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Nostra intervista ad un'artista straordinaria che sta trionfando nei teatri stranieri e italiani |
La Venditelli barocca, classica, belcantista |
intervista a cura di Ramón Jacques |
Pubblicato il 09 Agosto 2020 |
ROMA - Il soprano romano Arianna Venditelli è riuscita a fare una carriera eccezionale che l'ha portata a debuttare ruoli importanti nel repertorio operistico grazie al suo timbro particolare e alla sua ampia estensione vocale. La Venditelli, che si è esibita su importanti palcoscenici in Italia e in importanti festival in Europa, concentrandosi su Mozart, Handel, musica barocca e recentemente Rossini, ha iniziato la sua carriera debuttando al Festival di Salisburgo sotto la direzione di Riccardo Muti. In questa intervista Arianna espone concetti molto chiari e interessanti sulla sua professione, la sua voce, gli obiettivi che si è posta e la direzione che vuole dare alla sua carriera.
Arianna come ti sei avvicinata al canto? Perché hai scelto di diventare una cantante lirica? Mi è sempre piaciuto cantare e, a quanto raccontano i miei genitori, ho cominciato quasi da subito ad intonare canzoncine e melodie varie. Ho cantato durante l’infanzia e l’adolescenza in cori di voci bianche e giovanili, ma il vero avvicinamento al canto lirico è avvenuto più o meno a 19 anni. Ho scelto di fare la cantante lirica perché mi è sempre sembrata l’arte che indagasse più a fondo le potenzialità della voce umana e che ne facesse dono al pubblico attraverso un’altra arte che mi ha sempre affascinata tanto, quella della recitazione.
Come descriveresti la tua voce oggi? E quale sarebbe la prima aria, ruolo ecc che faresti ascoltare a chi non ha avuto la possibilità di averti sentito cantare? La mia voce è molto particolare e non di facile descrizione. In qualche modo può essere considerata ibrida. Ho eseguito infatti con piacere ruoli da soprano lirico e anche da mezzosoprano acuto. Amo molto i caratteri teatrali irruenti e che si esprimono attraverso l’agilità, svettando in acuto ma anche mantenendo una tessitura molto centrale. Per questo motivo farei ascoltare “Crude furie” dal Serse di Handel ma anche il ruolo di Donna Elvira del Don Giovanni di Mozart, altrimenti, anche se non l’ho ancora debuttato, probabilmente il ruolo di Vitellia da La clemenza di Tito che comprende nella scrittura lirismo, agilità e grandi prove di estensione vocale, oltre ad essere un personaggio teatralmente molto affascinante!
Raccontaci in breve la storia della tua carriera professionale Come dicevo, ho cominciato lo studio del canto a 19 anni e ho debuttato a 23 nella Betulia Liberata di Mozart con il maestro Muti a Salisburgo. Da quel momento, Mozart, è stato il compositore che ho eseguito di più: Vesperae solennes de confessore e Messa in C, Aminta nel Re Pastore a Trieste, Despina di Così fan tutte al Regio di Torino, Zerlina al Festival dei Due Mondi con James Conlon, la Contessa Almaviva di Nozze di Figaro a Tenerife e a Bologna, Fiordiligi al Teatro Olimpico di Vicenza poi a Ravenna, Piacenza, Novara e nel circuito marchigiano nello splendido allestimento di Pier Luigi Pizzi e Donna Elvira a Vicenza, a Brema e al Festival Di Beaune e un meraviglioso recital di grandi arie mozartiane con la Münchner Rundfunkorchester.
  
Mozart, Mozart, Mozart: e poi? Con mia grande gioia anche Händel comincia ad essere un mio punto di riferimento: oltre a un fastastico tour messicano di cantate hendeliane con i bravissimi Les Musiciens du Louvre diretti da Francesco Corti, ho avuto il piacere di debuttare nella prima opera di Händel, Rodrigo, nel ruolo di Florinda, al Festival de Beaune con Thibault Noally e nel ruolo eponimo del Serse con Ottavio Dantone a Ravenna, Piacenza, Modena e Beaune; e sarò presto Armida nel Rinaldo a Losanna con un cast incredibile. Ma uno dei miei sogni rimane sempre il Gioachino Rossini serio. Ho già debuttato Matilde nell’ Elisabetta Regina d’Inghilterra, con J.C.Spinosi, Amaltea nel Mosè in Egitto al San Carlo diretta da Stefano Montanari e, una delle mie più grandi aspirazioni divenuta realtà, Ermione, ruolo Colbran molto intenso e impegnativo che ho interpretato al San Carlo di Napoli nel novembre del 2019 diretta da Alessandro de Marchi con la regia di Jacopo Spirei.
Ritieni che il tuo debutto ai festival di Salisburgo come Cermi nell'opera Betulia Liberata di Mozart diretta da Riccardo Muti sia stato uno dei momenti più alti della tua carriera? Quali altri potresti menzionare? Certamente è stata un’esperienza grandiosa e ho un bellissimo ricordo di quella primissima produzione operistica della mia vita. Altri momenti che considero alti e importanti per me e per la mia carriera sono certamente il recital del 2016 al Prinzregententheater di Monaco con Alessandro De Marchi e la Münchner Rundfunkorchester nel quale ho interpretato come unica cantante della serata le arie di Fiordiligi, Donna Elvira, Cherubino e Zerlina; l’Orphée et Eurydice di Gluck al festival di Baden Baden con la regia di John Neumeier; La Semele di Hasse al Theater an der Wien che mi ha permesso di cantare per la prima volta un’opera di questo straordinario compositore che mi auguro di incontrare di nuovo nella mia carriera.
Quali ritieni che siano le sfide più difficili nella professione di una cantante d'opera? Capire quale sia il repertorio ideale, le proprie qualità tecniche acquisite pur restando fedeli all'idea di una vocalità sempre in evoluzione. Non è facile come sembra.
Chi o cosa ha influenzato positivamente la tua carriera? I miei genitori che mi hanno sempre sostenuta e mi sono sempre vicini. La mia insegnante, Mariella Devia, sulla quale posso sempre contare, tecnicamente e umanamente. Il mio compagno che mi sprona sempre e mi tiene per mano in questo bellissimo percorso. Alcuni dei miei più cari amici cantanti con i quali discuto spesso di canto e non solo!
Qual è stato il consiglio più utile che ti è stato dato e che ti serve ancora oggi? Non saprei dire se c’è un consiglio che ha influenzato positivamente la mia carriera e che seguo ancora. Credo sia più un insieme di insegnamenti che ho raccolto e che si possono riassumere in tre punti fondamentali: studiare sempre per migliorarsi, perseverare nonostante le difficoltà legate a questo magnifico lavoro, amare quello che si sta facendo.
Interpreti molti ruoli del repertorio di Mozart: quale ti ha dato più soddisfazione e cosa pensi che dovrebbe avere un buon interprete di questo stile e repertorio? Amo molto Mozart, mi ha sempre accompagnato e insegnato molto. Probabilmente le maggiori soddisfazioni sono deruivate dall'aver cantato e recitato i personaggi di Fiordiligi e Donna Elvira: il primo perché mi ha richiesto sempre tanto, è cresciuto con me attraverso le produzioni, mi ha fatto penare qualche volta, ma è sempre riuscito a regalarmi momenti speciali e grande soddisfazione personale. Donna Elvira invece per la scrittura e il personaggio teatrale; il mio debutto in questo ruolo ha sicuramente sancito l’inizio di un nuovo periodo tecnico personale. Ho scoperto talmente tanto su me stessa che si può parlare di un “prima” e un “dopo” Don Giovanni. Credo che un buon interprete mozartiano debba essere fedelissimo allo spartito, molto preparato musicalmente, tecnicamente ed essere un bravo attore. Ma anche se inizialmente non si posseggono tutte queste qualità è il ruolo stesso (se è giusto per la vocalità) che obbliga alla trasformazione in questa direzione.
Dei tanti ruoli che hai cantato fino ad ora, qual è quello in cui ti identifichi di più, o che ti piace di più? Parlaci di quelli che hai ancora voglia di affrontare. L’anno scorso ho debuttato nel mio primo ruolo en-travesti in una produzione operistica. Non credevo sarebbe stato uno dei ruoli nei quali mi sarei identificata di più. Ma così è stato: l’imperatore Serse nella omonima, magnifica, opera hendeliana. Certamente anche il ruolo di Ermione, di cui parlavo prima, è stato un grande punto di arrivo, dopo tanto studio, e per questo lo ritengo un ruolo che mi rappresenta, o per lo meno rappresenta il mio futuro. Infatti mi piacerebbe moltissimo intraprendere la strada dei ruoli rossiniani scritti per la celebre Isabella Colbran. Parallelamente mi piacerebbe interpretare i grandi ruoli di Gluck (Alceste, Iphigénie en Tauride, ecc.) e credo che questa sia la strada giusta per me.
La tua carriera è stata anche strettamente collegata alla musica barocca. Cosa ti ha attratto di questo particolare genere e repertorio? Mi ha sempre attratta la musica barocca. Mi ha portato anche tante soddisfazioni e la possibilità di conoscere grandi artisti e debuttare bellissimi ruoli. Nel 2015, quando ho vinto l’ “audience award” al Cesti-competition di Innsbruck ho iniziato un percorso (in parte continuato perché già nei primissimi anni di carriera ho cantato moltissimo repertorio barocco in concerto) che ha influenzato positivamente la mia carriera sia nello stesso repertorio barocco sia in quello classico. Devo molto all’Innsbrucker Festwochen e ad Alessandro De Marchi per questo.

Pensi che offra più possibilità e libertà interpretative non sapendo esattamente come è stato cantato in passato? Credo che la libertà interpretativa scaturisca sempre dalla precisione, dalla raffinatezza tecnica e dal rispetto dello spartito. Non so quindi se ci sia più libertà interpretativa di quanta ce ne possa essere, ad esempio, nel periodo classico o nel belcanto.
Nell'ottobre 2018 sei stata solista dei tre concerti dell'orchestra francese Les Musiciens du Louvre in tournée in Messico, l'hai menzionato come un punto importante della tua carriera. Potresti condividere il motivo per cui questo tour è importante per te e quali ricordi hai di quell'esperienza in Messico? L’esperienza in Messico è stata una delle più travolgenti della mia vita, e non sto esagerando. I mesi successivi sono stati un eterno ricordare quei bellissimi dieci giorni. I luoghi che ho potuto visitare, la luce, il cibo, le sale da concerto, il Festival Cervantino (il festival musicale più importante del Messico, ndr), le bellissime cantate di Händel e soprattutto il calore e la partecipazione del pubblico, mi hanno riempito gli occhi e il cuore. Tre concerti indimenticabili!
Ricordo che in quei concerti hai cantato brillantemente la cantanta Crudel tiranno amor, HWV 97 e la cantata Delirio amoroso (Da quel giorni fatale) HWV 99 (oltre ad altre arie e recitativi). Potresti parlarci del tuo rapporto con Händel e delle difficoltà di interpretare opere concepite per essere cantate da castrati? Le opere concepite per essere cantate da castrati sono sempre ardue ma, a mio parere, proprio per questo, molto coinvolgenti. I cambi continui di tessitura, l’agilità, le folli arie di furore e i momenti patetici sono sempre sfide che accetto di buon grado e che mi piace superare. Senza contare che i personaggi sono molto caratterizzati e quindi interessantissimi da interpretare. Händel è uno dei miei compositori preferiti e mi auguro di interpretare tantissimi ruoli maschili e femminili per tutta la mia carriera
Secondo la tua esperienza pensi che le opere barocche, antiche o poco conosciute, debbano essere eseguite principalmente in concerto anziché con produzione teatrali, in modo che un artista possa cantare ed esprimersi più libero e più concentrato sul canto e sulla musica? Non saprei. Non disdegno l’opera in concerto, l’interpretazione fa comunque parte dell’esecuzione e quindi, almeno per me, non cambia molto da quel punto di vista, ma preferisco sempre di più l’opera in palcoscenico, di qualunque repertorio si tratti.
Parlando di tutt'altro: Arianna Venditelli com’è nella vita di tutti i giorni? Ascolti anche altri generi musicali come pop, folk, jazz? Qualche hobby o passione al di fuori della musica? Ultimamente, complice il lockdown, mi è venuta una grande passione per le piante. Mi piace curarle, nutrirle, vederle crescere e scoprire anche il mondo degli insetti che le abitano, parassiti o predatori che siano, un mondo che mi affascina sempre di più. Anche se non lo faccio spessissimo mi piace il trekking in alta montagna. Parlando della musica invece mi piace molto ascoltare cantautori italiani e francesi, il jazz, il punk e la musica popolare tradizionale italiana e del mondo.
Come hai gestito il tempo in questo periodo di pausa inaspettata per il tuo vantaggio personale e artistico? Non è stato facile ma ho continuato a seguire le lezioni online con la mia insegnante e ho studiato un paio di ruoli dei miei sogni... e anche qualcosa che probabilmente non canterò mai.

Grazie per l'intervista Arianna, per finire, potresti darci dal tuo punto di vista qualche riflessione sul mondo della lirica di oggi? Mi auguro solo che questo periodo drammatico, che ha portato alla luce gli annosi problemi contrattuali della nostra categoria di lavoratori, porti alla soluzione di questi ultimi e non ad un peggioramento delle condizioni lavorative. Credo che le forze e le voci rinnovatrici delle nuove generazioni, se non soffocate, possano portare cambiamenti sostanziali nel modo di vivere il mondo della lirica (che è più vivo che mai) sia dalla parte degli “addetti ai lavori” che del pubblico.
Crediti fotografici: fotografie fornite dall'Artista Nella miniatura in alto: Arianna Venditelli felice a Venezia Sotto, in sequenza: tre fotoritratti scattati in occasioni diverse (quello centrale la ritrae nelle vesti di Argia, per la Merope di Broschi) Al centro, in sequanza: nei panni di Serse (Händel) e in quelli di Ermione (Rossini) In fondo: Arianna Venditelli con Les Musicians du Louvre alla Sala Nezahualcóyoti di Città del Messico (foto gentimente concessa da Cortesia Cultura UNAM)
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Rigoletto adesso č un clown
intervento di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (Usa), Dorothy Chandler Pavilion 12 giugno 2025 - È impossibile essere amanti della musica e rimanere indifferenti al piacere di ascoltare le note di Rigoletto dal vivo in un teatro. Sebbene non sia trascorso molto tempo dalla sua ultima rappresentazione al Dorothy Chandler Pavillion, sede della compagnia di Los Angeles "LA Opera" (l'ultimo Rigoletto andò in scena nel 2018), non si tratta di un titolo rappresentato con frequenza in questo luogo. Le uniche altre produzioni degne di nota sono state quelle delle stagioni 1993, 2000 e 2010. Quest’opera in tre atti, con musica di Giuseppe Verdi (1813-1901) e libretto di Francesco Maria Piave, è tratta da "Le roi s’amuse" di Victor Hugo. Considerata uno dei primi capolavori del periodo centrale del compositore, Rigoletto si scontrò con la censura austriaca che controllava i teatri dell’Italia settentrionale al momento della sua prima rappresentazione alla Fenice di Venezia dove ebbe la sua prima assoluta l’11 marzo 1851. Ironia della sorte, le ragioni della sua censura
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Echi dal Territorio
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
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FERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Opera dal Nord-Est
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TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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Opera dall Estero
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L'Incoronazione di Poppea piace
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BOGOTÁ (Colombia), Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo - L’Incoronazione di Poppea (SV 308) è l’ultima composizione operistica di Claudio Monteverdi (1567–1643), autore italiano a cui si attribuisce il merito di aver contribuito alla nascita dell’opera lirica. La sua lunga carriera, che lo vide impegnato come direttore di coro (fu maestro di cappella
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Opera dall Estero
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Tannhäuser torna a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE
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Opera dal Centro-Nord
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Der junge Lord ovvero l'antitesi
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FIRENZE - In occasione dell'87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, abbiamo avuto l'opportunità di immergerci nell'intrigante universo di Der junge Lord, un'opera in due atti che porta la firma di Hans Werner Henze. Composta su libretto di Ingeborg Bachmann, liberamente ispirato alla novella di Wilhelm Hauff Der Affe als Mensch ("La scimmia come
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Eventi
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Festival Puccini 2025 e... 2026
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut.
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Opera dal Nord-Ovest
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Carmen delle parole e delle note
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Con Carmen di Georges Bizet, l’Opera Carlo Felice di Genova ha proseguito la sua Stagione Lirica 2024-2025 mandando in scena l’ottavo titolo in cartellone. Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella di Prosper Mérimée, Carmen è tra i titoli più celebri e popolari dell’intero repertorio
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Opera dall Estero
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Giulio Cesare a Berkeley
servizio di Ramón Jacques FREE
BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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Vocale
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Opera dal Centro-Nord
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Giselle around Le Villi
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Opera dal Nord-Est
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Enkbath grande Rigoletto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. E’ stato un Rigoletto come non lo si vedeva da anni, quello andato in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un cast eccezionale ha animato il palcoscenico del debutto. Daniel Oren ha diretto l’Orchestra del Verdi con straordinaria maestria, attento a tutte le sfumature della splendida musica del
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Classica
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Zangiev/Gadijev accoppiata vincente
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Due opere monumentali della musica russa, lontane nel linguaggio ma accomunate da una tensione emotiva profonda, si incontrano in un’unica serata: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Prokof’ev e la Sesta sinfonia di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, la celebre Patetica. Da un lato, un’esplosione di energia, una scrittura virtuosistica al
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
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FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Eventi
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Il nuovo cartellone del Regio
redatto da Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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Opera dal Centro-Nord
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Un Falstaff maturo e autoritario
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Echi dal Territorio
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Vivaldi e il mandolino
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Cosė fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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Personaggi
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Ferrara e Vivaldi connubio in musica
redatto da Edoardo Farina FREE
È il quarto anno consecutivo che il maestro Federico Maria Sardelli è presente nel cartellone musicale del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Questa volta ha proposto al pubblico estense una Serenata a tre che è praticamente una pagina dimenticata del catalogo del "Prete Rosso". Sardelli è direttore d'orchestra, compositore,
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Vocale
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Serenata d'amore torna a cantare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima esecuzione assoluta in tempi moderni di una pagina musicale molto bella di Antonio Vivaldi, la Serenata a tre RV 690, ha richiamato nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" un buon numero di spettatori ed estimatori della musica del "prete rosso", tanto da registrare praticamente il tutto esaurito. Ancora una volta il majeuta è
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Classica
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Il ritorno dei Cardelli
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il ritorno dei Cardelli. Sembra quasi il titolo di una saga, e tale parrebbe se si considerasse la regolarità con cui da un paio di lustri i recital solististici di Matteo (pianoforte) o di Giacomo (violoncello), nonché i concerti in Duo, fanno registrare una loro presenza nelle rassegne cameristiche di Ferrara. Stavolta, per gli appuntamenti dei
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