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In scena con successo nel Teatro Verdi la quinta opera di Giacomo Puccini |
Tosca evoca soprusi e venti di guerra |
servizio di Rossana Poletti |
Pubblicato il 06 Marzo 2022 |
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Siamo nel primo atto della Tosca, opera di Giacomo Puccini allestita al Verdi di Trieste, in scena compare la figura di Scarpia e la mente va immediatamente alla guerra in corso in Ucraina, ad un altro personaggio, Vladimir Putin, capo della Russia, che in questo momento incarna l’arroganza e la malvagità del potere. Durante l’intervallo, ce ne rendiamo immediatamente conto, la stessa sensazione ha pervaso il pensiero di molti tra il pubblico. All’inizio della serata il sovrintendente Giuliano Polo aveva chiesto un minuto di silenzio per le vittime di questa ingiustificata tragedia che avvolge l’Europa in un’inquietudine, un’atmosfera di sospensione drammatica e che la musica dell’opera pucciniana ben rappresenta. D’altronde il disagio, un clima di irrequietezza appare già nell’ouverture di Tosca, a farci capire che la storia ha una sua complessità psicologica che sarà alla base degli esiti della vicenda tra i due innamorati Floria e Mario Cavaradossi. L’orchestra esegue straordinariamente bene, sottolineando tutte le sfumature, sin dall’avvio l’ampiezza delle componenti introspettive che Puccini mette in campo, con modi e tecniche innovative. Il direttore Christoper Franklin la conduce con forza e determinazione attraverso i percorsi dell’amore, del desiderio, del potere ossessionato, del sesso fino alla morte, una carneficina. Con Tosca siamo nel 1900, la psicanalisi si sta evolvendo con grande rapidità; venti anni dopo Sigmund Freud pubblicherà un saggio dedicato a Eros e Thanatos, amore e morte; emozioni e azioni, sentimenti e realtà non sono mai semplici, i conflitti interiori sono influenzati dai condizionamenti esterni, dalle complicazioni dello sviluppo e della crescita degli individui. Poteva la musica non cogliere le nuove percezioni sulla conoscenza dell’uomo, poteva non trasferirla in una delle sue migliori interpretazioni, il melodramma? Puccini lo fa nella musica, ma anche la scelta del libretto ne è conseguente: amore e gelosia, potere e ribellione, sesso e aggressività ne sono le componenti vitali. L’allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna, che il Teatro Verdi mette in scena, è imponente, spettacolare, incombente, simbolico. Sul doppio velo vengono proiettate immagini di film, un branco di soldati che come segugi insegue il fuggitivo Angelotti, immagini della chiesa, dei suoi dipinti e statue; sul fondo della scena alcuni simboli, mani giganti dorate che stringono icone del potere, giganteschi portali che si piegheranno, un enorme crocefisso rovesciato. Hugo de Ana, il regista argentino, l’aveva anticipato nella sua presentazione, «... uno spettacolo che ha una forte cifra simbolica, in cui gli elementi del potere schiacciano i personaggi»; ma aveva aggiunto anche che la sua regia «è fatta sui primi piani di un’azione quasi cinematografica, in cui le luci sono quelle del Caravaggio, della pittura romana barocca del chiaroscuro, capace di rappresentare la lotta nell’animo dei protagonisti.» Aveva affermato poi che la situazione storica della Roma papalina, nell'atmosfera tesa che seguiva l'eco degli avvenimenti rivoluzionari in Francia, qualche giorno dopo la Battaglia di Marengo, è paragonabile ai fatti dei giorni d’oggi. Una regia che non tradisce le aspettative, in cui le luci di Valerio Alfieri fanno veramente la differenza.
La Tosca di Maria José Siri è fragile e al contempo potente, sensuale, determinata; la voce asseconda agilmente le tante sfaccettature della sua presenza in scena, prepotente anche in quegli acuti urlati che sottolineano e approfondiscono la sua cifra interpretativa. Mikheil Sheshaberidze, il tenore che impersona Mario Cavaradossi, ha legami stretti con Trieste, il suo percorso artistico è partito da qui, ha ricordato nella sua presentazione; georgiano, si sente particolarmente turbato dalla situazione, che ricalca ciò che il suo paese visse nel 2008. In scena ha una fisicità imponente, la sua interpretazione è senza sbavature, particolarmente valida nelle scene drammatiche quando ormai alla fine intona la celebre aria “E lucean le stelle” con una bella voce scura. Menzione speciale va allo Scarpia di Alfredo Daza che riesce a rendere con maestria il personaggio crudele. Nobile, autoritario, lussurioso, Daza ne fa un ritratto sia vocalmente che fisicamente convincente. Dario Giorgelè è spesso presente nei cast del Verdi di Trieste. In questa occasione veste i panni del sacrestano in una delle sue migliori interpretazione. Rende bene l’uomo di mezza tacca, interessato, pauroso e vigliacco. Lo fa vocalmente, tradendo un’ottima forma, ma ancor più nell’interpretazione attoriale che regala al primo atto la vocazione cinematografica voluta dal regista. In scena completano la squadra Cristian Saitta (Angelotti), Motoharu Takei (Spoletta), Min Kim (Sciarrone), Giuliano Pelizon (carceriere), Maria Vittoria Capaldo (pastore), il Coro del Verdi diretto da Paolo Longo e i Piccoli Cantori della Città di Trieste di Cristina Semeraro. (La recensione si riferisce alla recita di venerdì 5 marzo 2022)
Crediti fotografici: Fabio Parenzan per il Teatro Verdi di Trieste Nella miniatura in alto: il soprano Maria José Siri nel ruolo del titolo Sotto, in sequenza: ancora la siri (Tosca) con il tenore Mikheil Sheshaberidze (Cavaradossi); il baritono Alfredo Daza (Scarpia) Al centro: la scena maestosa del Te Deum alla fine del primo atto In fondo: i saluti finali del cast
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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