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Il lavoro di Giacomo Puccini andato in scena al Regio di Torino č preda d'un originale regia |
Trittico omogeneizzato da Kratzer |
servizio di Simone Tomei |
Pubblicato il 02 Luglio 2024 |
TORINO - La stagione lirica 2023/2024 del Teatro Regio chiude i battenti con un ulteriore omaggio a Giacomo Puccini mettendo in scena Il Trittico. Un’opera, anzi tre, nelle quali si snocciolano eventi e situazioni assai dissimili tra loro; una eterogeneità che spesso stimola la fantasia di molti registi alla ricerca di un filo conduttore che possa armonizzare una visione completa così come concepita dal compositore. Di idee - talvolta bislacche, talvolta geniali - ne è pieno il Teatro d’opera; detto ciò personalmente credo che si possano trovare delle similitudini tematiche nei tre atti unici: si pensi alla morte, si pensi all’amore (nelle sue molteplici forme), alla scaltrezza e, perché no, alla fede, nella sua più ampia accezione. Questi sono solo alcuni anelli di congiunzione che potrebbero rappresentare un fil rouge tra le tre partiture, ma oltre ad un elemento che le “uniformi” si può andare oltre, alla ricerca cioè di qualcosa che le “intrecci” con l’intento di trovare rimandi - più o meno veritieri ed opportuni - tra le eterogenee situazioni e personaggi. Ecco quindi che l’idea registica partorita da Tobias Kratzer (già presentata con molti mal di pancia nel Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles) volge in questa direzione. Ludivine Petit riprende la regia di Tobias Kratzer, Rainer Sellmaier firma scene e costumi, ripresi da Clara Hertel, Bern Purkrabek ha creato le luci, riprese per l’occasione da Gianni Bertoli, i video sono di Manuel Braun, Jonas Dahl e Janic Bebi sono collaboratori ai video, Matthias Piro è assistente alla regia video. Dunque, cosa c’entra Michele del Tabarro, con l’amore tra Rinuccio e Lauretta dello Schicchi? Cosa lega le vicende del convento, dove è reclusa Suor Angelica, alle passioni erotiche di Giorgetta e Luigi del Tabarro? Cosa accomuna il testamento di Buoso Donati del Gianni Schicchi con lo strazio della scelta estrema di Suor Angelica?


Ad una mente normale apparentemente nulla, ma Kratzer ha voluto realizzare queste “consonanze” - o forse meglio dire forzature - con piccoli accorgimenti atti ad armonizzare visivamente i tre atti unici mediante rimandi azzardati all’interno delle varie drammaturgie. Il meno probabile, quello in Tabarro - anche perché è la prima opera ad andare in scena - è consistito nel mostrare un piccolo filmato rappresentate il finale del Gianni Schicchi con le effusioni dei due giovani innamorati, proprio mentre Michele medita sulla sua disperazione per l’amore ormai svanito di Giorgetta. Suor Angelica, o meglio le suore del convento, si troveranno invece alle prese con una sorta di “fumetto proibito” in cui risultano facilmente riconoscibili i personaggi ed i colori del Tabarro. Infine nell’atto comico dello Schicchi, Buoso Donati ancora vivo sta ascoltando il vinile del finale di Suor Angelica e nell’estasi del momento cambia il testamento già redatto e lo nasconde proprio dentro la custodia del disco; ecco quindi che subito dopo è colpito da infarto fulminante e muore. Questa è in sintesi la descrizione di quanto il regista tedesco ha messo in scena, e se l’idea può essere anche originale - ma a mio avviso troppo azzardata - la realizzazione scenica è stata alquanto deludente con l’eccezione in parte, dell’atto centrale di Suor Angelica. La struttura del Tabarro ci porta in una Parigi moderna: la scena è suddivisa in quattro sezioni come una pagina a fumetti, dominano il bianco e il nero cuciti da un cielo rosso sangue. Il titolo dell’opera compare come elemento scenico in alto a sinistra ed è scritto in lettere cremisi come il fumetto cui il regista si è ispirato: Parigi è come Sin City, la graphic novel e il relativo film noir di Frank Miller e Robert Rodriguez. Come già accennavo, meglio senza dubbio Suor Angelica: non esiste quasi scenografia ed il palcoscenico è costantemente riempito da un video in bianco e nero che, in maniera didascalica, illustra i vari momenti dell’opera con i titoli che appaiono come nel libretto. Lo spettatore è quindi guidato passo passo nel comprendere quello che i cantanti interpretano, ma anche qui ci sono forzature e stravaganze che minano l’ardita idea originaria. In scena troviamo rappresentati fantomatici disturbi alimentari delle converse - le vediamo ingozzarsi di pringles e nutella e poi vomitare nei lavandini dei bagni - oppure i “pruriti sessuali” di due sorelle mentre di nascosto leggono il già succitato “fumetto proibito” (unico elemento a colori del video) immaginando di trovarsi immerse in quelle passioni amorose. La rivista viene quindi scoperta dalla Suora Zelatrice e bruciata nel fuoco di un camino cui seguirà un incendio che distruggerà l’intero convento e dal fumo che si spande nell’atmosfera apparirà il “miracolo” descritto dal librettista Forzano.


Infine Gianni Schicchi che viene rappresentato come se i protagonisti fossero dentro un reality show con tanto di pubblico su gradinate disposte sul palcoscenico che applaude o interagisce con gli artisti grazie a suggerimenti di assistenti di studio. Anche qui il fine primo - quello del rimando tra i tre momenti operistici - è tendenzialmente vanificato da scelte di dubbio gusto: oltre l’idea grottesca del reality, una vasca idromassaggio scende dall’alto e in essa i parenti sguazzano in costume da bagno, il tutto poi, è intriso di una comicità troppo forzata, ai limiti del ridicolo. Fino a qui il “visto” scenico-registico, ora passiamo al “sentito”. A calcare il palcoscenico un artista di grande levatura professionale ed umana ha dato vita ai personaggi di Michele (Tabarro) e Gianni Schicchi: Roberto Frontali: in entrambi i ruoli ha saputo evidenziare con cura ogni aspetto peculiare del loro carattere sottolineando ogni sfumatura del rigo musicale. In Michele la voce tornita e salda si è sviluppata con un canto sempre ben centrato, intonazione perfetta e fraseggio encomiabile; ciò gli ha permesso di enfatizzare gli accenti più melanconici con quella dose di sofferenza necessaria per poi esplodere con “ira funesta” nella grande aria che prelude al gesto finale. Nello Schicchi la parola scenica diventa protagonista e l’aderenza della voce al testo rende ogni frase perfettamente intellegibile, scaltramente cinica e garbatamente sorniona e canzonatoria. Elena Stikhina, impegnata anch’essa nel doppio ruolo di Giorgetta e Suor Angelica, ha mostrato un’alternanza di risultati. Nel primo la voce sembra adattarsi poco al personaggio e manca di quella “polpa” necessaria per spiccare in maniera convincente: gli acuti sono piuttosto deboli ed anche la zona centrale non risulta pienamente a fuoco. Meglio senza dubbio nel secondo ruolo che richiede un canto più spianato in cui sa far emergere un buon legato; manca anche qui però il trasporto necessario a rendere le emozioni e le intenzioni in modo convincente e sentito. Il Luigi di Samuele Simoncini è denso di sfumature e accenti sempre appropriati, gli acuti sono ben piazzati e la necessaria irruenza del focoso amante del Tabarro si percepisce grazie ad un canto sonoro e ben proiettato. Brilla come uno smeraldo in un “solitario” la figura della Zia Principessa di Suor Angelica interpretata da Anna Maria Chiuri: la sua “manifestazione” sul maxischermo - conoscendo l’indole della nobildonna - è pietrificante. Lo sguardo, le movenze, i piccoli movimenti del viso la rendono indubbiamente credibile e poi, la voce! Il colore scuro, quasi demoniaco, abbraccia tutta la sala; ogni parola è scolpita e diventa una coltellata per la nipote suora, ma anche per noi che ascoltiamo estasiati. Lo stuolo dei personaggi di fianco non è comunque da meno. Seguendo l’ordine di apparizione Roberto Covatta si rivela prima un bravissimo Tinca e successivamente un convincente Gherardo. Il tutto grazie ad un’emissione precisa, sempre ben a fuoco e pregna di intenzioni. Gianfranco Montresor (prima Talpa e poi Simone) sa ben mettere in luce un canto a servizio della parola che rende i due personaggi estremamente convincenti. Annunziata Vestri regala inizialmente una figura della Frugola estremamente sciantosa, vocalmente centrata e mai sconveniente, per poi trasformarsi nell’arcigna Suora Zelatrice cui è affidata la disciplina del convento.



Completano il cast del Tabarro Lucrezia Drei e Matteo Mezzaro (Giovani amanti) - entrambi avranno un ruolo di rilievo nel Gianni Schicchi - e i solisti del Regio Ensemble Enrico Maria Piazza (Venditore di canzoni) e Irina Bogdanova (Voce di sopranino). In Suor Angelica merita evidenziare la precisione e cura vocale di Monica Bacelli (La Badessa) citando con encomio tutte le altre: Tineke Van Ingelgem (La suora infermiera e La maestra delle novizie), Lucrezia Drei (Suor Genovieffa), Annelies Kerstens (Suor Osmina), Emma Posman (Una novizia e Prima conversa), le soliste del Regio Ensemble Ksenia Chubunova (Suor Dolcina e Seconda conversa) e Irina Bogdanova (Prima sorella cercatrice). Nel ruolo di Seconda sorella cercatrice e Seconda suora Lyudmyla Porvatova, Prima suora Jang Eun Young e Terza suora Laura Lanfranchi. L’ilarità ed il divertimento che scaturiscono in Gianni Schicchi trovano un validissimo appoggio nell’interpretazione di due artisti già nominati in precedenza: Lucrezia Drei è una convincente Lauretta che intona un “Oh mio babbino caro” cesellato di sfumature e Matteo Mezzaro (Rinuccio) mostra un canto sicuro e tornito di accenti più che convincenti. È sempre un piacere vedere in scena l’ottuagenaria Elena Zilio (Zita) che, seppur vocalmente offra un piacevole sonoro declamato (intonato e denso di nitore), scenicamente è una vera leonessa da palcoscenico che non teme le avventate scelte registiche. Encomi per gli altri personaggi di fianco: Irina Bogdanova (Nella), Tyler Zimmerman (Betto di Signa), Andres Cascante (Marco) Tineke Van Ingelgem (La Ciesca), Roberto Accurso (Maestro Spinelloccio e Ser Amantio di Nicolao), Marco Sportelli nel ruolo di Pinellino calzolaio, Roberto Calamo è Guccio tintore e Ludovico Longo è il piccolo Gherardino, Riccardo Mattiotto è bravo attore nel ruolo muto di Buoso Donati. Il M° Pinchas Steinberg, alla guida degli ispirati complessi musicali del Teatro Regio, delinea con precisione i differenti caratteri delle tre partiture andando a cogliere gli aspetti più reconditi e facendone emergere sonorità e intenzioni. Nella piccola introduzione del Tabarro evidenzia con precisione la melanconia del “suono” della Senna, per poi addentare con vigore i momenti più drammatici. In Suor Angelica il colore diventa più rarefatto ed il languore personale della protagonista si fa pienamente musica. Nel Gianni Schicchi brillano le genialate pucciniane ed ogni struttura musicale riesce a snocciolare in maniera sublime l’intesa con il palcoscenico. Il Coro diretto dal M° Ulisse Trabacchin, esegue puntualmente gli interventi ad esso affidati; ottimo anche il Coro di voci bianche preparato dal M° Claudio Fenoglio. Pubblico non troppo numeroso, ma sonoramente plaudente per tutti (La recensione di riferisce alla recita di domenica 30 giugno 2024).
Crediti fotografici: Daniele Ratti per il Teatro Regio di Torino Nella miniatura in alto: il direttore Pinchas Steinberg Sotto, in sequenza: panoramiche su Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi
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Nabucco oltre l'essenziale
intervento di Athos Tromboni FREE
VERONA - Che Nabucco di Giuseppe Verdi, bandiera dell'irredentismo italiano, potesse essere un opera-ballo, non era scontato. Eppure centottantatré anni dopo si è dimostrato possibile: ci è riuscito il regista Stefano Poda, con un allestimento in Arena di Verona che ha sfidato ogni tradizione e ogni immaginaria previsione costruendo uno spettacolo sopra le righe... «Io sono un istrione, ma la genialità è nata insieme a me... » cantava Charles Aznavour nei mitici anni '60 del Novecento. Ecco, adattiamolo a Poda, il sillogismo. Egli, per questo allestimento che ha inaugurato ieri, 13 giugno 2025, la centoduesima edizione dell'Arena Opera Festival nel teatro all'aperto più grande del mondo in una serata da tutto esaurito (sold-out, spellingano i fichissimi...), si è sbarazzato di ogni possibile ed eventuale interferenza tecnica, storica, e/o filosofica di terzi, firmando da solo regia, scene, costumi, luci e coreografia ... io sono un istrione e la genialità è nata insieme a me ... punto. E ha costruito uno spettacolo da gran-gala areniano
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
servizio di Rossana Poletti (13 giugno 2025) FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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Opera dall Estero
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L'Incoronazione di Poppea piace
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÁ (Colombia), Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo - L’Incoronazione di Poppea (SV 308) è l’ultima composizione operistica di Claudio Monteverdi (1567–1643), autore italiano a cui si attribuisce il merito di aver contribuito alla nascita dell’opera lirica. La sua lunga carriera, che lo vide impegnato come direttore di coro (fu maestro di cappella
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Opera dall Estero
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Tannhäuser torna a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE
HOUSTON (USA) - Grand Opera. Wortham Theatre Center. La Houston Grand Opera ha concluso con successo un’altra stagione con Tannhäuser, un’opera in tre atti con musica e libretto in tedesco di Richard Wagner (1813-1883). Come la maggior parte delle sue opere, Tannhäuser trae ispirazione da leggende medievali tedesche. La quinta opera
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Opera dal Centro-Nord
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Der junge Lord ovvero l'antitesi
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - In occasione dell'87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, abbiamo avuto l'opportunità di immergerci nell'intrigante universo di Der junge Lord, un'opera in due atti che porta la firma di Hans Werner Henze. Composta su libretto di Ingeborg Bachmann, liberamente ispirato alla novella di Wilhelm Hauff Der Affe als Mensch ("La scimmia come
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Eventi
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Festival Puccini 2025 e... 2026
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut.
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Opera dal Nord-Ovest
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Carmen delle parole e delle note
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Con Carmen di Georges Bizet, l’Opera Carlo Felice di Genova ha proseguito la sua Stagione Lirica 2024-2025 mandando in scena l’ottavo titolo in cartellone. Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella di Prosper Mérimée, Carmen è tra i titoli più celebri e popolari dell’intero repertorio
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Opera dall Estero
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Giulio Cesare a Berkeley
servizio di Ramón Jacques FREE
BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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Vocale
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Opera dal Centro-Nord
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Giselle around Le Villi
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Opera dal Nord-Est
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Enkbath grande Rigoletto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. E’ stato un Rigoletto come non lo si vedeva da anni, quello andato in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un cast eccezionale ha animato il palcoscenico del debutto. Daniel Oren ha diretto l’Orchestra del Verdi con straordinaria maestria, attento a tutte le sfumature della splendida musica del
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Classica
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Zangiev/Gadijev accoppiata vincente
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Due opere monumentali della musica russa, lontane nel linguaggio ma accomunate da una tensione emotiva profonda, si incontrano in un’unica serata: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Prokof’ev e la Sesta sinfonia di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, la celebre Patetica. Da un lato, un’esplosione di energia, una scrittura virtuosistica al
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
FREE
FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Eventi
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Il nuovo cartellone del Regio
redatto da Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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Opera dal Centro-Nord
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Un Falstaff maturo e autoritario
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Echi dal Territorio
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Vivaldi e il mandolino
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Cosė fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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Personaggi
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Ferrara e Vivaldi connubio in musica
redatto da Edoardo Farina FREE
È il quarto anno consecutivo che il maestro Federico Maria Sardelli è presente nel cartellone musicale del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Questa volta ha proposto al pubblico estense una Serenata a tre che è praticamente una pagina dimenticata del catalogo del "Prete Rosso". Sardelli è direttore d'orchestra, compositore,
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Vocale
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Serenata d'amore torna a cantare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima esecuzione assoluta in tempi moderni di una pagina musicale molto bella di Antonio Vivaldi, la Serenata a tre RV 690, ha richiamato nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" un buon numero di spettatori ed estimatori della musica del "prete rosso", tanto da registrare praticamente il tutto esaurito. Ancora una volta il majeuta è
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Classica
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Il ritorno dei Cardelli
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il ritorno dei Cardelli. Sembra quasi il titolo di una saga, e tale parrebbe se si considerasse la regolarità con cui da un paio di lustri i recital solististici di Matteo (pianoforte) o di Giacomo (violoncello), nonché i concerti in Duo, fanno registrare una loro presenza nelle rassegne cameristiche di Ferrara. Stavolta, per gli appuntamenti dei
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Nuove Musiche
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Lo Specchio di Dioniso
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Continua la ricca programmazione del Teatro Comunale “Claudio Abbado” luogo simbolo della tradizione culturale locale, nell’ambito della Stagione Opera & Danza 2024-2025 con in scena il decimo appuntamento dei quattordici previsti, Lo Specchio di Dioniso - Risonanze polifoniche erranti venerdì 21 marzo 2025 (replicatosi nella serata successiva)
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Opera dal Nord-Est
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Elektra nella Repubblica di Weimar
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA – Nei fermenti intellettuali dei primi anni del Novecento, quando le teorie di Sigmund Freud e gli studi sull'isteria e sull'inconscio scuotevano le fondamenta del pensiero occidentale, il mito degli Atridi subì una profonda umanizzazione; il letterato e poeta Hugo von Hofmannsthal, reinterpretando la leggenda mitologica in chiave
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Opera dal Centro-Nord
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Norma da manuale
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Dopo oltre quarantacinque anni di assenza, Norma torna a Firenze in un allestimento che non si limita a celebrare il capolavoro di Vincenzo Bellini, ma lo reinterpreta con una chiave scenica e musicale di forte impatto. La regia di Andrea De Rosa e la direzione del M° Michele Spotti plasmano uno spettacolo che, pur rispettando la tradizione
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