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Pubblicato il 29 Maggio 2025
Aria di rinnovamento al Gran Teatro estivo sul Lago di Massaciuccoli con anticipazioni sul futuro
Festival Puccini 2025 e... 2026
servizio di Athos Tromboni
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TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut. All'incontro con la stampa erano presenti il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, il presidente della Fondazione Festival Pucciniano, Fabrizio Miracolo, lo scrittore e regista Alfonso Signorini e il direttore artistico del Fesival Puccini, Angelo Taddeo. Si respirava un'atmosfera di rinnovamento, condita di entusiasmo e buoni propositi, tanto che l'ottimismo del management del Festival è riuscito a contagiare non solo i giornalisti presenti, ma anche numerosi operatori del "sistema culturale" di Viareggio, Massarosa, Lucca e territori limitrofi. Saranno cinque le opere in programma - Tosca, La bohème, Turandot, Madama Butterfly, Manon Lescaut - cui si aggiunge un Gran Gala lirico con Anna Netrebko: in totale il Gran Teatro estivo sul Lago di Massagiuccoli sarà aperto per diciassette serate (tutte alle ore 21,15) che avranno per protagonisti gli interpreti più apprezzati dei nostri giorni, riuniti dal nuovo direttore artistico Angelo Taddeo in unico cartellone per celebrare Giacomo Puccini.

«Il Festival Puccini 2025 - ha detto il presidente Fabrizio Miracolo - segna per noi l’inizio di un nuovo corso. Abbiamo lavorato in questi mesi con determinazione per restituire al Festival un ruolo centrale nel panorama lirico internazionale, a partire da un principio semplice ma fondamentale: tutto comincia da qui. Da Torre del Lago, luogo del cuore di Giacomo Puccini, dove il Maestro ha vissuto e composto, e dove quest’estate risuoneranno le sue note, interpretate dalle voci più celebri della scena operistica mondiale. Questo rilancio è stato possibile grazie a una rinnovata collaborazione tra le istituzioni, la Regione Toscana, il Comune di Viareggio, la Fondazione Simonetta Puccini senza naturalmente dimenticare il Ministero della Cultura e tutte le realtà che credono nella forza culturale, civile ed economica del Festival come la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Abbiamo voluto rafforzare anche il dialogo con le forze vive del territorio di Torre del Lago, un luogo che conserva la memoria del compositore e che desideriamo valorizzare in modo sempre più strutturato. Un ringraziamento particolare va al sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, che ha accompagnato con determinazione il processo di rilancio, sostenendo in questi anni la riqualificazione dell’area del Gran Teatro e riconoscendo nel Festival un presidio culturale di eccellenza. Il merito artistico di questa 71ª edizione va al nuovo direttore artistico Angelo Taddeo che, in pochi mesi, ha saputo restituire centralità alla voce, ai grandi interpreti, alla qualità musicale. Abbiamo voluto puntare su un cartellone costruito con alcuni dei più importanti nomi della scena lirica internazionale. È un primo passo. Il nostro obiettivo è costruire, anno dopo anno, un Festival che sia al tempo stesso fedele a Puccini e alla sua musica, ma come lui capace di guardare lontano. Per la prima volta nella storia recente del Festival, prima ancora dell’inizio della stagione in corso, annunciamo anche i titoli della prossima edizione, quella del 2026, che celebrerà il centenario di Turandot. Una scelta che risponde alle esigenze di programmazione avanzata richieste dal pubblico internazionale e che dimostra l’efficienza operativa della nuova struttura e la visione a lungo termine della direzione artistica.» Nel successivo intervento, il sindaco Del Ghingaro ha confermato che la volontà dell'ammimnistrazione comunale al completo è quella di fare di Torre del Lago e del suo Festival Puccini uno dei riferimenti internazionali di maggior prestigio, proprio nel nome di un Maestro «.... celebrato in tutto il mondo»; e in quella ottica, il sindaco ha anche spiegato le ragioni per cui il Comune di Viareggio ha voluto riprogettare e rinnovare il Piazzale Belvedere di fronte a Villa Puccini, piazzale che in effetti si presenta del tutto rinnovato rispetto agli anni passati. La parola è poi passata ad Alfonso Signorini che sarà il regista di due allestimenti: la Tosca d'apertura e la Turandot. Signorini ha confermato che le sue regie saranno nel solco della tradizione, fedeli dunque allo spirito originale di Puccini e dei librettisti che hanno lavorato con lui e per lui. Infine è intervenuto il direttore artistico del festival, Angelo Taddeo: «Il 2025 segna l’inizio di una nuova stagione per il Festival Puccini e possiamo affermare con orgoglio che, quest’estate, alcune tra le più grandi voci della scena internazionale interpreteranno la musica di Puccini proprio qui, a Torre del Lago, dove il compositore l’ha pensata e in gran parte scritta. Maria Agresta, Anna Netrebko, Aleksandra Kurzak, Eleonora Buratto, Rosa Feola, Carmen Giannattasio, Carolina López Moreno, Roberto Alagna, Gregory Kunde, Yusif Eyvazov, Vittorio Grigolo, Francesco Meli, Michael Fabiano, Luciano Ganci, Jonathan Tetelman e molti altri daranno vita, sera dopo sera, a un cartellone vocale di altissimo livello, in dialogo costante con il paesaggio, la storia e l’eredità pucciniana. Dopo 70 edizioni, puntiamo a una rinnovata rilevanza del Festival a livello nazionale e internazionale, e lo facciamo attraverso la musica: quest’anno abbiamo scelto di concentrare ogni sforzo sulla qualità vocale, sull’identità pucciniana e sulla forza dei cast. L’unica nuova produzione è quella della Tosca inaugurale, firmata da Alfonso Signorini, che entrerà in repertorio. Ma lo sguardo è già rivolto al 2026: anno del centenario di Turandot, per il quale abbiamo in programma un nuovo allestimento. Non mancheranno poi, nell’ambito di questo centenario, nel Parco e nell’Auditorium Caruso, due rarità come Turanda di Bazzini e Turandot di Busoni. Un piccolo gesto simbolico che racconta l’ambizione di un Festival che vuole ritrovare voce e visione. » Ospite attesissima del programma 2025 è senza dubbio il soprano Anna Netrebko insignito il 20 dicembre scorso del Premio Puccini – massimo riconoscimento della Città di Viareggio e della Fondazione Festival Pucciniano – che sarà protagonista del Gran Gala del 13 agosto 2025, assieme al tenore Martin Mühle e al baritono Jérôme Boutillier diretti da Michelangelo Mazza e con l’Orchestra del Festival Puccini. La locandina del Gala è divisa in due parti: nella prima saranno eseguite pagine di Giuseppe Verdi da Aida, Macbeth, Don Carlo, Il trovatore; mentre la seconda parte è dedicata naturalmente a Puccini con pagine da Le Villi, Tosca, Edgar e Madama Butterfly.
   
   
   
   
Ecco nello specifico titoli e protagonisti del 71° Festival Puccini:
Venerdì 18 luglio 2025 Opera inaugurale è Tosca (in scena anche l’1, 9 e 29 agosto). Il dramma di ambientazione romana, tratto dalla pièce di Victorien Sardou, fu presentato per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900. A Torre del Lago andrà in scena in un nuovo allestimento con la regia e i costumi di Alfonso Signorini, affiancato da Juan Guilermo Nova per le scene e Valerio Alfieri per le luci; la direzione musicale è di Giorgio Croci. Come Floria Tosca si alterneranno quattro celebri interpreti: Aleksandra Kurzak (18/07), Eleonora Buratto (01/08), Carmen Giannattasio (09/08) e Valentina Boi (29/08). Mario Cavaradossi avrà il volto e la voce di Roberto Alagna (18/07), Michael Fabiano (01/08), Jonathan Tetelman (09/08) e Francesco Meli (29/08), mentre il Barone Scarpia sarà impersonato da Luca Salsi (18/07), Mikołaj Zalasiński (01 e 09/08) e Ivan Inverardi (29/08). Completano il cast Luciano Leoni (Angelotti), Carlo Ottino (Il Sagrestano), Francesco Napoleoni (Spoletta), Paolo Pecchioli (Sciarrone), Omar Cepparolli (Un carceriere) e Francesca Presepi (Un pastore). Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Festival Puccini sono diretti rispettivamente da Marco Faelli e Viviana Apicella.
Sabato 19 luglio 2025 Debutta La bohème (repliche il 26 luglio e il 7 agosto). Tratta dal romanzo Scènes de la vie de bohème di Henri Murger, l’opera fu rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1896. Il Festival ripropone un proprio storico allestimento, firmato nel 2014 da Ettore Scola (ripresa 2025 di Marco Scola Di Mambro), con le scene di Luciano Ricceri, i costumi di Cristiana Da Rold e le luci di Valerio Alfieri: il celebre regista cinematografico aveva usato con successo una narrazione per immagini molto filmica, trasformando la scena in una sorta di “pellicola viva” che mostra al pubblico una Parigi d’epoca popolata da artisti e bohémiens. Le scene evocano con precisione ambienti da atelier pittorico e cafè di fine Ottocento, l’atmosfera è intima e predilige la narrazione emotiva e il dettaglio psicologico. La produzione è stata accolta con entusiasmo dal pubblico delle scorse edizioni, confermando di volta in volta la propria efficacia nel trasmettere l’espressività dell’opera. Sul podio Pier Giorgio Morandi. Rodolfo sarà interpretato da Vittorio Grigolo (19 e 26/07) e Carlo Raffaelli (07/08), Mimì da Nino Machaidze (19 e 26/07) e Maria Novella Malfatti (07/08). Marcello avrà la voce di Vittorio Prato. Musetta sarà Sara Blanch (19/07), Ilina Mihaylova (26/07) e Claudia Belluomini (07/08). Completano il cast Italo Proferisce (Schaunard), Antonio Di Matteo (Colline), Claudio Ottino (Benoît), Matteo Mollica (Alcindoro), Francesco Napoleoni (Parpignol), Francesco Auriemma (Sergente dei doganieri), Simone Simoni (Un doganiere).
Venerdì 25 luglio 2025 Il secondo weekend del Festival si apre con Turandot (poi repliche il 2, 14 e 22 agosto e il 5 settembre). L’opera incompiuta di Puccini verrà rappresentata nella versione completata da Franco Alfano. Torna in scena l’allestimento del 2017 con la regia di Alfonso Signorini - allora al suo primo spettacolo d’opera - le scene di Carla Tolomeo e i costumi di Fausto Puglisi: la produzione è caratterizzata da un impianto scenico sontuoso e visionario, che mescola esotismo e glamour in una Cina immaginaria, fastosa e simbolica, dominata da colori accesi, riflessi d’oro e rosso lacca, motivi orientaleggianti e scene notturne. La direzione musicale è affidata a Renato Palumbo. Turandot - che nella regia appare come una regina fantasma, sospesa tra crudeltà e seduzione, gelo e passione - sarà interpretata da Anna Pirozzi (25/07), Olga Maslova (02 e 14/08) e Ann Mills Courtney (22/08 e 05/09), mentre il ruolo di Calaf sarà sostenuto da Gregory Kunde (25/07 e 02/08), Dario Di Vietri (14/08) e Yusif Eyvazov (22/08 e 05/09). Nei panni di Liù si alterneranno Carolina López Moreno (25/07 e 22/08), Rosa Feola (2/08), Alina Tkachuk (14/08) ed Elisa Balbo (05/09). Timur sarà interpretato da Michele Pertusi (25/07 e 02/08) e da Andrea De Campo (14, 22/08 e 05/09). Completano il cast Massimiliano Pisapia (Altoum); Sergio Vitale (25/07; 02/08 e 14/08) e Stefano Marchisio (22/08 e 05/09) (Ping), Andrea Tanzillo (Pang), Tiziano Barontini (Pong), Luca Dall’Amico (Un mandarino), Andrea Volpini (Il principino di Persia), Irene Celle e Maria Salvini (Ancelle).
Venerdì 8 agosto 2025 Torna poi in scena Madama Butterfly (replica il 23 agosto). L’opera, presentata in prima assoluta nel 1904 alla Scala, trae origine dalla tragedia di David Belasco e dal racconto di John Luther Long. La triste storia di Cio-Cio San viene portata in scena nella produzione del 2020 con la regia, le scene e i costumi a cura di Manu Lalli: un allestimento essenziale ma fortemente simbolico, ispirato al teatro di figura e alle arti visive orientali. La cultura giapponese viene evocata più che rappresentata fedelmente, attraverso segni stilizzati e movimenti coreografici. L’impianto visivo esalta la dimensione rituale e tragica della vicenda dell’adolescente giapponese innamorata di un marinaio statunitense, con una forte attenzione all’interiorità dei personaggi e un uso schiettamente teatrale della luce e del colore. La direzione musicale è affidata ad Antonino Fogliani e Maria Agresta sarà Cio-Cio San, affiancata da Chiara Mogini (Suzuki), Francesca Paoletti (Kate Pinkerton), Vincenzo Costanzo (F.B. Pinkerton), Luca Micheletti (Sharpless), Nicola Pamio (Goro), Manuel Pierattelli (Yamadori), Andrea Tabili (Zio Bonzo), Francesco Auriemma (Yakusidé), Roberto Rabasco (Il commissario imperiale), Francesco Lombardi (L’ufficiale del registro), Maria Salvini (La madre), Claudia Belluomini (La zia), Irene Celle (La cugina).
Sabato 30 agosto 2025 Chiude il ciclo operistico Manon Lescaut (replica il 6 settembre). Il dramma lirico in quattro atti su libretto ispirato al romanzo di Antoine-François Prévost andò in scena per la prima volta al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1893. La regia di Manon Lescaut è firmata da Daniele De Plano sull’allestimento del 2002 dello scultore polacco Igor Mitoraj, autore di scene e costumi (ripresi rispettivamente da Luca Pizzi e Cristina Da Rold). I grandi volti blu di Mitoraj - sottoposti in questi mesi a restauro e che molti ricorderanno per essere parte del Parco della Musica e della scultura intorno al Gran Teatro all’aperto - tornano quindi in scena delineando uno spazio metafisico, solenne e sospeso, dove dialogano con la tragedia di Manon. L’atmosfera è atemporale, con una regia solenne che punta sull’impatto visivo delle forme e sulla loro carica simbolica, trasformando la vicenda in una parabola universale di caduta e perdizione. Dirige Valerio Galli, le luci sono di Valerio Alfieri. Maria José Siri interpreta la protagonista, accanto a Luciano Ganci (Des Grieux), Claudio Sgura (Lescaut), Giacomo Prestia (Geronte di Ravoir), Paolo Antognetti (Edmondo), Matteo Mollica (L’oste), Alessandra Della Croce (Un musico), Nicola Pamio (Il maestro di ballo), Manuel Pierattelli (Un lampionaio), Roberto Rabasco (Sergente degli arcieri), Omar Cepparolli (Il comandante di marina).
Tutte le produzioni vedono impegnati l’Orchestra, il Coro e, ove previsto, il Coro di voci bianche del Festival Puccini, guidati dal maestro del coro Marco Faelli e, per il coro di voci bianche, da Viviana Apicella.

Il festival si arricchisce di una Sezione Off che comprende concerti e spettacoli legati al mondo musicale del compositore o per certi aspetti affini: si comincia il 13 luglio 2025 con una versione dell’atto unico Suor Angelica realizzata nello spazio Mitoraj del Parco della Musica del Gran Teatro, affidata alla regia di Davide Garattini Raimondi e alla direzione di Sirio Scacchetti. A Puccini si sono ispirati nel Novecento tantissimi autori di colonne sonore: uno di essi, Ennio Morricone, è giunto fino a poter “rivaleggiare” in fatto di notorietà e memorabilità dei temi; a lui è dedicato il concerto-tributo Morricone Story il 24 luglio con alcuni interpreti celebri delle colonne sonore del compositore romano, come il soprano Susanna Rigacci e Nello Salza “la tromba del cinema italiano” che interpreteranno brani da Mission, Il clan dei siciliani, Nuovo Cinema Paradiso, La leggenda del pianista sull’oceano, Per un pugno di dollari, C’era una volta in America. All’Auditorium Caruso, l’11 agosto 2025, invece spazio alla danza con Giacomo Puccini, oltre il tempo di Emox Balletto con la coreografia e regia di Beatrice Paoleschi che, sulle note di Puccini, ne costruisce un ritratto sottolineandone la modernità e l’attualità tra danza contemporanea e Urban Dance; primo ballerino Francesco Mariottini, conosciuto dal pubblico anche per la sua partecipazione alla trasmissione TV “Amici” e poi è prevista la presenza dell’attore Andrea Buscemi. Sempre in auditorium, il 27 luglio e il 16 agosto, due recital pianistici, il primo con il vincitore del Concorso pianistico internazionale di Massarosa e il secondo con il pianista Luigi Traino, l’attrice Marilena Cheli e intitolato "Il pianoforte di Puccini". Quindi una serie di Concerti a Villa Paolina - residenza di Viareggio, già appartenuta alla sorella di Napoleone - dove il 3, il 12, il 31 luglio e il 21 agosto si terranno alcuni concerti da camera dedicati rispettivamente a pagine di Vincenzo Bellini, Giovanni Pacini, Johann Strauss figlio e Pietro Mascagni. Il 71° Festival Puccini 2025 di Torre del Lago-Viareggio è realizzato dalla Fondazione Festival Pucciniano con il sostegno di Città di Viareggio, Regione Toscana, Ministero della Cultura. Sponsor: Fondazione Cassa di Risoarmio di Lucca, Steingraeber & Söhne, Paredes, Casheart, Unicoop Firenze, Coop Unicoop Tirreno, Fondazione Banca del Monte di Lucca, General Auto di Siciliano, QN La Nazione.
In appendice alla presentazione del 71° Festival Puccini è stato annunciato dal direttore artistico Angelo Taddeo anche il programma della prossima edizione (la 72.esima nell’estate 2026), dedicata al centenario di Turandot che aprirà il festival il 17 luglio 2026 in un nuovo allestimento curato da Alfonso Signorini (repliche il 24 luglio, 1, 20 e 28 agosto 2026), seguita da Tosca (18 e 31 luglio, 8 e 21 agosto 2026), La bohème (26 luglio, 6 e 27 agosto 2026), Madama Butterfly (7 e 22 agosto, 4 settembre 2026) e La fanciulla del west (29 agosto, 5 settembre 2026). In occasione delle celebrazioni per Turandot, saranno allestite altre due opere scritte da altri compositori sul medesimo soggetto: il 4 luglio, nel Parco della Musica, sarà allestita Turanda di Antonio Bazzini (1867) mentre l’11 luglio, nell’auditorium Caruso, Turandot con la musica però di Ferruccio Busoni (1917). Il 22 luglio 2026, nel Gran Teatro, ci sarà invece un Gala lirico.
Biglietteria La Biglietteria si trova a pochi passi dal secondo ingresso del Teatro sulla Via delle Torbiere (Torre del Lago (LU). È aperta dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00 e sabato pomeriggio dalle 15,00 alle 18.00 - Tel (+39) 0584 359322 - E-mail ticketoffice@puccinifestival.it - www.puccinifestival.it
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Festival Puccini Nella miniatura in alto: lo scrittore e regista Alfonso Signorini Sotto, da sinistra, il tavolo della conferenza stampa: Patrizia Mavilla, Fabrizio Miracolo, Giorgio Del Ghingaro, Alfonso Signorini, Angelo Taddeo e la resposabile dell Ufficio stampa, Floriana Tessitore Al centro, in sequenza, alcuni fra i principali artisti impegnati nel Festival 2025: il direttore Giorgio Croci, Aleksandra Kurzak, Eleonora Buratto, Carmen Giannattasio, Roberto Alagna, Michael Fabiano, Jonathan Tetelman, Francesco Meli, Vittorio Grigolo, Gregory Kunde, Yusif Eyvazov, Maria Agresta, LucianoGanci, Anna Netrebko, Carolina López Moreno e Rosa Feola In fondo: suggestiva panoramica aerea sul Gran Teatro estivo di Torre del Lago
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Pubblicato il 07 Maggio 2025
Il management del prestigioso teatro di Torino lancia la stagione del rosso
Il nuovo cartellone del Regio
redatto da Simone Tomei
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TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare un segno indelebile nel panorama teatrale, prestigiose collaborazioni internazionali che arricchiscono ulteriormente l'offerta artistica e un focus particolare sul coinvolgimento del pubblico più giovane, con iniziative dedicate e progetti speciali volti a formare gli spettatori del futuro: il cartellone si preannuncia come un'esplorazione appassionante delle molteplici sfaccettature dell'animo umano. Il fil rouge che lega l'intera stagione è il colore rosso, emblema di passioni ardenti, conflitti drammatici e aspirazioni profonde. Un colore che evoca l'amore che brucia nel cuore degli amanti, il desiderio che infiamma i sensi, ma anche la ferita che lacera l'anima e il potere che soggioga la volontà. Il rosso è, in definitiva, il colore della vita in tutte le sue manifestazioni più intense e vibranti, e sarà il filo conduttore di un viaggio emozionante attraverso le opere e i balletti in programma, un viaggio che promette di coinvolgere e appassionare il pubblico.
Questo il comunicato del Teatro Regio. Inaugurazione il 10 ottobre con Francesca da Rimini di Zandonai, opera creata a Torino: sul podio il Direttore musicale Andrea Battistoni, in scena il nuovo allestimento di Andrea Bernard. Attesissimo ritorno di Riccardo Muti nel Macbeth di Verdi, presentato nel nuovo allestimento di Chiara Muti. Per la prima volta a Torino i Dialoghi delle carmelitane di Francis Poulenc, uno dei più grandi capolavori del Novecento. Grande spazio alla danza con la presenza di Roberto Bolle in Caravaggio, il ritorno del Balletto del Teatro Nazionale di Praga e la novità costituita dalla prima presenza a Torino del Balletto dell’Opera Nazionale di Riga. Chiudono due nuove produzioni dei Puritani di Vincenzo Bellini e di Tosca di giacomo Puccini, per la firma dei registi Pierre-Emmanuel Rousseau e Stefano Poda. Rosso è il titolo della Stagione, è il colore delle emozioni più viscerali, è passione e rischio, desiderio e ferita, potere e slancio creativo. È il colore dell’amore che brucia, del tradimento che lascia il segno. Le opere e i balletti che compongono la Stagione 2025/2026 fanno vivere tutto questo, con la forza universale della musica. In un tempo segnato da conflitti e inquietudini, l’arte forse non può offrire risposte, ma può certamente stimolare consapevolezza. Il teatro è un’esperienza in cui divertendosi ci si interroga, si ride e ci si commuove.

Il sindaco Stefano Lo Russo «Regio bussola culturale». Il Sindaco della Città di Torino e Presidente della Fondazione Teatro Regio Stefano Lo Russo dichiara: «Il Teatro Regio è molto più di un luogo dedicato alla musica: è uno spazio in cui la città si specchia, si riconosce e si interroga. Con la nuova Stagione, il Regio conferma il suo ruolo di bussola culturale, capace di coniugare tradizione e innovazione, arte e impegno civile. Salutiamo con entusiasmo la nomina del Maestro Andrea Battistoni a Direttore musicale, il ritorno di artisti straordinari come Riccardo Muti e Roberto Bolle e un cartellone che sa parlare al presente. Il Regio è un patrimonio collettivo, un’eccellenza costruita ogni giorno con passione e visione, da sostenere e vivere insieme».
Il sovrintendente Mathieu Jouvin: «La nuova Stagione del Teatro Regio si addentra in quella «regione cruciale dell’anima in cui il Male assoluto si oppone alla fratellanza», individuata dallo scrittore e intellettuale francese André Malraux, in cui ciascuno di noi è messo alla prova perché chiamato a discernere tra desiderio ed etica, tra potere e giustizia, infine tra male e bene. È uno spazio interiore e rivelatore che il teatro lirico, attraverso la forza delle emozioni e l’universalità della musica, ci aiuta ad abitare e comprendere meglio della ragione. È lì che si gioca la battaglia decisiva dell’animo umano: la capacità di scegliere la virtù invece del male, e con essa il senso stesso della nostra esistenza. In questo cammino profondo e accidentato, il filo conduttore della Stagione è Rosso, titolo che evoca ciò che pulsa sotto la superficie delle storie: è il sangue che scorre nelle vene, è energia primordiale che alimenta l’ardore o la violenza; è fuoco del desiderio e calore di chi lotta per un ideale, per amore, per la libertà; è simbolo di conflitto e tensione vitale. Nessuno esce illeso dal rosso: alcuni lo cercano, altri lo subiscono, ma tutti lo portano addosso. Quello che ci interessa raccontare non è il traguardo, ma il percorso: mutevole, irto di ostacoli, capace di rivelare la complessità dell’animo umano. È nel sottile confine tra desiderio e virtù che si avviluppano queste fortissime tensioni: è in questa «regione cruciale» che il teatro trova il suo senso più autentico. Con l’arrivo del Maestro Andrea Battistoni come Direttore musicale, il ritorno di Riccardo Muti - a conferma del legame profondo che unisce il Maestro alla Città e al nostro Teatro -, il debutto torinese dei Dialogues des Carmélites e la riscoperta di Francesca da Rimini, il Regio riafferma la propria identità di teatro d’arte e di pensiero, di teatro che sa affrontare il grande repertorio e al contempo promuove con forza titoli da scoprire. La nuova Stagione nasce dall’intreccio di visione e professionalità: un cartellone ricco, solido, che vuole dialogare con il mondo contemporaneo nel segno della bellezza, della qualità artistica e del piacere estetico, elementi resi possibili grazie a una fase storica di rinnovata energia, che scaturisce dal lavoro corale di chi ogni giorno contribuisce a costruire e far vivere il Regio. Desidero a questo proposito ringraziare tutte le persone che animano il nostro Teatro con passione e dedizione, condividendo la gioia per l’attribuzione, per due anni consecutivi, del Premio Abbiati: premio per la migliore produzione nel 2023 con La Juive e premio speciale nel 2024 con Manon Manon Manon. Riconoscimenti che parlano di qualità, visione e partecipazione».
Il direttore artistico Cristiano Sandri «Grandi artisti e voglia di scommettere». Cristiano Sandri, Direttore artistico commenta: «Questa Stagione nasce dalla volontà di intrecciare epoche, linguaggi e sensibilità diverse, restituendo al teatro musicale il suo ruolo di specchio del presente e delle nostre inquietudini: una discesa nel cuore vivo dei conflitti che attraversano la storia e le coscienze, ma insieme un gesto di fiducia nella forza trasformativa della musica, nella poesia delle voci, nel potere visionario della scena. Ogni titolo è pensato per generare dialogo: fra tradizione e ricerca, fra le attese del pubblico e il desiderio di aprire nuovi orizzonti. Accanto al grande repertorio, proponiamo opere rare come Francesca da Rimini, che torna nel teatro che le diede la luce nel 1914, e Dialogues des Carmélites, un titolo molto importante nella storia della musica che non è invece mai stato eseguito a Torino. Ritroviamo artisti straordinari per la storia del nostro Teatro, come Riccardo Muti - in un Macbeth che porta la incisiva firma registica di Chiara Muti - e Robert Carsen, che torna a Torino dopo diversi anni con l’opera di Poulenc. Accanto a loro, due registi premiati con l’Abbiati nel 2024: Stefano Poda, che firma la nuova produzione di Tosca dopo il recente successo de La Juive, e Andrea Bernard, al suo debutto al Regio. Due generazioni a confronto, due visioni diverse ma ugualmente rivolte verso un racconto inedito, approfondito e spettacolare delle storie messe in scena. È una Stagione pensata per un pubblico curioso e aperto, che crede nella pluralità delle voci e nella vitalità del repertorio come strumento di conoscenza e meraviglia. A questo pubblico ci rivolgiamo con un’offerta ampia e articolata, capace di parlare a sensibilità diverse e di proporre percorsi speciali anche grazie alla presenza del Regio Ensemble, parzialmente rinnovato quest’anno con giovani talenti provenienti da tutto il mondo. Accanto al cartellone principale, presentiamo infatti titoli pensati specificamente per famiglie e scuole, anche attraverso adattamenti drammaturgici di opere del repertorio. Nel percorso della Stagione 2025/2026 è motivo di grande soddisfazione che il nostro Direttore musicale Andrea Battistoni firmi l’apertura e la chiusura, conferendo robustezza e unitarietà a tutto il percorso, oltre che confermando il legame con l’Orchestra e il Coro. La passione per il grande repertorio italiano unita alla volontà di riscoprire titoli meno frequentati, l’impegno nella divulgazione culturale, con particolare attenzione alle nuove generazioni, rendono quella di Battistoni una presenza preziosa che saprà accompagnare il Teatro e i suoi complessi artistici verso nuove sfide, rafforzandone l’identità e il respiro internazionale».
  
  
  
  
Il direttore musicale Andrea Battistoni «Affrontare una nuova Stagione al Teatro Regio significa immergersi in un percorso ricco di stimoli, dove tradizione e ricerca si intrecciano senza soluzione di continuità. Sono particolarmente felice di entrare pienamente nel mio incarico con due titoli che rappresentano, ciascuno a suo modo, una sfida musicale e drammaturgica affascinante. Francesca da Rimini di Zandonai è un’opera che da tempo desideravo dirigere: affonda le radici in una stagione fertile e cosmopolita dell’opera italiana, dialogando con le avanguardie europee attraverso una scrittura orchestrale raffinata e visionaria. Dirigerla al Regio, dove ebbe la sua prima assoluta, ha per me un significato simbolico profondo. Tosca, invece, è un titolo che sento visceralmente: un’opera che, nella perfetta fusione tra musica, parola e ritmo teatrale anticipa quasi la logica del grande thriller cinematografico. Puccini, con la sua capacità di reinventare l’opera per il nuovo secolo, ci sorprende ogni volta con una tensione emotiva che rimane viva e inesorabile. Questa Stagione segna per me l’ingresso nel cuore vivo della progettualità del Regio: un cammino che desidero percorrere con grande impegno, consolidando l’identità musicale del Teatro e aprendo nuove strade espressive, nel segno della grande tradizione e di uno sguardo sempre rivolto al futuro».
Venerdì 10 ottobre 2025 inaugurazione con Francesca da Rimini L’inaugurazione della Stagione d’Opera e di Balletto 2025/2026 è il 10 ottobre 2025 con un nuovo allestimento di Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai. Opera intensa, liricamente vibrante, vide la sua prima proprio al Regio nel 1914: proporla oggi significa dare voce a una pagina di grande qualità artistica e rara presenza nei cartelloni contemporanei. Una vicenda in cui il rosso è quello della passione che sfida la legge, del tradimento agito e subito, del sangue che suggella la colpa e rivela la verità: Francesca incarna il punto di frattura tra eros e dovere, tra desiderio e ordine, dove l’amore diventa atto sovversivo. Tratto dalla tragedia di Gabriele D’Annunzio, ispirata al celebre episodio dantesco del V Canto dell’Inferno, il dramma racconta l’amore proibito e travolgente tra Paolo e Francesca. Sul podio sale il Direttore musicale del Regio Andrea Battistoni, esperto interprete di rarità musicali, al suo debutto nel titolo. La regia di Andrea Bernard restituisce alla protagonista un’identità forte e consapevole: Francesca non è più solo vittima, ma figura lucida, capace di scegliere e agire, sospesa tra la bellezza e la brutalità dell’amore, della vita e della morte. Protagonisti tre interpreti di rilievo internazionale: Roberto Alagna, star internazionale che torna al Regio dopo vent’anni; Barno Ismatullaeva, rivelazione al Regio nel 2023 con Madama Butterfly, oggi presenza stabile nei principali teatri di tutto il mondo; e George Gagnidze, tra i baritoni drammatici più richiesti per l’intensa presenza vocale e scenica. L’opera, in scena fino al 23 ottobre, si avvale del sostegno di Intesa Sanpaolo, che è al fianco del Teatro Regio dal 2011 e rinnova il suo impegno anche per questa inaugurazione. La Stagione prosegue con l’energia di Mozart: il secondo titolo in cartellone porta in scena uno dei capolavori più vivaci, raffinati e sorprendenti di Wolfgang Amadeus Mozart: Il ratto dal serraglio (Die Entführung aus dem Serail), in scena dall’8 al 16 novembre in un allestimento creato nel 2024 per l’Opéra Royal de Versailles da Michel Fau, attore teatrale e cinematografico nonché regista di teatro e d’opera francese, che ambienta l’azione in un Oriente stilizzato e teatrale, esaltato da sgargianti scenografie e costumi vivacissimi. Mozart scioglie un intreccio fatto di disavventure, gelosie e bramosia all’insegna della bontà e del perdono. Sul podio del Regio debutta Gianluca Capuano, specialista del repertorio settecentesco, collaboratore abituale di Cecilia Bartoli, direttore musicale dell’Opéra di Monte-Carlo e Premio Abbiati 2022. Il cast riunisce voci giovani e già affermate: il tenore australiano Alasdair Kent già apprezzato al Regio ne Il matrimonio segreto in alternanza con il giovane tenore sudamericano Antony Leon, vincitore dell’ultima edizione di Operalia, al suo primo importante debutto italiano; il soprano russo Olga Pudova, applaudita in passato nel nostro teatro come Regina della notte nel Flauto magico; il soprano sivigliano Leonor Bonilla, secondo Opera World «una certezza della scena lirica spagnola», al suo debutto torinese. Italgas conferma il suo sostegno alla Stagione 2025/2026 in qualità di Presenting Partner dello spettacolo.
Spazio alla danza moderna e classica La danza rafforza la sua presenza nella Stagione, confermandosi come un linguaggio capace di narrare, attraverso il corpo, storie avvincenti che ci toccano nel profondo. Tra questi racconti, il rosso caravaggesco - che emerge dalla tenebra per affermare la vita - si trasforma in gesto, in vibrazione muscolare, in movimento puro: Roberto Bolle torna al Teatro Regio dal 27 al 29 novembre per portare per la prima volta a Torino Caravaggio, la creazione coreografica di Mauro Bigonzetti, su musiche di Bruno Moretti ispirate a Claudio Monteverdi. Una produzione Artedanza. Proseguiamo nel mese di dicembre con due balletti iconici, dove il rosso della Stagione si fa amore, conflitto, incanto e perdita. Dal 5 al 14 dicembre torna a Torino il Balletto del Teatro Nazionale di Praga con Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev, nella coreografia di John Cranko. In una partitura tra le più ricche del Novecento, la compagnia - composta da danzatori di diciotto nazionalità - dà corpo a un balletto che fonde dramma e poesia, energia e struggimento, attraversando l’abisso che separa l’amore dalla morte. Dal 19 al 28 dicembre debutta al Teatro Regio il Balletto dell’Opera Nazionale di Riga con Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij, un classico assoluto del repertorio e simbolo universale della danza. La coreografia originale di Petipa e Ivanov è ripresa da Aivars Leimanis. La fiaba di Odette e del principe Siegfried prende vita in un allestimento che restituisce tutta la purezza e la malinconia della leggenda: il sortilegio, la promessa, l’inganno, il sacrificio. La musica di Čajkovskij - intensa come una confessione notturna -accompagna i destini dei personaggi come un manto di stelle, dove la grazia si fonde al dolore.
Il 2026 si apre con il belcanto di Rossini e il ritorno di Riccardo Muti La Cenerentola di Gioachino Rossini, in scena dal 20 al 27 gennaio 2026, schiude con il sorriso l'anno nuovo. Scritta nel 1817, l’opera trasforma la celebre storia di Charles Perrault in una parabola teatrale sul potere della bontà, dove travestimenti, braccialetti e patrigni prendono il posto dei simboli classici. Nel mondo fiabesco di Rossini non c’è vendetta senza perdono, non c’è oppressione che una risata intelligente non possa ribaltare. Manu Lalli firma la regia, già applaudita al Maggio Musicale Fiorentino, e dirige Antonino Fogliani, specialista del repertorio rossiniano, che debutta al Regio. Protagonista è Vasilisa Berzhanskaya, soprano dalle incredibili doti vocali alla sua prima apparizione torinese; accanto a lei Nico Darmanin, Roberto De Candia e Carlo Lepore: un cast di assoluto livello per una produzione che promette leggerezza e incanto.
Riccardo Muti torna al Regio con Macbeth di Giuseppe Verdi, in scena dal 24 febbraio al 7 marzo 2026 in un nuovo allestimento firmato da Chiara Muti, che scava nei tormenti dei protagonisti e nel rosso più oscuro: quello del sangue versato per sete di dominio, della colpa che non si lava, del desiderio che si tramuta in condanna. Quando Verdi mise in musica la tragedia shakespeariana nel 1847, trasformò ogni elemento teatrale in materia sonora, arricchendo la tragedia originale di una forza nuova, visionaria, capace di anticipare il suo linguaggio futuro. Macbeth è un titolo che Riccardo Muti ha reso suo in modo esemplare: cinquant’anni di studio e interpretazione ne fanno oggi il massimo riferimento mondiale per questa partitura straordinaria. Il suo ritorno al Regio - il quarto in cinque anni - è un appuntamento atteso e carico di aspettativa. Al suo fianco, Chiara Muti firma una regia profonda e intensa, nata anche dalla sua personale esperienza di interprete teatrale di Lady Macbeth. Nella sua lettura, gli occhi del protagonista diventano porte che dànno accesso all’interiorità, illuminando l’anatomia dell’assassinio. Nel ruolo del titolo troviamo Luca Micheletti, baritono e attore, figura di straordinaria intensità scenica. Con lui un cast verdiano d’eccellenza: Lidia Fridman, Giovanni Sala, Ildebrando D’Arcangelo. La produzione è resa possibile grazie al contributo di Reale Mutua.
Per la prima volta a Torino il capolavoro di Poulenc L’oppressione politica, la violenza cieca del Terrore, la scelta estrema della fede. La forza silenziosa del martirio sfida la brutalità del potere nei Dialogues des Carmélites, capolavoro di Francis Poulenc al suo storico debutto torinese, dal 31 marzo al 12 aprile 2026, nell’allestimento efficacissimo, toccante e altamente evocativo firmato da Robert Carsen per il Dutch National Opera & Ballet. L’opera, ispirata alla vera storia delle sedici monache ghigliottinate a Compiègne nel 1794, è uno dei vertici del teatro musicale del Novecento. Il libretto, tratto da una sceneggiatura di Georges Bernanos, è costruito come un conte philosophique, in cui ogni personaggio riflette sulla vita, sulla morte e sul senso del sacrificio. Poulenc ne fa un’opera intensa, profondamente commovente, in cui la musica scava nel silenzio, nei dubbi, nel coraggio. L’ormai leggendaria regia di Robert Carsen disegna uno spazio essenziale e sacro, che restituisce al pubblico tutta la forza emotiva e morale della vicenda. Debutta al Teatro Regio il maestro franco-canadese Yves Abel, fondatore e direttore dell’Opéra Français di New York. Tra le interpreti spicca Ekaterina Bakanova, che torna a Torino - dopo il personale trionfo nella Manon di Jules Massenet -per il suo esordio nel ruolo di Blanche. Grande opera corale, Dialogues des Carmélites rappresenta la sfumatura più interiore e struggente della Stagione: un rosso che non esplode, ma arde in silenzio. Quello del coraggio che non si impone, ma resiste. Del sangue versato non per odio, ma per scelta.
Due nuove produzioni per chiudere la Stagione Guerra civile, ideologie opposte, cuori lacerati: I Puritani, opera ultima di Vincenzo Bellini - in scena dal 6 al 17 maggio 2026 - è una storia di amore e fedeltà, dove il legame sentimentale tra Elvira e Arturo si fa fragile fiore in un campo insanguinato. Pierre-Emmanuel Rousseau, artefice del successo di La Rondine nel 2023, torna con un nuovo allestimento molto elegante, tra neoclassicismo e romanticismo. Il rosso che attraversa questa produzione è quello della mente sconvolta, della passione che sopravvive alle armi, della fedeltà che resiste alla guerra. Sul podio, un raffinato interprete del belcanto come Francesco Lanzillotta, già applaudito al Regio per Norma e La Rondine. Nel ruolo di Arturo, la star internazionale John Osborn, voce di riferimento per questo repertorio. Accanto a lui Gilda Fiume e Simone Del Savio, per un cast di altissimo livello. In Tosca di Puccini tutto è rosso: il sangue, la gelosia, il desiderio, la violenza del potere. Nell’atmosfera tesa e claustrofobica della Roma papalina, si consuma una delle tragedie più celebri del repertorio lirico. È lei a chiudere la Stagione, dal 12 al 21 giugno 2026, in un nuovo spettacolare allestimento di Stefano Poda, che torna al Regio con la sua inconfondibile estetica visionaria, con la sua forza simbolica sempre capace di meravigliare. La direzione musicale di Andrea Battistoni garantisce un finale di stagione ad altissima tensione emotiva. Debuttata a Roma nel 1900, Tosca è tra le opere più popolari di Giacomo Puccini: tre atti rapidi e serrati, ciascuno segnato da un’aria memorabile - «Recondita armonia», «Vissi d’arte», «E lucevan le stelle» - intrecciano melodramma e azione in un perfetto meccanismo teatrale. Il dramma originale di Victorien Sardou, ambientato nel 1800, diventa per Puccini un thriller storico, scandito da colpi di scena, interrogatori, fughe e sacrifici. In scena, la crudeltà inquisitoria del barone Scarpia, interpretato da Roberto Frontali, si oppone alla figura idealista e passionale di Mario Cavaradossi, affidato alla voce di Martin Muehle. Al centro, Chiara Isotton dà corpo a una Floria Tosca sempre più consapevole, che da donna innamorata diventa eroina tragica, travolta e trasformata dagli eventi. Dieci produzioni, settantacinque recite che vedono impegnati l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, quest’ultimo istruito con rigore e riconosciuta professionalità da Ulisse Trabacchin. A loro si aggiunge il Coro di voci bianche del Regio affidato alle mani esperte di Claudio Fenoglio.
Conferenze-concerto Anche per la Stagione 2025/2026 tornano le Conferenze-concerto, pensate per accompagnare il pubblico alla scoperta delle opere in programma. A condurle sono la giornalista Susanna Franchi e la musicologa Liana Püschel; per Macbeth interviene il professor Paolo Gallarati, mentre la giornalista Elisa Guzzo Vaccarino cura gli incontri dedicati ai balletti. Durante gli appuntamenti si dialoga con i protagonisti degli spettacoli e si ascoltano dal vivo alcuni dei momenti musicali più celebri. L’ingresso è libero.
Anteprime Giovani e nuove opportunità Il Teatro Regio rinnova il suo impegno per rendere l’opera accessibile a tutti. Tre soli settori di prezzo per facilitare la scelta, “prime” aperte a tutti con prezzi allineati a quelli delle altre recite, sconti con le Regio Card. Da quest’anno, crescono le opportunità per i più giovani: la Regio Card Giovani è ora dedicata a chi ha tra i 16 e i 30 anni, con biglietti al 50% e offerte last minute a 10 euro. Nasce inoltre la nuova Regio Card Under16 che dà diritto all’acquisto di un biglietto a € 10 e allo sconto del 10% per l’eventuale accompagnatore. Proseguono anche gli appuntamenti con le Anteprime Giovani, riservate al pubblico under 30, con biglietti al costo invariato di 10 €: un’opportunità imperdibile per vivere la magia dell’opera a teatro.
"La Scuola all’Opera" e "In famiglia" L’opera è davvero patrimonio di tutti e si inizia ad amarla sin da piccoli. Il Regio propone un cartellone di spettacoli dedicati appositamente alle migliaia di studenti, docenti e famiglie, a condizioni di biglietteria molto favorevoli. Il cartellone di "La Scuola all’Opera", realizzato con il contributo di Esselunga e degli Amici del Regio, propone sei spettacoli, tra rielaborazioni del grande repertorio e nuove opere per ragazzi, da novembre a maggio. "In famiglia" presenta cinque titoli per accostarsi gradualmente al repertorio operistico. Segnaliamo in particoalre due nuove produzioni - Hänsel e Gretel di Humperdinck e La Cenerentola di Rossini - e il ritorno di due grandi successi - Pierino e il lupo di Prokof’ev e Il piccolo principe di Valtinoni - che continuano a incantare bambini, adulti e giovani melomani.
Mathieu Jouvin conclude: «Come Sovrintendente, desidero cogliere questa occasione per esprimere il mio più profondo apprezzamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori del Teatro Regio: è grazie al loro instancabile impegno e alle loro capacità che siamo in grado di offrire una Stagione come questa. Ringrazio il Presidente, il Vicepresidente e i Consiglieri di Indirizzo per il loro costante supporto nel costruire il Regio di oggi e di domani. Un sentito ringraziamento al Ministero della Cultura, alla Città di Torino e alla Regione Piemonte per il fondamentale e costante apporto; a tutti i Soci della Fondazione per l’indispensabile sostegno, agli Amici del Regio per l’incessante e affettuoso supporto e alle tante Aziende che con il loro contributo manifestano la loro adesione al Teatro Regio. È grazie all’aiuto di tutte queste realtà se il Teatro Regio può essere davvero di tutti, in ragione delle tante opportunità per accedere ai nostri spettacoli che offriamo alle più diverse fasce di pubblico: è sulle persone che scelgono l’opera e la musica di qualità, nostre complici insostituibili, che convergono tutte queste energie».

Calendario di vendita abbonamenti e biglietti Abbonamenti a 4, 5 o 9 spettacoli, con garanzia di posto fisso e risparmio dal 15% al 30% rispetto alla somma dei biglietti:
- da martedì 6 maggio a sabato 28 giugno 2025 gli attuali abbonati hanno la possibilità di rinnovare i propri abbonamenti esclusivamente alla Biglietteria del Teatro.
- da lunedì 26 maggio è possibile acquistare i nuovi abbonamenti sia in Biglietteria sia on line sul sito del Regio.
Carnet a 3 o 4 spettacoli, con risparmio dal 10% al 20% rispetto alla somma dei biglietti:
- da sabato 21 giugno 2025.
Biglietti in vendita a partire da sabato 21 giugno 2025. Per agevolare le modalità di acquisto, è possibile il pagamento rateizzato degli abbonamenti e dei carnet. Biglietteria del Teatro Regio Piazza Castello 215 - Torino | Tel. 011.8815.241 - 011.8815.242 - biglietteria@teatroregio.torino.it Orario di apertura: da lunedì a sabato ore 11-19; domenica: ore 10.30-15.30; un’ora prima degli spettacoli.
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Regio di Torino Nella miniatura in alto: il logo della Stagione 2025/2026 Sotto, i protagonisti principali dell'opera d'apertura della stagione: Andrea Battistoni (direttore), Barno Ismatullaeva (Francescada Rimini) e Andrea Bernard (regista) Al centro in sequenza altri protagonisti della Stagione: Riccardo Muti, Chiara Muti, Cristiano Sandri, Stefano Poda, Mathieu Jouvin, Francesco Lanzillotta, Roberto Bolle, Pierre Emmanuel Rousseau, Chiara Isotton, Ekaterina Bakanova, Olga Pudova, Roberto Alagna In fondo: panoramiche sulla sala del Teatro Regio di Torino, su La Cenerentola e sui balletti Romeo e Giulietta e Il lago dei cigni
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Pubblicato il 04 Marzo 2025
Presentato alla stampa nella cittā felsinea il ricco calendario di iniziative collaterali a ŦLibera la Musicaŧ
Bologna Festival programmi divulgativi
servizio di Athos Tromboni
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BOLOGNA - Presentato oggi nelle sale più bohèmienne che rustiche della Birreria Popolare della città felsinea il programma divulgativo di Bologna Festival, titolare anche del prestigioso calendario che va sotto il nome «Libera la musica» (i concerti di questa sezione del Festival fanno perno sulla presenza di "Grandi interpreti" che per il 2025 vedranno il prossimo il 2 maggio 2025 al Pala Dozza un concerto di Riccardo Muti sul podio dei Berliner Philharmoniker), ma che non si limita agli appuntamenti di grido, ma svolge anche una importante attività di promozione della musica classica in città e dintorni. A presentare i programmi divulgativi di Bologna Festival sono stati la sovrintendente e direttora artistica Maddalena da Lisca insieme alle collaboratrici Sara Spinelli (responsabile dell'Ufficio Scuole - e insieme a Paola Soffià - anche coprogettatrice della rassegna Note sul Registro), Anahì Dwornoczak (responsabile del Progetto Baby BoFe') e Domitilla Lai (responsabile del Progetto Classica in Sneakers). Sono cinque i filoni educativi e divulgativi che nel corso degli anni sono stati sviluppati da Bologna Festival con uno sforzo creativo e produttivo del gruppo di giovani donne guidato proprio dalla sovrintendente Maddalena da Lisca, da sempre favorevolmente disponibile alle proposte del suo staff: infatti dopo il suo saluto ai giornalisti intervenuti alla conferenza stampa presso la Birreria Popolare, la da Lisca ha detto: «Negli uffici di Bologna Festival c’è sempre un gran fermento di attività che si affianca a quella dedicata ai grandi concerti della stagione. Si tratta di un lavoro continuo e sotterraneo per portare infaticabilmente la musica davvero a tutti. Seminiamo, seminiamo e la soddisfazione di sapere che qualche frutto diventa maturo, con i nostri piccoli spettatori che talvolta diventano addirittura musicisti, è per noi una tra le gioie professionali più grandi.»
   

Si parte dunque con Baby BoFe’ il 9 marzo 2025 al Teatro dell'Antoniano, quindi subito Classica in Sneakers alla Birreria Popolare di Via del Luzzo 4/a (in pieno centro a Bologna) per un programma di 10 concerti dal 24 marzo al 24 novembre 2025, mentre le attività più dedicate alla formazione di campi specifici, come l’ormai ventennale Note sul Registro dedicato alle scuole o Pillole di Bellezza pensato per la musica al lavoro, proseguono il loro impegno pur se lontane dai riflettori degli eventi pubblici. Dal 2 aprile 2025, poi, i tre appuntamenti divulgativi al Museo della Musica con Carteggi Musicali, pensati invece per un pubblico già coinvolto nel repertorio classico, che voglia approfondire la propria conoscenza in vista della stagione vera e propria, che aprirà le porte del PalaDozza il 2 maggio come già detto. Dunque per Bologna Festival si tratta di un impegno importante ed estremamente capillare, al fine di restituire alla società civile di Bologna «... una consuetudine virtuosa con la grande musica di tradizione, l’abitudine all’ascolto attivo e una maggiore consapevolezza verso la storia musicale della civiltà occidentale ...» come in sintesi hanno sottolineato tutte le intervenute alla conferenza stampa di presentazione dei programmi divulgativi.
Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm Nella miniatura in alto: la sovrintendente di Bologna Festival, Maddalena da Lisca Sotto, in sequenza: ancora la da Lisca con le collabroratrici Sara Spinelli, Anahì Dworniczak e Domitilla Lai
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Flatlandia del fatto percettivo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una favola in musica. Anzi una fantafavola quella messa in scena dal Teatro Sociale di Rovigo in prima esecuzione assoluta, venerdì 9 maggio (per il Teatro Ragazzi) e domenica 11 maggio 2025 (per gli abbonati alla stagione d'opera): Flatlandia è un'opera multimediale in 1 atto - recita il sommarietto - liberamente ispirata al racconto fantastico a più dimensioni di Edwin A. Abbott, scrittore, teologo e pedagogista britannico vissuto a cavallo fra Ottocento e Novecento. Ma proprio perché è stata realizzata come opera multimediale su libretto di Andrea Vivarelli con musiche di scena originali di nove autori viventi, lo spettacolo si presta ad alcune considerazioni relative alla storia e allo sviluppo del teatro musicale. Dunque, in principio (verso la fine del XVI secolo) era il canto con accompagnamento di strumenti cordofoni l'elemento principale, dove la voce nel "recitar cantando" era fondamentale per una rappresentazione ligia alla teoria degli affetti. Poi venne il Settecento: e Galuppi, Alessandro Scarlatti, Händel
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Eventi
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Festival Puccini 2025 e... 2026
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut.
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Opera dal Nord-Ovest
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Carmen delle parole e delle note
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Con Carmen di Georges Bizet, l’Opera Carlo Felice di Genova ha proseguito la sua Stagione Lirica 2024-2025 mandando in scena l’ottavo titolo in cartellone. Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella di Prosper Mérimée, Carmen è tra i titoli più celebri e popolari dell’intero repertorio
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Opera dall Estero
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Giulio Cesare a Berkeley
servizio di Ramón Jacques FREE
BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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Vocale
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Opera dal Centro-Nord
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Giselle around Le Villi
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Opera dal Nord-Est
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Enkbath grande Rigoletto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. E’ stato un Rigoletto come non lo si vedeva da anni, quello andato in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un cast eccezionale ha animato il palcoscenico del debutto. Daniel Oren ha diretto l’Orchestra del Verdi con straordinaria maestria, attento a tutte le sfumature della splendida musica del
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Classica
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Zangiev/Gadijev accoppiata vincente
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Due opere monumentali della musica russa, lontane nel linguaggio ma accomunate da una tensione emotiva profonda, si incontrano in un’unica serata: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Prokof’ev e la Sesta sinfonia di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, la celebre Patetica. Da un lato, un’esplosione di energia, una scrittura virtuosistica al
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
FREE
FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Eventi
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Il nuovo cartellone del Regio
redatto da Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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Opera dal Centro-Nord
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Un Falstaff maturo e autoritario
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Echi dal Territorio
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Vivaldi e il mandolino
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Cosė fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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Personaggi
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Ferrara e Vivaldi connubio in musica
redatto da Edoardo Farina FREE
È il quarto anno consecutivo che il maestro Federico Maria Sardelli è presente nel cartellone musicale del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Questa volta ha proposto al pubblico estense una Serenata a tre che è praticamente una pagina dimenticata del catalogo del "Prete Rosso". Sardelli è direttore d'orchestra, compositore,
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Vocale
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Serenata d'amore torna a cantare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima esecuzione assoluta in tempi moderni di una pagina musicale molto bella di Antonio Vivaldi, la Serenata a tre RV 690, ha richiamato nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" un buon numero di spettatori ed estimatori della musica del "prete rosso", tanto da registrare praticamente il tutto esaurito. Ancora una volta il majeuta è
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Classica
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Il ritorno dei Cardelli
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il ritorno dei Cardelli. Sembra quasi il titolo di una saga, e tale parrebbe se si considerasse la regolarità con cui da un paio di lustri i recital solististici di Matteo (pianoforte) o di Giacomo (violoncello), nonché i concerti in Duo, fanno registrare una loro presenza nelle rassegne cameristiche di Ferrara. Stavolta, per gli appuntamenti dei
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Nuove Musiche
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Lo Specchio di Dioniso
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Continua la ricca programmazione del Teatro Comunale “Claudio Abbado” luogo simbolo della tradizione culturale locale, nell’ambito della Stagione Opera & Danza 2024-2025 con in scena il decimo appuntamento dei quattordici previsti, Lo Specchio di Dioniso - Risonanze polifoniche erranti venerdì 21 marzo 2025 (replicatosi nella serata successiva)
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Opera dal Nord-Est
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Elektra nella Repubblica di Weimar
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA – Nei fermenti intellettuali dei primi anni del Novecento, quando le teorie di Sigmund Freud e gli studi sull'isteria e sull'inconscio scuotevano le fondamenta del pensiero occidentale, il mito degli Atridi subì una profonda umanizzazione; il letterato e poeta Hugo von Hofmannsthal, reinterpretando la leggenda mitologica in chiave
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Opera dal Centro-Nord
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Norma da manuale
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Dopo oltre quarantacinque anni di assenza, Norma torna a Firenze in un allestimento che non si limita a celebrare il capolavoro di Vincenzo Bellini, ma lo reinterpreta con una chiave scenica e musicale di forte impatto. La regia di Andrea De Rosa e la direzione del M° Michele Spotti plasmano uno spettacolo che, pur rispettando la tradizione
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Vocale
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Chansons e Canzonette un viaggio raffinato
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - La domenica mattina può trasformarsi in un’oasi di rigenerazione, un momento in cui ricaricare le energie prima di affrontare una nuova settimana. Così è stato domenica 9 marzo 2025, quando il Primo Foyer del Teatro Carlo Felice di Genova ha accolto il pubblico per un raffinato appuntamento di musica da camera dal titolo
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Classica
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Musiciennes pronipoti delle veneziane
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Se a un gruppo di ottime musiciste si unisce una straordinaria violinista, il gioco è fatto: Jordi Savall, il direttore filologo specialista nella musica antica, non lesina mai sorprese (ogni volta che l'abbiamo ascoltato a Ferrara e in altri teatri o festival d'altre città, è sempre stato... sorprendente) anche stavolta non ha mancato di stupire:
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Eventi
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Bologna Festival programmi divulgativi
servizio di Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Presentato oggi nelle sale più bohèmienne che rustiche della Birreria Popolare della città felsinea il programma divulgativo di Bologna Festival, titolare anche del prestigioso calendario che va sotto il nome «Libera la musica» (i concerti di questa sezione del Festival fanno perno sulla presenza di "Grandi interpreti" che per il 2025 vedranno
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Gli Amici della Musica giornale on-line dell'Uncalm
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