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«La mia vocalità è da tenore lirico-leggero incastonata in una personalità piuttosto romantica...» |
Conversando con Gianluca Moro |
intervista di Ramón Jacques |
Pubblicato il 22 Luglio 2020 |
Chi è Gianluca Moro? Come ti definiresti: tipologia vocale, personalità artistica... Sei sardo: pensi che le voci della tua terra abbiano delle caratteristiche speciali che le differenziano dalle altre? Per favore, parlaci dei tuoi inizi, dei tuoi studi, perché ti sei dedicato al canto. Gianluca Moro (cioè io...) è un ragazzo a cui piacciono le sfide, è un bambino che non smette di stupirsi, è un uomo saldo sui propri obiettivi, conscio dei propri limiti e sicuro del fatto che il duro lavoro porti a una crescita e ad un tanto ricercato superamento di quegli stessi limiti. E il bello è proprio questo, ogni volta se ne presentano di nuovi, ogni volta l’asticella si alza, ogni volta l’obiettivo è più grande e importante, ogni volta si ha altro materiale per crescere e migliorarsi. Direi che non dico nulla di nuovo, è semplicemente la vita. La mia vocalità è quella del tenore lirico-leggero incastonata in una personalità piuttosto romantica. Queste credo siano le giuste parole per definirmi. Certamente si può spaziare, si può essere tante cose in un universo artistico parallelo alla persona che si è nella vita di tutti i giorni, ma la parola “romantico” è quella che, artisticamente parlando, utilizzerei per definire il nucleo del mio essere. Sono nato, anzi ho avuto la fortuna di nascere e crescere in una terra a dir poco favolosa. La Sardegna è la mia casa, la mia isola da sogno, il paradiso in cui tutti vorrebbero vivere ma che in pochi hanno poi il piacere di scoprire. Il mio paese si chiama Tortolì, in Ogliastra, situato nella costa centro-orientale. L’Ogliastra, oltre a essere una delle cinque zone blu dell’intero pianeta, viene anche considerata l’isola nell’isola, una piccola regione del territorio sardo che ancora presenta caratteristiche naturali spettacolari e incontaminate. Non ci passa nemmeno il treno, e per quanto possa essere un disagio per certi versi, io credo che invece sia bellissimo. Da noi il tempo si ferma, è surreale, surreale ma bello (cit.).
Mi sono dedicato al canto quando ho scoperto di avere una voce e di provare piacere nell’utilizzarla. Mi ricordo che da piccolo, dopo la muta della voce, cantavo sempre nelle rampe delle scale: c’era un eco pazzesco e mi dava l’impressione di avere una voce gigantesca. Facevo dei gran concerti privati nelle scale di casa così come in cameretta, e un po’ come per tutti noi, ogni intimo posticino era buono per aprir bocca e cantare. A parte ciò, ho iniziato a studiare il pianoforte a sette anni, studi che si interruppero però presto. Ripresi qualche anno più tardi, e dopo il liceo e altre vicende musicali ancora lontane dall’opera, inizia il mio percorso di studio presso il Conservatorio di Cagliari, dove presi il primo titolo ufficiale, per poi conseguirne un secondo presso il Conservatorio di Bologna, città dove attualmente vivo. Il canto, anzi la musica, per me è l’espressione artistica che più mi rappresenta, forse quella più completa almeno secondo il mio punto di vista, che mi dà piene possibilità di espressione e di sviluppo personale. L’ho scelta per questo motivo, anzi, mi correggo, forse è stata la musica a scegliermi come suo mezzo di comunicazione… e non c’è che dire, bisogna essere all’altezza del compito assegnatoci. Questo vale per tutti, è un regola universale!
Come si è sviluppata la tua voce? Pensi di aver raggiunto quel punto in cui conosci perfettamente il tuo strumento e sai come risponderà, come risolvere eventuali problemi tecnici che possono sorgere? O sei in pieno - emozionante - processo di autoconoscenza vocale? Quale pensi sia il repertorio che attualmente ritieni più adatto alla tua vocalità? Pensi che sarà lo stesso in futuro? Ti piacerebbe tenerlo nel corso degli anni - in questo senso il tuo ammirato Alfredo Kraus è un esempio paradigmatico - ? Quali ruoli vorresti interpretare su misura per la tua vocalità e il tuo temperamento? Ci sono personaggi con cui ti senti drammaticamente (non vocalmente) identificato? La voce è qualcosa di meraviglioso, è in costante sviluppo proprio perché il corpo stesso lo è, o meglio in costante cambiamento. Dal punto di vista più tecnico si può certo raggiungere un livello di conoscenza del proprio strumento tale da sentirsi sicuri di aver in mano tutti gli elementi per poterla gestire al meglio, per riuscire a non abbassare il livello raggiunto, però è anche vero che si cresce, il corpo stesso cresce e così facendo cambia, ed è qui che la tecnica affinata durante lo studio - che non finisce mai - ci aiuta e accompagna il corpo nel suo naturale cambiamento. Io personalmente, come tutti credo, faccio sempre ricerca su me stesso, studio, provo, scovo spunti nuovi per migliorare, e credo sia uno tra gli aspetti più affascinanti di questo mondo.
Attualmente il repertorio che canto spazia tra il classico e il romantico, con qualche punta di verismo e contemporaneo oserei dire: Mozart, Donizetti, anche qualche Rossini. Questa voce da lirico-leggero mi permette di affrontare dal punto di vista del repertorio ciò che a me davvero piace, per questo mi ritengo fortunato. In futuro non saprei, mi piacerebbe stare in queste “acque” ma non è detto che la voce non si sviluppi verso una direzione più lirica, dandomi la possibilità di toccare un repertorio che in questo momento non sarebbe assolutamente fattibile. Il mio amore è La bohème di Puccini, ma chissà… …quando ascoltai per la prima volta l'aria Che gelida manina mi conquistò. “… per sogni e per chimere e per castelli in aria l’anima ho milionaria.”, a vent’anni fantasticavo con queste parole, con questa melodia. C’è una voce di spicco, un esempio che considero per me un grande punto di riferimento, Alfredo Kraus, il quale insegna che la longevità della voce è data anche dall’essere in grado di identificare sapientemente il repertorio più adatto alla nostra pelle, per mantenere una voce sana e, se si ha fortuna, per forgiare una carriera ad hoc. Per questo forse vestire i panni e dar voce a Rodolfo rimarrà semplicemente un sogno! Tra i personaggi in cui più mi identifico sarei combattuto tra Nemorino (L'elisir d'amore) e Tamino (Il flauto magico). Non so chi avrebbe la meglio. Posso tenerli entrambi? Tra tutti i ruoli che possono capitarci, questi due sono quelli a cui sono più legato e quelli in cui ora mi rispecchio maggiormente. Sono quei ruoli in cui non si fa un lavoro troppo grosso per entrare nel personaggio, perché paradossalmente ci sei già, è tutto lì.
Potresti dirci secondo te quali pensi siano i componenti e i requisiti essenziali per fare una carriera da primo tenore? La ricetta corretta e universale non esiste. Esiste una ricetta per ognuno di noi, io ancora però non ho capito quale sia la mia! Credo che sia necessario essere curiosi, svegli nel saper cogliere i segnali che per noi possono essere congeniali per raggiungere un dato risultato, pazienti, devoti nel concedersi giornalmente allo studio, tanto umili da saper ascoltare e saper applicare i consigli e nel contempo essere originali e onesti verso se stessi, pronti a tutto, e in ultimo, ma non per importanza, ci vuole anche tanta fortuna. Tutti hanno avuto qualcuno che ha creduto in loro così tanto da convincere l’intero mondo, ma finché questo non accade bisogna fare da soli, crederci e non smettere mai di pensare che c’è un posticino da poter ritagliare per ognuno di noi. Siamo tutti diversi, con alcuni aspetti che però vanno condivisi: “la carriera si fa con la testa e non con la voce”, mi ripete sempre una mia cara amica, e mai parole furono più vere e pertinenti. La voce è importante, ma ci vuole testa, sempre e in ogni caso!
Quali cantanti ti hanno segnato profondamente e che nei tuoi anni formativi - anche oggi - sono stati in grado di servire da modello e fonte di ispirazione? Per quali ragioni? Premesso che bisogna sempre essere aperti all’ascolto, è sicuramente altrettanto importante avere dei punti di riferimento, o dei modelli se vogliamo, a cui potersi ispirare e da cui poter imparare. Alfredo Kraus per me è uno di questi, assieme a Luciano Pavarotti, Rockwell Blake, Javier Camarena e Juan Diego Flórez, che adoro davvero tanto. Senza dimenticare Francisco Araiza: il suo Tamino e la sua "Winterreise" li ho ascoltati tanto per studiare! Ne cito alcuni, però tutti hanno qualcosa che possono regalarci. E’ il bello della musica, la condivisione di se stessi con il pubblico.

Come stai vivendo questo periodo Covid-19? Pensi che il mondo dell'opera ne uscirà più forte, da questo momento critico? Il periodo Covid-19 ci ha insegnato tanto. Parlo al passato perché spero e credo che il peggio sia passato, ciò non toglie che dobbiamo continuare ad essere molto attenti e vigili, tenere duro e riuscire con intelligenza a chiudere definitivamente questo capitolo della nostra storia, che certamente non riporterà tutto come un tempo. Ne usciremo più forti? Non lo so questo, quello di cui sono certo è che ne usciremo diversi, cambiati, in meglio e in peggio, perché poi ognuno di noi fa ciò che può e con i mezzi che possiede. L’opera sta subendo, più di tanti altri settori, un duro colpo, e ahimè la fascia che pagherà maggiormente le conseguenze di tutto ciò sarà quella dei giovani, degli emergenti - dove sto dentro anche io - che non guadagnano cifre astronomiche ma soltanto il tanto giusto per vivere, e che in una situazione tale si ritrovano a casa, nulla facenti, praticamente senza soldi, costretti ad appigliarsi alle sole speranze per andare avanti e a una classe politica dirigente di cui non importa nulla delle sorti della musica e della cultura italiana. Questo è quanto c’è da dire a mio avviso, con profondo rammarico e con una positività di fondo che mi porta a sperare in una ripresa delle più rosee, ma che prevede comunque l’attraversamento di una fase che non sarà affatto facile, anzi critica e buia.
A causa del tuo background accademico sei una persona di grandi interessi filosofici e vasta cultura, avendo composto le tue canzoni (inedite), scritto articoli (recentemente uno ammirevole dedicato a Kraus), partecipato con successo al mondo del "crossover", eseguito un repertorio operistico eclettico (da Mozart a Castelnuovo Tedesco passando per Rossini, Donizetti...), oratori, musica sinfonica, ..., sempre con un atteggiamento discreto ed elegante degno di lode. Si potrebbe dire che Gianluca Moro è un aspirante a "uomo del Rinascimento" del 21° secolo, qualcosa di certamente insolito oggi? Sei d'accordo con questa valutazione? Anticipando il mio giudizio dell’essere o meno d’accordo con te, mi sento in primis lusingato per la candidatura a “Uomo del Rinascimento del 21° secolo”, direi che è qualcosa di quasi impensabile al giorno d’oggi, singolare e decisamente affascinante. Per questo ti ringrazio, fa sempre bene allo spirito ricevere questo genere di complimenti, di questo calibro intendo dire. Si fa presto a dire “ sei bello”, per fare un esempio, ma qui siamo ben lontani dall’essere scontati e proiettati su dei banali luoghi comuni, e per questo mi sento doppiamente riconoscente. Grazie, ne sono lusingato!!! Il mio percorso o background, come dir si voglia, inizia presto e ben lontano dal mondo dell’opera. A dieci anni volevo fare il regista, lo show man, poi il ballerino, e infine sono approdato alla musica. Nel contempo cominciavo a nutrire un forte fascino per il mondo anglosassone e per la lingua inglese ad esempio, che decisi di utilizzare per scrivere le prime strofe e i primi ritornelli. Ricordo che il mio inglese era pessimo, però lo preferivo all’italiano, probabilmente perché credevo che nessuno potesse capirlo… chissà, anzi WHO KNOWS? Lo scrivere per me è sempre stato un modo per catturare i ricordi più preziosi, quelle sensazioni che voglio portare con me nel futuro rendendole necessariamente indelebili. Ho iniziato a farlo senza alcun tipo di studio e lo faccio tutt’ora. Ciò che scrivevo, mescolato alle prime nozioni musicali imparate a lezione di solfeggio e pianoforte, mi portarono, un po’ per istinto un po’ per incoscienza data dall’essere adolescente, a scrivere le prime melodie, le prime canzoni. E’ qualcosa di semplicemente bello, ad ogni emozione riportata in musica e parole corrisponde un momento del vissuto, e da nostalgico il valore di tutto ciò per me è inestimabile. Ricordo ancora la prima canzone che completai, si chiama Remember the day, e pensa te, la canticchio ancora!!! Oserei dire che è un mondo che si evolve giorno per giorno, cresci assieme alle parole, constatando che anche in questo caso le possibilità di espressione sono esattamente pari all’infinito. Dopo il liceo ho cominciato l’università, ho studiato lettere moderne alla Sapienza di Roma, ma per motivi di varia natura non ho mai concluso il percorso di studi. In parallelo, sempre nel periodo romano, entrai in un coro gospel dell’università americana a Roma e li cominciai ad avere le prime grosse soddisfazioni sul palco, poi le apparizioni televisive e tutto ciò che la musica pop poteva regalare ad un ragazzino che voleva diventare una pop-star. Qualcosa poi mi spinse verso altri contesti - forse ero spaventato da quel mondo troppo grande da gestire - e così cominciai ad esplorare l’altra faccia del mondo musicale romano, scoprendo l’opera e il suo vasto impero, che trovo decisamente più congeniale al mio essere. Ritengo che il mio è un percorso di vita come tanti, in fondo non credo di essere troppo diverso dagli altri giovani là fuori che come me cercano sé stessi e il proprio migliore modo di esprimere ciò che hanno. Siamo figli di un momento storico non troppo fortunato, ma è anche vero che dalle difficoltà non può che venirne fuori il meglio. La vita ci mette a disposizione tutto ciò di cui si può disporre, il nostro compito è quello di riuscire ad utilizzare al meglio i mezzi offerti. E’ un po’ come per l’arte, è vastissima, ed ognuno che si avvicina a questo mondo ha il compito di constatare quale sia il mezzo migliore per convogliare la propria espressione artistica. Nulla ci viene regalato e tutto ci viene offerto con il dovuto prezzo. Sta a noi tirare fuori il coraggio per conquistare ciò che davvero meritiamo!
Progetti? Stai preparando qualcosa di nuovo? Vuoi commentare qualcos'altro? Sto studiando tanto, mi metto costantemente in discussione, vado alla ricerca di qualsiasi cosa che mi possa dare una mano a scoprire una piccola e nuova parte di me. Provo piacere in questo, ci provo tanto gusto e in egual modo credo sia l’elemento di base, il fuoco, che mantiene accesa la fiamma che mi porta avanti. C’è da dire che sono uno piuttosto testardo - mia madrina me lo dice sempre - ed è un lato del mio carattere che mi aiuta tanto soprattutto nei momenti di sconforto, perché purtroppo anche quelli ci sono, servono e bisogna farci i conti. Dei progetti futuri, poiché sono giustamente scaramantico, preferisco non proferire parola finché tutto non è ben chiaro e definito. Lontano dalla musica mi piacerebbe approfondire il discorso sulla scrittura, ho qualche idea messa da parte, e chissà che un giorno si possa trasformare in realtà. Mi viene in mente una frase di Roberto Gervaso, giornalista e scrittore italiano: “A far fallire tanti progetti, più che le difficoltà, è la nostra incostanza”. Io mi sento un po’ così, sono consapevole che con la costanza e con qualche altro ingrediente si possa raggiungere qualsiasi meta prefissata, e sono altresì conscio del fatto che lungo il percorso ci sarà per certo qualche fallimento ad attenderci, ma che predispone la base per raggiungere la nostra più splendida grandezza!
Crediti fotografici: le fotografie ci sono state fornite dall'Artista
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Rigoletto adesso è un clown
intervento di Ramón Jacques FREE
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Opera dal Centro-Nord
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Matrimonio in camera da letto
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FERRARA - L'allestimento di Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati ha chiuso la stagione d'opera del Teatro Comunale "Claudio Abbado" con un vero successo di pubblico: sia per la presenza di tanti spettatori in platea e nei palchi, sia per il calore con cui è stata salutata la recita a fine serata. La produzione era il
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Opera dal Nord-Est
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TRIESTE – Castello di San Giusto. Non è l’Arena di Verona e men che meno Castel Sant’Angelo, ma gli spalti di San Giusto, le pietre antiche che contornano il grande piazzale delle Milizie, suscitano nella Tosca di Giacomo Puccini, in scena a Trieste, il senso di incombenza del pericolo, della morte che la musica del grande compositore regala al pubblico,
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Echi dal Territorio
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
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FERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
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TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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L'Incoronazione di Poppea piace
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BOGOTÁ (Colombia), Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo - L’Incoronazione di Poppea (SV 308) è l’ultima composizione operistica di Claudio Monteverdi (1567–1643), autore italiano a cui si attribuisce il merito di aver contribuito alla nascita dell’opera lirica. La sua lunga carriera, che lo vide impegnato come direttore di coro (fu maestro di cappella
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Opera dall Estero
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Tannhäuser torna a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE
HOUSTON (USA) - Grand Opera. Wortham Theatre Center. La Houston Grand Opera ha concluso con successo un’altra stagione con Tannhäuser, un’opera in tre atti con musica e libretto in tedesco di Richard Wagner (1813-1883). Come la maggior parte delle sue opere, Tannhäuser trae ispirazione da leggende medievali tedesche. La quinta opera
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Opera dal Centro-Nord
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Der junge Lord ovvero l'antitesi
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FIRENZE - In occasione dell'87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, abbiamo avuto l'opportunità di immergerci nell'intrigante universo di Der junge Lord, un'opera in due atti che porta la firma di Hans Werner Henze. Composta su libretto di Ingeborg Bachmann, liberamente ispirato alla novella di Wilhelm Hauff Der Affe als Mensch ("La scimmia come
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Festival Puccini 2025 e... 2026
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TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut.
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Carmen delle parole e delle note
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GENOVA – Con Carmen di Georges Bizet, l’Opera Carlo Felice di Genova ha proseguito la sua Stagione Lirica 2024-2025 mandando in scena l’ottavo titolo in cartellone. Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella di Prosper Mérimée, Carmen è tra i titoli più celebri e popolari dell’intero repertorio
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Opera dall Estero
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Giulio Cesare a Berkeley
servizio di Ramón Jacques FREE
BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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Vocale
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Opera dal Centro-Nord
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Giselle around Le Villi
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Opera dal Nord-Est
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Enkbath grande Rigoletto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. E’ stato un Rigoletto come non lo si vedeva da anni, quello andato in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un cast eccezionale ha animato il palcoscenico del debutto. Daniel Oren ha diretto l’Orchestra del Verdi con straordinaria maestria, attento a tutte le sfumature della splendida musica del
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Classica
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Zangiev/Gadijev accoppiata vincente
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Due opere monumentali della musica russa, lontane nel linguaggio ma accomunate da una tensione emotiva profonda, si incontrano in un’unica serata: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Prokof’ev e la Sesta sinfonia di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, la celebre Patetica. Da un lato, un’esplosione di energia, una scrittura virtuosistica al
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
FREE
FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Eventi
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Il nuovo cartellone del Regio
redatto da Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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Opera dal Centro-Nord
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Un Falstaff maturo e autoritario
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Echi dal Territorio
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Vivaldi e il mandolino
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Così fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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Personaggi
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Ferrara e Vivaldi connubio in musica
redatto da Edoardo Farina FREE
È il quarto anno consecutivo che il maestro Federico Maria Sardelli è presente nel cartellone musicale del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Questa volta ha proposto al pubblico estense una Serenata a tre che è praticamente una pagina dimenticata del catalogo del "Prete Rosso". Sardelli è direttore d'orchestra, compositore,
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Vocale
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Serenata d'amore torna a cantare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima esecuzione assoluta in tempi moderni di una pagina musicale molto bella di Antonio Vivaldi, la Serenata a tre RV 690, ha richiamato nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" un buon numero di spettatori ed estimatori della musica del "prete rosso", tanto da registrare praticamente il tutto esaurito. Ancora una volta il majeuta è
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Classica
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Il ritorno dei Cardelli
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il ritorno dei Cardelli. Sembra quasi il titolo di una saga, e tale parrebbe se si considerasse la regolarità con cui da un paio di lustri i recital solististici di Matteo (pianoforte) o di Giacomo (violoncello), nonché i concerti in Duo, fanno registrare una loro presenza nelle rassegne cameristiche di Ferrara. Stavolta, per gli appuntamenti dei
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