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Ecco le valutazioni sui nuovi cantanti che hanno dato voce alle prime recite agostane |
L'inizio agosto di Traviata Carmen Aida |
servizio di Simone Tomei |
Pubblicato il 08 Agosto 2019 |
VERONA - La canicola di fine luglio sembra aver lasciato posto a un clima più mite che mi permette di affrontare senza afe soffocanti altre tre serate musicali (piuttosto affollate) all'Arena di Verona per darvi conto dei cast alternativi del Festival 2019: tutti i cast alternativi sono stati accolti dal pubblico in modo complessivamente positivo.
La Traviata – 1 Agosto 2019 Siamo nel pieno della settimana dedicata ai festeggiamenti per i cinquant'anni di Plácido Domingo in Arena e il veterano artista, accolto da un'autentica ovazione alla regale entrata nel secondo atto, si cala nei panni di Giorgio Germont. In questo tipo di occasioni l'aspetto vocale passa in secondo piano e, anche se il registro canoro scelto non lega perfettamente con le esigenze della partitura, se ne ammirano la capacità di ammaliare il pubblico grazie a una tempra incisiva di notevole spessore. Il timbro non tentenna e ancora ruggisce saldamente nella ricerca di accenti veementi, trovando profonda intesa con un personaggio tanto arcigno e inflessibile prima, quanto paterno e commosso poi. Eccellente è anche il tenore Vittorio Grigolo nel ruolo di Alfredo Germont. La voce cristallina, ma al contempo nobile e pastosa, non fatica a emergere nell'anfiteatro scaligero per restituire, con perfetta aderenza musicale, il personaggio in sì piacente visione. Al netto di qualche "grigolata" (ossia tipica gigionata alla Grigolo), il piglio è davvero quello di un grande istrione del palcoscenico, che sa catalizzare l'attenzione con quella spavalda sfrontatezza che sinora era mancata a questo allestimento. Gli acuti brillano di appassionata lucentezza, mentre le invettive sanno cogliere la brunitura delle note centrali con un'emissione rotonda e sempre legata al servizio alla parola scenica. Meno convincente la prestazione di Lisette Oropesa nel ruolo di Violetta Valery, una madamigella (come la chiama papà Germont) forte di una buona tecnica, ma deludente dal punto di vista emozionale e recitativo a causa di un'ars scenica quasi inesistente. Ne consegue una protagonista che risulta cristallina nell'esecuzione musicale tout court, ma incapace di emanare l'aura frivola e festosa del primo atto, quella amoroso e passionale del secondo quella drammatica del terzo. Di gran pregio tutti gli altri personaggi che affollano il palcoscenico: Carlo Bosi (Gastone di Letorières), Clarissa Leonardi (Flora), Gianfranco Montresor (Barone Douphol), Daniela Mazzucato (Annina), Max René Cosotti (Giuseppe), Daniel Giulianini (Marchese d’Obigny) e Stefano Rinaldi Miliani (Domestico e Commissionario). Eccellente esordio come Dottor Grenvil per il basso Alessandro Spina.

Una bacchetta magica quella del M° Marco Armiliato. Il gesto sicuro e la perfetta intesa con il palcoscenico traducono la partitura in dinamiche e ritmi sempre in linea con il dettame verdiano. I colori della leggiadria, dell'amore della passione, del dolore e della morte esplodono in un una serata memorabile proprio per questa intensa e ammaliante lettura orchestrale. Il corpo di Ballo dell’Arena di Verona, coordinato da Gaetano Petrosino si esibisce nelle coreografie dell’étoile Giuseppe Picone, di cui è eccezionalmente egli stesso protagonista insieme a Petra Conti, Principal Dancer del Los Angeles Ballet. Massimo Luconi (regista collaboratore), Carlo Centolavigna (scenografo collaboratore) fanno da spalla all’idea di Franco Zeffirelli, che figura come autore dello spettacolo. I costumi sono di Maurizio Millenotti (assistito da Edoardo Russo) e le luci di Paolo Mazzon.
Carmen – 2 agosto 2019 Qualche nuova entrata e qualche piacevole conferma nel cast dell'opera di Georges Bizet. Ksenia Dudnikova nel ruolo eponimo tratteggia un personaggio completo dal punto di vista vocale e scenico. Per definire la sua interpretazione riporto quanto già detto di lei dal direttore di questa testata: "La sua Carmen è veramente voluttuosa e seducente, non solo per il gesto alternativamente malizioso e iroso di cui lei è capace come attrice, ma anche per una vocalità generosa, rotonda, timbrata e ben proiettata; vero mezzosoprano con bruniture contraltili, non si impensierisce quando deve cantare nella zona acuta del registro, lo fa con naturalezza e (in Carmen) con quella giusta dose di strafottenza che il personaggio richiede in alcuni momenti della recita." Pure Ruth Iniesta nei panni di Micaela si conferma un gradevole ascolto in cui il legame tenero, ma non poco accorto con José si manifesta grazie ad una vocalità sfaccettata. Murat Karahan debutta come Don José, ma gli esiti complessivi non si discostano dalle impressioni già esplicitate per gli altri ruoli affrontati. La cura nel far emergere il personaggio è poca e anche stasera, nonostante un approccio vocale più accorto e cesellato, non si nascosta da una generica approssimazione. Al suo ultimo appuntamento con l'anfiteatro scaligero, il baritono Alberto Gazale si conferma un Escamillo di pregio, rendendo il personaggio senza lesinare su attenzione al particolare e professionalità da manuale. Ottima la Frasquita di Elisabetta Zizzo ed egregia la Mercèdès dell'esordiente areniana Mariangela Marini. Assai appagante il quintetto del secondo atto grazie alle voci sicure di Gianfranco Montresor (Dancairo) e Roberto Covatta (Remendado). Completano il cast Krzysztof Bączyk (Zuniga) e l'interessante voce di Daniel Giulianini (Moralès)


Musicalmente centrata e ben a fuoco la direzione del M°Daniel Oren, che, dopo alcune serate di stanchezza, sembra aver ritrovato la verve e l'entusiasmo ai quali ci ha abituato nel corso degli anni. Lo spettacolo è firmato da Hugo de Ana, con coreografie di Leda Lojodice, luci di Paolo Mazzon e projection design di Sergio Metalli.
Aida – 3 Agosto 2019 Nuovi nomi anche per il cast di Aida, capitanato dal soprano Maria José Siri che, nel ruolo eponimo, fa emergere con sicura vocalità un personaggio sfaccettato e denso di sfumature, aiutata da un'emissione bene a fuoco e da intenzioni sempre misurate nel rispetto agli stati d'animo vissuti. Badral Chuluunbaatar è un eccellente Amonasro, il cui debutto assoluto areniano non può che dirsi positivo: il timbro è bello, la musicalità non manca e sa affrontare con elegante facilità gli accenti verdiani. Anche Marko Mimica (che ascolto per la prima volta in questa stagione nel ruolo di Ramfis) gode di una voce proiettata, intonata e ottimamente votata al fraseggio. Non fatica a imporsi grazie a un suono e un colore nitidi, che accompagnano agevolmente il testo librettistico. Radamès è Martin Muehle, anzi "sarebbe dovuto essere". Infatti, subito dopo il terzetto del primo atto (proprio durante il cambio scena che prepara alla consacrazione), il tenore è stato sostituito – causa improvvisa indisposizione – da Misha Sheshaberidze (ringraziato dalla Fondazione per la disponibilità), che affronta il ruolo nelle medesime modalità già raccontate dal precedente resoconto. Non disquisirò sulle condizioni di Muehle, però mi sia concessa una riflessione: non si manda in scena un artista in condizioni precarie, né si risolvono così eventuali situazioni conflittuali interne, altrimenti il pubblico ha l'ovvia sensazione di sentirsi poco considerato o preso in giro. Parentesi chiusa. Si confermano la grandezza di Violeta Urmana (un'Amneris sempre scatenata e grintosa nella grande scena del quarto atto) e il valore dei comprimari (l'ottimo Messaggero di Francesco Pittari e la Sacerdotessa di lusso di Yao Bo Hui), mentre migliora notevolmente il Re di Krzysztof Bączyk. Il M° Francesco Ivan Ciampa continua a dimostrarsi il miglior direttore del Festival per la cura interpretativa che ogni volta dedica allo spartito e per l'originalità che conferisce anche a situazioni piuttosto anomale, come quella della serata che vi sto narrando. Il Coro, guidato dal M°Vito Lombardi, è il fil rouge che lega tutte le produzioni areniane con grande preparazione e professionalità. Lo spettacolo porta la firma di Gianfranco De Bosio, con luci di Paolo Mazzon e coreografe di Susanna Egri in cui emergono elegantemente i primi ballerini Petra Conti, Mick Zeni e Alessandro Macario.

Crediti fotografici: Foto Ennevi per la Fondazione Arena di Verona Nella miniatura in alto: il M° Marco Armiliato ha diretto La traviata del 1°agosto Sotto: Placido Domingo (Giorgio Germont) con Lisette Oropesa (Violetta Valery) Nella miniatura al centro: il baritono Alberto Gazale (Escamillo) Sotto in sequenza: Ruth Iniesta (Micaela) e Murat Karahan (Don José); Ksenia Dudnikova (Carmen) con Karahan Nella miniatura in fondo: il mezzosoprano Violeta Urmana (Amneris) Sotto: Maria José Siri (Aida) con Martin Muehle (Radames)
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Il matto Nanof e l'altro
intervento di Athos Tromboni FREE
SPOLETO - Morbus sine materia. È una forma letterale medica per definire quelle patologie che non manifestano degenerazioni organiche di una parte del corpo colpito dalla malattia. La pazzia, per esempio, è un morbo senza materia: non ci sono riversamenti di sangue, gonfiori, purulenze, catarri, eccetera. Il corpo rimane intonso; la mente no, va per conto proprio "deviando" il comportamento da quello stato che viene definito "normale" verso momenti e anche movimenti a volte inconsueti; e può indurre il corpo a gesti e posture che modellano il "disagio" al punto che esso si ripercuote visivamente negli atteggiamenti. Proprio di questo è stata specchio l'opera in un atto Nanof, l'altro con la quale il Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" ha inaugurato, venerdì 8 agosto la propria settantanovesima stagione lirica nel Teatro Caio Melisso di Piazza del Duomo: musica di Antonio Agostini, libretto di Chiara Serani con la collaborazione di Davide Toschi. Si è trattato di una prima esecuzione assoluta e l'opera è stata presentata alla stampa
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L'amico Fritz fra sostenitori e detrattori
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LIVORNO - Dopo l’esplosione dirompente del successo di Cavalleria rusticana (1890), Pietro Mascagni si trovò davanti a una sfida tutt’altro che semplice: dimostrare di non essere l’autore “di un’opera sola”, consacrato dalla fortuna di un libretto tratto da Verga. Ed è in questo clima che nacque L’amico Fritz, andato in scena per la prima volta al
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Cantami o Diva gli intrighi...
intervista a cura di Athos Tromboni FREE
Massimo Crispi è un tenore particolare, ribelle per molte cose e dal repertorio quanto mai vario. Vive una parte dell'anno a Palermo e l'altra parte dell'anno a Firenze. Vario - si diceva - il suo repertorio, ma varia è anche la sua maniera di essere artista. Da sempre ha infatti coltivato la scrittura, in ogni campo, e, oggi, non frequentando più
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Echi dal Territorio
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Frescobaldi Day a Palazzo Schifanoia
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FERRARA - Marina De Liso, mezzosoprano e docente di musica antica nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nonché coordinatrice del "Concentus Musicus Fe' Antica" ha presentato ieri nella bella e confortevole sala pubblica di Palazzo Schifanoia il primo concerto della stagione 2025/26 di Ferrara Musica: quest'anno l'associazione concertistica
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Dalla romanza alla canzone napoletana
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PONTE A MORIANO (LU) - La serata del 12 settembre 2025 al Teatro Idelfonso Nieri di Ponte a Moriano si è chiusa l’edizione di "Un Teatro Sempre Aperto", confermando ancora una volta la qualità e la coerenza di una rassegna che, pur in assenza della storica sala cittadina del Teatro del Giglio, ha saputo mantenere viva la propria presenza sul
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Opera dal Centro-Nord
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Ode a Leopardi e Medium prova generale
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LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
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ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni FREE
PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026.
I numeri che contano
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Manon Lescaut fra le sculture blu
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TORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
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SummerFest grande musica da camera
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SAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
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LIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
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Sepe una delicata Butterfly
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TORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui . La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
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Turandot e le altre
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TORRE DEL LAGO (LU) - Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente
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Alina Tkachuk la rivelazione
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TORRE DEL LAGO (LU) - La rappresentazione di Turandot al Gran Teatro Giacomo Puccini, nell’ambito del 71° Festival Puccini, propone una lettura scenica affidata alla regia di Alfonso Signorini, la cui impronta visiva rimanda all’articolo della prima rappresentazione che potete trovare qui. L’allestimento conferma la forza visiva e simbolica dell’opera, ma
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Opera dal Nord-Est
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Rigoletto, Nabucco e Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
VERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
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Opera dal Centro-Nord
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Butterfly e la simbologia degli alberi
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Madama Butterfly di Giacomo Puccini è il quarto titolo a susseguirsi sul palcoscenico del Festival Puccini di quest’anno. Per la sua 71ª edizione, la rassegna ha affidato la regia a Manu Lalli, che propone una lettura capace di andare oltre la mera rappresentazione scenica, trasformando il linguaggio visivo e simbolico in un elemento
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Opera dal Centro-Nord
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La bohème disegnata da Scola
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TORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara Film Orchestra e la bacchetta di Ambra
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
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Buratto bel debutto in Tosca
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TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Nel terzo fine settimana del 71° Festival Puccini di Torre del Lago, la seconda recita di Tosca ha riproposto uno degli allestimenti più attesi di questa edizione. La produzione, firmata da Alfonso Signorini in veste di regista e costumista, si è presentata con una veste visiva marcatamente simbolica, ricca di richiami
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco Carmen La traviata
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VERONA – Anna Netrebko, Anita Rachvelishvili e Rosa Feola, ovvero Abigaille, Carmen e Violetta Valéry. Sono loro le tre grazie musicali che, dal 17 al 19 luglio 2025, hanno acceso l’Arena, rendendo ciascuna rappresentazione meritevole di grande interesse in virtù della propria peculiarità. Per il soprano russo si trattava del debutto italiano come figlia
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Jazz Pop Rock Etno
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Verdi e il jazz un dialogo
servizio di Simone Tomei FREE
FABBIANO, Borgonovo Val Tidone (PC) - Nella serata di sabato 26 luglio 2025, un angolo a me ancora misconosciuto della Val Tidone, la suggestiva piazzetta di Fabbiano, frazione di Borgonovo Val Tidone, si è trasformato in un crocevia di sublime audacia musicale. Il Valtidone Festival, giunto alla sua 27ª edizione e promosso dalla
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Bohème che ti aspetti
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Un po' meno pubblico per La bohème rispetto alla Tosca della sera precedente, nel Gran Teatro all'aperto sul Lago di Massaciuccoli. Comunque una buona presenza (diciamo a spanne, oltre 2 mila spettatori?) per un ritorno, quello della regia "cinematografica" di Ettore Scola del 2014 ripresa da
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Opera dal Centro-Nord
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Un magico Elisir
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti è un capolavoro senza tempo che, a quasi due secoli dalla sua prima rappresentazione, continua a incantare e commuovere. Definito "melodramma giocoso", fonde mirabilmente la profondità patetica con l'arguzia dell'opera buffa italiana, creando una "commedia agrodolce" capace di strappare
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Echi dal Territorio
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79 anni di emozioni
redatto da Athos Tromboni FREE
SPOLETO (PG) - Partirà il 7 agosto 2025 per concludersi il 24 settembre la nuova Stagione lirica del Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" giunta al lodevole traguardo della 79.ma edizione. Gli spettacoli, oltre che nella città spoletina, andranno in scena anche nei principali teatri dell'Umbria: «79 anni di emozioni, una stagione da vivere!» è lo slogan
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Jazz Pop Rock Etno
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La notte degli Oscar
servizio di Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - La "Notte degli Oscar" del Gruppo dei 10 idea uscita dalla testa di Alessandro Mistri (così come Pallade Atena uscì dalla testa di Zeus, ci racconta il poeta greco Esiodo) ha visto una nutrita partecipazione di pubblico allo Spirito di Vigarano Mainarda. Non poteva essere altrimenti
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Jazz Pop Rock Etno
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De Silva amore che vieni amore che vai
servizio di Athos Tromboni FREE
COMACCHIO (FE) - Ha preso il via ieri sera con una nutrita partecipazione di pubblico il ciclo di sei concerti del "Gruppo dei 10" versione estiva: Tutte le direzioni in summer time 2025. Ospite per l'apertura era il Trio Malinconico formato da Diego De Silva (voce e chitarra acustica), Stefano Giuliano (sax alto) e Aldo Vigorito (contrabbasso). Prima della
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Eventi
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Opera tra tradizione e novità
redatto da Simone Tomei FREE
GENOVA - È un viaggio simbolico e culturale quello che il Teatro Carlo Felice di Genova propone per la stagione 2025-2026, presentata ufficialmente alla stampa lo scorso 2 luglio. Un viaggio che coinvolge artisti e pubblico come naviganti di una stessa rotta, guidati da una bussola che punta al repertorio lirico più amato, ma non rinuncia a
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Opera dal Nord-Est
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L'Aida di cristallo è tornata
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Quando l’Aida di Giuseppe Verdi risuona all’Arena di Verona non si tratta di una semplice replica, è un rito collettivo, un appuntamento simbolico che scandisce il calendario della lirica estiva. Questa nuova ripresa dell’allestimento firmato da Stefano Poda, definito “di cristallo” per le sue trasparenze e gli inediti giochi di luce, ha riaperto il sipario
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Opera dall Estero
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Idomeneo a San Francisco
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA) War Memorial Opera House - Sebbene Idomeneo, l’opera seria in tre atti di Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791), abbia avuto la sua prima americana il 4 agosto 1947 al Berkshire Music Festival di Tanglewood, nel Massachusetts (ora sede estiva della Boston Symphony Orchestra), fu la San Francisco Opera a
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Opera dal Nord-Est
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Blue Traviata in Arena
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – “È spenta!” Quando la tonante voce di Giorgi Manoshvili risuona nell’Arena, segnando il termine della prima Traviata stagionale, si viene quasi colti da un senso di sorpresa. Per quanto chiunque frequenti il teatro lirico conosca a menadito il libretto di Francesco Maria Piave, è inevitabile chiedersi da quanto tempo non si assisteva
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Opera dal Centro-Nord
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Matrimonio in camera da letto
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - L'allestimento di Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati ha chiuso la stagione d'opera del Teatro Comunale "Claudio Abbado" con un vero successo di pubblico: sia per la presenza di tanti spettatori in platea e nei palchi, sia per il calore con cui è stata salutata la recita a fine serata. La produzione era il
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Opera dal Nord-Est
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Tosca sugli spalti di San Giusto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Castello di San Giusto. Non è l’Arena di Verona e men che meno Castel Sant’Angelo, ma gli spalti di San Giusto, le pietre antiche che contornano il grande piazzale delle Milizie, suscitano nella Tosca di Giacomo Puccini, in scena a Trieste, il senso di incombenza del pericolo, della morte che la musica del grande compositore regala al pubblico,
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Opera dal Centro-Nord
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Aida nella palestra
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE – Opera emblema del grande repertorio verdiano, Aida è spesso associata all’idea di spettacolarità, grandi masse corali, scene sontuose e sontuosi costumi esotici. Tuttavia, dietro la patina dell’epico e del monumentale, si cela un’anima intimista, quasi cameristica: Aida è, in fondo, una tragedia dell'amore e del potere, fatta di sguardi, silenzi,
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Echi dal Territorio
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
servizio di Rossana Poletti (13 giugno 2025) FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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