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Il Maggio Musicale Fiorentino ha presenta il programma della stagione lirico-sinfonica 2021/22

Mehta fa 30 e Gatti rinnova

redatto da Simone Tomei

Pubblicato il 01 Luglio 2021

210702_Fi_00_MaggioMusicaleFiorentino2021-2022_DanieleGattiFIRENZE - Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha presentato il programma della stagione lirico sinfonica 2021/2022: dal 30 agosto 2021 al 9 aprile 2022, 9 opere liriche: Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart , La traviata di Giuseppe Verdi, Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti, Falstaff di Giuseppe Verdi, Madama Butterfly di Giacomo Puccini, Fidelio di Ludwig van Beethoven, Die Fledermaus di Johann Strauss Jr., Lo sposo di tre, e il marito di nessuna di Luigi Cherubini, L’amico Fritz di Pietro Mascagni. Due opere per i ragazzi e le scuole:  la Cenerentola per i bambini di Gioachino Rossini nella riduzione e con la regia di Peter Ulrich e il Così fan tutti, l’amore è un gioco tratto da Wolfgang Amadeus Mozart in collaborazione con Venti Lucenti e la regia di Manu Lalli. Sul podio, primo tra tutti, non solo sul versante operistico della stagione, il direttore onorario a vita del Maggio Zubin Mehta che sale sul podio per 30 volte (22 recite per le quattro opere e 8 nei concerti). Con lui in stagione lirica John Eliot Gardiner, Diego Fasolis, Riccardo Frizza, Michele Gamba, Francesco Ivan Ciampa. Per la stagione concertistica Riccardo Muti, Daniele Gatti, Christoph von Dohnányi, John Eliot Gardiner, Valery Gergiev, Charles Dutoit, James Conlon, Franz Welser-Möst. Lunghissima la lista degli artisti coinvolti nelle compagnie di canto composte da Toni Gradsack, con, tra i tantissimi nomi, Thomas Hampson, Francesco Meli, Leo Nucci, Plácido Domingo, Asmik Grigorian, Jessica Pratt, Valentina Naforniţă, Vasilisa Berzhanskaya, Nadine Sierra, Svetlana Aksenova, Francesco Demuro, Michele Pertusi, Nicola Alaimo, Ailyn Pérez, Sergej Skorokhodov, Peter Seiffert, Lise Davidsen, Tomasz Konieczny, Markus Werba, Ruzil Gatin, Salome Jicia, Teresa Iervolino, Mattia Olivieri, Benedetta Torre, Matthew Swensen, Vittorio Prato, Simone Piazzola, Sara Mingardo, Francesca Aspromonte, Laura Verrecchia, Alessandro Luongo, Franz Josef Selig, Elisabeth Strid, Giorgio Berrugi, Regula Mühlemann, Reinhard Mayr, Sara Blanch, Ruzil Gatin, Fabio Capitanucci, Arianna Vendittelli, Giulio Mastrototaro, Charles Castronovo, Marie-Claude Chappuis, Freddie De Tommaso.

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La stagione sinfonica, preceduta da due trasferte il 14 agosto a Grafenegg e il 15 agosto a Budapest con due concerti diretti da Zubin Mehta e il pianista Rudolf Buchbinder, conta 13 concerti con l’Orchestra del Maggio (otto diretti da Zubin Mehta, uno ciascuno da Christoph von Dohnányi, John Eliot Gardiner, James Conlon, Daniele Gatti e Franz Welser-Möst), inoltre un concerto con l’ Orchestra Mozart diretta da Daniele Gatti, un concerto dell’ Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, sul podio Valery Gergiev, e Charles Dutoit con l’Orchestra di Montecarlo e la partecipazione di Martha Argerich. In settembre è in programma un concerto dell’Orchestra Cherubini, diretta da Riccardo Muti, con la partecipazione di professori dell’Orchestra del Maggio e degli artisti del Coro del Maggio e dell’Orchestra e del Coro dell’Arena di Verona.

LE OPERE
Praticamente tutti nuovi, anzi nuovissimi, allestimenti, solo due dei quali Linda di Chamounix, e Così fan tutte messe in scena in teatro la prima il 15 gennaio e la seconda il 28 marzo 2021 per la registrazione video e la trasmissione in streaming, ma mai viste in sala dal pubblico. Inizia dunque la programmazione il 30 agosto con tre repliche l’ 1, il 4 e il 6 settembre il Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart con la direzione di Zubin Mehta e la regia di Sven-Erich Bechtolf, e sul palco un grande cast con le voci di Valentina Nafornita che dalla Wiener Staatsoper ha spiccato il volo affermandosi nei più importanti teatri europei nel ruolo di Fiordiligi, lo strepitoso mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya (Dorabella), una delle stelle tra i tenori americani Matthew Swensen (Ferrando), l’affermatissimo Mattia Olivieri (Guglielmo), Benedetta Torre, già ascoltata al Maggio nella Missa Defunctorum di Paisiello diretta da Riccardo Muti (Despina) e il baritono di fama mondiale, il carismatico Thomas Hampson (Don Alfonso).
Registrata lo scorso 28 marzo, segnava il debutto a Firenze del regista Bechtolf, di Valentina Nafornita e di Mattew Swensen. In occasione della messa in scena, Bechtolf che ha toccato con successo nel corso della sua carriera tutti gli aspetti dell’esperienza teatrale: attore sia teatrale che di cinema, regista di prosa e d’opera, ebbe a dire: «È la prima volta che lavoro a Firenze e arrivo al Maggio con un’opera che ho già allestito molte volte insieme agli altri titoli della trilogia Mozart-Da Ponte. Abbiamo cercato di mantenere l'ambientazione dell’opera, ma anche di attualizzarla attraverso i costumi e abbiamo preso spunto dalla Comédie-Italienne e dalla commedia dell'arte che influenzarono definitivamente Lorenzo Da Ponte e Wolfgang Amadeus Mozart. Il Così fan tutte è un’opera che parla di amore e passione ed era proprio quest’ultima che incuriosiva le persone nell'Illuminismo: nella passione non c'è ragione, ma tentavano comunque di trovarla. Don Alfonso infatti, il vecchio filosofo, è quello che scommette sulla razionalità e sul fatto che Fiordiligi e Dorabella tradiranno i loro promessi sposi in 24 ore. E tecnicamente è questo quello che accade. Anche Ferrando e Guglielmo però non si comportano in maniera ragionevole e nel finale sarà un po' una sorpresa quello che vi farò vedere
Nello staff creativo figurano Julian Crouch (nominato per il Tony Award, vincitore del Drama Desk Award e del Lawrence Olivier Award) che firma le scene e Kevin Pollard che disegna i costumi. Entrambi vincitori di un premio Abbiati nel 2018, collaborano spesso con Bechtolf e le loro lavori si sono concretizzati per La Scala e per la Staatsoper Unter der Linden di Berlino.
Il maestro Zubin Mehta dirige il secondo titolo operistico della stagione: La traviata, di Giuseppe Verdi. Con quest’opera continua la felice collaborazione del Maggio con Davide Livermore al quale è affidata la regia per questo nuovo allestimento. Livermore firma questa edizione dopo il recente Rigoletto di febbraio 2021 e con lui il Maggio ha dei progetti anche per la prossima stagione sul versante della trilogia popolare verdiana: infatti sara sua la firma per la regia di Il trovatore previsto nel 2023. La prima di La traviata è fissata per il 17 settembre con repliche il 22, 24, 28 e il 2 e 5 ottobre. Nel ruolo di Violetta il soprano Nadine Sierra, al suo debutto sia come Violetta che al Maggio, acclamatissima oramai in tutto il mondo. Con lei un trio di grandissimi artisti: nel ruolo di Alfredo, Francesco Meli e nel ruolo di Germont si alterneranno Leo Nucci e Placido Domingo. Caterina Piva sarà Flora, e la compagnia si compone con Francesco Venuti (barone Duphol), Luca Bernard (Gastone), William Corrò (marchese d’Obigny), Emanuele Cordaro (dottor Grenvil), Caterina Meldolesi (Annina). Le scene sono di Giò Forma, i costumi di Mariana Fracasso e le luci di Antonio Castro.

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A La traviata si alternerà sul palcoscenico Linda di Chamounix, di Gaetano Donizetti, con la prima il 21 settembre e le repliche il 23, 30 e il 3 ottobre. Linda di Chamounix è il secondo titolo che è stato messo in scena lo scorso 15 gennaio per registrarlo e trasmetterlo al pubblico sul sito del Maggio. Sul podio Michele Gamba annoverato tra i più affermati giovani italiani, che ha già raccolto successi e apprezzamenti alla Scala ed è stato assistente di Daniel Barenboim e Antonio Pappano e che al Maggio ha diretto prima di questa Linda, il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini nel gioioso allestimento di Damiano Michieletto; la regia è firmata da Cesare Lievi e sul palco un grande cast con le voci di due stelle del belcanto come Jessica Pratt (Linda) e Teresa Iervolino (Pierotto), poi il tenore Francesco Demuro nella prima recita seguito da Giulio Pelligra (Carlo)nelle altre recite, Vittorio Prato (Antonio), Marina De Liso (Maddalena), Fabio Capitanucci (marchere di Boisfleury), Michele Pertusi (prefetto)e Antonio Garés (un intendente). Le scene e i costumi sono di Luigi Perego le luci di Gigi Saccomandi. «È la prima volta che lavoro a Firenze – disse Cesare Lievi - e arrivo al Maggio con un’opera poco nota e che addirittura non è stata mai rappresentata nelle stagioni di questo teatro; è uno di quei titoli con una storia un po’ strana legata ad altri tempi e già per i tempi d’allora romanzata, per affrontarla ho desiderato evidenziare il realismo e la modernità che essa contiene ambientandola comunque con costumi e scene - che sono di Luigi Perego – rigorosamente d’epoca e di renderla il più possibile godibile affinché il pubblico potesse in qualche modo rispecchiarsi nella trama
Per il direttore Michele Gamba: «Linda di Chamounix è il coraggio e la follia; un'opera poco rappresentata del genio bergamasco: ci troviamo la forza e la dolente follia di una donna lacerata dall' allontanamento dalla famiglia e dall'amore per un uomo. Sullo sfondo, il dramma dei migranti, il riscatto sociale, la metropoli ricca e cosmopolita. In questa edizione fiorentina ritroviamo l'originaria scena della follia della protagonista nella sua interezza, con degli inserti donizettiani inediti. Una prima in tempi moderni. Alla musica ci pensa un Donizetti sopraffino, sofisticato ed engagé
Il 19 novembre dopo le lunghe tournée in Cina e in Europa di ottobre e novembre, il Maggio mette in scena la sua quarta opera in cartellone: l’atteso e nuovissimo allestimento di Falstaff di Giuseppe Verdi con la regia affidata a Sven-Erich Bechtolf (con il suo rodato staff: Julian Crouch alle scene e Kevin Pollard ai costumi, Alex Brok alle luci e Josh Higgason ai video) e la direzione di uno dei massimi direttori dei nostri tempi, il maestro John Eliot Gardiner. Nel ruolo del titolo Nicola Alaimo da lui debuttato a Pisa nel 2006 e poi consacrato nel 2013 a New York con la direzione di James Levine, da allora una delle sue interpretazioni più acclamate che gli è valsa anche un Premio Abbiati nel 2016. Alaimo torna al Maggio dopo i suoi personali successi come Michonnet nell’Adriana Lecouvreur che ha inaugurato la scorsa edizione del 83esimo Festival del Maggio e di fra Melitone in La forza del destino, diretto da Zubin Mehta con la regia di Carlus Padrissa dello scorso giugno 2021. Con lui nel ruolo di Ford Simone Piazzola, Xabier Anduaga (Fenton), Paolo Antognetti (dottor Cajus), Antiono Garès (Bardolfo), Alessandro Spina (Pistola). Ailyn Pérez che torna al Maggio dopo La rondine di Giacomo Puccini dello scorso settembre 2020, sarà Alice Ford, Sara Mingardo sarà Mrs. Quickly, e Meg Page sarà Vasilisa Berzhanskaya; Francesca Aspromonte sarà Nannetta.
Le repliche sono fissate il 21, il 23, il 30 novembre e il 3 e 5 dicembre.
In dicembre con la prima il 9 e repliche il 12, il 14, il 17 e il 19 va finalmente in scena Madama Butterfly di Giacomo Puccini nel nuovo allestimento di Chiara Muti e la direzione di Francesco Ivan Ciampa. La commovente vicenda della piccola Ciociosan era prevista in cartellone nel novembre dello scorso anno e fu sospesa a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Le scene sono di Leila Fteita, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Vincent Longuemare. Butterfly sarà Svetlana Aksenova una delle voci che più si stanno affermando nel panorama internazionale e ha trionfato nel ruolo a Zurigo, Berlino, Stoccarda, Londra, Monaco. Nel ruolo di Pinkerton Sergej Skorokhodov uno dei tenori favoriti da Valery Gergiev e vera star del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo e che ha ottenuto un vero trionfo alla Scala interpretando il ruolo di Andrej Chovanskij nella Chovanščina di Musorgskij. Laura Verrecchia sarà Suzuki, Alessandro Luongo sarà Sharpless e con loro Alessio Cacciamani (zio Bonzo), Paolo Antognetti (Goro), Francesca Cucuzza (Kate Pinkerton), Gianluca Margheri (principe Yamadori), Francesco Venuti (Commissario).
Sempre in dicembre dopo la solenne inaugurazione con il concerto diretto da Zubin Mehta del 22, il nuovissimo Auditorium del Maggio ospiterà il 23 dicembre con repliche il 28, il 30 e in seguito il 2, 5, 7 gennaio 2022, sulla sua scena il nuovo allestimento di Fidelio di Ludwig van Beethoven, sul podio il maestro Zubin Mehta. La regia è affidata a Matthias Hartmann che ha immaginato una scena con teli e veli sui quali saranno proiettate e dipinte le celebri immagini delle Carceri di Giovanni Battista Piranesi. Florestan sarà Peter Seiffert, Don Pizarro sarà Tomasz Konieczny, Leonore sarà Lise Davidsen, uno dei soprani più contesi al mondo per le interpretazioni straussiane, che si alternerà nel ruolo con Elisabeth Strid anche lei acclamatissima interprete di questo repertorio; Rocco sarà Franz Josef Selig, uno dei bassi più celebri al mondo; Marzelline sarà Francesca Aspromonte. Fidelio, unica opera lirica nella sua produzione, costò a Beethoven non poche fatiche: ben undici anni di lavori e ripensamenti sfociati in tre versioni dell’opera. Andò in scena per la prima volta il 23 maggio 1814 raccogliendo, finalmente, il tanto agognato consenso. L’opera era in programma in forma di concerto, per celebrare i 250 anniversario beethoveniano, nell’edizione del Festival del 2020, mai realizzata a causa della pandemia.
Dall’irresistibile verve musicale e primo titolo dell’anno nuovo e settimo del cartellone, per tuffarsi gioiosamente nella Vienna degli Strauss, è la nuova produzione con Staatstheater am Gärtnerplatz di Monaco: Die Fledermaus di Johann Strauss jr. La prima è programmata il 16 gennaio e le repliche il 18, 20, 21, 23. Sul podio Zubin Mehta. La regia e luci sono Josef E. Köpplinger, le scene di Rainer Sinell e i costumi di Alfred Mayerhofer. Nel cast troviamo Markus Werba (Gabriel von Eisentstein), Valentina Nafornita (Rosalinde), Giorgio Berrugi (Alfred), Regula Mühlemann (Adele), Reinhard Mayr (Frank), Marina Viotti (Orlofsky), Liviu Holender (Falke); Daniel Prohaska (Blind), Miriam Albano (Ida), Tobias Moretti, celebre attore austriaco (notissimo anche in Italia per le sue interpretazioni nella serie televisiva del “Il Commissario Rex”), sarà la voce recitante nel ruolo di Frosch.
Sempre all’Auditorium, il 22 gennaio, con repliche il 24 e il 4, 6, 8 febbraio va in scena Lo sposo di tre e marito di nessuna, di Luigi Cherubini. Questo titolo avrebbe inaugurato l’edizione del Festival nel 2020, opera di rara esecuzione, mai rappresentata a Firenze prima d’ora, nel nuovo allestimento del Teatro del Maggio che vedrà sul podio Diego Fasolis, la regia di Cesare Lievi e tra gli interpreti Sara Blanch (Donna Lisetta), Ruzil Gatin (Don Martino), Fabio Capitanucci (Don Pistacchio), Arianna Vendittelli (Donna Rosa), Mattia Olivieri (Don Simone), Benedetta Torre (Bettina) e Giulio Mastrototaro (Folletto). Le scene e i costumi sono di Luigi Perego, le luci di Gigi Saccomandi. L’opera, l’unica che il compositore fiorentino scrisse per Venezia, è un dramma giocoso in due atti su libretto di Filippo Livigni debuttò con successo al Teatro San Samuele nel novembre del 1783. Cherubini, al tempo poco più che ventenne, si cimentò con un genere per lui inconsueto, realizzando un divertissement in linea con la tradizione di scuola napoletana pieno di verve musicale e brio. Lo sposo di tre o il marito di nessuna fu messo in cartellone l’anno scorso e viene riprogrammato adesso, per riportare all’attenzione del pubblico i componimenti di questo straordinario musicista fiorentino, apprezzatissimo anche da Beethoven e si prefigge anche di contribuire a colmare la lacuna di programmazione delle sue opere.
Chiude la stagione 21/22 prima dell’avvio dell’edizione 84 del Festival del Maggio Musicale l’ultimo titolo, il nono del cartellone, L’amico Fritz di Pietro Mascagni. L’opera, messa in scena nell’Auditorium, manca dal cartellone del Maggio da più di 80 anni quando fu diretta da Mascagni stesso. La prima è programmata l’1 marzo con le repliche il 3, 6, 9 e 12. Il nuovo allestimento con la regia di Rosetta Cucchi (che torna al Maggio dopo Risurrezione, l’opera di Franco Alfano in cartellone nel gennaio 2020) sarà diretto da Riccardo Frizza, nei ruoli principali Charles Castronovo (Fritz Kobus), Salome Jicia (Suzel) e Teresa Iervolino (Beppe lo zingaro). Riccardo Frizza uno dei più importanti direttori italiani, direttore musicale del Festival Donizetti con una intensa attività al Metropolitan, a Monaco, al Covent Garden che torna a Firenze dopo il Rigoletto di Verdi, con la regia di Davide Livermore dello scorso febbraio.
Due i titoli riservati ai ragazzi e alle scuole: accanto a Cenerentola (per i bambini) di Gioachino Rossini con la regia e la riduzione per i giovanissimi di Ulrich Peter nell’allestimento del Teatro alla Scala, Così fan tutti, l’amore è un gioco, tratto dall’opera Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart. La regia e la scrittura scenica sono di Manu Lalli, l’adattamento e le musiche originali sono di Luca Giovanni Logi. La prima rappresentazione assoluta è prevista il 13 dicembre 2021 con repliche fino al 19. L’allestimento del Maggio è in coproduzione con Venti Lucenti, in collaborazione con l’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze e l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Le scene sono di Roberta Lazzeri e i costumi Cecilia Russo.
 

I CONCERTI
La stagione sinfonica, preceduta da due trasferte il 14 agosto a Grafenegg e il 15 agosto a Budapest con due concerti diretti da Zubin Mehta e il pianista Rudolf Buchbinder, prende avvio con Zubin Mehta il 10 settembre con la ripresa del “Ciclo Beethoven” in programma le sinfonie n. 3 in mi bemolle maggiore, Eroica e la n. 5 in do minore op. 67.

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Il 12 settembre Daniele Gatti, dirige l’Orchestra Mozart in un programma con musiche di Igor Stravinskij (Apollon Musagète, balletto in due scene) e Wolfgang Amadeus Mozart  (Sinfonia in do maggiore K. 551, Jupiter).
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, lunedì 13 settembre Riccardo Muti, dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro del Maggio, con i professori d’Orchestra del Maggio e i professori d’Orchestra e Artisti del Coro dell’Arena di Verona in un concerto con musiche di Tigran Mansurian (Purgatorio - Commissione del Ravenna Festival), Franz Liszt (Dante-Symphonie S 109), e di Giuseppe Verdi le Laudi alla Vergine Maria.
Il concerto sarà eseguito anche il 12 settembre a Ravenna e il 15 a Verona.
Il “Ciclo Beethoven” prosegue il 25 settembre con il concerto diretto da Zubin Mehta che affronta la sinfonia 1 in do maggiore op. 21, la sinfonia 2 in re magg. op 36 e la sinfonia 4 in si bemolle maggiore op. 60; e che continua il 29 settembre con sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 Pastorale e la sinfonia n. 7 n la maggiore op. 92.
Il primo ottobre Christoph von Dohnányi, poco dopo aver festeggiato i suoi 92 anni (è nato l’8 settembre 1929) sale sul podio dell’Orchestra del Maggio per affrontare il concerto che avrebbe dovuto dirigere lo scorso 20 febbraio. In programma musiche di Charles Ives (The Unanswered Question), di György Ligeti con il Concerto doppio per flauto, oboe e orchestra (Henrik Wiese, flauto; Tobias Vogelmann, oboe) e per chiudere la sinfonia n. 6 in si minore op. 74, Patetica di Pëtr Il'ič Čajkovskij.
Prima della trasferta europea, il 28 ottobre Zubin Mehta dirige di Alban Berg Drei Bruchstücke aus Wozzeck con il soprano Asmik Grigorian e la Sinfonia n. 9 in re minore di Anton Bruckner e l’Adagio dalla 10 sinfonia di Gustav Mahler.
Sabato 20 novembre, sir John Eliot Gardiner impegnato nelle recite del Fastaff, dirigerà un concerto sinfonico il cui programma verrà presto annunciato.
L’11 dicembre sarà la serata dedicata all’Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo diretta da Valery Gergiev.
Il 22 dicembre è in programma la solenne inaugurazione del nuovo Auditorium e a battezzare la sala sale sul podio del Coro e dell’Orchestra il direttore a vita del Maggio, il maestro Zubin Mehta. Il programma emblematico prevede una prima esecuzione assoluta - commissione del Maggio Fiorentino - di una composizione di Luca Francesconi Divina Commedia; poi la Messa di gloria per soli, coro e orchestra di Giacomo Puccini in omaggio al grande compositore toscano e il Te Deum in do maggiore di Anton Bruckner, solisti Elisabet Strid, soprano; Marie-Claude Chappuis, mezzosoprano, il tenore Freddie De Tommaso e il basso Franz-Josef Selig.
Per la fine dell’anno il 31 dicembre 2021, il maestro Zubin Mehta dirigerà la sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 e la sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra di Ludwig van Beethoven. Interpreti: Elisabet Strid, soprano, Marie-Claude Chappuis, mezzosoprano, il tenore Giorgio Berrugi e il basso Franz-Josef Selig.
Il 4 gennaio 2022 il “Ciclo Beethoven” chiude la sua programmazione con l’esecuzione delle ultime due sinfonie beethoveniane eseguite nella sera dell’ultimo dell’anno; il cast vocale resta il medesimo.
Il 10 gennaio il Teatro del Maggio ospiterà l’Orchestra di Montecarlo diretta da Charles Dutoit con una solista d’eccezione: al pianoforte Martha Argerich.
Il 22 gennaio, Zubin Mehta in un programma ancora in via di definizione dirigerà un concerto sinfonico corale.
Appuntamento il 26 febbraio in Auditorium con James Conlon alla guida dell’Orchestra del Maggio in un programma da definire.
Sempre all’Auditorium l’11 marzo torna Daniele Gatti per dirigere, di Maurice Ravel, il Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra con Hélène Grimaud al pianoforte.
In chiusura prima dell’avvio del Festival, il 9 aprile, il concerto diretto da Franz Welser-Möst il grande direttore per la prima volta al Maggio; il programma in via di definizione verrà comunicato successivamente e sarà eseguito nell’Auditorium.

LE TOURNÉE
Sebbene l’avvio di stagione sia già anticipato da due concerti sinfonici eseguiti in trasferta a Grafenegg il 14 agosto e a Budapest il 15 agosto con Zubin Mehta alla guida dell’Orchestra del Maggio per la sinfonia n. 6 di Ludwig van Beethoven e il concerto per pianoforte e Orchestra di Johannes Brahms n. 1 con Rudolf Buchbinder, sono due le importanti e impegnative trasferte programmate dal Maggio tra i mesi di ottobre e novembre entrambe capitanate dal maestro Zubin Mehta: il tour in Cina e un tour europeo. Molto significativo e impegnativo quello previsto in Europa dal 30 ottobre al 7 novembre dove verranno toccate Amburgo, Linz, Vienna, Lussemburgo, Dortmund. Il maestro Mehta emblema e portabandiera del Teatro del Maggio nel mondo dirigerà nelle differenti serate alcune composizioni di Alban Berg, Franz Schubert, Gustav Mahler, Anton Bruckner.

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TITOLI DEL PROSSIMO FESTIVAL (84.ma edizione)
Sono stati annunciati i titoli operistici della prossima edizione del Festival la cui inaugurazione è anticipata al 12 aprile con Orphee et Eurydice di Gluck in un nuovo allestimento con la direzione di Daniele Gatti, sono previste 5 recite in Auditorium.
Segue sempre nell’Auditorium il 24 aprile, per 5 recite, Romeo et Juliette di Charles Gounod con la direzione di Henrik Nanasi e la regia di Frederic Wake-Walker. Il 4 maggio per 7 rappresentazioni, Zubin Mehta dirige Le nozze di Figaro nel nuovo allestimento con la regia di Sven-Eric Bechtolf.
Il 22 maggio per cinque recite una nuova produzione di I due Foscari di Giuseppe Verdi. Direttore Carlo Rizzi e la regia di Grischa Asagaroff con Plácido Domingo nel ruolo di Francesco Foscari e la sorprendente voce di Jonathan Tetelman come Jacopo.
Dal 7 giugno in alternativa all’Auditorium e probabilmente sul palcoscenico di La Pergola e fino al 18 con 5 recite, Ariadne auf Naxos di Richard Strauss con la direzione di Daniele Gatti e la regia di Matthias Hartmann. Ariadne sarà Krassimira Stoyanova, Zerbinetta sarà Jessica Pratt e per sé il sovrintendente Pereira ha riservato il ruolo del Haushofmeister che ha sostenuto come un cameo in moltissime produzioni delle stagioni da lui disegnate.
In giugno, altrettanto o all’auditorium o a La Pergola, Alceste di Lully, diretto da Federico Maria Sardelli e con la regia di Robert Carsen.  info: www.maggiofiorentino.com

Crediti fotografici: Michele Monasta, Maria Colombo, Victor Santiago, Merri Cyr, Max Catena, Nicola Dal Maso, Yulia Wesely, Fay Fox, Pia Clodi, Joan Tomás, Victor Santiago per il Maggio Musicale fiorentino
Nella miniatura in alto: il maestro Daniele Gatti
Sotto: foto di scena del Così fan tutte di Mozart
Al centro in sequenza: per La traviata, Davide Livermore (regista), Francesco Meli (Alfredo), Nadine Sierra (Violetta Valery) e Placido domingo (Giorgio Germont) – per Falstaff, Nicola Alaimo (Falstaff), Ailyn Perez (Alice Ford), Francesca Aspromonte (Nannetta) e Vasilisa Berzhanskaya (Mrs. Meg Page) – per L’amico Fritz, Charles Castronovo (Fritz Kobus), Riccardo Frizza (direttore), Rosetta Cucchi (regista) e Teresa Iervolino (Beppe lo zingaro) – per i Concerti sinfonici, Zubin Mehta, Christoph von Dohnányi, James Conlon e Franz Welser-Most
In fondo: altra foto di scena di Così fan tutte, opera che aprirà la stagione 2021-2022 del Maggio






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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE

20240318_Vr_00_IlCampiello_FrancescoOmassini_phEnneviVERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Opera dal Centro-Nord
Un Trovatore quasi disastro
servizio di Simone Tomei FREE

20240317_Lu_00_IlTrovatore_MatteoDesole_phAugustoBizziLUCCA – Il trovatore di Giuseppe Verdi chiude la stagione lirica 2023/2024 del Teatro del Giglio di Lucca. Si tratta di una coproduzione che vede come attori - oltre l’Istituzione lucchese - la Fondazione Teatri di Piacenza, la Fondazione Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.
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Eventi
Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE

20240316_Vr_00_LaBoheme_2024VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren.
Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Opera dal Nord-Ovest
Idomeneo da manuale
servizio di Simone Tomei FREE

20240227_Ge_00_Idomeneo_AntonioPoliGenova – L’ Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart è un capolavoro che incanta con la sua profonda drammaticità e la sua sublime bellezza musicale. La trama, ambientata nell'antica Grecia, ruota attorno al re Idomeneo, il quale, dopo essere stato salvato da un naufragio grazie all’aiuto divino, si trova costretto a sacrificare suo figlio
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Eventi
Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE

20240225_Ra_00_RavennaFestival2024_LogoRAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE

20240222_00_LosAngeles_DasRheingold _GustavoDudamelLOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE

20240219_Lu_00_MadamaButterfly_AlessandroDAgostiniLUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE

20240218_Ts_00_AriannaANasso_SimoneSchneider_phFabioParenzanTRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.  Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale.
«Pago e voglio quello che
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Personaggi
Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE

20240215_Fe_00_LorenzoCutuliFERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani.  Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240209_Ve_00_IlBarbiereDiSiviglia_BepiMorassiVENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240202_Bo_00_ManonLescaut_OksanaLynivBOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles.  La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE

20240201_Bo_00_BolognaFestival_TeodorCurrentzis_phAlexandraMuravyevaBOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE

20240129_Fe_00_IlGruppoDei10_TutteLeDirezioni_FrancoFasano.JPGFERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE

20240127_Fe_00_LaBoheme_ElisaVerzier_phFabrizioZaniFERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240127_To_00_DonPasquale_NicolaAlaimo_phAndreaMacchiaTORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE

20240124_Fe_00_JazzClub_GennaioMaggio2024FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE

20240123_Ts_00_AnnaBolena_SalomeJicia_phFabioParenzanTRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE

20240121_Ge_00_MadamaButterfly_phMarcelloOrselliGENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240121_Li_00_IlTrovatore_MatteoDesole_phAugustoBizziLIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240120_Pr_00_IlBarbiereDiSiviglia_DiegoCeretta_RobertoRicciPARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE

20240113_Lu_00_IlBarbiereDiSiviglia_GurgenBaveyan_PhotoKiwiLUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE

20240113_Ro_00_LaBoheme_FrancescoRosa_phValentinaZanagaROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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