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Acclamazioni e ovazioni a Ferrara per l'opera della piccola farfalla giapponese di Giacomo Puccini |
Una Butterfly come dev'essere |
intervento di Athos Tromboni |
Pubblicato il 11 Gennaio 2025 |
FERRARA - «Abbiamo voluto fare una Madama Butterfly nel rispetto della realtà giapponese dell'epoca, una realtà di usi e costumi ben diversa dall'immaginario occidentale... così abbiamo tolto nel nostro allestimento e nelle scelte registiche tutte quelle "giapponeserie esotiche" immaginate tra fine Ottocento e inizio Novecento in Europa. Ed io - ci tengo a dirlo - non ho fatto la regia di quest'opera, ma ho fatto la sua messa in scena...» Così si è espresso Leo Nucci, il grande baritono passato alla regia dopo una straordinaria carriera di cantante, durante la presentazione dell'opera di Giacomo Puccini nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado". Questa scelta di Nucci è veramente coraggiosa, coraggiosissima, proprio perché si discosta dalle dominanti regie "moderne" che di moderno hanno il più delle volte solo l'obiettivo della provocazione fine a sé stessa ammantato da una patina di conformismo che sfocia spesso nel deja-vu... un già visto che sa di stantìo.


L'ambientazione della Madama Butterfly che ha aperto la stagione lirica 2025 del Teatro Abbado è anticipata di qualche anno rispetto al 1904, anno in cui con un fiasco memorabile l'opera di Puccini andò in scena al Teatro alla Scala di Milano: nell'allestimento visto a Ferrara siamo comunque all'inizio del Novecento, e mentre il primo atto è inscenato in un mese generico, il secondo e terzo atto sono ambientati nel mese di aprile, quando si celebra la festa dei ciliegi, ancora oggi molto sentita in Giappone. «Abbiamo pensato di mettere sul palcoscenico - ha scritto Leo Nucci nelle note di regia - riferimenti simbolici anche legati alla filosofia zen: ad esempio un elemento è il Cerchio Zen che significa illuminazione, forza, universo. Altro elemento è il Torii (meglio conosciuto in occidente con il termine di "Porta Rossa", ndr): il Torii rappresenta la separazione tra la vita reale e quella spirituale, una credenza popolare: il primo passaggio sotto l'arco di Torii significa la prima forma di purificazione. Entrambi i simboli significano fortuna e prosperità. Abbiamo inoltre lavorato alla ricerca di costumi assolutamente originali.» Le parole di Leo Nucci richiamano in noi il ricordo dei contenuti di alcune conversazioni fatte con Franco Zeffirelli e - dopo la sua scomparsa - la forza convincente dei messaggi lanciati negli incontri e nelle conferenze musicali fatte insieme con i rappresentanti della Fondazione Zeffirelli di Firenze. Solenne l'harakiri finale di Cio Cio San, schiena rivolta al pubblico, perché non c'è nulla da spettacolarizzare per un suicidio d'onore...


Dunque, non la provocazione o "la estensione" dei significati oltre il loro significante, ma il recupero del rapporto significato/significante nella sua interezza e nella sua incontestabile logica storicizzata. Perché la creatività può certamente allocarsi nell'invenzione tout-court anche quando non pertinente, ma risiede meglio e più realisticamente nella documentazione di fatti dove la pertinenza sia la linea-guida della creazione. Le scelte di Nucci sono state premiate, a Ferrara, da un applauso interminabile del pubblico (quasi 10 minuti) al suo apparire sul proscenio a fine recita. Applausi corredati con acclamazioni all'indirizzo del baritono-regista. Ma i "segnali" di un clima orientale e specificamente giapponese voluti dalla regia si sono colti anche nella concertazione del maestro Matteo Beltrami sul podio di una bravissima Orchestra dell'Emilia-Romagna "Arturo Toscanini" quando, nei momenti musicali dove la scala pentatonica usata da Puccini richiama le atmosfere di quel lontano Paese, il direttore ha scelto tempi rallentati, in sintonia ai rallenties propri di una danza kabuki o di commento a scene del più nobile Teatro del Nð. L'orchestra ha seguito le sollecitazioni del direttore, e i cantanti altrettanto, pur nella fatica di adeguarsi a tempi dove la difficoltà espressiva è maggiore rispetto a ritmi anch'essi lenti ma tuttavia più sostenuti. Il maestro Beltrami ha guidato l'orchestra senza mai abbandonare l'occhio sui cantanti e sul coro, e l'effetto visivo e auditivo era di un ottimale rapporto fra buca e palcoscenico. Sul cast: grande interpretazione del soprano Claudia Pavone nel ruolo di Cio Cio San; ha dimostrato carattere, personalità, sicurezza dei propri mezzi, colore vocale molto bello, intonazione sempre sotto controllo, acuto svettante e ben timbrato, gesto scenico eccellente. Una vera Butterfly come deve essere. Non a caso gli applausi a scena aperta e le ovazioni a fine recita l'hanno premiata meritoriamente, anche se non ha concesso il bis di "Un bel dì vedremo" come richiesto insistentemente dal pubblico. E qui un inciso: se il pubblico chiede insistentemente un bis, significa che l'artista - celebre o semisconosciuto che sia - ha "bucato" la platea (dove il temine "bucato" è qui metonimico, mutuato dal linguaggio afferente il piccolo schermo televisivo...) Bravo anche il tenore Angelo Villari nel ruolo di Franklin Benjamin Pinkerton, voce chiara ma salda nella zona acuta, affrontata con canto di petto senza imbarazzi. Molto bello il suo fraseggio che ci ha ricordato l'eleganza e la chiarezza di emissione di un Bergonzi. Lo attendiamo con una certa curiosità ma anche con (nostre) pretenziose aspettative in prove più eroiche e meno patetiche di quel personaggio che è il Pinkerton delineato da Luigi Illica e Giuseppe Giacosa nel libretto dell'opera. Ottima la Suzuki di Irene Savignano, voce di un brunito dalla pregevole qualità all'ascolto, timbro più da contralto che da mezzosoprano, gesto scenico convincente e molto naturale, non teatrale ma spontaneo, nel ruolo della sommessa e fedelissima serva di Cio Cio San. Corretto il Sharpless del baritono Alessandro Luongo che comunque, quando spingeva nell'acuto tenuto, ha manifestato un lieve vibrato non a tutti gradito. Ottimo scenicamente e vocalmente il Goro di Manuel Pieratelli e da lodare anche tutti i comprimari: Eva Corbetta (Kate Pinkerton), Giacomo Leone (il principe Yamadori), Gaetano Triscari (lo Zio Bonzo), Eugenio Maria Degiacomi (Yakusidè), Fabrizio Brancaccio (il Commissario Imperiale), Lorenzo Sivelli (L'ufficiale del Registro), Betty Makharinsky (la Madre di Cio Cio San), Zhuo Zhixin (la Zia), Yaoo Hayoung (la Cugina), Viktor Pastori (il bravissimo bambino che ha interpretato Dolore). Completavano il cast i mimi Paolo Cignatta e Francesco Tomasi.


Il coro, adeguatamente preparato, era istruito dal maestro Corrado Casati. Essenziali ma molto suggestive le scene di Carlo Centolavigna. Bellissimi i costumi di Artemio Cabassi. Appropriate le luci di Michele Cremona. L'allestimento è una coproduzione del Teatro Comunale di Ferrara "Claudio Abbado" e del Teatro Municipale di Piacenza. (La recensione si riferisce alla recita di venerdì 10 gennaio 2025)
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara Nella miniatura in alto: il soprano Claudia Pavone (Cio Cio San) Sotto, in sequenza: Angelo Villari (Franklin Benjamin Pinkerton) con Claudia Pavone; ancora la Pavone con Irene Savignano (Suzuki); panoramica sul bravo coro femminile del Teatro di Piacenza Al centro: panoramica su scene e costumi della Madama Butterfly disegnata dal Leo Nucci; ancora la Pavone con il piccolo Viktor Pastori (Dolore) e nella scena finale prima dell'harakiri In fondo, in sequenza: altre panoramiche sull'allestimento visto a Ferrara
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Di Chénier non ci si stanca mai
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Arriva collaudato l' Andrea Chénier di Umberto Giordano al Teatro Sociale, proveniente da Lucca: l'allestimento è una coproduzione di Lucca e Rovigo, appunto, con anche il Teatro Verdi di Pisa, il Grande di Brescia, il Fraschini di Pavia, il Sociale di Como e il Ponchielli di Cremona. La scelta del regista Andrea Cigni e del suo staff (scene di Dario Gessati, costumi di Chicca Ruocco, luci di Fiammetta Baldiserri e Oscar Frosio, coreografia di Isa Traversi) è di mantenere la messa in scena nello spirito di un libretto perfetto quale quello approntato, per il compositore foggiano, da Luigi Illica, emiliano di Castell'Arquato: così l'ambiente scelto dal regista è quello del periodo 1789-1894, cioè l'apoteosi e morte del poeta vero, l'Andrea Chénier della Rivoluzione Francese, lui, monarchico costituzionalista iscrittosi al club dei Foglianti che contrastava l'intransigenza politica e gli atteggiamenti forcaioli dei Giacobini di Robespierre. Chi volesse un'anticipazione di come questo allestimento è stato accolto da critica e pubblico di Lucca poche settimane fa, può cliccare qui .
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Ballo and Bello
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Giselle comme ci comme įa
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova ha recentemente portato in Italia Giselle, uno dei capolavori più amati del repertorio romantico: le diverse città italiane toccate prima di Ferrara sono state Lecce, Catanzaro e Avezzano. Si tratta di un balletto in due atti, con musiche di Adolphe-Charles Adam (e Ludwig Minkus,
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Opera dal Nord-Ovest
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La Moreno grande Traviata
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Continua a riscuotere un grande successo di pubblico la stagione operistica del Teatro Carlo Felice con il quarto titolo in cartellone che rappresenta uno dei capolavori assoluti del repertorio lirico, nonché l’opera più rappresentata al mondo: La Traviata di Giuseppe Verdi. Inserire Traviata in stagione si è rivelata una
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Opera dal Nord-Est
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Ratto un po' in tedesco un po' in italiano
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci sono innumerevoli questioni storiche ne Il Ratto del Serraglio (Die Entführung aus dem Serail) di Wolfgang Amadeus Mozart, in scena al Teatro Verdi di Trieste. C’è la questione del Turco. Soggetto di moda al tempo, perché la paura che fino a qualche tempo prima le invasioni ottomane avevano ingenerato
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Opera dal Centro-Nord
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Chénier un poeta al tempo del Terrore
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Al Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" è andato in scena il capolavoro di Umberto Giordano Andrea Chénier un dramma che intreccia amore, ideali e morte. Ambientata nella Parigi rivoluzionaria tra il 1789 e gli anni del Terrore, l’opera racconta la struggente storia d’amore tra Maddalena di Coigny, una giovane aristocratica caduta in disgrazia
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Classica
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Saccon Genot Slavėk una meraviglia
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e guidato dal prof. Gianluca La Villa ha ripreso l'attività concertistica dopo alcuni mesi di pausa: saranno quattro gli appuntamenti fissati per la corrente stagione, il primo dei quali si è svolto ieri, 10 gennaio, nella sede che ospiterà anche gli altri appuntamenti: era la sala nobile del Circolo dei
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Eventi
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Apre Puccini chiude Rossini
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Come anticipato nella conferenza stampa di “anteprima” dal sovrintendete Fulvio Macciardi nel luglio dello scorso anno, la Stagione d’Opera 2025 del Teatro Comunale di Bologna proporrà 8 opere in scena e 2 opere in forma di concerto. Le recite si terranno anche per questa stagione al Comunale Nouveau in Piazza della Costituzione 4
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Ballo and Bello
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Lo Schiaccianoci dei rumeni
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Non poteva mancare Lo Schiaccianoci nel periodo delle feste natalizie per il Teatro Comunale "Claudio Abbado". E infatti ecco mobilitato il Balletto dell'Opera Nazionale della Romania per due recite di fine anno a Ferrara (28 e 29 dicembre 2024), recite che hanno praticamente registrato il tutto esaurito. La compagnia rumena, diretta da
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Echi dal Territorio
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Ora tocca a Chiatti e Vinco
redatto da Athos Tromboni FREE
MACERATA - Scambio di auguri e presentazione del nuovo management ieri mattina, lunedì 23 dicembre, nella Gran Sala Cesanelli dello Sferisterio a Macerata: il sindaco e presidente dell'Associazione, Sandro Parcaroli, ha accolto ufficialmente la nuova sovrintendente Lucia Chiatti e il nuovo direttore artistico Marco Vinco scelti per guidare
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Opera dal Centro-Nord
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Mavra e Schicchi insolito dittico
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE – Gli appuntamenti con la lirica dell’anno 2024 del Teatro del Maggio Fiorentino si chiudono con un dittico tanto inusuale quanto sorprendente che ha accostato due atti unici comici, distanti per stile, cultura e linguaggio: Mavra di Igor Stravinskij e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini. Se le disavventure dei parenti di Buoso Donati
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Opera dal Nord-Ovest
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Gustavo e il Cappello di Paglia
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - La magia si è realizzata. La macchina narrativa, precisa come un cronografo di alta classe, ha funzionato senza alcun intoppo. Il palco ha vibrato di energia, grazie a un cast affiatato che ha danzato con grazia tra battute e situazioni surreali. Il pubblico del Teatro Carlo Felice ha apprezzato ogni attimo, immergendosi nella visione e nell’ascolto
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Opera dal Centro-Nord
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Tosca sancisce l'intestazione a Puccini
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Il 29 novembre 2024, il Teatro del Giglio di Lucca, ora ufficialmente "Teatro del Giglio Giacomo Puccini", ha celebrato il centenario della morte del Maestro con un allestimento di Tosca. La giornata, significativa per la città, ha coinciso con la nuova intitolazione del teatro, rafforzando il legame profondo con il compositore lucchese. Il nuovo
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Personaggi
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E il Regio si prende Battistoni
redatto da Athos Tromboni FREE
TORINO - «Il Teatro Regio di Torino è lieto di annunciare la nomina di Andrea Battistoni a Direttore musicale, un momento fondamentale per il Teatro e il suo futuro. Battistoni, figura di spicco nel panorama musicale internazionale, entrerà in carica ufficialmente dal 1° gennaio 2025, con un mandato che abbraccerà le prossime due Stagioni.» È la
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Echi dal Territorio
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Torna il Comitato per i Grandi Maestri
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto dal prof. Gianluca La Villa, dopo un periodo di pausa, riprenderà nel 2025 l'attività con una serie di appuntamenti musicali principalmente a Ferrara, nel salone nobile di Palazzo Roverella (Circolo dei Negozianti), ma anche a Lucca, nella Chiesa dei Servi. Si tratta di cinque concerti
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Opera dal Nord-Ovest
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Un eccellente Roberto Devereux
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BERGAMO - La versione napoletana del Roberto Devereux inaugura la decima edizione del Donizetti Opera Festival 2024. Il capolavoro di Gaetano Donizetti fin dalla sua prima rappresentazione al Teatro di San Carlo di Napoli nel 1837 ha riscosso grande successo. Ghiotta occasione per il festival bergamasco che la presenta nell’edizione critica
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Opera dal Nord-Ovest
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Lucia di Lammermoor impiccata a Genova
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Il nuovo allestimento della Lucia di Lammermoor curato dal regista Lorenzo Mariani per la Fondazione Teatro Carlo Felice, in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna e l’Abao-Olbe di Bilbao, ha visto una regia carica di situazioni forti e simboliche e talvolta inopportune. Lo spettacolo si apre con un'immagine scioccante
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Vocale
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Vissi d'arte. Vissi per Maria
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Non è facile evocare il mito di Maria Callas portando in scena uno spettacolo che la racconta, senza sporcare o comunque pasticciare impropriamente i contenuti di quella che fu la vita turbinosa e la virtù artistica della grande cantante. Ci hanno provato i componenti del trio Ensemble Musica Civica con Dino De Palma (violino), Luciano
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Eventi
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La stagione sinfonica 2025 dei felsinei
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Ventuno concerti costituiscono l’ampia e variegata offerta sinfonica, che caratterizza la stagione 2025 del Teatro Comunale di Bologna, in programma dal 12 gennaio all’11 dicembre 2025 all’Auditorium Manzoni, alle 20.30 nei giorni feriali e alle 17.30 la domenica. Sono ben 20 gli appuntamenti in abbonamento, che spaziano dal
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Opera dal Nord-Est
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La Traviata dello sballo
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. La Traviata, che ha aperto la stagione lirica del Verdi, denota subito un tratto lampante della regia di Arnaud Bernard: l’evidenziare in maniera sguaiata la licenziosità dei costumi. Di fatto parliamo di una mantenuta che, se anche moralmente riscattata nel finale da Alfredo, come pure dal padre di lui,
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale č un vaudeville
servizio di Athos Tromboni FREE
BERGAMO - La sorpresa più lieta, arrivando a teatro per la "prima" del Don Pasquale del Festival Donizetti 2024, è stata che abbiam trovato disponibile un libretto (anzi, un libro) a stampa come succedeva nei migliori anni del secondo Novecento e come non succede quasi più in nessun teatro, specie se di provincia. Il libretto (anzi, il libro) contiene
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Opera dall Estero
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Madama Butterfly ciak si gira
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Il mese di settembre segna l'inizio di quasi tutte le stagioni dei teatri d'opera americani, e la Los Angeles Opera, uno dei teatri più importanti del Paese, che propone un'interessante offerta di titoli, ha inaugurato il proprio ciclo con la già celebrata e apprezzata Madama Butterfly di Giacomo Puccini
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Vocale
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Requiem salvato dalle voci
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Rappresenta un debutto assoluto per il Teatro Goldoni e più in generale per i teatri livornesi l’esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, uno dei più grandi e sentiti capolavori del Cigno di Busseto, che fino ad oggi aveva avuto un'unica esecuzione nella città labronica nel 1986 a Villa Mimbelli. È con questo concerto inaugurale
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