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Pubblicato il 01 Settembre 2025
A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival appena concluso
ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni
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PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026.
I numeri che contano Il botteghino ha fatto registrare 15.559 presenze ed un incasso di 841.000 euro. In forte crescita la percentuale di italiani, che ha raggiunto il 63%. Tra gli stranieri, Francia, Germania, USA, Austria, Giappone, Svizzera, Regno Unito, Spagna, Belgio e Romania sono tra le nazioni più rappresentate. Sono arrivati spettatori anche da Irlanda, Olanda, Cina, Slovacchia, Russia, Canada, Norvegia, Bulgaria, Danimarca, Taiwan, Croazia, Australia, Svezia e Hong Kong, nonché da Grecia, Israele, Marocco, Sud Corea, Turchia, Ungheria, Centro e Sud America, Paesi Baltici, Kazakistan ed altri ancora, per complessive 54 nazioni straniere.
Giornali e giornalisti La copertura mediatica è stata particolarmente significativa: sono stati accreditati 176 giornalisti (dato secondo solo a quello del Festival dell’anno scorso, più lungo di 4 giorni) per testate provenienti da Italia e 22 nazioni straniere: Argentina, Austria, Belgio, Cile, Colombia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Israele, Libano, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, San Marino, Slovacchia, Spagna, Svizzera, USA. Tra le numerose testate straniere, scrivono del ROF 2025 celebri quotidiani quali Financial Times (Regno Unito), Die Welt (Germania), Mainichi Shimbun (Giappone), The Irish Times (Irlanda) e The Jewish Chronicle (il più antico quotidiano ebraico al mondo). L’emittente Tv Russia-Cultura ha realizzato a Pesaro una puntata di 39 minuti della trasmissione Enigma Cycle interamente dedicata al Festival di quest’anno. Il Festival è stato inaugurato dalla cerimonia di consegna della 44esima edizione del Premio della critica musicale “Franco Abbiati”, assegnato dall’Associazione Nazionale Critici Musicali.

Ritorno al futuro Il Festival proporrà dall’11 al 23 agosto 2026 un totale di ventidue spettacoli. La nuova stagione è stata illustrata dal sovrintendentte del ROF, Ernesto Palacio, e dal direttore generale, Cristian Della Chiara. Inaugurazione del Festival 2026 all’Auditorium Scavolini con una nuova produzione di Le Siège de Corinthe, diretta da Carlo Rizzi e messa in scena da Davide Livermore, alla sua quinta regia al ROF. Seguiranno al Teatro Rossini due riprese di opere che hanno fatto la storia della manifestazione: L’occasione fa il ladro, messa in scena nel 1987 da uno dei maestri della regia rossiniana quale Jean-Pierre Ponnelle, l’anno prossimo diretta da Alessandro Bonato; La scala di seta, ideata nel 2009 da Damiano Michieletto e portata alla Royal Opera House di Muscat nel 2019, che sarà diretta da Iván López Reynoso. Completeranno il programma Il viaggio a Reims dei giovani dell’Accademia Rossiniana, quattro Concerti di Belcanto, due Concerti lirico-sinfonici e lo Stabat Mater finale, diretto da Domingo Hindoyan. Info sul sito https://www.rossinioperafestival.it
Crediti fotografici: Ufficio stampa ROF di Pesaro Nella miniatura in alto: la testa stilizzata di Rossini nel logo del ROF Sotto: Cristian Della Chiara e Ernesto Palacio hanno presentato i titoli per l'edizione 2026 del ROF di Pesaro
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Pubblicato il 24 Agosto 2025
Giā disponibili i biglietti per il Festival Puccini 2026 centenario dell'ultima opera del Maestro lucchese
Turandot e le altre
redatto da Athos Tromboni
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TORRE DEL LAGO (LU) - Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente della Fondazione Festival Pucciniano, Fabrizio Miracolo, e dal direttore artistico, Angelo Taddeo. La prossima edizione del Festival sarà dedicata al centenario della prima esecuzione di Turandot. Da mercoledì 13 agosto 2025 è stato inoltre possibile possibile acquistare già i biglietti sia sul sito www.puccinifestival.it che alla biglietteria della Fondazione Festival Pucciniano a Torre del Lago. Turandot, ultimo titolo del compositore toscano, che fu rappresentato postumo al Teatro alla Scala il 25 aprile 1926, aprirà il festival il 17 luglio 2026 in un nuovo allestimento (repliche il 24 luglio, 1 e 9 agosto), seguita da Tosca (18 e 31 luglio, 8 e 21 agosto), La bohème (25 luglio, 6 e 28 agosto), Madama Butterfly (7 e 22 agosto, 4 settembre) e La fanciulla del west (29 agosto, 5 settembre). In occasione delle celebrazioni per il centenario della prima esecuzione di Turandot, saranno allestite anche due opera scritte da altri compositori sul medesimo soggetto: il 9 luglio 2026, nel Parco della Musica, sarà allestita Turanda di Antonio Bazzini (1867) mentre l’11 luglio, nell’auditorium Caruso, Turandot con la musica però di Ferruccio Busoni (1917). Il 22 luglio, nel Gran Teatro, ci sarà invece un Gala lirico. I biglietti per le opere al Gran Teatro all’aperto avranno i seguenti prezzi: Settore Gold (compresa una consumazione) euro 195; Primo settore euro 148; Secondo settore euro 105; Terzo settore euro 69; Quarto settore euro 38; Quinto settore euro 29. I biglietti non numerati per Turanda (Bazzini) e Turandot (Busoni) hanno invece un costo di 20 euro.


«... Con l’apertura delle vendite per il 72° Festival Puccini – afferma il presidente Fabrizio Miracolo – segniamo un nuovo passo nel percorso di rilancio avviato quest’anno, forti dei risultati che, a metà della 71ª edizione, ci confermano la validità della strada intrapresa. Il 2026 sarà un anno speciale: il centenario di Turandot, l’ultimo capolavoro di Puccini, che inaugurerà il Festival in un nuovo allestimento. Un’occasione che racchiude il senso del nostro claim “Tutto comincia da qui”: da Torre del Lago, luogo del cuore del Maestro, vogliamo continuare a proiettare la sua musica nel mondo. L’anticipo con cui mettiamo in vendita i biglietti è un segnale della capacità organizzativa che la Fondazione ha saputo rafforzare e del lavoro di programmazione artistica svolto dal direttore artistico Angelo Taddeo, per garantire al nostro pubblico, in Italia e all’estero, la possibilità di programmare per tempo la propria esperienza al Festival. Guardiamo al futuro con ambizione, nel segno di Puccini e della sua eredità universale.»
Biglietteria La Biglietteria si trova a pochi passi dal secondo ingresso del Teatro sulla Via delle Torbiere, Torre del Lago – Viareggio (LU) È aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00 e sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 - Tel (+39) 0584 359322 E-mail ticketoffice@puccinifestival.it - www.puccinifestival.it
Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm Nella miniatura in alto: "Turandot e le altre" disegno acquerellato del pittore viareggino Elios Lippi (1920-2012) Al centro: Giacomo Puccini, Antonio Bazzini e Ferruccio Busoni Sotto: conferenza stampa del maggio 2025. Si riconoscono Patrizia Mavilla (direttrice della Fondazione Simonetta Puccini), Fabrizio Miracolo (presidente Festival Puccini), Giorgio Del Ghingaro (sindaco di Viareggio), Alfonso Signorini (scrittore e regista), Angelo Taddeo (direttore artistico Festival Puccini)
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Pubblicato il 03 Luglio 2025
Rotte d'arte un Navigare sicuro per la stagione 2025-2026 del Teatro Carlo Felice di Genova
Opera tra tradizione e novitā
redatto da Simone Tomei
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GENOVA - È un viaggio simbolico e culturale quello che il Teatro Carlo Felice di Genova propone per la stagione 2025-2026, presentata ufficialmente alla stampa lo scorso 2 luglio. Un viaggio che coinvolge artisti e pubblico come naviganti di una stessa rotta, guidati da una bussola che punta al repertorio lirico più amato, ma non rinuncia a esplorare nuovi approdi e sperimentazioni. Il cartellone si apre con la potenza seduttiva del Don Giovanni di Mozart e si dipana attraverso capisaldi dell’opera ottocentesca come La Bohème di Puccini, Tristan und Isolde di Wagner, Il trovatore e Macbeth di Verdi, fino alla verista Cavalleria rusticana di Mascagni. Accanto a questi grandi titoli, trova spazio anche il recupero della commedia musicale Il campiello di Ermanno Wolf-Ferrari e il debutto scenico di Il nome della rosa di Francesco Filidei, tratto dal celebre romanzo di Umberto Eco. Inoltre uno spazio dedicato alla danza, con Coppélia e un ciclo di undici concerti che completano una stagione ricca e ambiziosa, pensata per intrecciare il linguaggio universale della musica con le domande del presente. Ecco di seguito il comunicato stampa. Il Teatro Carlo Felice di Genova presenta la Stagione di Opera, Balletto e di Concerti 2025/2026: una programmazione che segna l’inizio di un nuovo percorso, caratterizzato non solo dal rinnovamento della guida istituzionale e artistica - con il nuovo sovrintendente Michele Galli e il nuovo direttore artistico Federico Pupo - ma anche da un’idea di teatro sempre più vivace, accogliente, fecondo. La prima rotta è tracciata: si parte da Don Giovanni a ottobre 2025 e si approda a La bohème a giugno 2026, due capolavori che aprono e chiudono una stagione fatta di scelte, ritorni d’autore e nuove tappe. È il tempo dei Naviganti, di coloro che cercano nessi di significato lungo l’intero tragitto, non solo quando giungono alla meta. Sulla mappa si succedono i grandi titolidel repertorio e voci meno frequenti della contemporaneità. «La nuova stagione del Teatro Carlo Felice è un vero e proprio viaggio, un navigare tra tradizione e innovazione, radici e orizzonti nuovi, in cui il teatro diventa uno spazio vivo, inclusivo e generativo, aperto a tutte le voci e a tutte le storie - ha commentato la sindaca di Genova Silvia Salis - e il nostro Teatro si conferma come un luogo di incontro, di comunità e di crescita, dove artisti, cittadini e giovani trovano uno spazio per condividere emozioni e riflessioni. In questo senso, il cartellone è pensato come una carta nautica, con punti cardinali e rotte possibili, che invita tutti a salire a bordo e a scoprire insieme le meraviglie di un teatro che si apre al mondo. Voglio ringraziare il nuovo sovrintendente Michele Galli e il direttore artistico Federico Pupo per aver immaginato questa stagione come un racconto in più tappe, un viaggio tra epoche e linguaggi diversi, un’occasione per ascoltare, sognare e dialogare.» «Il Teatro Carlo Felice è da sempre simbolo dell’eccellenza ligure in Italia e nel mondo. La programmazione 2025‑2026 - sottolinea il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci - conferma il ruolo del teatro come motore culturale e volano economico, tra opera, balletto, concerti sinfonici: espressioni di un’identità viva, proiettata verso l’internazionalizzazione. Grazie al sostegno della Regione Liguria, il Carlo Felice è oggi un polo che genera valore attivando collaborazioni, occupazione, turismo e ricadute concrete sul territorio. La cultura è anche impresa, perché non solo ispira, ma costruisce economie per i giovani. Per questo la Regione continuerà a investire con convinzione, perché investire nella cultura significa cooperare per il futuro e la crescita della Liguria.»

«Con questa stagione - dichiara il sovrintendente Michele Galli - il Teatro Carlo Felice inaugura un nuovo corso, che parte dal riconoscimento delle proprie radici per aprirsi al futuro con visione, responsabilità e condivisione. Abbiamo scelto di immaginare la programmazione come un viaggio comune: Naviganti, appunto, su rotte nuove ma tracciate sulla scia della grande tradizione musicale. In questa immagine - quella della navigazione, dell’orizzonte, della luce di un faro che guida e protegge - si riflette anche il senso più profondo del nostro teatro. Un luogo che accoglie e restituisce, che illumina e orienta. La torre che si accende nelle sere di spettacolo è molto più di un simbolo: è un punto di riferimento visibile, fisico ed emotivo, nel paesaggio urbano e nella vita culturale della città.» «Abbiamo pensato questa programmazione in continuità con quella che abbiamo ereditando, facendo alcuni cambiamenti - afferma il direttore artistico Federico Pupo - ed è un racconto in più tappe, una traversata tra epoche, linguaggi, emozioni. Ogni titolo ha un’identità forte, ogni produzione è frutto di un’idea chiara di teatro musicale. Dall’inaugurazione con Don Giovanni, che esplora il confine tra eros e colpa, fino alla conclusione con La bohème, che affida ai giovani dell’Accademia il compito di chiudere il cerchio, attraversiamo paesaggi sonori molto diversi ma uniti da un filo coerente: la voce come centro dell’espressione, il repertorio come spazio aperto, il teatro come luogo di cittadinanza attiva. In questo senso, Il nome della rosa di Francesco Filidei è una tappa simbolica: un’opera contemporanea che nasce da un grande romanzo italiano e che parla di verità, fede e linguaggio. Anche questo è “navigare”: attraversare la complessità con strumenti nuovi, senza perdere la rotta.» Per Genova, navigare è molto più che un’immagine evocativa: è un codice genetico che la città e la sua storia portano impresso sulle pietre, nel vento, nel profilo del porto, nella mobilità dell’orizzonte. È la sua vocazione: partire, tornare, attraversare. Il Teatro Carlo Felice - posto nel cuore della città, accanto a Piazza De Ferrari che ne è snodo e salotto - incarna da sempre questa dimensione; l’edificio stesso, nella sua architettura, si offre al paesaggio come torre-faro: visibile, severa e rassicurante al contempo. Nelle sere di spettacolo, la torre si accende, scandisce il tempo della comunità che la circonda e le indica nuovi orientamenti e nuovi approdi dell’espressività.


È da questa immagine che nasce la metafora dei Naviganti: gli artisti che oggi mettono in discussione i confini dell’interpretazione; gli spettatori che nella stagione vedono una serie di suggestivi approdi immaginari; o giovani che salgono per la prima volta su un palcoscenico o i veterani che tornano per fare musica insieme; i cittadini che abitano periodicamente questo luogo come uno spazio comune e familiari insieme a quelli che vi entrano per la prima volta. In questo spirito, la nuova stagione - otto opere liriche, un balletto e undici concerti - non si limita a proporre spettacoli, ma intende evocare visioni tanto agli spettatori più assidui quanto agli sporadici curiosi. Ai più giovani, cui è dedicata La bohème con i solisti dell’Accademia, e ai cultori del teatro d’opera, che troveranno in Tristan und Isolde e Don Giovanni occasioni di ascolto e riflessione più rare e complesse. Agli appassionati del melodramma italiano, che vedranno alternarsi Il trovatore, Macbeth e Cavalleria rusticana, e a chi cerca nel teatro anche la sfida della contemporaneità, come accade con Il nome della rosa. La programmazione si configura così come una carta nautica da esplorare, con punti cardinali e rotte possibili. Il Teatro Carlo Felice invita la sua città a salire a bordo.
3 ottobre 2025: Don Giovanni Ad aprire la stagione, dal 3 al 12 ottobre 2025, sarà appunto Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart nell’allestimento di Damiano Michieletto, con scene di Paolo Fantin, costumi di Carla Teti e luci di Fabio Barettin, che arriva dal Teatro La Fenice di Venezia. Sul podio il maestro Constantin Trinks che dirige un cast internazionale guidato da Simone Alberghini e Gurgen Baveyan nel ruolo del protagonista. Accanto a loro, in alternanza Desirée Rancatore e Irina Dubroskaya (Donna Anna), Jennifer Holloway e Monica Zanettin (Donna Elvira), Ian Koziara / David Ferri Durrà (Don Ottavio), Giulio Mastrototaro e Bruno Taddia (Leporello) e ancora Mattia Denti (Il Commendatore), Alex Martini e Chiara Fiorani (Masetto e Zerlina). L’opera, fulcro della trilogia mozartiana con Lorenzo Da Ponte, si muove tra leggerezza e abisso, tra commedia e dannazione. Michieletto ne esplora la dimensione psicologica e sociale con uno sguardo contemporaneo, che accosta al cinismo del protagonista la fragilità delle relazioni e delle identità.
14 novembre 2025: Cavalleria rusticana Segue, dal 14 al 23 novembre, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, in un allestimento in coproduzione con il Maggio Musicale Fiorentino, firmato da Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi con scene di Federica Parolini. Il maestro Davide Massiglia sul podio, Marta Torbidoni e Valentina Boi, Luciano Ganci e Leonardo Caimi si alternano nei personaggi di Santuzza e Turiddu mentre Gezim Myshketa e Massimo Cavalletti in quello di Alfio; Mamma Lucia sarà Manuela Custer, Nino Chikovani isarà Lola. La regia, intensa e teatrale, sottolinea la ritualità del dramma verista, dove il contrasto tra le ragioni del sentimento e la ferocia del contesto sociale diventano elemento scenico. In musica, Mascagni innesta sui moduli operistici tradizionali una scrittura orchestrale modernissima per tensione e colore, restituendo al canto un’espressività radicale.
19 dicembre 2025: Coppelia Il balletto torna protagonista a dicembre con Coppélia di Leo Delibes, dal 19 al 21. La storica coreografia di Amedeo Amodio, su scene originali di Emanuele Luzzati e costumi di Luisa Spinatelli, rinnova un titolo classico con vitalità narrativa. La partitura di Delibes, trasparente e melodica, sostiene la leggerezza ironica del racconto e accoglie nuove contaminazioni sonore, in un clima onirico e festoso che trasforma il meccanismo in danza. Sul podio il maestro Paolo Paroni, mentre in scena ci saranno le stelle e il corpo di ballo della Daniele Cipriani Entertainment.


15 gennaio 2026: Il trovatore Dal 15 al 23 gennaio 2026 va in scena Il trovatore di Giuseppe Verdi, capolavoro del repertorio romantico italiano. Il maestro Giampaolo Bisanti dirige un cast vocale di grande rilievo - con Erika Grimaldi, Clémentine Margaine, Fabio Sartori e Ariunbaatar Ganbaatar come protagonisti (in alternanza con Iwona Sobotka, Chiara Mogini, Samuele Simoncini e Leon Kim) - in un allestimento del Carlo Felice firmato da Marina Bianchi con scene e costumi di Sofia Tasmagambetova e Pavel Dragunov. Dramma popolare e metafisico, dominato dal fuoco, Il trovatore è costruito come un racconto epico: duelli, notti stregate, vendette, bambini rapiti; ma Verdi lo imposta come un’opera interiore, affidando alla voce e al colore orchestrale il compito di mettere in scena i drammi assoluti dell’umanità.
13 febbraio 2026: Tristano e Isotta Febbraio è il mese di Tristan und Isolde, di Richard Wagner, in scena dal 13 al 22 con un nuovo allestimento del Teatro Carlo Felice diretto dal maestro Donato Renzetti. La regia di Laurence Dale con le scene e i costumi di Gary McCann, affrontano il dramma wagneriano per eccellenza: l’amore che si fa destino, il tempo che si spezza, la notte che vince sul giorno. Con Tilmann Unger, Marjorie Owens e Daniela Barcellona tra gli interpreti principali, l’opera diventa un’esperienza quasi sacrale. La musica - di inarrivabile continuità senza fine - scioglie ogni legame con la tradizione per aprirsi al flusso continuo.
13 marzo 2026: Il campiello Dal 13 al 18 marzo, Il campiello di Ermanno Wolf-Ferrari in una produzione della Fondazione Arena di Verona con la regia di Federico Bertolani e la direzione del maestro Francesco Ommassini per riscoprire una commedia musicale raffinata, che fonde la Venezia settecentesca di Goldoni con una scrittura novecentesca vivace e coloratissima. Bianca Tognocchi, Gilda Fiume, Benedetta Torre e Paola Gandina sono le interpreti femminili di un cast numerosissimo tutto italiano. L’arguzia del libretto si sposa a una partitura luminosa, teatrale, piena di motivi popolari che omaggia la tradizione della commedia dell’arte.


10 aprile 2026: Il nome della rosa In aprile, dal 10 al 19, debutta a Genova Il nome della rosa nuova opera di Francesco Filidei, tratta dal romanzo di Umberto Eco che ha avuto la prima assoluta a Milano, con grande successo, alcune settimane fa. La commissione e l’allestimento sono frutto di una coproduzione con il Teatro alla Scala e l’Opéra di Parigi; Damiano Michieletto firma regia, con scene di Paolo Fantini, costumi di Carla Teti e drammaturgia di Mattia Palma; sul podio uno specialista della musica contemporanea come il maestro Tito Ceccherini. Fanno parte del cast numerosissimo nomi celebri come Daniela Barcellona, Luca Tittoto, Fabio Maria Capitanucci, Giulio Pelligra e Filippo Mineccia. Filidei per la musica e Michieletto per quanto riguarda lo spettacolo costruiscono un racconto denso, fatto di silenzi, fughe, invocazioni, in cui l’enigma e l’eresia diventano temi sonori e visivi di un’opera che si interroga il senso della verità e della conoscenza.
15 maggio 2026: Macbeth A maggio, dal 15 al 24, va in scena Macbeth di Giuseppe Verdi in un nuovo allestimento coprodotto con un gruppo di teatri che comprende anche quelli di Pisa, Reggio Emilia e Ferrara. La regia di Fabio Ceresa lavora sul tema dell’ambizione e dell’ossessione, con la direzione musicale del maestro Sesto Quatrini e protagonisti George Gagnidze e Lidia Fridman. La scrittura verdiana, ricca di sperimentazioni, cerca nel ritmo e nel timbro l’espressione del potere e del suo rovescio. Il coro diventa presenza collettiva, mentre la voce di Lady Macbeth - antieroina senza pace - traccia una linea nuova per la vocalità e il teatro ottocentesco.
16 giugno 2026: La bohème Infine, dal 16 al 21 giugno, La bohème di Giacomo Puccini conclude la stagione con una produzione che coinvolge i giovani cantanti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale del Carlo Felice. Sul podio il maestro Donato Renzetti, la regia è di Augusto Fornari con scene e costumi di Francesco Musante. Ambientata in una Parigi che pulsa di sogni e di miseria, l’opera racconta la fragilità della giovinezza con la chiarezza narrativa e musicale che ha fatto di Puccini il più grande operista italiano del suo tempo. Una chiusura affidata a chi, domani, sarà chiamato a tenere viva la fiamma dell’opera.
Stagione sinfonica Anche la Stagione Sinfonica 2025-2026 si collega alla suggestione dei Naviganti, proponendo un itinerario tra pagine fondamentali del repertorio, sguardi sul Novecento e rarità contemporanee. Undici appuntamenti da ottobre a giugno, con l’Orchestra e anche il Coro del Teatro Carlo Felice, insieme a direttori e solisti di rilievo. Il Concerto inaugurale (30 ottobre 2025), diretto dal maestro Lü Jia, ospita uno dei più apprezzati solisti italiani di oggi, il violoncellista Ettore Pagano, poco più che ventenne, è acclamato sui palcoscenici di tutto il mondo. Programma interamente di musiche francesi con Debussy, il concerto di Saint-Saëns e Franck. Il 20 novembre 2025 è la volta di Russia & America, un programma che intreccia Čajkovskij e Borodin con il Concerto di Barber affidato ad un un’altra solista di fama internazionale come la violinista Francesca Dego e la direzione del maestro Christopher Franklin. Il 27 novembre 2025, con Berio 100, la stagione festeggia l’anniversario della nascita del compositore ligure, affiancando il suo Rendering da Schubert a una prima genovese del brano di Enrico Scaccaglia, vincitore del Concorso Internazionale di Composizione “Luciano Berio” 2022, quindi si approda sul repertorio più consolidato con la Prima Sinfonia di Brahms; sul podio uno specialista della musica di oggi come il maestro Marco Angius. Nel periodo natalizio, l’ 11 dicembre 2025, una monumentale pagina sacra, Elias di Mendelssohn, affidata alla lettura del maestro Diego Fasolis. Il pomeriggio del 1° gennaio 2026 il Teatro Carlo Felice aprirà le sue porte per un grande augurio alla città con il Gran Concerto di Capodanno diretto dal maestro Hartmut Haenchen e un programma di pagine da opere e operette celebri. Il 19 febbraio 2026 il maestro Donato Renzetti è impegnato in un concerto dal titolo Byron & Shakespeare, in cui si ascolteranno l’Ouverture per Manfred di Schumann e le musiche per Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn. l 16 aprile 2026 sarà Beethoven 199: in attesa delle grandi celebrazioni per il bicentenario del compositore di Bonn, un programma costruito attorno a Ouverture e Sinfonie giovanili sotto la bacchetta del maestro Federico Maria Sardelli. Il 24 aprile 2026 il pianista Alexander Gadjiev - già finalista del Concorso Chopin - affronta il celebre e virtuosistico Concerto n. 2 di Rachmaninov accanto alla Quinta Sinfonia di Šostakovič, con il maestro Samuel Lee (vincitore della Malko Competition) sul podio. Il 21 maggio 2026 il maestro Sesto Quatrini guida Generazione 80, un concerto dedicato a due compositori italiani appunto della cosiddetta “generazione dell’Ottanta”, cioè Respighi e Casella. Il 28 maggio 2026 il compositore e violoncellista Giovanni Sollima firma un programma originale tra Haydn e pagine proprie. Appuntamento conclusivo della stagione sinfonica 2025-2026 sarà quello del 25 giugno 2026 con il maestro Donato Renzetti sul podio per la Sesta Sinfonia di Mahler, una delle opere più imponenti e visionarie della storia sinfonica del Novecento.
La campagna di rinnovo abbonamenti e di acquisto dei nuovi partirà il 4 luglio 2025, mentre i biglietti per i singoli spettacoli e i concerti saranno disponibili dal 21 luglio 2025. Info: telefono +39 010 5381.433 oppure +39 010 5381.399 - e-mail: biglietteria@carlofelice.it
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Carlo Felice di Genova Nella miniatura in alto: il sovrintendente Michele Galli Sotto, in sequenza: foto di scena del Don Giovanni di Mozart che aprirà la Stagione 2025-2026; Cavalleria rusticana; Coppelia; Il campiello; Il trovatore; Il nome della rosa; bozzetto per Tristano e Isotta di Wagner
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Il matto Nanof e l'altro
intervento di Athos Tromboni FREE
SPOLETO - Morbus sine materia. È una forma letterale medica per definire quelle patologie che non manifestano degenerazioni organiche di una parte del corpo colpito dalla malattia. La pazzia, per esempio, è un morbo senza materia: non ci sono riversamenti di sangue, gonfiori, purulenze, catarri, eccetera. Il corpo rimane intonso; la mente no, va per conto proprio "deviando" il comportamento da quello stato che viene definito "normale" verso momenti e anche movimenti a volte inconsueti; e può indurre il corpo a gesti e posture che modellano il "disagio" al punto che esso si ripercuote visivamente negli atteggiamenti. Proprio di questo è stata specchio l'opera in un atto Nanof, l'altro con la quale il Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" ha inaugurato, venerdì 8 agosto la propria settantanovesima stagione lirica nel Teatro Caio Melisso di Piazza del Duomo: musica di Antonio Agostini, libretto di Chiara Serani con la collaborazione di Davide Toschi. Si è trattato di una prima esecuzione assoluta e l'opera è stata presentata alla stampa
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Ode a Leopardi e Medium prova generale
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
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ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni FREE
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Manon Lescaut fra le sculture blu
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
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Classica
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SummerFest grande musica da camera
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
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Giovane Scuola al Mascagni Festival
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
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Sepe una delicata Butterfly
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TORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui . La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
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Alina Tkachuk la rivelazione
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Rigoletto, Nabucco e Aida
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VERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
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Butterfly e la simbologia degli alberi
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TORRE DEL LAGO (LU) - Madama Butterfly di Giacomo Puccini è il quarto titolo a susseguirsi sul palcoscenico del Festival Puccini di quest’anno. Per la sua 71ª edizione, la rassegna ha affidato la regia a Manu Lalli, che propone una lettura capace di andare oltre la mera rappresentazione scenica, trasformando il linguaggio visivo e simbolico in un elemento
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La bohčme disegnata da Scola
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara Film Orchestra e la bacchetta di Ambra
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
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Opera dal Centro-Nord
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Buratto bel debutto in Tosca
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Nel terzo fine settimana del 71° Festival Puccini di Torre del Lago, la seconda recita di Tosca ha riproposto uno degli allestimenti più attesi di questa edizione. La produzione, firmata da Alfonso Signorini in veste di regista e costumista, si è presentata con una veste visiva marcatamente simbolica, ricca di richiami
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco Carmen La traviata
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Anna Netrebko, Anita Rachvelishvili e Rosa Feola, ovvero Abigaille, Carmen e Violetta Valéry. Sono loro le tre grazie musicali che, dal 17 al 19 luglio 2025, hanno acceso l’Arena, rendendo ciascuna rappresentazione meritevole di grande interesse in virtù della propria peculiarità. Per il soprano russo si trattava del debutto italiano come figlia
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Jazz Pop Rock Etno
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Verdi e il jazz un dialogo
servizio di Simone Tomei FREE
FABBIANO, Borgonovo Val Tidone (PC) - Nella serata di sabato 26 luglio 2025, un angolo a me ancora misconosciuto della Val Tidone, la suggestiva piazzetta di Fabbiano, frazione di Borgonovo Val Tidone, si è trasformato in un crocevia di sublime audacia musicale. Il Valtidone Festival, giunto alla sua 27ª edizione e promosso dalla
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Bohčme che ti aspetti
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Un po' meno pubblico per La bohème rispetto alla Tosca della sera precedente, nel Gran Teatro all'aperto sul Lago di Massaciuccoli. Comunque una buona presenza (diciamo a spanne, oltre 2 mila spettatori?) per un ritorno, quello della regia "cinematografica" di Ettore Scola del 2014 ripresa da
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Opera dal Centro-Nord
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Un magico Elisir
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti è un capolavoro senza tempo che, a quasi due secoli dalla sua prima rappresentazione, continua a incantare e commuovere. Definito "melodramma giocoso", fonde mirabilmente la profondità patetica con l'arguzia dell'opera buffa italiana, creando una "commedia agrodolce" capace di strappare
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Echi dal Territorio
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79 anni di emozioni
redatto da Athos Tromboni FREE
SPOLETO (PG) - Partirà il 7 agosto 2025 per concludersi il 24 settembre la nuova Stagione lirica del Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" giunta al lodevole traguardo della 79.ma edizione. Gli spettacoli, oltre che nella città spoletina, andranno in scena anche nei principali teatri dell'Umbria: «79 anni di emozioni, una stagione da vivere!» è lo slogan
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Jazz Pop Rock Etno
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La notte degli Oscar
servizio di Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - La "Notte degli Oscar" del Gruppo dei 10 idea uscita dalla testa di Alessandro Mistri (così come Pallade Atena uscì dalla testa di Zeus, ci racconta il poeta greco Esiodo) ha visto una nutrita partecipazione di pubblico allo Spirito di Vigarano Mainarda. Non poteva essere altrimenti
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Jazz Pop Rock Etno
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De Silva amore che vieni amore che vai
servizio di Athos Tromboni FREE
COMACCHIO (FE) - Ha preso il via ieri sera con una nutrita partecipazione di pubblico il ciclo di sei concerti del "Gruppo dei 10" versione estiva: Tutte le direzioni in summer time 2025. Ospite per l'apertura era il Trio Malinconico formato da Diego De Silva (voce e chitarra acustica), Stefano Giuliano (sax alto) e Aldo Vigorito (contrabbasso). Prima della
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Eventi
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Opera tra tradizione e novitā
redatto da Simone Tomei FREE
GENOVA - È un viaggio simbolico e culturale quello che il Teatro Carlo Felice di Genova propone per la stagione 2025-2026, presentata ufficialmente alla stampa lo scorso 2 luglio. Un viaggio che coinvolge artisti e pubblico come naviganti di una stessa rotta, guidati da una bussola che punta al repertorio lirico più amato, ma non rinuncia a
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Opera dal Nord-Est
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L'Aida di cristallo č tornata
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Quando l’Aida di Giuseppe Verdi risuona all’Arena di Verona non si tratta di una semplice replica, è un rito collettivo, un appuntamento simbolico che scandisce il calendario della lirica estiva. Questa nuova ripresa dell’allestimento firmato da Stefano Poda, definito “di cristallo” per le sue trasparenze e gli inediti giochi di luce, ha riaperto il sipario
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Opera dall Estero
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Idomeneo a San Francisco
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA) War Memorial Opera House - Sebbene Idomeneo, l’opera seria in tre atti di Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791), abbia avuto la sua prima americana il 4 agosto 1947 al Berkshire Music Festival di Tanglewood, nel Massachusetts (ora sede estiva della Boston Symphony Orchestra), fu la San Francisco Opera a
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Opera dal Nord-Est
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Blue Traviata in Arena
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – “È spenta!” Quando la tonante voce di Giorgi Manoshvili risuona nell’Arena, segnando il termine della prima Traviata stagionale, si viene quasi colti da un senso di sorpresa. Per quanto chiunque frequenti il teatro lirico conosca a menadito il libretto di Francesco Maria Piave, è inevitabile chiedersi da quanto tempo non si assisteva
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Opera dal Centro-Nord
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Matrimonio in camera da letto
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - L'allestimento di Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati ha chiuso la stagione d'opera del Teatro Comunale "Claudio Abbado" con un vero successo di pubblico: sia per la presenza di tanti spettatori in platea e nei palchi, sia per il calore con cui è stata salutata la recita a fine serata. La produzione era il
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Opera dal Nord-Est
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Tosca sugli spalti di San Giusto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Castello di San Giusto. Non è l’Arena di Verona e men che meno Castel Sant’Angelo, ma gli spalti di San Giusto, le pietre antiche che contornano il grande piazzale delle Milizie, suscitano nella Tosca di Giacomo Puccini, in scena a Trieste, il senso di incombenza del pericolo, della morte che la musica del grande compositore regala al pubblico,
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Opera dal Centro-Nord
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Aida nella palestra
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE – Opera emblema del grande repertorio verdiano, Aida è spesso associata all’idea di spettacolarità, grandi masse corali, scene sontuose e sontuosi costumi esotici. Tuttavia, dietro la patina dell’epico e del monumentale, si cela un’anima intimista, quasi cameristica: Aida è, in fondo, una tragedia dell'amore e del potere, fatta di sguardi, silenzi,
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Echi dal Territorio
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
servizio di Rossana Poletti (13 giugno 2025) FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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Opera dall Estero
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L'Incoronazione di Poppea piace
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÁ (Colombia), Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo - L’Incoronazione di Poppea (SV 308) è l’ultima composizione operistica di Claudio Monteverdi (1567–1643), autore italiano a cui si attribuisce il merito di aver contribuito alla nascita dell’opera lirica. La sua lunga carriera, che lo vide impegnato come direttore di coro (fu maestro di cappella
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Opera dall Estero
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Tannhäuser torna a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE
HOUSTON (USA) - Grand Opera. Wortham Theatre Center. La Houston Grand Opera ha concluso con successo un’altra stagione con Tannhäuser, un’opera in tre atti con musica e libretto in tedesco di Richard Wagner (1813-1883). Come la maggior parte delle sue opere, Tannhäuser trae ispirazione da leggende medievali tedesche. La quinta opera
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