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Accolta bene dal pubblico l'opera d'apertura della stagione lirica autunno-vernina del Teatro Abbado |
Butterfly molto ispirata al Teatro Noh |
servizio di Athos Tromboni |
Pubblicato il 30 Ottobre 2021 |
FERRARA - Una Madama Butterfly urlata. L’estrema sintesi dell’opera d’apertura della stagione lirica autunno-invernale del Teatro Comunale “Claudio Abbado” può essere questa. La ragione una sola: l’orchestra col suo suono vigoroso copriva spesso le voci soliste, tanto che ci siamo chiesti: se invece di una compagine da camera (le disposizioni di prevenzione Covid-19 consentono l’accesso ad un numero di orchestrali minore di quanto solitamente previsto per le opere otto-novecentesche) ci fosse stata l’orchestra voluta da Giacomo Puccini con tutti i fiati e gli archi di prassi, sarebbe andata meglio o peggio, dal punto di vista dell’equilibrio dinamico fra buca e palcoscenico? Forse poteva andare meglio, perché un maggior numero di “voci” strumentali avrebbe consentito sfumature diverse, anche nei pianissimo o nei piano, là dove un minor numero di strumenti è stato sollecitato invece a spingere. O forse poteva andare anche peggio. Il vostro cronista, cari lettori, oltre che seguire l’opera dal palco della stampa, si è anche recato per più di mezz’ora in loggione a seguire il finale del primo atto, per non essere tratto in inganno dalla troppa vicinanza alla buca. Ma il risultato, anche dal loggione, non è cambiato. L’orchestra suonava forte e i cantanti urlavano, con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista dell’intonazione adamantina e della melodizzazione del canto. In tale contesto la voce tenorile di Francesco Fortes nel ruolo di F.B. Pinkerton è parsa troppo leggera per il ruolo, lo squillo si perdeva dentro la massa del suono e appariva forzato, gutturale; per contro e non di rado la sua emissione soprattutto nelle note basse del registro, era debole e obnubilata dalla veemenza orchestrale. Eppure nei momenti in cui Fortes ha potuto farsi udire al di sopra del suono proveniente dalla buca, l’intonazione è parsa eccellente e il colore chiaro della sua voce non ha mancato di farsi apprezzare per la bella musicalità.



Non diverso il nostro personalissimo giudizio sulla prestazione della protagonista Silvia Pantani nel ruolo di Cio Cio San: coperta spesso, ma con la differenza, rispetto al tenore, che quando a lei era dato cantare da sola (e non impegnata in duetti o in ricami sul tessuto del canto del coro) ha eseguito sfoggiando un bagaglio tecnico di assoluto valore, sia nel canto a fior di labbra, sia nel canto in zona acuta in forte o fortissimo, incurante della veemenza orchestrale. Ha cantato la “sua” Madama Butterfly. Brava, molto brava: s’è dimostrata una cantante che sa disimpegnarsi anche nelle difficoltà d’ambiente (difficoltà d’ambiente, si sottolinea, non di spartito…) e pazienza se non è stata valorizzata dal podio.

Il più sicuro di sé e dunque il migliore dal punto di vista della prestazione canora è stato il baritono Italo Proferisce (nel ruolo del console Sharpless) la cui vocalità non ha temuto l’insidia della buca e si è espressa ad un livello eccellente. Anche la Suzuki del mezzosoprano Ilaria Ribezzi ha patito meno la situazione d’ambiente rispetto alle voci chiare protagoniste dell’opera; ed ha portato a casa una prestazione lodevole senza se e senza ma. Completavano il cast l’ottimo Goro di Claudio Zazzaro e l’ottimo Zio Bonzo di Andrea Tabili; apprezzamenti da riconoscere anche a Dielli Hoxha (Principe Yamadori e Commissario Imperiale), Luca Giorgini (Yakuside), Margherita Hibel (Kate Pinkerton), Andrea Cutrini (Ufficiale del registro), Eleonora Nota (La zia), Yue Wu (La cugina), So Hyun Lee (La madre) e il piccolo e bravo Andrea Bussotto (Dolore). Letta la prima parte di questa cronaca, potrebbe sembrare che l’Orchestra Città di Ferrara impegnata in buca sia andata oltre i limiti della precisione e del saggio fare… cioè, che abbia suonato non bene. Però non è stato così: l’Ocf (come la chiamano i ferraresi) invece ha suonato bene, precisa e pronta alle sollecitazioni del podio, molto molto professionale. Solo che a noi ha fatto venire in mente un disco che abbiamo fatto suonare fino alla noia negli anni ’80 del Novecento, quello della Cincinnati Pop Orchestra che aveva arrangiato le melodie delle opere pucciniane e le aveva incise in chiave pop: amplificando i fortissimi e contrabbandando l’idea che la melodia fluente in Puccini è la principale componente del suono, se non l’unica. Godibile, ma falso… A Ferrara, sul podio della Ocf, era il maestro David Crescenzi, che ha diretto a memoria, dedicando molte attenzioni all’orchestra e molte meno ai cantanti. La regia di Matteo Mazzoni ha avuto il pregio di offrire alla vista un Giappone tradizionale, sia nei costumi (curati da Patricia Toffolutti), sia nella gestualità, sia nell’uso delle maschere per tutti salvo i ruoli protagonisti (molta ispirazione - in questo - al Teatro Noh della tradizione nipponica), mentre le scene di Benito Leonori sono parse solamente essenziali e forse anonime se non fossero servite anche da fondale per le pregevoli proiezioni del video-designer Mario Spinaci; senza gloria né infamia le luci di Ludovico Gobbi. Bene il Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini" diretto da Davide Dellisanti. Condotta con mano sicura la recita, dentro l’atmosfera del Teatro Noh come si diceva, abbiamo una serie di appunti sul taccuino riguardanti la regia: il primo è che abbiamo trovato meravigliosa l’idea della “casa a soffietto” d’inizio dell’opera che viene innalzata a scena aperta come se fosse creata all’istante dentro un sogno; il secondo appunto è che quella “casa a soffietto” è diventata il centro attrattivo della recita perché quasi tutti i momenti topici e sicuramente quelli maggiormente intimistici si svolgevano al suo interno, a volte dietro il velo di una tenda trasparente; il terzo appunto è che quella “casa a soffietto” pur essendo il centro dell’azione drammaturgica era posta all’estrema sinistra del fronte-palcoscenico, e quello che vi si svolgeva dentro non era completamente visibile al pubblico che era seduto nei palchi posti all’estrema sinistra della sala. Tenuto conto che oltre la metà del palcoscenico (quello a destra della sala) era spesso vuoto di personaggi e pieno di proiezioni del video-designer, noi abbiamo pensato che fosse un errore soprattutto concettuale porre in modo defilato e un po’ fuori scena il centro drammaturgico della scena… Tralasciamo il resto dei nostri appunti e diciamo del pubblico: un po’ freddo all’inizio della recita si è poi riavuto diventando caloroso a fine recita, ma non ha chiesto bis neanche alla buona esecuzione di Un bel dì vedremo della Pantani, e non ha buato perché a Ferrara non è costume farlo anche quando i giudizi nel foyer durante l’intervallo sono tranchant. Infine, il cronista non può non rilevare che fra il pubblico era presente e attiva una claque fastidiosa (due o tre spettatori, non di più) che ha “sollecitato” gli applausi in più circostanze al di là dei meriti. Questo è il mondo dell’opera da che mondo è mondo. Ed è bello che sia così. Prosit! (La recensione si riferisce alla recita di venerdì 28 ottobre 2021)

Crediti fotografici: Stefano Binci / Fondazione Pergolesi Spontini Nella miniatura in alto: il regista Matteo Mazzoni Sotto: panoramica sull’allestimento Al centro in sequenza: Claudio Zazzaro (Goro); Francesco Fortes (Pinkerton) e Silvia Pantani (Cio Cio San); ancora la Pantani con Ilaria Ribezzi (Suzuki) e il piccolo Andrea Bussotto (Dolore): la Ribezzi e la Pantani con Italo Proferisce (Sharpless) Sotto: un’altra panoramica sull’allestimento In fondo: l’intensa espressione di Silvia Pantani al momento dell’harakiri di Cio Cio San
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Rigoletto adesso č un clown
intervento di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (Usa), Dorothy Chandler Pavilion 12 giugno 2025 - È impossibile essere amanti della musica e rimanere indifferenti al piacere di ascoltare le note di Rigoletto dal vivo in un teatro. Sebbene non sia trascorso molto tempo dalla sua ultima rappresentazione al Dorothy Chandler Pavillion, sede della compagnia di Los Angeles "LA Opera" (l'ultimo Rigoletto andò in scena nel 2018), non si tratta di un titolo rappresentato con frequenza in questo luogo. Le uniche altre produzioni degne di nota sono state quelle delle stagioni 1993, 2000 e 2010. Quest’opera in tre atti, con musica di Giuseppe Verdi (1813-1901) e libretto di Francesco Maria Piave, è tratta da "Le roi s’amuse" di Victor Hugo. Considerata uno dei primi capolavori del periodo centrale del compositore, Rigoletto si scontrò con la censura austriaca che controllava i teatri dell’Italia settentrionale al momento della sua prima rappresentazione alla Fenice di Venezia dove ebbe la sua prima assoluta l’11 marzo 1851. Ironia della sorte, le ragioni della sua censura
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
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FERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Tannhäuser torna a Houston
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Der junge Lord ovvero l'antitesi
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Festival Puccini 2025 e... 2026
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Giulio Cesare a Berkeley
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BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Giselle around Le Villi
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LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Enkbath grande Rigoletto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. E’ stato un Rigoletto come non lo si vedeva da anni, quello andato in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un cast eccezionale ha animato il palcoscenico del debutto. Daniel Oren ha diretto l’Orchestra del Verdi con straordinaria maestria, attento a tutte le sfumature della splendida musica del
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Classica
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FIRENZE - Due opere monumentali della musica russa, lontane nel linguaggio ma accomunate da una tensione emotiva profonda, si incontrano in un’unica serata: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Prokof’ev e la Sesta sinfonia di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, la celebre Patetica. Da un lato, un’esplosione di energia, una scrittura virtuosistica al
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
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FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Il nuovo cartellone del Regio
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TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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Opera dal Centro-Nord
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Un Falstaff maturo e autoritario
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LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Echi dal Territorio
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Vivaldi e il mandolino
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Cosė fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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Personaggi
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Ferrara e Vivaldi connubio in musica
redatto da Edoardo Farina FREE
È il quarto anno consecutivo che il maestro Federico Maria Sardelli è presente nel cartellone musicale del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Questa volta ha proposto al pubblico estense una Serenata a tre che è praticamente una pagina dimenticata del catalogo del "Prete Rosso". Sardelli è direttore d'orchestra, compositore,
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Vocale
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Serenata d'amore torna a cantare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima esecuzione assoluta in tempi moderni di una pagina musicale molto bella di Antonio Vivaldi, la Serenata a tre RV 690, ha richiamato nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" un buon numero di spettatori ed estimatori della musica del "prete rosso", tanto da registrare praticamente il tutto esaurito. Ancora una volta il majeuta è
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Classica
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Il ritorno dei Cardelli
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il ritorno dei Cardelli. Sembra quasi il titolo di una saga, e tale parrebbe se si considerasse la regolarità con cui da un paio di lustri i recital solististici di Matteo (pianoforte) o di Giacomo (violoncello), nonché i concerti in Duo, fanno registrare una loro presenza nelle rassegne cameristiche di Ferrara. Stavolta, per gli appuntamenti dei
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