|
|
|
Pubblicato il 23 Settembre 2024
Un concerto ha fatto da 'preludio' alla prima mondiale dello spettacolo di Artemis Danza
Donne nelle arie di Puccini
|
FERRARA - Il Teatro Comunale "Claudio Abbado" ha inaugurato il Festival di danza contemporanea con una prima esecuzione mondiale dello spettacolo Puccini's Opera - Voci di donne realizzato dalla coreografa e regista Monica Casadei con la sua Compagnia Artemis Danza di Parma. Nell'ambito della giornata dedicata a questo importante appuntamento coreutico, gli allievi del corso di alto perfezionamento tenuto a Ferrara dal maestro Leone Magiera (presidente onorario del Teatro Abbado) hanno omaggiato sia l'evento spettacolare, sia il centenario della scomparsa di Giacomo Puccini con un impegnativo concerto dal titolo altrettanto impegnativo: Donne nella arie di Puccini. In realtà non si è trattato solo di 'donne' perché a cantare arie, duetti, quartetti pucciniani c'erano anche un baritono e un tenore. Al pianoforte sedeva la pianista e direttore d'orchestra Nicoletta Conti mentre in pedana erano, appunto, il tenore Carlo Emilio Confalonieri e il baritono Donato Di Gioia contornati da uno stuolo invidiabile di giovani soprani; Giada Bastoni, Annalisa Ferrarini, Mariia Komarova, Paola Pelella, Rosa D'Alise e Bohui Yao. Insieme ad arie poco frequentate anche in concerto quali "Se come voi piccina" (Le Villi), "Questo amore" (Edgar), "Il bel sogno di Doretta" (La rondine) sono state eseguite le più belle arie del repertorio pucciniano quali "Sì mi chiamano Mimì" e il valzer di Musetta "Quando men'vo" (La bohème), "Vissi d'arte" (Tosca), "Un bel dì vedremo" (Madama Butterfly), "O mio babbino caro" (Gianni Schicchi), "Signore ascolta" e "Tu che di gel sei cinta" (Turandot), oltre al duetto finale del primo quadro ("O soave fanciulla") e al quartetto finale del terzo quadro di Bohème ("Ci lasceremo alla stagion dei fior" con il recitativo/litigio di Marcello e Musetta).
Sotto l'attenta esecuzione strumentale di Nicoletta Conti al pianoforte, gli allievi di Leone Magiera si sono distinti per l'ottima preparazione e per la particolare propensione ad interpretare anche col gesto (oltre che con il canto) i momenti più emotivamente significativi delle seducenti melodie scritte dal sor Giacomo. Il numeroso pubblico presente nel Ridotto del Teatro Abbado, ha riservato ai cantanti e alle cantanti molti gratificanti applausi, meritatissimi. Il commento a caldo del maestro Marcello Corvino (direttore artistico del Teatro Abbado) è stato: «... questi ragazzi stanno seguendo le lezioni di Magiera da poco più di tre mesi; io ero presente durante le selezioni di ammissione al corso e devo dire che il miglioramento e la crescita artistica rispetto a tre mesi fa è veramente sorprendente.» A coronamento dell'applauditissimo concerto, è stato offerto come bis fiori programma l'aria da camera, sempre di Puccini, Sole e amore dove hanno cantato tutti, alternandosi frase dopo frase del libretto e concludendo sull'ultimo verso in un assieme come coro. (a.t.) (il servizio si riferisce al concerto di Domenica 22 settembre 2024)
Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm Nella miniatura in alto: la pianista e direttore d'orchestra Nicoletta Conti al centro, in sequenza: Giada Bastoni, Annalisa Ferrarini, Donato Di Gioia, Mariia Komarova, Carlo Emilio Confalonieri e Paola Pelella, Rosa D'Alise, Bohui Yao, Nicoletta Conti (al pianoforte), Donato Di Gioia e Bohui Yao Sotto: tutti assieme per il bis Sole e amore
|
Pubblicato il 15 Maggio 2024
L'oratorio di un Nicola Porpora giā musicalmente maturo messo in scena da Ravenna Festival
La Divina Giustizia canta il monito
sevizio di Athos Tromboni
|
RAVENNA - Entrando nella Basilica di San Giovanni Evangelista si resta colpiti dalla sobrietà e insieme solennità delle architetture. La chiesa fu eretta dall’imperatrice Galla Placidia negli anni successivi al 424 dopo Cristo, per sciogliere un voto espresso durante una rovinosa burrasca in mare in cui era incappata al ritorno da Costantinopoli: se fosse riuscita a salvarsi dal naufragio, avrebbe eretto una chiesa come segno di ringraziamento a Dio per lo scampato pericolo. E così fece una volta rientrata a Ravenna, come ricorda il testo del Liber Pontificalis di questa chiesa ravennate e la stessa iscrizione in marmo presente sul portale d’ingresso: «Galla Placidia, suo figlio Placido Valentiniano Augusto e sua figlia Giusta Grata Onoria hanno rispettato i voti presi per essere stati salvati dalle intemperie del mare.» Nel corso dei secoli, l’edifico ha subìto svariati interventi di ripristino e restauro, soprattutto all’indomani del 1944 quando la Basilica fu ampiamente danneggiata da bombardamenti aerei che causarono la distruzione non solo del ciclo di affreschi del XII-XIV secolo ma anche dei mosaici dell’abside. Nel suggestivo ambiente di questa Basilica, Ravenna Festival ha prodotto l'oratorio in due parti di Nicola Porpora, Il trionfo della Divina Giustizia ne’ tormenti e morte di Gesù Cristo. Per la Congregazione di Nostra Signora de’ Sette Dolori di Napoli, che commissionò nel 1716 a Porpora la partitura, si trattava di un lavoro da eseguirsi la settimana precedente quella di Pasqua, con la finalità di rievocare gli avvenimenti riguardanti la passione e la morte di Gesù, offrendo ai fedeli, com’era consuetudine, l’occasione di immergersi in considerazioni dottrinarie ed esegetiche, talora affidate a personaggi allegorici (in questo caso alla Divina Giustizia).
Il tutto, poi, culminava nel Compianto sul Cristo morto tra le braccia della Madonna, sua madre, immagine adatta a “muovere gli affetti”, a suscitare quella commozione che conteneva in sé il monito d'astenersi da ogni peccato, come ha ben spiegato il musicologo e revisore della partitura, Gaetano Pitarresi, nelle note del programma di sala. Ravenna Festival (per intervento e mano di Angelo Nicastro) ha scelto di unire, dunque, riflessione ed emozione realizzando una messa in scena minima, e in costume, anziché affidarsi alla forma del concerto oratoriale; per suscitare la pietà e la partecipazione degli ascoltatori. Nessuna trasgressione, né edonistica, né filologica, perché questo oratorio, anche all'epoca di Porpora, probabilmente non veniva eseguito nella statica e fredda forma di concerto, ma piuttosto era legato alla pratica delle sacre rappresentazioni, quindi dotato di una propria seppure semplice drammaturgia e di elementi rappresentativi, capaci di catturare l’attenzione e fissare i cardini della narrazione. Così a Ravenna, all'inizio della rappresentazione, entra in scena la Divina Giustizia (al secolo, il soprano Erica Alberini) mentre il direttore dell'Ensemble Dolce Concento, maestro Nicola Valentini, dà il La alla sinfonia iniziale. Erica Alberini incede lentamente, ha una candela la cui fiammella vibra passo dopo passo senza spegnersi, e si china su otto ceri accendendoli uno dopo l'altro. Dopo l'accensione dei ceri, la Divina Giustizia esce di scena per comparire dal fondo della basilica guidando la processione, con Maria, la madre di Gesù (il contralto Candida Guida), l'apostolo Giovanni (il tenore Angelo Testori) e l'immancabile Maddalena di Magdala (il soprano Chiara Nicastro). Portano ognuno un cero acceso che depositano in maniera sparsa fra gli altri otto ceri già precedentemente accesi: saranno 12 fiammelle tremolanti al soffio anche solo d'uno sternuto; ma il numero è simbolico ed evocativo (12 gli apostoli, 12 i mesi dell'anno, 12 i cicli lunari, 12 i segni dello zodiaco, 12 le costellazioni che percorre il sole durante l'anno, 12 le vertebre toraciche del nostro corpo, due volte 12 le nostre costole, 12 le stelle della bandiera europea indipendentemente dal numero delle nazioni aderenti all'Unione; e si potrebbe continuare nell'elenco...) Depositati i ceri, i personaggi si recano dietro l'altare da dove canteranno, come singoli e come coro, le proprie parti. Poi la Divina Giustizia si reca all'ambone e da lì canterà il suo monito e il significato del proprio intervento come "messaggera" di Dio. Ogni personaggio andrà a cantare le proprie parti anche davanti, schiena all'altare fronte all'orchestra, alternandole con frequenti ritorni dietro l'altare, soprattutto quando prevale la funzione di Coro.
Il Compianto prende via via forma e sostanza, anche se le lamentazioni di Maria, di Giovanni, di Maddalena, vengono consolate dalle parole ispirate della Divina Provvidenza, tese a dimostrare che l'immanente è logico anche se tragico; e la fede nella volontà di Dio è dovuta, La prima parte dell'oratorio si conclude con un contrappunto fugato a 4 voci di superba scrittura (Porpora) e di magnifica concertazione (Valentini), una bella esecuzione musicale e vocale che ha saputo "muovere gli affetti" oltre lo zenit delle più alte emozioni. Encomiabile Nicola Valentini sul podio e bravissimi i musici (Lucrezia Nappini e Stefano Gullo, violini; Alice Bisanti, viola, Paolo Ballanti, violoncello; Sebastiano Barbieri, contrabbasso; Filippo Pantieri, clavicembalo); perfetti i cantori. Nella seconda parte dell'oratorio è intervenuta, ponendosi all'ambone, anche la tromba barocca (Simone Amelli) e la musica d'accompagnamento ha assunto quella solennità e gravità che preludevano alla crocifissione di Gesù e all'adorazione della croce come simbolo di salvezza, non solo dunque strumento di agonia e morte infame. I ceri vengono spostati, sempre dalla Divina Giustizia, per formare una croce di fiammelle. È la croce ai piedi della quale si accascia Maria, affranta dalla pietà di madre per il figlio inchiodato ai legni; e subito il personaggio esce dalla ieraticità dottrinale per divenire donna e madre dalla sofferenza palpabile, dolore condivisibile, singulto e pianto della fragilità umana di fronte alla ferocia umana: «... Ma già che legge eterna / morte d'amara croce a un Dio prefisse / perché lungi non è dal suo morire / d'acuti chiodi il barbaro martìre? ...» Il testo dell'oratorio musicato da Nicola Porpora è di un poeta rimasto anonimo. Nella Basilica di San Giovanni Evangelista non abbiamo assistito a una edizione integrale, alcuni tagli (peraltro non inficianti il valore drammaturgico dell'opera) sono stati fatti, preventivamente dichiarati anche nelle pubblicazioni del Festival ravennate. E comunque è stata una eccellente esecuzione, quella cui abbiamo assistito. Nicola Valentini è studioso ed esperto del barocco (ma non solo) come egregiamente ha saputo dimostrare dirigendo con le mani senza bacchetta, dando le indicazioni necessarie ai cantanti a tempo giusto, mimando a loro guida gli incipit di ogni versetto; le giovani voci in scena si sono dimostrate all'altezza del canto barocco più specialistico: Erica Alberini nel personaggio della Divina Giustizia ha messo in mostra musicalità, buona intonazione, mimica e gesto espressivi; Candida Guida (Maria) ha quel colore brunito e rotondo che fa del suo timbro contraltile una vera delizia all'ascolto; Angelo Testori (Giovanni) ha emissione morbida, ottima nel medium, e fraseggio vario e sfumato adatto per il barocco; Chiara Nicastro (Maddalena) oltre alla bella vocalità di soprano leggero ha una gestualità corporale e una mimica facciale da attrice drammatica. Pubblico non numeroso alla "prima" rappresentazione cui abbiamo assistito a Ravenna Festival, ma molto molto caloroso al termine, dopo aver seguito tutto l'oratorio in silenzio e concentrazione. Ma chi non ha assistito alla "prima" può recuperare: repliche ogni giorno alle ore 19 fino al prossimo 19 maggio. (La recensione si riferisce alla recita di martedì 14 maggio 2024)
Crediti fotografici: Zani-Casadio per il Ravenna Festival Nella miniatura in alto: il direttore Nicola Valentini Al centro in sequenza: Candida Guida (Maria), Chiara Nicastro (Maddalena) e Angelo Testori (Giovanni); ancora Chiara Nicastro e Candida Guida; Erica Alberini (Divina Giustizia); ancora il direttore Nicola Valentini Sotto: panoramica sulla seconda parte dell'oratorio; e a seguire due suggestive forografie di Zani-Casadio sulla prima e sulla seconda parte dell'oratorio
|
Pubblicato il 10 Maggio 2024
La seconda opera del ring L'anello del Nibelungo ha meritato il successo
Die Walküre secondo Luisi
servizio di Ramón Jacques
|
DALLAS (Texas, USA) - Il 5 maggio 2024 Con Die Walküre WWV 86B è proseguito il ciclo dell' Anello del Nibelungo di Richard Wagner, che la Dallas Symphony Orchestra quest’anno sta portando avanti, ciclo che si interromperà e riprenderà nel mese di ottobre di questo stesso anno. Wagner ha composto la musica per Die Walküre tra il 1854 e il 1856, secondo dei quattro drammi che compongono l’Anello, e solitamente titolo eseguito in scena con maggiore frequenza. Grazie ad esso è possibile comprendere l'universo musicale intenso e coinvolgente del compositore tedesco, con l'adrenalina che trasmette, ad esempio, il noto preludio al terzo atto, la “Cavalcata delle Valchirie”, (Walkürenritt o Ritt der Walküren nel suo originale in tedesco), tra gli altri. In fondo la musica di Wagner è conosciuta anche da chi non sa chi sia il compositore, un personaggio venerato da molti, quanto disprezzato; ma non si può negare che si tratti di una figura importante della seconda metà del XIX secolo, la cui influenza ha plasmato diversi aspetti della cultura occidentale, oltre la parte strettamente musicale, come la politica, la letteratura, la filosofia, e la cui eredità perdura dopo la sua morte.
L'esecuzione di Das Rheingold (prima opera della tetralogia dell' Anello) aveva lasciato buone sensazioni, ma questa versione del secondo dramma musicale epico ha superato le aspettative e ha lasciato molto appagamento sia per la parte vocale che per quella orchestrale tra il pubblico che affollava questa sala da concerto. Il tipo di presentazione che prevarrà in tutti i titoli del ciclo è quello dell'opera in forma di concerto, anche se ancora una volta si è visto il tocco del regista Alberto Triola, che ha posizionato alcune sedie sul palco, oltre all'uso brillante dei colori con le luci di Krista Billings. Alcune idee come Wotan che finge di alzare la spada con il braccio, o Siegmund e Siegliende che camminano per i corridoi tra il pubblico, o personaggi che danno le spalle al pubblico, pur non incidendo sulla trama, sarebbero inutili, considerando il valore musicale e vocale che emana da questa partitura, e sembrerebbe in qualche modo andare contro l’invito dell'orchestra di concentrarsi sulla musica e sul canto, il tutto completato da una descrizione della trama sullo schermo dove sono stati proiettati i sopratitoli. Parlando in particolare dell'aspetto vocale, questo ha commosso e emozionato molti, per la carica di emotività e choc che il primo atto ha regalato, con la voce solida e penetrante del tenore Christopher Ventris, che come Siegmund ha esibito una vocalità robusta, con notevoli qualità di chiarezza e colorazione timbrica, che ha saputo coniugare con la sensibilità, la tenerezza e il sentimento espressi dal soprano americano Sara Jakubiak come Sieglinde attraverso voce e presenza. La fine del primo atto ha provocato un'ovazione intensa e tumultuosa che ha fatto uscire entrambi i cantanti alla ribalta per ringraziare più volte per gli applausi incessanti. Questa interpretazione sarà ricordata come uno dei momenti memorabili di questo Ring. Da parte sua, il basso danese Stephen Milling personificava un Hunding malevolo e corpulento, la cui voce si distingueva maggiormente per la sua potenza eccessiva, che non era sempre raffinata o usata con significato. Il basso-baritono Mark Delavan ha mostrato notevoli mezzi vocali ed esperienza nei panni di Wotan, con una voce ben gestita e ricca di sfumature, così come il mezzosoprano turco-tedesco Deniz Uzun, che soprattutto nel ruolo di Fricka, sebbene abbia cantato anche il ruolo di Waltraute, è piaciuta per la sua esibizione vocale luminosa ed esplosiva, con una voce di qualità brunita, setosa ed energica ma ben incanalata per definire il carattere del suo personaggio. È piaciuta la performance vocale del soprano Lise Lindstrom, che ha convinto per il modo in cui ha indossato i panni del personaggio di Brünnhilde, mostrando compostezza, drammaticità e fragilità quando la scena lo richiedeva. Non possiamo non menzionare il contributo del resto delle Valchirie cantate dai soprani Alexandra Loutsion (Gerhilde), Miriam Clark (Ortlinde), Sun-Ly Pierce (Siegrune), Kathryn Henry (Helmwige), così come quello dei mezzosoprani Jennifer Johnson-Cano (Schwertleite), Melody Wilson (Rossweisse) e Renée Tatum che ha cantato il ruolo di Grimgerde. La direzione di Fabio Luisi (direttore principale dell'orchestra) per Die Walküre, è stata più mirata e dettagliata che in Das Rheingold, sicuramente più attenta alla proiezione delle voci e all'equilibrio con la massa orchestrale; ed i musicisti hanno risposto con una buona esecuzione, omogenea in tutte le sue linee, particolarmente brillante negli ottoni, in un'esecuzione che nel suo equilibrio complessivo ha regalato momenti emozionanti, angosciosi e suggestivi come solo questa musica sa trasmettere.
Crediti fotografici: Ufficio stampa della Dallas Symphony Orchestra Nella miniatura in alto: il direttore Fabio Luisi Al centro: panoramica su solisti e orchestra Sotto: Christopher Ventris (Siegmund) e Sara Jakubiak (Sieglinde)
|
< Torna indietro
Parliamone
|
Voci di donne e suoni dissonanti
intervento di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dopo il successo di pubblico della rassegna estiva Interno Verde Danza il Teatro Comunale "Claudio Abbado" ha aperto la rassegna del Festival di danza contemporanea con la prima esecuzione mondiale di Puccini's Opera - Voci di donne della coreografa e regista Monica Casadei. Prima dello spettacolo, fissato per le ore 18 di ieri, uno sciopero/presidio davanti all'ingresso del Teatro Abbado, indetto dalla Cgil, ha ritardato fino alle 18,30 la prima mondiale di Puccini's Opera della Casadei. Lo sciopero/presidio si è svolto pacificamente, con slogan e interventi degli attivisti del sindacato, e non si è reso necessario l'intervento della Polizia di Stato e dei Carabinieri che sorvegliavano molto discretamente la manifestazione. In un volantino diffuso ai numerosi presenti in attesa dell'ingresso a teatro si legge: «La collega Morena dell'Ufficio Comunicazione, con contratto a tempo determinato, non è stata confermata dopo 30 anni di lavoro
...prosegui la lettura
|
|
|
Echi dal Territorio
|
Tutte le direzioni in Fall
servizio di Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - La programmazione autunno-vernina del Gruppo dei 10 riparte dallo Spirito di Vigarano Mainarda con l'ormai classico appuntamento di Tutte le direzioni in Fall. Gli otto eventi, che si svolgeranno da venerdì 11 ottobre a giovedì 26 dicembre 2024, sono stati presentati alla stampa e ai soci del Gruppo dei 10 oggi
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Il Filarmonico 2025 inizia con Salieri
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Il giornalista e critico musicale Alberto Mattioli è stato il mattatore della presentazione della stagione lirica e sinfonica 2025 del Teatro Filarmonico, Arena di Verona. La conferenza stampa, aperta al pubblico, si è tenuta oggi nella Sala Maffeiana dello stesso teatro veronese e Mattioli ha raccontato storia e aneddoti legati ai titoli d'opera
...prosegui la lettura
|
|
Jazz Pop Rock Etno
|
Ferrara in Jazz si comincia...
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La 26.esima edizione di Ferrara in Jazz è stata presentata oggi nella Sala dell'Arengo del Municipio dal presidente del Jazz Club, Federico D'Anneo, dal direttore artistico Francesco Bettini, dall'Assessore alla cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, e dalla direttrice del Conservatorio di Musica "Girolamo Frescobaldi", Annamaria
...prosegui la lettura
|
|
Vocale
|
Donne nelle arie di Puccini
FREE
FERRARA - Il Teatro Comunale "Claudio Abbado" ha inaugurato il Festival di danza contemporanea con una prima esecuzione mondiale dello spettacolo Puccini's Opera - Voci di donne realizzato dalla coreografa e regista Monica Casadei con la sua Compagnia Artemis Danza di Parma. Nell'ambito della giornata dedicata a
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Le repliche di Carmen, Tosca, Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
Verona - Gli anni passano ma l’emozione resta, tornare in arena desta sempre meraviglia e dopo 101 edizioni di questo festival la magia dell’opera continua incessantemente a nutrire l’anima del suo fedele pubblico. Diamo qui conto con un unico e ampio servizio delle recite di Carmen, Tosca e Aida nell’anfiteatro veronese
...prosegui la lettura
|
|
Echi dal Territorio
|
Quintetto Frangiorama e i cantautori
servizio di Edoardo Farina FREE
SIROLO-NUMANA (AN) - Estate, tempo di concerti all’aperto, al di fuori anche dalla realtà invernale del quotidiano e chiusi i teatri comunali per ferie, le varie associazioni concertistiche dalle sale museali, ci si sposta nei chiostri o nelle piazzette romantiche delle più belle località della riviera o dei borghi antichi della nostra Penisola. Le ampie
...prosegui la lettura
|
|
Echi dal Territorio
|
I percorsi di Bal'danza
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Si è conclusa la prima parte della programmazione concertistica 2023-2024 curata dall’Associazione culturale Bal’danza svoltasi tra le cornici più prestigiose della città di Ferrara, ove ad apertura della stagione precedente già dal febbraio 2023 è stato proposto l’appuntamento inaugurale del 19 con l’orchestra “La Toscanini Next” – in
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Il buon Barbiere di Kang
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - La Cavea del Teatro del Maggio si accende, avvolta dalle suggestive luci della magica Firenze. Basta salire qualche gradino per essere accolti da uno straordinario panorama della città: da sinistra verso destra sembra possibile toccare con un dito la cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto e il Palazzo della Signoria. Il numeroso
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Carmen vive, viva Carmen!
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Creato nel 1995, l’allestimento areniano di Carmen firmato da Franco Zeffirelli è ormai considerato un grande classico del festival lirico estivo eppure non è mai rimasto uguale a se stesso, se si escludono i magnifici costumi di Anna Anni. Difatti, nel corso di oltre trent’anni, lo spettacolo è stato modificato, aggiornato, ripensato, ridotto
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Bologna Opera 2025
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - È stata presentata ieri nella città felsinea l'anteprima della Stagione d'Opera del prossimo anno allestita dal Teatro Comunale di Bologna. Il cartellone - che si inaugura con la "prima" del 24 gennaio 2025 - accosta titoli del grande repertorio a pagine meno frequentate e si svolgerà ancora al Comunale Nouveau in Piazza della Costituzione
...prosegui la lettura
|
|
Opera dall Estero
|
Partenope emigra a Parigi
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA) - War Memorial Opera House, 19 giugno 2024. Partenope, opera lirica in tre atti di Georg Friedrich Händel su libretto italiano anonimo, adattata nel 1699 da Silvio Stampiglia, e la cui prima assoluta ebbe luogo al King's Theatre di Londra il 24 Febbraio 1730 - come molte delle opere di Händel - non è una delle opere più
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Ovest
|
Trittico omogeneizzato da Kratzer
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - La stagione lirica 2023/2024 del Teatro Regio chiude i battenti con un ulteriore omaggio a Giacomo Puccini mettendo in scena Il Trittico. Un’opera, anzi tre, nelle quali si snocciolano eventi e situazioni assai dissimili tra loro; una eterogeneità che spesso stimola la fantasia di molti registi alla ricerca di un filo conduttore che possa armonizzare
...prosegui la lettura
|
|
Jazz Pop Rock Etno
|
Barcelona Opera Rock
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Dopo Ecce cor meum, inedito omaggio in versione orchestrale all’intramontabile musica dei Beatles e L’isola disabitata di Franz Joseph Haydn in collaborazione con il locale Conservatorio “Girolamo Frescobaldi”, il 21 giugno 2024 con replica la serata successiva, è andato in scena l’eccezionale Barcelona Opera Rock & Queen greatest hits, musiche
...prosegui la lettura
|
|
Concorsi e Premi
|
Premio al Trio Ndayambaje
FREE
ACIREALE (CT) - Il Trio composto da studenti del biennio jazz del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara si è aggiudicato il premio per la miglior composizione originale della competizione tra jazz band dei Conservatori di Musica e di Scuole Musicali di Alta Formazione (AFAM) di tutta Italia, Jaci&Jazz Academy Award organizzata; il concorso svoltosi
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Torna il Barbiere dopo il diluvio
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA - Quando, nella nona scena del Barbiere di Siviglia, il Conte d’Almaviva si lamenta dell’improvviso temporale, affermando «... Poter del mondo! Che tempo indiavolato ...», Figaro replica, soave: «Tempo da innamorati!». Ed è con il pensiero rivolto all’ottimismo del factotum rossiniano che il pubblico attende la prima areniana stagionale
...prosegui la lettura
|
|
Jazz Pop Rock Etno
|
Settant'anni di Romagna mia
servizio di Attilia Tartagni FREE
CERVIA (RA) - Ravenna Festival, dopo “Casadei secondo a nessuno” del 2013, omaggia di nuovo lo “Strauss di Romagna” e la sua celeberrima Romagna mia, una canzone diventata, al di là delle intenzioni dell’autore che la pubblicò per un caso fortuito solo nel 1954, l’inno della Romagna, un canto di nostalgia universale, un sempreverde che si
...prosegui la lettura
|
|
Echi dal Territorio
|
Anita prima esecuzione assoluta
redatto da Athos Tromboni FREE
SPOLETO (PG) - Giunta quest’anno alla sua 78° edizione torna a Spoleto e nei principali teatri dell’Umbria la stagione del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto che aprirà con la consueta kermesse musicale “Eine Kleine Musik 2024” al Teatro Caio Melisso (anteprima per gruppi organizzati: giovedì 22 agosto ore 20.30 - spettacoli
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Genova fa il Giro di Vite
servizio di Athos Tromboni FREE
GENOVA - «A conclusione di una Stagione lirico-sinfonica 2023/2024 che ha conseguito un enorme successo di pubblico e di critica – ha detto il sovrintendente Claudio Orazi nella conferenza stampa – il cartellone artistico 2024/2025 che oggi presentiamo si conferma ricco di ulteriori emozioni. Con il sostegno di decine di migliaia di spettatori,
...prosegui la lettura
|
|
Questo sito supporta PayPal per le transazioni con carte di credito.
Gli Amici della Musica giornale on-line dell'Uncalm
Via San Giacomo 15 - 44122 Ferrara (Italy)
direttore Athos Tromboni - webmaster byST
contatti: redazione@gliamicidellamusica.it - cell. +39 347 4456462
Il giornale č iscritto al ROC (Legge 249/1997) al numero 2310
|
|