatrice del "Concentus Musicus Fe' Antica" ha presentato ieri nella bella e confortevole sala pubblica di Palazzo Schifanoia il primo concerto della stagione 2025/26 di Ferrara Musica: quest'anno l'associazione concertistica
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Dalla romanza alla canzone napoletana
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Ode a Leopardi e Medium prova generale
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LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
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ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni FREE
PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026.
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Manon Lescaut fra le sculture blu
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TORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
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Classica
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SummerFest grande musica da camera
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
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servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
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Sepe una delicata Butterfly
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui . La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
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Turandot e le altre
redatto da Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente
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Opera dal Centro-Nord
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Alina Tkachuk la rivelazione
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - La rappresentazione di Turandot al Gran Teatro Giacomo Puccini, nell’ambito del 71° Festival Puccini, propone una lettura scenica affidata alla regia di Alfonso Signorini, la cui impronta visiva rimanda all’articolo della prima rappresentazione che potete trovare qui. L’allestimento conferma la forza visiva e simbolica dell’opera, ma
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Opera dal Nord-Est
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Rigoletto, Nabucco e Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
VERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
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Opera dal Centro-Nord
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Butterfly e la simbologia degli alberi
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Madama Butterfly di Giacomo Puccini è il quarto titolo a susseguirsi sul palcoscenico del Festival Puccini di quest’anno. Per la sua 71ª edizione, la rassegna ha affidato la regia a Manu Lalli, che propone una lettura capace di andare oltre la mera rappresentazione scenica, trasformando il linguaggio visivo e simbolico in un elemento
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Opera dal Centro-Nord
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La bohème disegnata da Scola
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara Film Orchestra e la bacchetta di Ambra
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
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Buratto bel debutto in Tosca
servizio di Simone Tomei FREE
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Nabucco Carmen La traviata
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Anna Netrebko, Anita Rachvelishvili e Rosa Feola, ovvero Abigaille, Carmen e Violetta Valéry. Sono loro le tre grazie musicali che, dal 17 al 19 luglio 2025, hanno acceso l’Arena, rendendo ciascuna rappresentazione meritevole di grande interesse in virtù della propria peculiarità. Per il soprano russo si trattava del debutto italiano come figlia
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Jazz Pop Rock Etno
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Verdi e il jazz un dialogo
servizio di Simone Tomei FREE
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Bohème che ti aspetti
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Un po' meno pubblico per La bohème rispetto alla Tosca della sera precedente, nel Gran Teatro all'aperto sul Lago di Massaciuccoli. Comunque una buona presenza (diciamo a spanne, oltre 2 mila spettatori?) per un ritorno, quello della regia "cinematografica" di Ettore Scola del 2014 ripresa da
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Opera dal Centro-Nord
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Un magico Elisir
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti è un capolavoro senza tempo che, a quasi due secoli dalla sua prima rappresentazione, continua a incantare e commuovere. Definito "melodramma giocoso", fonde mirabilmente la profondità patetica con l'arguzia dell'opera buffa italiana, creando una "commedia agrodolce" capace di strappare
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Echi dal Territorio
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79 anni di emozioni
redatto da Athos Tromboni FREE
SPOLETO (PG) - Partirà il 7 agosto 2025 per concludersi il 24 settembre la nuova Stagione lirica del Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" giunta al lodevole traguardo della 79.ma edizione. Gli spettacoli, oltre che nella città spoletina, andranno in scena anche nei principali teatri dell'Umbria: «79 anni di emozioni, una stagione da vivere!» è lo slogan
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Jazz Pop Rock Etno
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La notte degli Oscar
servizio di Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - La "Notte degli Oscar" del Gruppo dei 10 idea uscita dalla testa di Alessandro Mistri (così come Pallade Atena uscì dalla testa di Zeus, ci racconta il poeta greco Esiodo) ha visto una nutrita partecipazione di pubblico allo Spirito di Vigarano Mainarda. Non poteva essere altrimenti
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Jazz Pop Rock Etno
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De Silva amore che vieni amore che vai
servizio di Athos Tromboni FREE
COMACCHIO (FE) - Ha preso il via ieri sera con una nutrita partecipazione di pubblico il ciclo di sei concerti del "Gruppo dei 10" versione estiva: Tutte le direzioni in summer time 2025. Ospite per l'apertura era il Trio Malinconico formato da Diego De Silva (voce e chitarra acustica), Stefano Giuliano (sax alto) e Aldo Vigorito (contrabbasso). Prima della
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Eventi
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Opera tra tradizione e novità
redatto da Simone Tomei FREE
GENOVA - È un viaggio simbolico e culturale quello che il Teatro Carlo Felice di Genova propone per la stagione 2025-2026, presentata ufficialmente alla stampa lo scorso 2 luglio. Un viaggio che coinvolge artisti e pubblico come naviganti di una stessa rotta, guidati da una bussola che punta al repertorio lirico più amato, ma non rinuncia a
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Opera dal Nord-Est
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L'Aida di cristallo è tornata
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Quando l’Aida di Giuseppe Verdi risuona all’Arena di Verona non si tratta di una semplice replica, è un rito collettivo, un appuntamento simbolico che scandisce il calendario della lirica estiva. Questa nuova ripresa dell’allestimento firmato da Stefano Poda, definito “di cristallo” per le sue trasparenze e gli inediti giochi di luce, ha riaperto il sipario
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Opera dall Estero
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Idomeneo a San Francisco
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA) War Memorial Opera House - Sebbene Idomeneo, l’opera seria in tre atti di Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791), abbia avuto la sua prima americana il 4 agosto 1947 al Berkshire Music Festival di Tanglewood, nel Massachusetts (ora sede estiva della Boston Symphony Orchestra), fu la San Francisco Opera a
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Opera dal Nord-Est
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Blue Traviata in Arena
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – “È spenta!” Quando la tonante voce di Giorgi Manoshvili risuona nell’Arena, segnando il termine della prima Traviata stagionale, si viene quasi colti da un senso di sorpresa. Per quanto chiunque frequenti il teatro lirico conosca a menadito il libretto di Francesco Maria Piave, è inevitabile chiedersi da quanto tempo non si assisteva
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Opera dal Centro-Nord
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Matrimonio in camera da letto
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - L'allestimento di Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati ha chiuso la stagione d'opera del Teatro Comunale "Claudio Abbado" con un vero successo di pubblico: sia per la presenza di tanti spettatori in platea e nei palchi, sia per il calore con cui è stata salutata la recita a fine serata. La produzione era il
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Opera dal Nord-Est
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Tosca sugli spalti di San Giusto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Castello di San Giusto. Non è l’Arena di Verona e men che meno Castel Sant’Angelo, ma gli spalti di San Giusto, le pietre antiche che contornano il grande piazzale delle Milizie, suscitano nella Tosca di Giacomo Puccini, in scena a Trieste, il senso di incombenza del pericolo, della morte che la musica del grande compositore regala al pubblico,
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Opera dal Centro-Nord
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Aida nella palestra
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE – Opera emblema del grande repertorio verdiano, Aida è spesso associata all’idea di spettacolarità, grandi masse corali, scene sontuose e sontuosi costumi esotici. Tuttavia, dietro la patina dell’epico e del monumentale, si cela un’anima intimista, quasi cameristica: Aida è, in fondo, una tragedia dell'amore e del potere, fatta di sguardi, silenzi,
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Echi dal Territorio
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
servizio di Rossana Poletti (13 giugno 2025) FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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