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Riaperto il Parco Urbano 'Giorgio Bassani' con un affollatissimo concerto all'alba |
Infuocato il dibattito protagonista il pubblico |
intervento di Athos Tromboni |
Pubblicato il 25 Luglio 2023 |
FERRARA - Tanto tuonò che piovve... no, cioè... tanto piovve che tuonò. Il ribaltamento del proverbio calza a pennello per la polemica politica che da oltre tre mesi coinvolge pubblicamente Ferrara a proposito della scelta dell'amministrazione comunale di centro-destra di consentire alla Barley Arts di svolgere nello scenario naturalistico del Parco Urbano "Giorgio Bassani" di Ferrara il megaconcerto pop-rock di Bruce Springsteen. Ma raccontiamo con ordine i fatti, per i nostri lettori non residenti nella città estense. Dunque il 14 luglio 2021 il genaral manager di Barley Arts, Claudio Trotta, presenta ufficialmente alla stampa locale il suo Comfort Festival che si svolgerà a metà settembre 2021 sui prati del Paco Bassani. Affascinato dal luogo, Trotta avanza un'idea, alla presenza del sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, dell'assessore alla cultura, Marco Gulinelli, del direttore generale del Teatro "Claudio Abbado", Moni Ovadia, e della stampa locale: riportare "the Boss" in Italia dopo 7 anni dall'ultimo tour; e come prima tappa del nuovo tour scegliere Ferrara, il Parco Urbano "Giorgio Bassani" quale location per il mega concerto. Gli spazi sono ampi, i prati ben tenuti, il laghetto è una suggestione poetica, il luogo è fuori le mura, nella campagna che dalla "Casa del boia" (dimora rinascimentale a Porta degli Angeli. Così la chiamano da queste parti) si estende quasi fino all'argine del Po. Un luogo ameno per le passeggiate nel verde, per un pic-nic, o un bagno di sole, a due passi dal centro cittadino, attrezzato anche con un punto ristoro molto spartano per chi ne percorra i vialetti, i prati, il bosco. L'idea avanzata da Claudio Trotta fa sfavillare gli occhi del sindaco, da sempre un cultore della musica rock (e poi "il Boss" è il Boss ovunque sul globo terracqueo); non da meno sfavillano gli occhi dell'assessore alla cultura, mentre Moni Ovadia, sornione, sorride (ci sarà sicuramente un ruolo anche per il Teatro Abbado di cui è direttore generale).

Detto fatto, la giunta comunale approva nei mesi successivi (dopo il Comfort Festival edizione 2021, che è stato un successo di partecipazione di pubblico) lo svolgimento del concerto di "the Boss" nel Parco Urbano e viene stabilita la data: 18 maggio 2023. Il dibattito, da culturale quale poteva essere, diventa immediatamente politico: l'opposizione di centro-sinistra si schiera per il sì al concerto; ma assolutamente no nel Parco Urbano "Giorgio Bassani" e suggerisce locations alternative. Nascono comitati pro e contro, il confronto si infiamma di polemiche sulla stampa cartacea, sulla stampa on-line, sui social, e persino nelle discussioni al bar. Ma niente, la giunta di centro-destra tira dritto: il concerto di "the Boss" si farà al Parco Bassani. E arriviamo così alle prime settimane del maggio 2023, quando cominciano i lavori di allestimento del grande palco e il Parco Bassani viene chiuso al pubblico. Devono transitare camion che portano le attrezzature, muoversi trattori nel cantiere durante l'allestimento, essere stese e messe in sicurezza condutture elettriche, eccetera... insomma, parco chiuso. Intanto i biglietti del concerto, che andavano a ruba già da mesi, raggiungevano le 50 mila presenze. Caso (o sfortuna) volle che proprio la settimana degli ultimi lavori di allestimento si scatenasse pure a Ferrara quella piovosità eccezionale che ha allagato la Romagna; anche alcune aree del parco urbano sono andate sott'acqua, mentre i mezzi pesanti continuavano a transitare e a lavorare, muovendosi sui vialetti e nel prato, ma le pompe idrovore fatte giungere in grande fretta hanno consentito il completamento dell'allestimento. Naturalmente nella zona interessata dal concerto il coltro erboso imbevuto d'acqua (pioveva anche durante il concerto del 18 maggio) non ha resistito al traffico di mezzi e al calpestio di 100 mila piedi ed è andato distrutto, nonostante la tanta paglia distribuita per rendere meno aggressiva la fanghiglia. Anche i vialetti sono stati distrutti dal traffico dei mezzi pesanti. Il concerto è andato bene... e mentre i romagnoli stavano in ammollo, qui a Ferrara si è celebrato il più grosso concerto di sempre, con l'organizzazione (parcheggi, accoglienza, ordine pubblico, ristorazione) che è stata impeccabile, nonostante l'inclemenza del tempo. Al termine del concerto, l'area interessata era praticamente da rifare. Per riportarla alla auspicata agibilità e funzionalità, l'amministrazione comunale ha stanziato 300 mila euro affidandoli al Teatro Abbado che ha gestito l'appalto dei lavori, e il Parco Urbano "Giogio Bassani" è stato sistemato. Ma tra allestimento e ripristino è rimasto chiuso al pubblico per più di tre mesi. Non ci preme - qui - rinfocolare la polemica politica che non si è acquietata, anzi è divampata ancora di più. Sarà il tempo, che è sempre galantuomo, a mostrare anche in termini di consenso elettorale le conseguenze del dibattito infuocato. Una cosa è vera: in tutta questa vicenda il dibattito è stato (è ancora) infuocato, ma protagonista assoluto è (e rimane) il pubblico, la gente, la maggioranza silenziosa... Intanto però compete a questa testata di dar conto d'una scelta intelligente: la riapertura (qui chiamata da molti "l'inaugurazione"), con il coltro erboso nuovamente rigoglioso e calpestabile, i vialetti rifatti non più ghiaiosi ma con conglomerato bituminoso che (dicono) è ecologico, è stata fatta con una "Alba di musica" dove protagonista - stavolta - era la musica classica: Mozart, Weber, Vivaldi. Il concerto classico a ingresso gratuito era in programma alle ore 6 di mattina, domenica 23 luglio 2023, e ha raccolto duemila persone; duemila persone che fin dalle cinque e un quarto hanno cominciato ordinatamente ad affluire, riempiendo le mille sedie disponibili e poi assiepandosi in piedi attorno alla platea di chi stava comodamente seduto. I commenti più maliziosi e meno veritieri sono stati che quel grande afflusso fosse tale perché dopo il concerto classico l'amministrazione comunale offriva la prima colazione gratis a tutti.

Ma non ci sembra sia così: il dibattito, le polemiche, la voglia di vedere come era stato sistemato il Parco Bassani e (ne siamo sicuri) soprattutto essere presenti allo spuntare del sole quando si diffonde nell'aria la musica di Mozart, Weber, Vivaldi, è un'esperienza unica. Poi c'era la novità: un giovane pianista ferrarese di 14 anni, Giovanni Bergamasco, già vincitore di un concorso pianistico, che eseguiva la Sonata in Si bemolle maggiore K.281 di Mozart. Il ragazzo è veramente talentuoso ed ha eseguito senza farsi né distrarre né impressionare da quella marea di gente che stava ad ascoltare. Successivamente ha suonato il trio formato da Morena Mestieri (flauto), Valentina Migliozzi (violoncello) e Carlo Bergamasco (pianoforte, padre di Giovanni e vicepresidente del Teatro Abbado) proponendo il Trio in Sol minore Op. 63 di Carl Maria von Weber veramente in sintonia con la circostanza, perché l'opera riflette un bel momento di serenità agreste, addirittura silvestre, nella ispirazione pastorale che in vari modi si sviluppano dalla scrittura strumentale. Ben amalgamato il trio Mestieri-Migliozzi-Bergamasco, che ha saputo dare prova di ottima intesa. Infine Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, il pezzo più atteso dal pubblico e più applaudito, grazie alla bella performance dell'Orchestra Città di Ferrara guidata dal violinista-direttore Antonio Aiello: è una costante, diventerà una caratteristica, quella dell'orchestra d'archi (creata in seno all'Orchestra Città di Ferrara), che esegue "alla maniera classica" con il primo violino che ha anche funzione di concertatore. E in questo duplice impegno, il maestro Aiello si è mostrato più che mai una bella realtà del panorama musicale di Ferrara.

Al termine tutti contenti, con i duemila che sciamavano ordinatamente chi verso i gazebo dove veniva distribuita gratuitamente la colazione, chi verso la città entro mura per fare colazione altrove senza subirsi la fila. E uscendo dal Parco Bassani, al cronista è parso che la promessa del vicesindaco di Ferrara, Nicola "Naomo" Lodi, lanciata dal palco prima del concerto (dopo i saluti dell'assessore Marco Gulinelli e prima dell'intervento di Moni Ovadia), è sembrata quasi un vaticinio: «ll futuro di questo spazio? L'obiettivo è dare una nuova centralità al parco, stimolare le persone a viverlo, non solo con concerti, ma anche con mostre, sport, esposizioni. E stanno arrivando diverse proposte anche dalle associazioni.» Chissà. Se sono rose fioriranno.
Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm Nella miniatura in alto: il vicesindaco di Ferrara, Nicola "Naomo" Lodi Sotto: il pubblico presente al concerto, un bel colpo d'occhio Al centro in sequenza: il giovane pianista Giovanni Bergamasco; il trio Morena Mestieri (flauto), Valentina Migliozzi (violoncello) e Carlo Begamasco (pianoforte, coperto dalla flautista) In fondo: l'Orchestra Città di Ferrara guidata dal violinista-direttore Antonio Aiello
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Abbiamo la Turandot dei prossimi 20 anni
intervento di Athos Tromboni FREE
SPOLETO – Il Teatro Lirico Sperimentale “A.Belli” ha messo in scena la Turandot di Giacomo Puccini come ultima opera della sua stagione lirica. Due le note salienti da mettere in rilievo: la prima, che l’allestimento ha scelto il finale di Luciano Berio rispetto a quello tradizionale di Franco Alfano; e la seconda, che nel ruolo della Principessa di Ghiaccio - la sera del 15 settembre al Teatro Nuovo - ha cantato la giovane Suada Gjergji e con essa il mondo del melodramma ha trovato la Turandot dei prossimi 15 – 20 anni, poi diremo perché. Ma partiamo dalla prima nota saliente: il finale di Berio. È talmente bello musicalmente che meriterebbe di essere “espunto” dall’opera per costituire un brano a sé, di Puccini-Berio se proprio lo si dovesse cointestare. Fior di musicologi hanno spiegato e scritto perché Berio abbia rispettato più di Alfano gli appunti lasciati da Puccini morto prima di concludere l’opera.
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Opera dal Nord-Est
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Pigmalione cattura l'attenzione
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Il 16 ottobre 1714 il poeta e librettista veneto Francesco Passarini (da non confondere con l'omonimo compositore bolognese vissuto nel secolo precedente) scrisse una dedica al Podestà di Rovigo: «... Eccellenza, è un debito indispensabile del mio reverendissimo ossequio il consacrare alla grandezza di Vostra Eccellenza questo mio
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Opera dal Centro-Nord
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Le guerre di Ulisse raccontano
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Teatro Comunale "Claudio Abbado" era gremito sabato 2 dicembre 2023, per l'opera contemporanea Le guerre di Ulisse, musica di Marco Somadossi, libretto di Patrizio Bianchi, ex rettore dell'Università di Ferrara ed ex Ministro della Pubblica Istruzione, oggi professore emerito di Economia Applicata, presso il "suo" ateneo.
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Opera dal Centro-Nord
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Eccola di nuovo: La bohčme
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino torna La bohème nella classica e tradizionale regia firmata da Bruno Ravella (già vista e recensita nel 2017 che potete leggere qui), in quest’occasione ripresa da Stefania Grazioli con ottima cura, e come allora si apprezzano le luci di D. M. Wood, qua riprese da Emanuele Agliati.
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Opera dal Centro-Nord
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La Turandot viene dall'oriente
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La nuova Stagione d’Opera e Balletto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" si è inaugurata con la messa in scena della Turandot di Giacomo Puccini, coproduzione tra la coreana Daegu Opera House e la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Tutto esaurito, sia per la "prima" che nella replica della domenica
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Opera dall Estero
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La donna senz'ombra
servizio di Ramón Jacques FREE
LYON (Francia) - 25 ottobre 2023 Opera de Lyon. Nel 1911, otto anni prima della première dell’opera, Hugo von Hofmannsthal mostrò a Richard Strauss i primi schizzi di quello che sarebbe stato il libretto della sua nuova opera. Il lavoro creativo svolto tra il librettista e il compositore, iniziato alla fine del 1913 e conclusosi nell'agosto del 1916
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Opera dal Nord-Est
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Des Grieux non dā l'acqua a Manon
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Verdi. La Manon Lescaut di Giacomo Puccini, in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste, avrebbe potuto essere rappresentata come concerto sinfonico, togliendo cantanti, coro, comparse e tenendo solo la musica. A ragione si afferma da parte degli autorevoli critici musicali che questa è un’opera “sinfonica”
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Vocale
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Bella Betulia Liberata
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Un nuovo appassionante concerto per la stagione sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova - all’interno del ciclo “Mozart l’italiano” - ha visto l’esecuzione dell’oratorio sacro in due parti La Betulia liberata K.118 di Wolfgang Amadeus Mozart. La commissione di questo lavoro avvenne a Padova dove Mozart fece sosta dopo il successo di Mitridate
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Opera dal Centro-Nord
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Ottimo Don Carlo
servizio di Nicola Barsanti FREE
MODENA - Reduce dal grande successo riscontrato nell’esecuzione in forma di concerto (avvenuta in epoca pandemica), torna vincente sul palcoscenico del Teatro Comunale di Modena l’opera monumentale di Giuseppe Verdi: Don Carlo. Eseguita nella versione di Milano (che esclude il primo atto nella foresta di Fontainebleau), l’opera mantiene
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Personaggi
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Celebrando Corelli si lanciano i giovani
di Simone Tomei FREE
FORTE DEI MARMI (LU) – Premetto che questo scritto non è una recensione bensì il semplice resoconto di un pomeriggio musicale che si è tenuto a Forte dei Marmi nella splendida cornice del Giardino d’inverno di Villa Bertelli. L’Associazione Kreion Versilia di cui sono vice presidente ha organizzato domenica 29 ottobre 2023 - all’interno della sua
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Opera dal Centro-Nord
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Una Bohčme minimalista
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - La Bohème di Giacomo Puccini, comunque la si voglia interpretare, è una storia di morte già dal primo atto. La spensieratezza dei quattro spiantati giovani parigini ha il sapore amaro della povertà, delle ristrettezze e di una vita vissuta tra donnine allegre e un po’ d’amor in cui l’instabilità delle relazioni e degli affetti diventa un elemento
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Opera dal Nord-Ovest
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Meraviglioso Sogno di una notte
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Il Teatro Carlo Felice ha inaugurato la stagione lirica 2023-2024 con il capolavoro di Benjamin Britten scritto nel 1960 con la collaborazione del librettista e suo compagno di vita Peter Pears tratto dall’omonima commedia shakesperiana: A Midsummer Night’s Dream. Non è sicuramente il primo compositore a tradurre in musica quel
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Opera dal Centro-Nord
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I Lombardi alla prima crociata
servizio di Angela Bosetto e Nicola Barsanti FREE
PARMA - Nell’ottica di uno spettatore contemporaneo, I Lombardi alla prima crociata è (insieme alla sua versione francese, Jérusalem) il titolo verdiano forse più problematico da mettere in scena, dal momento che è impossibile ignorare due dati chiave: la nostra concezione delle Crociate è radicalmente cambiata (per quanto il libretto di Temistocle
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Classica
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La Creazione dello stupore
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GENOVA - La creazione del mondo attraverso la musica: ecco l’idea di Franz Joseph Haydn di mettere nero su bianco sullo spartito musicale il monumentale capolavoro Die Schöpfung (La Creazione). È così che ha preso il via la stagione sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova con un concerto inaugurale dal quale sono uscito mentalmente e
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Opera dal Centro-Nord
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Una Fedora di gran lusso
servizio di Simone Tomei FREE
PIACENZA - Umberto Giordano rimase folgorato sia da Victorien Sardou - drammaturgo francese - sia da Sarah Bernhardt quando nel 1889 ebbe modo di assistere al Teatro Bellini di Napoli alla rappresentazione di "Fedora". Alla richiesta di Giordano al commediografo francese di poter musicare il suo capolavoro, la risposta sembra sia stata «Si
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Echi dal Territorio
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Archos Quartet suona D'Ambrosio
nota di Gianluca La Villa FREE
TORINO - Infine giunse a Torino, nella bella sala ricca di spettatori di Palazzo Barolo, domenica 8 ottobre 2023 alle 17, il debutto torinese sia del Quartetto Archos sia della bella pagina di Alfredo D'Ambrosio per il suo Quartetto in Do minore op.42: un debutto in Italia, può dirsi, per questo Quartetto op.42 dato che la sua ultima esecuzione
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Opera dal Centro-Nord
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Lombardi coinvolgenti con bella regia
servizio di Simone Tomei FREE
PARMA - Bianco e nero sono due facce della stessa medaglia e ne assumono significati antitetici: bene e male, buoni e cattivi, vincitori e vinti e così via... È in questo modo che il regista Pier Luigi Pizzi - curatore di regia, scene, costumi e video - ha inteso mettere in scena al Festival Verdi di Parma I Lombardi alla prima crociata, opera giovanile
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Vocale
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Commovente Nabucco a Fidenza
servizio di Simone Tomei FREE
FIDENZA (Pr) - Anche quest’anno il Festival Verdi esce dalle mura storiche del Teatro Regio di Parma e sposta alcune delle produzioni nei Comuni limitrofi della città nell’intento di coinvolgere altre realtà monumentali come il Teatro Magnani di Fidenza, un piccolo gioiello incastonato nella cittadina parmense che, nonostante l’esigua capienza, vanta
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Opera dal Centro-Nord
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Trovatore non al top
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - L’ennesima distorsione di uno dei massimi capolavori del Cigno di Busseto che in quest’occasione vede la prima rappresentazione di Il Trovatore nell’ambito del XXIII Festival Verdi di Parma potrebbe essere riassunta con due sentimenti: amarezza e delusione. Se l’amarezza è dovuta ad una rappresentazione
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Eventi
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Il Torrione del jazz riparte
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La 25.ma edizione della stagione del Jazz Club Ferrara si aprirà nel Torrione San Giovanni di Corso Porta Mare 112 venerdì 6 ottobre 2023 e si protrarrà fino al 30 aprile 2024. Oggi è stato reso noto dal presidente Federico D’Anneo e dal direttore artistico Francesco Bettini alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli
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Classica
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Ottime voci per il Verdi sacro
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Terrore e dubbio: i caratteri salienti della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. La direzione di questo capolavoro sinfonico-corale è affidata al direttore ucraino Oksana Lyniv che nella prima parte, fino al terzetto Quid sum miser trasmette ad hoc l’intensità drammatica della partitura, mentre assume un carattere meno intenso e quasi
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Jazz Pop Rock Etno
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Ares Tavolazzi riceve il premio Tutte le Direzioni
redatto da Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - «Seduto in quel caffè io non pensavo a te e tutta la città…» è una parafrasi in questo caso; ma qui, questa, che è una delle più belle canzoni di Lucio Battisti e Mogol ci può stare, perché proprio il 29 settembre torna al Ristorante Spirito di Vigarano Mainarda la grande musica dal vivo: prende il via infatti la nuova stagione di
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Vocale
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Ottimo recital di Lise Davidsen
servizio di Ramón Jacques FREE
SANTA MONICA, California 17 settembre 2023 - Il giovane soprano norvegese Lise Davidsen ha debuttato a Los Angeles sul palco del Teatro Broadstage, situato nel sobborgo di Santa Monica, il cui ciclo intitolato 'Celebrity Opera Recital Series' si è consolidato negli anni come tappa imprescindibile, quasi obbligata, per la presentazione,
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Pagina Aperta
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La ricca stagione del Bonci
redatto da Edoardo Farina FREE
CESENA - Conferenza stampa del Teatro Comunale “Alessandro Bonci“ in data 7 settembre 2023: è stata definita la programmazione della stagione invernale 2023/2024 caratterizzata da un’ ampia scelta intesa come luogo di confronto, esplorazione e dialogo, ovvero filtro e racconto del nostro vivere, offrendo ancora una volta una visione
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Opera dal Nord-Est
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Tre donne tre stelle: Pirozzi, Grigorian, Stikhina
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Ho frequentato il Festival "Arena 100" della città scaligera solo verso il concludersi della stagione estiva 2023. Sono arrivato a Verona agli inizi di settembre ed in questo scritto vi do conto delle mie tre serate areniane.
TOSCA – Venerdì 1 settembre 2023 Il consueto allestimento del regista Hugo de Ana
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