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Resoconto della stagione 2023-2024 (prima parte) della prestigiosa associazione musicale |
I percorsi di Bal'danza |
servizio di Edoardo Farina |
Pubblicato il 31 Luglio 2024 |
FERRARA - Si è conclusa la prima parte della programmazione concertistica 2023-2024 curata dall’Associazione culturale Bal’danza svoltasi tra le cornici più prestigiose della città di Ferrara, ove ad apertura della stagione precedente già dal febbraio 2023 è stato proposto l’appuntamento inaugurale del 19 con l’orchestra “La Toscanini Next” – in Verdi and friends. Tenutosi presso la Pinacoteca Nazionale del Palazzo dei Diamanti si ha avuto modo di ascoltare i più importanti e noti temi da film del panorama cinematografico italiano e non solo, arrangiati in chiave moderna dal tono bandistico – rock dai toni amplificati forse in maniera eccessiva ma sicuramente spettacolare, a cura di una formazione di musicisti giovanissimi e assai preparati, nell’esecuzione di musiche di Verdi, Piovani, Bacalov, Rota, Piazzolla, Marcello, Morricone. Quindi le iniziative, tra le più rilevanti, sono proseguite nella primavera in ambito universitario con la rassegna Orfeo son io…conversazioni musicali attraverso gli interventi di Patrizio Bianchi, Valentina Mini, Nicola Badolato, Dario Favretti, Paolo Fabbri, Giuseppina La Face, Alberto Delama e Marco Uvietta, presentando rispettivamente tre volumi di musicologia aventi come argomenti Rossini, (Come un baleno rapido) didattica scolastica (Musica e poesia son due sorelle) e Riccardo Chailly (il Suono conquistato). Ripresa dell’attività invernale 2023-2024 e in corso, presso il Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado” in collaborazione con “Ferrara Musica”, in data 15 ottobre è andato in scena Percorsi al Femminile in un coraggioso “viaggio” di ricerca della libertà e un colorato “diario” di emozioni e immaginazioni in Barbara Virtuosissima Cantatrice – Concerto - danza dedicato a Barbara Strozzi (1619-1677), interpreti Chiara Nicastro - voce, Valeria Montanari – clavicembalo, Rosita Ippolito – viola da gamba, Francesca de Lorenzi - voce recitante.
Musiche mirabilmente eseguite di Frescobaldi, Monteverdi, Strozzi in primis e diversi autori anonimi, supportate da Giorgia Massaro, danzatrice della compagnia teatrale “Anime Specchianti” che se per quanto dotata di scioltezza, estro e stravaganza dalla leggerezza assoluta a piedi nudi e dall’animo sognatore ed evanescente come i veli che a volte le oscuravano il volto, la tecnica qui esposta si è avvicinata assai più facilmente all’espressione della modernità materica attuale e surreale meno a tema con la filologica musicale dal carattere estremamente rinascimentale, volendo contrapporre visibilmente l’antico con la danza contemporanea, mettendo in risalto una concreta espressività esoterica e suggestiva di sicuro effetto. “Da diversi anni l’Associazione Bal’danza ha sviluppato nelle proprie intenzioni di ricerca, produzione e valorizzazione artistica, una serie di ricerche verso quel patrimonio musicale riguardante musiciste lasciate nell’oblio, cercando oggi di approfondire e valorizzare figure che con i loro multiformi talenti hanno segnato la storia in molti campi. È un modo per riflettere su un cammino che la donna ha compiuto e compie per affermare il suo diritto alla pienezza della vita, un invito a evidenziare quel filo sottile che le lega nel loro impegno lavorativo, culturale e sociale” – afferma il Presidente Valeria Conte Borasio. Il secondo evento, ha avuto il 29 ottobre come protagonista la pianista Martina Frezzotti; nata nel 1986 a Udine, iniziati gli studi pianistici all'età di sei anni è stata una degli ultimi allievi del leggendario pianista russo Lazar Berman, con cui ha studiato presso l'Accademia “Incontri col Maestro” di Imola dall'età di sedici anni. Ammessa al Conservatorio Tchaikovsky di Mosca nella classe di Elisso Virsaladze, appena venticinquenne si è diplomata ottenendo il dottorato di Laurea col massimo dei voti, prima italiana nella storia dell'ateneo moscovita. Concerto in forma di didattica, ha dedicato l’intero repertorio ancora a una figura femminile ingiustamente dimenticata dalla storia della musica, Fanny Cacilie Mendelssohn-Bartholdy, sposata Hensel, pianista e compositrice tedesca, nota per essere stata sorella del più noto Felix Mendelssohn. “Compose oltre 460 brani musicali molti dei quali sono in forma breve – nel genere del Klavierstctück – non a causa della mancanza di ambizione da parte sua, ma per via della posizione dei svariati pregiudizi sociali dell’epoca. Al fratello furono offerte le possibilità di viaggiare e presentare le sue opere orchestrali in grande sale da concerto, mentre a Fanny era previsto di condurre una vita domestica intrattenendo i membri della cerchia sociale adatta. Cantanti, compositrici, comunque artiste virtuose, furono spesso derubate ingiustamente della loro notorietà a vantaggi dei colleghi uomini: il rapporto tra musica e donne, specialmente se appartenenti alla nobiltà, è da sempre complesso e oscurato da una rete sottile di connivenze che hanno teso a esaltare più l’abilità compositiva maschile che il loro talento, abilitate soltanto a essere muse ispiratrici o gentili insegnanti. È chiaro allora quanto sia necessario dare la giusta visibilità a certi nomi ancora poco esplorati che dovrebbero fare meritamente parte della memoria collettiva” - sostiene la stessa Frezzotti. Assai dotte le spiegazioni storiografiche supportate dalla proiezione di decine di slide raffiguranti interessanti immagini anche d’epoca, grande virtuosismo, dinamica eccellente delle pagine proposte, insolite e mai del tutto note nelle più comuni stagioni pianistiche, pur essendosi prolungata nei tempi ed esagerando nei modi accademici, avendo usato una terminologia specificamente tecnica dell’analisi armonica, adatta più a un convegno di musicologia dal pubblico esperto che agli appassionati del Ridotto della domenica mattina.
Tradizionale Concerto di Natale il 10 dicembre alla Pinacoteca in chiusura della ricorrenza dei vent’anni di attività iniziata nel 2003, ove Bal’danza ha invitato per i soci e la Città come occasione per uno scambio degli auguri, l’Ensemble Dolce Concento, diretto dal M° Nicola Valentini - Maestro concertatore, Andrea Vassalle - violino solista, Beatrice Scaldini e Raffaele Nicoletti - violini I, Alberto Stevanin e Laura Cavazzuti - violini II, Elisa Imbalzano - viola, Nicola Brovelli - violoncello, Daniele Rosi - violone, Jacopo Raffaele - cembalo, interpretando Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi (1678-1741). Tratte dall’Opera omnia del Prete Rosso Il Cimento dell’Armonia e dell’Inventione opus 8 edita ad Amsterdam tra il 1724 e il 1725, qui in status di educazione all’ascolto, l’ensemble non si è “limitato” alla sola esecuzione ma alla lettura e spiegazione dei sonetti accompagnati, scritti secondo alcuni storici contemporaneamente da Vivaldi, mentre altri li ritengono di autore ignoto, composti presumibilmente in un periodo successivo. La formazione nasce dal sodalizio artistico tra Valentini e Vassalle, musicisti che hanno messo in comune i propri studi ed esperienze per dare vita a un progetto di lungo respiro volto a riscoprire sonorità nuove nella musica vocale classica e romantica eseguita su strumenti storici. Seguendo la strada tracciata dai loro maestri, tra i quali Ottavio Dantone, Federico Guglielmo e Alessandro Moccia, il lavoro su partiture, oratori e cantate viene affrontato con un profondo rispetto dei codici musicali antichi, senza rinunciare a una lettura moderna, mirata a coinvolgere il pubblico del nostro tempo.
Esorditi a “Ravenna Festival” nel giugno del 2015 conquistando immediatamente il favore del pubblico e della critica come giovane gruppo emergente nazionale, le scelte vanno dal tardo Seicento delle Scuole Italiane che fecero grande il melodramma in Europa non trascurando certamente il classicismo di Gluck e Mozart, fino al Belcanto di Bellini e Donizetti. Attivi anche in ambito didattico, hanno organizzato diverse lezioni-concerto con lo scopo di diffondere nelle scuole di ogni ordine e grado l’ascolto guidato di musica dal vivo. Figlio d’arte dalla gestualità convincente e decisa, Valentini, ha saputo coinvolgere i numerosissimi presenti con professionalità, eleganza e anche empatia, raccontando aneddoti e similitudini sul concerto esposto, non annoiando neppure per un istante riguardo il meglio del Settecento italiano, mai ascoltato abbastanza nonostante la frequenza con cui Le stagioni - titolo originale - vengono eseguite solo a Venezia quasi trecento volte l’anno per via soprattutto di un concreto business turistico. Concerto inaugurale 2024, il 25 febbraio, di nuovo alla Pinacoteca in Goldberg, il genio in scena, Andrea Bacchetti - pianoforte, Nausicaa Nisati - contralto, dall’insolito connubio ma dalla straordinaria sinergia, da Il Clavicembalo ben Temperato Libro II il Preludio e fuga n.9 in Mi Magg. BWV 878, il Preludio e fuga n.16 in Sol min. BWV 885, Variazioni Goldberg BWV 988 Aria e 30 variazioni, quindi dall' Oratorio di Natale BWV 248 tre Arie per Contralto. “Ad un attento esame delle ragioni che ci hanno portato a scegliere quest’opera d’arte barocca - uno dei massimi monumenti della letteratura tastieristica - per tenere a battesimo la stagione 2024 si fa strada una curiosa analogia fra l’Aria e le 30 variazioni, dette Goldberg e la natura di Bal’danza. Cosa sono infatti, pubblicate nel 1741 a Norimberga, se non l'identità originale dell'Aria iniziale, magistralmente scavata e lavorata dal genio di Lipsia? O l'intreccio dei rami fioriti generati da un nucleo, una radice che costituisce l'avvenimento creativo da cui tutto scaturisce. Ecco che la chiave interpretativa del paragone è svelata: all'origine di Bal'danza c'è un'unità di pensiero culturale che si esprime e si esalta nella varietà delle forme attraverso le quali si rende presente all'interlocutore. Esattamente come l'esperienza di ascolto compiuta con le Goldberg, udita attentamente l'Aria iniziale, nata con lo scopo di farci inquadrare con chiarezza la “vision”, ci si inoltra nel giardino delle variazioni dove si raggiunge la certezza sul pensiero dominante snocciolato a dovere, la “mission”. Ma queste non percorrono una retta, bensì tracciano una circonferenza in grado di riportarci all'Aria iniziale ove solo allora l'opera rifluisce verso la sua origine. Ed è a un livello di ricerca costante della propria origine che Bal'danza fonda con gratitudine il riconoscimento e il dialogo con la Pinacoteca, portando in dote suoni e armonie in un luogo intriso di memorie, storie, narrazioni, custodite con cura per il bene di tutti” – afferma Romano Valentini, nelle note di presentazione di sala.
Il 6 maggio atteso appuntamento con Il labirinto di Isabella, conversazione sulla musica ai tempi di Isabella d’Este a cura di Alessandra Necci, Direttrice delle Gallerie Estensi di Modena e ancora Badolato, docente alla facoltà DAMS dell’Università di Bologna. Concerto parte di un progetto realizzato grazie al Prof. Guillaume Bernardi, del York University Glendon Campus di Toronto in collaborazione con l’Early Music di Vancouver, diretto da Suzie Le Blanc, supportato dalle danze in costume di Mauro Biasiolo e Caterina Guidi appartenenti al gruppo rinascimentale “L’Unicorno” con sede nella contrada di S. Maria in Vado. Personalità centrale del Rinascimento italiano ed europeo tra Quattro e Cinquecento, Isabella d’Este – di cui quest’anno ricorrono i 550 anni dalla nascita (1474) – si forma nel raffinato clima culturale della corte estense, prima di diventare marchesa di Mantova, dopo le nozze nel 1490, con Francesco Gonzaga. Colta, determinata, elegante e amante dei grandi artisti, che chiamò numerosi presso la corte della città lombarda – da Leonardo a Tiziano, da Baldassare Castiglione a Paolo Giovio sino a Ludovico Ariosto – nei suoi anni mantovani diventa una delle donne più invidiate e influenti del Rinascimento. Una delle sue grandi passioni, oltre al collezionismo e alla moda, è proprio la musica, un’arte che ella aveva respirato e amato da giovanissima alla corte degli Este a Ferrara. Alla figura di Isabella è dedicato il concerto: canzoni e frottole che parlano di preoccupazioni in tempo di guerra ma che altresì celebrano la vita e l’amore in tutte le sue miriadi di forme, dalla venerazione per la Beata Vergine Maria all’amore illecito di un cortigiano devoto, alla lussuria carnale di un contadino rustico per la sua ragazza. Il labirinto cui si fa riferimento nel titolo evoca il famoso Soffitto che un tempo abbelliva il Palazzo San Sebastiano di Mantova, ritiro cittadino di Francesco Gonzaga, marito di Isabella. L’immagine del dedalo rimanda alla cecità dell’uomo davanti al futuro ricordandogli che le direzioni della vita mutano in continuazione e in modo repentino. Seconda parte con L’Anello Mancante - Canto e liuto del primo ‘500 in Italia, Marco Beasley - canto, Franco Pavan - liuto rinascimentale, interpreti straordinari e ricercatori di ampio respiro nel loro genere, dalle prime riscoperte in Italia riguardanti inizialmente la musica “ficta”, termine usato nella teoria musicale europea dalla fine del XII° secolo fino al 1600 circa per descrivere le altezze, annotate o aggiunte al momento dell'esecuzione, esulano dal sistema della musica “recta”, "corretta" o "vera", come definito dal sistema esacordo di Guido d'Arezzo, poi denominata semplicemente “antica”. Le biblioteche e gli archivi spesso assomigliano al mare: a volte quieto, altre in tempesta. Rimangono sopite e polverose per secoli nei loro confini, poi improvvisamente vengono scosse da dispersioni o da vendite inattese che le fanno fluttuare e poi adagiare su spiagge sicure o rimanere ancora a lungo fra i marosi come accaduto con la riscoperta del fondo musicale della famiglia urbinate Albani, tramite il ritrovamento effettuato da Pavan. In questo magnum di fonti cinquecentesche e secentesche conservate presso l’archivio marchigiano, uno dei codici più sorprendenti si è rivelato quello che si è voluto chiamare, con un pizzico di ironia, l'Anello Mancante. Si tratta di un volume per canto e liuto di straordinario interesse storico, contenente una cronologia che va dalle frottole di Bartolomeo Tromboncino e Marchetto Cara fino ai madrigali di Giuliano Tiburtino e Philippe Verdelot. Ma la grande sorpresa è stata trovare al suo interno, oltre a brani fino a oggi sconosciuti, alcune composizioni di Bartolomeo Gazza e di un certo Ogniben Venetiano, autori a oggi noti solo agli specialisti ma al loro tempo famosi didatti e improvvisatori. Di loro si ignorava del tutto che potesse essere sopravvissuta qualsiasi traccia compositiva dandocene invece traccia colmando parzialmente il periodo che porta dalla frottola al primo madrigale. Con queste prime esecuzioni in epoca moderna e con altri brani tratti dal repertorio dei citati autori vi è stata l’intenzione riportare in vita una piccola parte di quel mondo delicato, a volte elegantemente disperato, che ha percorso le corti italiane nella prima metà del Cinquecento.
Penultima performance il 2 giugno sempre presso la Pinacoteca, registrando nuovamente il sold-out essendo stata affidata al Beltrani Modern Piano Trio, nell’esposizione di un epico genere dell’immortale compositore statunitense George Gershwin (1898-1937) – Esattamente 100 anni fa. Autore straordinario dalla breve vita, la maggior parte delle opere vocali e teatrali tra cui più di una dozzina di spettacoli teatrali della Broadway, le ha scritte in collaborazione con suo fratello maggiore, il paroliere Ira Gershwin componendo musica per Broadway, per le sale da concerto europee, così come per il grande pubblico internazionale. Le sue composizioni sono state utilizzate in numerosi film e in televisione divenendo ventate standard jazz registrate in diverse versioni, innumerevoli, inoltre i cantanti e musicisti che hanno registrato le sue intramontabili canzoni spesso nello stile blues. Dopo i consueti saluti e i dovuti ringraziamenti da parte del Presidente Conte Borasio “…abbiamo ideato un progetto dal titolo Di alberi e di rami, tra nature e culture, unendo così in un percorso comune interlocutori significativi del viaggio culturale dell’Associazione. Ognuno si qualifica con il linguaggio che lo caratterizza, ma ci accomuna un “fare insieme”, che esalta valori comuni che contribuiscono a migliorare la qualità della vita delle persone, offrendo conoscenze, memorie, bellezza, operatività creativa e innovativa. In questa occasione Bal’danza evidenzia e festeggia i 180 anni della Ditta Ferri di Tamara, la più antica del nostro territorio per la costruzione di macchine agricole, con cui l’Associazione ha realizzato un rapporto di complicità nel tempo in un esemplare avvicinamento del mondo produttivo al mondo della cultura...” la parola è passata al Direttore Artistico Valentini, fornendo come di consuetudine introduzioni musicologiche e storiografiche riguardo il programma e gli artisti sul palco, Pietro Beltrani - pianoforte, Tiziano Guerzoni - violoncello e Daniele Negrini - violino. Poliedrica formazione, nasce nel 2021 a Bologna dalla collaborazione di tre rinomati musicisti del panorama nazionale, formatisi anche in varie realtà musicali bolognesi tra cui l’“Orchestra Senza Spine” accomunati dall’amicizia e dalla profonda stima reciproca, distinguendosi per la grande versatilità, dalle colonne sonore più celebri fino alle contaminazioni jazz più la peculiarità e la capacità di unire la tecnica, la precisione e la bellezza del suono con l’improvvisazione, spaziando dalla musica classica alla musica moderna e per la capacità di fondere in modo originale generi diversi contraddistinguendosi per la proposta di programmi curati e arrangiati appositamente per il trio. La musica scelta è un vibrante tributo a Gershwin, genio musicale autodidatta capace di intrecciare la tradizione classica occidentale con gli stili emergenti dell’America contemporanea, in particolare le influenze latino americane, affiancandosi perfettamente a una realtà di impresa senza confini. Suggestivi i brani proposti tratti dalle melodie più popolari ampiamente conosciute, quali Rapsodia in blu (1924) - Un americano a Parigi (1928), così come l'opera Porgy and Bess (1935) da qui la celeberrima Summertime e I loves you, poi Embraceable you (Jazz – 1930) - I’ve got rhythm (Standard jazz – 1930) - The man I love e Fascinating Rhythm (Jazz – 1924), But not for me (da Girl Crazy – 1930), solo per citarne alcuni, terminando con An American in Paris (Poema sinfonico – 1928) appositamente trascritti dal Trio. “Appassionato di musica jazz, l’idea di arrangiare Gerwshin è nata per via di un amore assoluto verso questa tipologia di repertorio, troppo riduttivo per essere eseguito personalmente con il solo pianoforte, cercando in tale modo di allargare la partitura in più voci strumentali. Senza tralasciate assolutamente gli studi tipicamente classici da dove proveniamo e l’esecuzione ad esempio del noto Triplo Concerto in Do maggiore di Beethoven dalla medesima struttura, nonché punto di partenza e da noi interpretato diverse volte, prossimamente le scelte cadranno sui suggestivi ritmi di Astor Piazzolla soffermandoci ancora una volta sul panorama musicale del Nuovo Mondo sia settentrionale che meridionale” – afferma Beltrami. Programma dal tono espressivo e bene esposto, ha inteso introdurre alla conoscenza dell’identità dei nostri interlocutori, costruita nel tempo con interessanti e variegate operazioni di intrecci e di sintesi tra passato, presente e futuro, tra realtà e aspettative, tra visioni e sogni dal tono anche divertente quanto basta; ma anche introspettivo e nostalgico fatto di quelle note e melodie impossibili non riconoscere sentendosi proiettati in una magica atmosfera dal sapore retrò, come fossimo presenti nella penombra di un caldo locale notturno newyorkese offuscato dal fumo di una sigaretta…
Ultima data prima della pausa estiva, il 15 giugno presso la Chiesa di S. Stefano a Ferrara Concerto per Marco Ghirotti in memoria dell’organista e didatta prematuramente scomparso un anno fa, eseguito da Francesco Tasini - organo, Stephan Kofler - cembalo e Lorenzo Marzona - regale, per le musiche di autori posti dal primo al secondo barocco tra i quali Scherer, Bonelli, Muffat, Farnaby, Bach e la Sinfonia brano inedito composto dallo stesso Ghirotti e Stefano Bertuletti, in prima esecuzione assoluta; a seguire si è svolta una visita guidata agli strumenti utilizzati e la S. Messa in suffragio. In attesa della prossima ripresa autunnale già a partire dal mese di settembre, Bal’danza si riconferma, quindi, nuovamente tra le associazioni culturali più fervide e attive che la città Estense abbia mai conosciuto nel proprio territorio dagli ultimi decenni a oggi auspicando di continuare con l’intraprendenza che ne ha caratterizzato l’altissima qualità delle scelte proposte e felicemente esposte.
Crediti fotografici: archivio segreteria Bal'danza Nella miniatura in alto: il direttore artistico di Bal'danza, Romano Valentini Sotto, in sequenza, performances e artisti: il gruppo di "Barbara Virtuosissima Cantatrice"; Martina Frezzotti; Dolce Concento; Andrea Bacchetti e Nausicaa Nisati; danzatori nel "Labirinto di Isabella"; Marco Beasley e Franco Pavan; Beltrani Modern Piano Trio; Marco Ghirotti
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Voci di donne e suoni dissonanti
intervento di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dopo il successo di pubblico della rassegna estiva Interno Verde Danza il Teatro Comunale "Claudio Abbado" ha aperto la rassegna del Festival di danza contemporanea con la prima esecuzione mondiale di Puccini's Opera - Voci di donne della coreografa e regista Monica Casadei. Prima dello spettacolo, fissato per le ore 18 di ieri, uno sciopero/presidio davanti all'ingresso del Teatro Abbado, indetto dalla Cgil, ha ritardato fino alle 18,30 la prima mondiale di Puccini's Opera della Casadei. Lo sciopero/presidio si è svolto pacificamente, con slogan e interventi degli attivisti del sindacato, e non si è reso necessario l'intervento della Polizia di Stato e dei Carabinieri che sorvegliavano molto discretamente la manifestazione. In un volantino diffuso ai numerosi presenti in attesa dell'ingresso a teatro si legge: «La collega Morena dell'Ufficio Comunicazione, con contratto a tempo determinato, non è stata confermata dopo 30 anni di lavoro
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Echi dal Territorio
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Tutte le direzioni in Fall
servizio di Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - La programmazione autunno-vernina del Gruppo dei 10 riparte dallo Spirito di Vigarano Mainarda con l'ormai classico appuntamento di Tutte le direzioni in Fall. Gli otto eventi, che si svolgeranno da venerdì 11 ottobre a giovedì 26 dicembre 2024, sono stati presentati alla stampa e ai soci del Gruppo dei 10 oggi
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Eventi
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Il Filarmonico 2025 inizia con Salieri
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Il giornalista e critico musicale Alberto Mattioli è stato il mattatore della presentazione della stagione lirica e sinfonica 2025 del Teatro Filarmonico, Arena di Verona. La conferenza stampa, aperta al pubblico, si è tenuta oggi nella Sala Maffeiana dello stesso teatro veronese e Mattioli ha raccontato storia e aneddoti legati ai titoli d'opera
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara in Jazz si comincia...
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La 26.esima edizione di Ferrara in Jazz è stata presentata oggi nella Sala dell'Arengo del Municipio dal presidente del Jazz Club, Federico D'Anneo, dal direttore artistico Francesco Bettini, dall'Assessore alla cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, e dalla direttrice del Conservatorio di Musica "Girolamo Frescobaldi", Annamaria
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Vocale
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Donne nelle arie di Puccini
FREE
FERRARA - Il Teatro Comunale "Claudio Abbado" ha inaugurato il Festival di danza contemporanea con una prima esecuzione mondiale dello spettacolo Puccini's Opera - Voci di donne realizzato dalla coreografa e regista Monica Casadei con la sua Compagnia Artemis Danza di Parma. Nell'ambito della giornata dedicata a
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Opera dal Nord-Est
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Le repliche di Carmen, Tosca, Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
Verona - Gli anni passano ma l’emozione resta, tornare in arena desta sempre meraviglia e dopo 101 edizioni di questo festival la magia dell’opera continua incessantemente a nutrire l’anima del suo fedele pubblico. Diamo qui conto con un unico e ampio servizio delle recite di Carmen, Tosca e Aida nell’anfiteatro veronese
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Echi dal Territorio
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Quintetto Frangiorama e i cantautori
servizio di Edoardo Farina FREE
SIROLO-NUMANA (AN) - Estate, tempo di concerti all’aperto, al di fuori anche dalla realtà invernale del quotidiano e chiusi i teatri comunali per ferie, le varie associazioni concertistiche dalle sale museali, ci si sposta nei chiostri o nelle piazzette romantiche delle più belle località della riviera o dei borghi antichi della nostra Penisola. Le ampie
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Echi dal Territorio
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I percorsi di Bal'danza
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Si è conclusa la prima parte della programmazione concertistica 2023-2024 curata dall’Associazione culturale Bal’danza svoltasi tra le cornici più prestigiose della città di Ferrara, ove ad apertura della stagione precedente già dal febbraio 2023 è stato proposto l’appuntamento inaugurale del 19 con l’orchestra “La Toscanini Next” – in
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Opera dal Centro-Nord
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Il buon Barbiere di Kang
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - La Cavea del Teatro del Maggio si accende, avvolta dalle suggestive luci della magica Firenze. Basta salire qualche gradino per essere accolti da uno straordinario panorama della città: da sinistra verso destra sembra possibile toccare con un dito la cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto e il Palazzo della Signoria. Il numeroso
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Opera dal Nord-Est
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Carmen vive, viva Carmen!
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Creato nel 1995, l’allestimento areniano di Carmen firmato da Franco Zeffirelli è ormai considerato un grande classico del festival lirico estivo eppure non è mai rimasto uguale a se stesso, se si escludono i magnifici costumi di Anna Anni. Difatti, nel corso di oltre trent’anni, lo spettacolo è stato modificato, aggiornato, ripensato, ridotto
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Eventi
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Bologna Opera 2025
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - È stata presentata ieri nella città felsinea l'anteprima della Stagione d'Opera del prossimo anno allestita dal Teatro Comunale di Bologna. Il cartellone - che si inaugura con la "prima" del 24 gennaio 2025 - accosta titoli del grande repertorio a pagine meno frequentate e si svolgerà ancora al Comunale Nouveau in Piazza della Costituzione
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Opera dall Estero
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Partenope emigra a Parigi
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA) - War Memorial Opera House, 19 giugno 2024. Partenope, opera lirica in tre atti di Georg Friedrich Händel su libretto italiano anonimo, adattata nel 1699 da Silvio Stampiglia, e la cui prima assoluta ebbe luogo al King's Theatre di Londra il 24 Febbraio 1730 - come molte delle opere di Händel - non è una delle opere più
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Opera dal Nord-Ovest
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Trittico omogeneizzato da Kratzer
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - La stagione lirica 2023/2024 del Teatro Regio chiude i battenti con un ulteriore omaggio a Giacomo Puccini mettendo in scena Il Trittico. Un’opera, anzi tre, nelle quali si snocciolano eventi e situazioni assai dissimili tra loro; una eterogeneità che spesso stimola la fantasia di molti registi alla ricerca di un filo conduttore che possa armonizzare
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Jazz Pop Rock Etno
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Barcelona Opera Rock
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Dopo Ecce cor meum, inedito omaggio in versione orchestrale all’intramontabile musica dei Beatles e L’isola disabitata di Franz Joseph Haydn in collaborazione con il locale Conservatorio “Girolamo Frescobaldi”, il 21 giugno 2024 con replica la serata successiva, è andato in scena l’eccezionale Barcelona Opera Rock & Queen greatest hits, musiche
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Concorsi e Premi
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Premio al Trio Ndayambaje
FREE
ACIREALE (CT) - Il Trio composto da studenti del biennio jazz del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara si è aggiudicato il premio per la miglior composizione originale della competizione tra jazz band dei Conservatori di Musica e di Scuole Musicali di Alta Formazione (AFAM) di tutta Italia, Jaci&Jazz Academy Award organizzata; il concorso svoltosi
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Opera dal Nord-Est
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Torna il Barbiere dopo il diluvio
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA - Quando, nella nona scena del Barbiere di Siviglia, il Conte d’Almaviva si lamenta dell’improvviso temporale, affermando «... Poter del mondo! Che tempo indiavolato ...», Figaro replica, soave: «Tempo da innamorati!». Ed è con il pensiero rivolto all’ottimismo del factotum rossiniano che il pubblico attende la prima areniana stagionale
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Jazz Pop Rock Etno
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Settant'anni di Romagna mia
servizio di Attilia Tartagni FREE
CERVIA (RA) - Ravenna Festival, dopo “Casadei secondo a nessuno” del 2013, omaggia di nuovo lo “Strauss di Romagna” e la sua celeberrima Romagna mia, una canzone diventata, al di là delle intenzioni dell’autore che la pubblicò per un caso fortuito solo nel 1954, l’inno della Romagna, un canto di nostalgia universale, un sempreverde che si
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Echi dal Territorio
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Anita prima esecuzione assoluta
redatto da Athos Tromboni FREE
SPOLETO (PG) - Giunta quest’anno alla sua 78° edizione torna a Spoleto e nei principali teatri dell’Umbria la stagione del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto che aprirà con la consueta kermesse musicale “Eine Kleine Musik 2024” al Teatro Caio Melisso (anteprima per gruppi organizzati: giovedì 22 agosto ore 20.30 - spettacoli
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Eventi
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Genova fa il Giro di Vite
servizio di Athos Tromboni FREE
GENOVA - «A conclusione di una Stagione lirico-sinfonica 2023/2024 che ha conseguito un enorme successo di pubblico e di critica – ha detto il sovrintendente Claudio Orazi nella conferenza stampa – il cartellone artistico 2024/2025 che oggi presentiamo si conferma ricco di ulteriori emozioni. Con il sostegno di decine di migliaia di spettatori,
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