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L'Opera di Firenze riallestisce un lavoro discusso e discutibile di Damiano Michieletto |
Il Barbiere col ramarro |
servizio di Simone Tomei |
Pubblicato il 08 Settembre 2015 |
FIRENZE - Prima di addentrarci in questo "racconto" di Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini in programmazione all'Opera di Firenze sul finale della stagione estiva, vogliamo aprire con due citazioni: la prima di Giuseppe Verdi che troviamo impressa su una parete del salone biglietteria, l'altra del regista dell'opera di cui discorreremo, Damiano Michieletto. Da una lettera di Giuserppe Verdi a Giulio Gatti Casazza (1898): «Il teatro è fatto per portarci il pubblico, quante più persone possibile. La sala piena, non altro: ecco l'unica prova di un successo vero.» Damiano Michieletto note di regia: «Questa regia è un gioco di fantasia e di evocazione. Gli spazi della storia sono sempre evocati, mai rappresentati. La possibilità di evocare la presenza di qualcosa sul palcoscenico è uno degli aspetti affascinanti del teatro. Perciò ho cercato di usare degli oggetti normali e semplici e di farli diventare l’ingrediente unico della scenografia. Il risultato è che mi sono trovato con un palcoscenico in cui una ventina di sedie rosse, una scala blu, degli ombrelli e alcuni enormi palloni erano tutto quello che bastava. I personaggi sono come esplosi nelle loro caratteristiche fisiche e caricaturali. Ecco perciò dei costumi fantastici, di pura immaginazione, con marcati riferimenti a tratti animaleschi, quasi da Commedia dell’Arte. L’ouverture inizia con un viaggio, in treno. Un viaggio che sembra partire in modo normale, senza nessun imprevisto, ma ad un certo punto il ritmo del treno comincia a crescere, cresce, cresce, prende il volo e tutti i tranquilli passeggeri vengono catapultati involontariamente nell’opera diventando i protagonisti di questa surreale dimensione. Il leit motiv del viaggio costituisce la cornice narrativa entro la quale respira il libretto dell’opera, animato da invenzioni sceniche che sfiorano una dimensione circense e dove tutto quello che avviene è sostenuto da una visione coreografica delle relazioni.»

Visto che siamo all'interno di una recensione iniziamo a commentare la seconda, lasciando sul finale la prima. Ci preme sottolinare il fatto che se dobbiamo assistere ad una regia "alternativa" che non tiene conto più di tanto del libretto e delle indicazione dell'autore, non ci siamo mai scandalizzati, anzi, in molte occasioni abbiamo plaudito a queste invenzioni; la cosa che abbiamo sempre ritenuto fondamentale in queste ideazioni, era la logigità di quello che accadeva sul palcoscenico; il filo logico, la continuità di un discorso e soprattutto il "trait d'union" che si poteva trovare tra i personaggi. Ecco, in questo allestimento (originario del 2005) cui abbiamo assistito, non abbiamo trovato nulla di tutto questo: ottima e di buon gusto l'idea del viaggio come cornice di un contesto, se solo avesse trovato uno sviluppo ed una costanza all'interno dello svolgimento dell'azione; qui non è stato così, in quanto ci è sembrata una cosa molto fine a se stessa; l'assenza di scenografia, anch'essa non ci scandalizza, ma gli oggetti che il regista cita come bastanti al tutto, non avevano per noi una logicità ed un legame né con i tema inziale del viaggio, né con i personaggi, né con la trama, per non parlare poi dei costumi per i quali, pur sforzandoci, non siamo riusciti a trovare un senso logico; in ultimo infine un accenno ai movimenti scenici; su questi molto avremmo da dire, soprattutto perché il pensiero fondamentale del regista non ci è parso mai incentrato sul canto e sull'emissione del suono, ma precipuamente, alla sua idea di rappresentazione, mettendo spesso in difficoltà (ben affrontate) i cantanti, intenti e concentrati più nei movimenti, prevalentemente privi di significato, che non sulla vocalità. Molte pagine sono state scritte su questa regia da altri recensori, ed ognuno ha espresso il proprio legittimo parere; non ci dilunghiamo oltre perché ci preme lasciare lo spazio all'aspetto musicale che ci ha lasciati molto soddisfatti. Il capolavoro rossiniano molto spesso viene visto come un'opera routinaria, o per meglio dirla con linguaggio di teatro "un'opera di repertorio", ma ogni volta che viene rappresentata, cerchiamo sempre di trovare qualche cosa di più dell'ultimo ascolto per poter maggiormente cogliere le tante sfumature che si trovano all'interno dello spartito. In questa recensione citeremo gli interpreti dei personaggi nell'ordine in cui appaiono nel programma di sala.

Iniziamo da Rosina interpretata dal mezzosoprano Laura Verrecchia, che si è distinta per una bella emissione sicura e solida con una vocalità piuttosto importante che non l'ha limitiata nei melismi e negli abbellimenti risultando anch'essi sempre precisi, nonostante gli improbabili movimenti imposti dalla regia, che non hanno certo facilitato il compito; brava nell'aria di sortita e in quella della lezione; ottima la zona acuta, mai forzata e sempre morbita e altrettanto timbrata quella più grave, riuscendo sempre a dominare il suono proveniente dalla buca. Don Bartolo è stato interpetato da Alessio Verna che ci ha "impacchettato" un personaggio piuttosto grottesco dal punto di vista recitativo talvolta in maniera esagerata, riuscendo vocalmente comunque a non tradire quanto delineato dal compositore; ha snocciolato le sue difficili semicrome di Signorina un'altra volta quando Bartolo andrà fuori.... con grande agilità e precisione (nonostante le incursioni della "protetta" Rosina che disturbava il canto perché continuava costantemente a buttargli addosso cuscini gialli) risultando sempre comprensibili e ponendo sempre i giusti accenti e le giuste intenzioni dell'autore; di buon livello anche gli altri interventi ci hanno fatto assaporare una vocalità piuttosto importante, ma duttile per questo difficile ruolo.

Nel ruolo del barbiere Figaro, il baritono Vittorio Prato; gran carattere sulla scena e ottimo mattatore; voce piuttosto ben proiettata e timbrata, ottima estensione vocale che gli ha permesso di compiere un bellissimo acuto alla fine della Cavatina che gli è valso l'ovazione del pubblico, inoltre molto convincente nel duetto con il tenore nonostante una serie di posizionamenti sul palcoscenico piuttosto distraenti e confusi. Il Conte di Almaviva interpretato dal Tenore Filippo Adami, ha assolto puntualmente al compito, partendo piuttosto in sordina nella Cavatina iniziale, con qualche difetto di colore, di legato e qualche incertezza nelle agilità, migliorando poi nella Serenata con una vocalità più marcata; ottimo nei recitativi e nel finale Dolce nodo con un plauso per la sua interpretazione scenica, seppur molte volte sopra le righe per le scelte registiche. Il Don Basilio di Gabriele Sagona che poteva colpirci più per il suo abito da ramarro che non per le sue doti canore, è riuscito con la sua vocalità a farci quasi dimenticare i grotteschi colori del costume e gli improbabili movimenti scenici, evidenziando un timbro morbido ed elegante e una padronanza dello spartito di ottimo livello; una Calunnia ben timbrata, mai vocalmente sopra le righe, ma sempre di gran carattere con gli acuti finali ben tenuti e ben proiettati. Buona la Berta di Giuliana Gianfaldoni, nonostante uno spogliarello poco probabile durante la sua aria, è risultata poco credibile scenicamente, ma ha saputo ben riscattarsi vocalmente.

Completavano il cast un buon Fiorello di William Corrò ed un passabile ufficiale di Saverio Bambi. Il coro relegato nella buca dell'orchestra in camicia nera, in stile concerto, con lo spartito in mano, ha assolto con precisione ai compiti imposti dalla musica risultando talvolta un pochino scollegato con quanto accadeva sul palcoscenico; non per presa di posizione, ma attribuiamo questa asincronia all'eccessiva confusione coreografica ed alla presenza di comparse sostitutive dei coristi, con movimenti confusi e sconclusionati che spesso rendevano caotica l'azione. Alessandro D'Agostini, detentore della bacchetta, è riuscito nonostante tutto a legare ed amalgamare questo marasma, tenendo ben salda la buca nel rapporto con i cantanti; ottimi i suoi colori della sinfonia, con tempi sempre giusti senza mai esasperare gli accenti, anzi riuscendo a cogliere alcune sfumature, delle quali, come si diceva all'inizio, siamo sempre avidi, che ci hanno fatto assaporare qualche passo dei singoli strumenti che in altre esecuzioni, anche di riferimento, risulta poco evidenziato confondendosi con gli altri; durante i recitativi, ci è venuta spesso in mente quella frase dei film western che si leggeva nei saloon: "non sparate sul pianista"; forse proprio per scongiurare questa intenzione che poteva trasformarsi in realtà in quanto l'accompagnamento dei recitativi è sempre stato eseguito con un volume non di rado con effetto disturbante. Concludiamo commentando l'ultima frase, per sottolineare che la bontà di quanto scritto da Verdi al Gatti Casazza, non ha trovato riscontro a quanto abbiamo trovato in sala; una platea piuttosto vuota ed un pubblico, piuttosto indisciplinato e rumoroso; si aprirebbe qui un discorso molto lungo, ma forse la cosa importante è far notare questo, confidando in azioni correttive e migliorative dello status quo.
Crediti fotografici: Michele Palazzi/Contrasto per l'Opera di Firenze Nella miniatura in alto: il regista Damiano Michieletto
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Otello l'incoerenza è di scena
intervento di Simone Tomei FREE
PARMA - Esiste un patto segreto, antico e nobilissimo, tra il palcoscenico e la platea. È un atto di fede: lo spettatore si affida alla visione degli artisti, promettendo in cambio sospensione dell'incredulità e apertura del cuore. Aprire il sipario sull' Otello al Teatro Regio di Parma, nel cuore del Festival Verdi 2025, avrebbe dovuto significare rinnovare questo patto, immergendosi nel gorgo della più compiuta tragedia shakespeariana in musica. E, in effetti, la partitura di Verdi ha mantenuto fede al suo compito: un fiume in piena, potente e inesorabile, che dal golfo mistico ha continuato a scorrere, travolgente e commovente. Il problema, ahimè, è sorto quando ho alzato gli occhi perché ciò che si vedeva apparteneva a un altro pianeta drammaturgico, a un universo visivo che con il fiume verdiano dialogava poco o punto. Le note di regia di Federico Tiezzi, un denso manifesto intriso di Freud, Welles, Dostoevskij e Pasolini, promettevano una discesa negli inferi della psiche.
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Opera dal Nord-Est
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Così fan tutte di successo
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Zeus e le sue metamorfosi alla caccia delle femmine: così lo scenografo e costumista Milo Manara (al suo debutto sulle scene dell'opera) ha illustrato Così fa tutte di Wolfgang Amadeus Mozart per l'inaugurazione della 210.ma stagione lirica del Teatro Sociale di Rovigo, venerdì 17 ottobre 2025. L'allestimento si è rivelato giocoso,
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Dischi in Redazione
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Disco che celebra un grande Autore
recensione di Simone Tomei FREE
Ennio Porrino I Canti dell'esilio (Songs of Exile) Angela Nisi soprano - Enrica Ruggiero pianoforte Brilliant Classics 2025 Il compositore sardo Ennio Porrino (1910-1959) appare oggi come un autore al tempo stesso elegante e complesso, il cui percorso creativo è segnato dalla tensione fra la ricerca delle radici identitarie
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Giovanni claustrofobico
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - C’è qualcosa di emblematico nel vedere il Don Giovanni di W.A. Mozart intrappolato in un labirinto di pareti rotanti; forse è il destino stesso di certe regie nate come provocazione e finite per diventare autocitazione. Al Teatro Carlo Felice di Genova, l’allestimento firmato da Damiano Michieletto (produzione della Fenice di Venezia datata
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Classica
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Gibboni e Mariotti bella accoppiata
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Brahms presentato (le sue Sinfonie), Brahms eseguito (la Sinfonia n.4): così si è aperta lunedì 6 ottobre la stagione 2025/2026 di Ferrara Musica nel Teatro Comunale "Claudio Abbado", dopo l'anteprima del 14 settembre scorso dell'Ensemble Nova Ars Cantandi presso la Pinacoteca Nazionale di Palazzo Diamanti. Per approfondire la
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara in Jazz primo week-end
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il 3 ottobre scorso il Jazz Club Ferrara ha dato avvio alla prima parte dei concerti della nuova stagione "Ferrara in Jazz" che si svolgerà ogni fine settimana (il venerdì, il sabato e la domenica) fino al 21 dicembre 2025. L'appuntamento d'apertura, nel Torrione San Giovanni, ha visto in pedana il sassofonista Piero Bittolo Bon con Alessandro
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Eventi
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Partenza con le canzoni di Guccini
servizio di Francesco Franchella FREE
FERRARA - Alla volta dei primi freddi (o freschi) settembrini, il mondo si divide: chi si dà già ai pranzi autunnali vestendosi come se fosse il 1° di gennaio; chi ogni weekend, nostalgico del caldo, chiede al coniuge di fare “l’ultima” gita al mare; chi guarda in continuazione le mail, per sapere quando inizieranno le prime serate della stagione
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Personaggi
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Porto in scena le parole che non scrisse
servizio di Ludovica Zambelli FREE
FERRARA - Al Teatro Abbado andrà in scena lo spettacolo Concerto a due per Puccini, con Alessio Boni e Alessandro Quarta, regia di Boni stesso e Francesco Niccolini ("prima" lunedì 29 settembre, replica sabato 30 settembre 2025 ore 20,30); è uno spettacolo con parole e musica, che si incontrano per restituire la complessità di un compositore che
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Echi dal Territorio
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Ferrara in Jazz si parte!
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - È giunta alla 27.esima edizione la stagione del Jazz Club Ferrara, presso il Torrione San Giovanni di via Rampari di Belfiore incrocio di via Porta Mare: a partire da venerdì 3 ottobre 2025, proprio il Torrione riapre le porte di Ferrara in Jazz con il programma della prima parte di stagione (ottobre-dicembre 2025), dove sono in calendario
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Classica
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Saccon-Genot e fanno tre
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e presieduto da Gianluca La Villa ha organizzato un concerto cameristico a Palazzo Roverella, sede del Circolo Negozianti di Ferrara, in memoria del prof. Luigi Costato: protagonisti del concerto sono stati due musicisti già noti e molto apprezzati nella città estense, il violinista Christian Joseph
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Ballo and Bello
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Ecco le Stanze della Danza
FREE
ROVIGO - Per due giorni, sabato 27 e domenica 28 settembre 2025, Rovigo diventa una finestra sul panorama della danza contemporanea. È stato presentato il 19 settembre scorso allo spazio Fs del Censer, in conferenza stampa, la prima edizione del festival Le stanze della Danza, un itinerario di performance che si inaugurerà alle ore 17,00 di
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Opera dal Centro-Nord
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Una perla i Pescatori di perle
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - La perfezione, si sa, non è di questo mondo. Eppure l’arte, nei suoi momenti più ispirati, ci consente di sfiorarne il mistero, in quella rara alchimia che fa dialogare la forza arcana della musica, la purezza del canto e la poesia della scena. È questa, precisamente, la sensazione che ho provato uscendo dal Teatro del Maggio Musicale
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Pagina Aperta
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Un luogo dove il cuore rimane giovane
redatto da Athos Tromboni FREE
ROVIGO - La platea del Teatro Sociale per la prima volta si è trasferita in piazza Giuseppe Garibaldi: l’evento dal titolo Sotto il cielo di Rovigo – Cult dove il cuore rimane giovane, a cura della regista Anna Cuocolo, ha voluto essere un incontro speciale della autorità locali e del management del teatro con il pubblico, per celebrare insieme a tutta la città,
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Echi dal Territorio
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Lucca nuova stagione d'Opera
redatto da Simone Tomei FREE
LUCCA - È stata presentata il 17 settembre 2025, nel Ridotto del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini", la Stagione lirica 2025-2026 della quale vi portiamo a conoscenza attraverso il comunicato stampa dell’ente lucchese. La Stagione Lirica del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" si presenta, per il 2025-2026, come un’autentica celebrazione del
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Vocale
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Concerto degli allievi di Magiera
FREE
FERRARA - La presentazione della Stagione di Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" - avvenuta nella mattinata di martedì 16 settembre - ha avuto il suo epilogo alle ore 20,00 con un concerto lirico nel Ridotto del teatro, dove si sono esibiti i giovani allievi del corso di perfezionamento tenuto dal maestro Leone Magiera
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Eventi
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Ferrara nuova stagione d'Opera e Danza
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Un "Concerto a due per Puccini" e dodici spettacoli di opera, danza, musical, sono la dote della Stagione d'Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" che si aprirà il prossimo 29 settembre per concludersi il 24 maggio del prossimo anno.
La conferenza-stampa
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Opera dal Centro-Nord
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L'amico Fritz fra sostenitori e detrattori
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Dopo l’esplosione dirompente del successo di Cavalleria rusticana (1890), Pietro Mascagni si trovò davanti a una sfida tutt’altro che semplice: dimostrare di non essere l’autore “di un’opera sola”, consacrato dalla fortuna di un libretto tratto da Verga. Ed è in questo clima che nacque L’amico Fritz, andato in scena per la prima volta al
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Personaggi
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Cantami o Diva gli intrighi...
intervista a cura di Athos Tromboni FREE
Massimo Crispi è un tenore particolare, ribelle per molte cose e dal repertorio quanto mai vario. Vive una parte dell'anno a Palermo e l'altra parte dell'anno a Firenze. Vario - si diceva - il suo repertorio, ma varia è anche la sua maniera di essere artista. Da sempre ha infatti coltivato la scrittura, in ogni campo, e, oggi, non frequentando più
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Echi dal Territorio
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Frescobaldi Day a Palazzo Schifanoia
FREE
FERRARA - Marina De Liso, mezzosoprano e docente di musica antica nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nonché coordinatrice del "Concentus Musicus Fe' Antica" ha presentato ieri nella bella e confortevole sala pubblica di Palazzo Schifanoia il primo concerto della stagione 2025/26 di Ferrara Musica: quest'anno l'associazione concertistica
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Vocale
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Dalla romanza alla canzone napoletana
servizio di Simone Tomei FREE
PONTE A MORIANO (LU) - La serata del 12 settembre 2025 al Teatro Idelfonso Nieri di Ponte a Moriano si è chiusa l’edizione di "Un Teatro Sempre Aperto", confermando ancora una volta la qualità e la coerenza di una rassegna che, pur in assenza della storica sala cittadina del Teatro del Giglio, ha saputo mantenere viva la propria presenza sul
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Opera dall Estero
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Una Traviata trasposta nel Novecento
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÀ (Colombia) - 24 agosto 2025, Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo. In occasione della quindicesima stagione del Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo, attualmente il palcoscenico più importante della Colombia, si è tenuta una nuova rappresentazione di La traviata. L’opera,
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Opera dal Centro-Nord
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Ode a Leopardi e Medium prova generale
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
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Eventi
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ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni FREE
PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026.
I numeri che contano
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut fra le sculture blu
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
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Classica
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SummerFest grande musica da camera
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
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Vocale
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Giovane Scuola al Mascagni Festival
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
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Opera dal Centro-Nord
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Sepe una delicata Butterfly
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui . La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
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Eventi
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Turandot e le altre
redatto da Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente
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Opera dal Centro-Nord
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Alina Tkachuk la rivelazione
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - La rappresentazione di Turandot al Gran Teatro Giacomo Puccini, nell’ambito del 71° Festival Puccini, propone una lettura scenica affidata alla regia di Alfonso Signorini, la cui impronta visiva rimanda all’articolo della prima rappresentazione che potete trovare qui. L’allestimento conferma la forza visiva e simbolica dell’opera, ma
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Opera dal Nord-Est
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Rigoletto, Nabucco e Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
VERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
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Opera dal Centro-Nord
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Butterfly e la simbologia degli alberi
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Madama Butterfly di Giacomo Puccini è il quarto titolo a susseguirsi sul palcoscenico del Festival Puccini di quest’anno. Per la sua 71ª edizione, la rassegna ha affidato la regia a Manu Lalli, che propone una lettura capace di andare oltre la mera rappresentazione scenica, trasformando il linguaggio visivo e simbolico in un elemento
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Opera dal Centro-Nord
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La bohème disegnata da Scola
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara Film Orchestra e la bacchetta di Ambra
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
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Opera dal Centro-Nord
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Buratto bel debutto in Tosca
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Nel terzo fine settimana del 71° Festival Puccini di Torre del Lago, la seconda recita di Tosca ha riproposto uno degli allestimenti più attesi di questa edizione. La produzione, firmata da Alfonso Signorini in veste di regista e costumista, si è presentata con una veste visiva marcatamente simbolica, ricca di richiami
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco Carmen La traviata
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Anna Netrebko, Anita Rachvelishvili e Rosa Feola, ovvero Abigaille, Carmen e Violetta Valéry. Sono loro le tre grazie musicali che, dal 17 al 19 luglio 2025, hanno acceso l’Arena, rendendo ciascuna rappresentazione meritevole di grande interesse in virtù della propria peculiarità. Per il soprano russo si trattava del debutto italiano come figlia
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Jazz Pop Rock Etno
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Verdi e il jazz un dialogo
servizio di Simone Tomei FREE
FABBIANO, Borgonovo Val Tidone (PC) - Nella serata di sabato 26 luglio 2025, un angolo a me ancora misconosciuto della Val Tidone, la suggestiva piazzetta di Fabbiano, frazione di Borgonovo Val Tidone, si è trasformato in un crocevia di sublime audacia musicale. Il Valtidone Festival, giunto alla sua 27ª edizione e promosso dalla
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Bohème che ti aspetti
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Un po' meno pubblico per La bohème rispetto alla Tosca della sera precedente, nel Gran Teatro all'aperto sul Lago di Massaciuccoli. Comunque una buona presenza (diciamo a spanne, oltre 2 mila spettatori?) per un ritorno, quello della regia "cinematografica" di Ettore Scola del 2014 ripresa da
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