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Pubblicato il 12 Maggio 2024
Grande successo per il Musical di Richard Rogers e Oscar Hammerstein II in Texas
The Sound of Music a Houston
servizio di Ramón Jacques
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HOUSTON ,Texas (USA) - Wortham Theater Center. Tradizionalmente pochissimi teatri d'opera americani sono stati interessati a programmare Musical come parte integrante delle loro stagioni. C'è una linea molto labile che divide questo genere, il Musical, e l'opera lirica, che nella sostanza sono simili in quanto entrambi richiedono cantanti competenti, buone scene e costumi, recitazione, orchestra e coro - anche se tradizionalmente la convinzione è sempre stata altra rispetto a coloro che producevano Musical. La Houston Grand Opera è uno dei teatri d’opera importanti - in un elenco a cui si è aggiunta la Lyric Opera di Chicago - che programma regolarmente opere di "lirica americana" se il termine è consentito, ed è proprio il celebre The Sound of Music con musiche di Richard Rogers e testi di Oscar Hammerstein II, lo spettacolo che il teatro texano ha scelto per concludere la propria attività in questa stagione. Nel corso della sua storia, l'amministrazione della compagnia ha avuto la missione di commissionare e presentare in anteprima almeno un'opera all'anno, soprattutto di compositori americani, sebbene tale elenco includa due opere in spagnolo di Daniel Catán; nonché l'impegno a rappresentare titoli di compositori americani, anche se non commissionati dal teatro. I Musical rientrano in quest'ultima categoria, nell'ambito di uno stretto rapporto che il teatro ha battezzato come “Broadway at the Houston Grand Opera” e che il teatro ha voluto evidenziare allestendo nella hall e nei corridoi del teatro una esposizione completa e dettagliata che conteneva documenti interessanti, programmi, spartiti, costumi, ecc. sui Musical qui presentati, durante la prima di The sound of music.
Fu proprio l'Opera di Houston a spingere molti teatri d'opera americani verso il Musical, e l'innesco avvenne nel 1982 con Show Boat (1927) di Jerome Kern e Oscar Hammerstein II, la cui produzione originaria del teatro di Houston ebbe un successo tale da essere portata in tournée in varie città e teatri negli Stati Uniti e all'estero, oltre ad un periodo di successo a Broadway. Questo spettacolo contribuì a stabilire il Musical classico come una forma d'arte indiscutibilmente americana che giustamente si guadagnò il suo posto nei teatri d'opera. Tra i Musical che si sono visti su questo palcoscenico, alcuni più volte, possiamo citare: Porgy and Bess di George Gershwin, Hello, Dolly! di Jerry Hermann, Sweeney Todd di Stephen Sondheim, Carousel di Richard Rogers e Oscar Hammerstein II, My Fair Lady di Frederick Loewe, A Little Night Music di Stephen Sondeheim e West Side Story con musiche di Leonard Bernstein e Stephen Sondheim, che fa già parte della stagione del prossimo anno, tra gli altri titoli. The sound of music ha debuttato a Broadway nel novembre del 1959 ed è basato sulle memorie di Maria von Trapp (La storia dei cantanti della famiglia Trapp) del 1949: nell’ Austria del 1938, Maria Reiner, la protagonista, governante di una numerosa famiglia con figli, decide di entrare in convento, finendo per innamorarsi e sposare il capitano von Trapp, padre di famiglia vedova, fuggendo dall'Austria appena prima dell’Anschluss, l'annessione dell'Austria alla Germania.
Gli ambienti descritti dal racconto come le foreste e le montagne innevate, visibili negli enormi dipinti sul sipario posto in fondo alla scena, un convento, l'opulento soggiorno e la camera da letto di una casa, hanno ispirato Peter J. Davison, scenografo, Francesca Zambello, regista, e i costumi d'epoca di Aleš Valášek per creare e offrire nella sua preparazione uno spettacolo visivamente estetico, suggestivo e di buon gusto. L’allestimento, una coproduzione tra il teatro di Houston e il Glimmerglass Festival di New York, di cui Zambello è direttore artistico, ha debuttato nell'estate del 2022. L'orchestra e il coro del teatro, che hanno dato il loro contributo per creare una atmosfera magica e spensierata, suonando il celebri brani Musicali con cui hanno confezionato uno spettacolo di pregio, sono stati diretti entrambi dalla guida entusiasta del maestro Riccardo Bado, direttore con una carriera quarantennale all’interno della compagnia nella quale ha ricoperto diversi incarichi, come preparatore e direttore del coro. L’ampio cast era guidato dal mezzosoprano Isabel Leonard, che non ha risparmiato risorse a livello vocale e interpretativo per incarnare un'affabile e affettuosa Maria Rainer, cantando con chiarezza, buona dizione, passione e sentimento. Si sono distinti anche il baritono Alexander Birch Elliott nel ruolo del Capitano Georg von Trapp, il soprano Katie Van Kooten nel ruolo della Madre Superiora, il soprano Tori Tedeschi Adams nel ruolo di Liesl, il baritono Daniel Belcher nel ruolo di Max Detweiler, il mezzosoprano Megan Marino nel ruolo di Elsa Schraeder e il resto dei cantanti e i bambini che hanno interpretato bene ognuno dei loro personaggi. Le nove recite in programma sono state gremite dal pubblico che ha applaudito calorosamente e si è divertito ad ascoltare brani famosi come Edelweiss, Climb Ev'ry Mountain, My Favorite Things e ovviamente The Sound of Music, alcuni tra i brani famosi di un’opera Musicale unica. (la recensione si riferisce alla recita di Venerdì 10 maggio 2024)
Crediti fotografici: Michael Bishop / Houston Grand Opera Nella miniatura in alto: Isabel Leonard (nel ruolo di Maria Rainer) Al centro in sequenza: Daniel Belcher (Max Detweiler) e Megan Marino (Elsa Schraeder); Isabel Leonard; Katie Van Kooten (Madre Superiora) e Isabel Leonard; istantanea su un assieme Sotto: panoramiche su scene e costumi
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Pubblicato il 13 Dicembre 2023
L'operetta di Johann Strauss figlio in scena con successo nel Teatro Sociale del capoluogo polesano
Bella la notte a Venezia
servizio di Athos Tromboni
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ROVIGO - Venezia, nell'immaginario collettivo dell'Ottocento e del secolo scorso, ma anche nei tempi attuali, ha sempre condiviso la sua immagine reale con un'immagine oleografica: quella della città dell'eleganza, delle frivolezze che animano vicoli e calli, delle bellezze architettoniche e artistiche, della fiorente attività commerciale di tessuti e spezie, dell' amore romantico che si spande sulla laguna al chiaro di luna, città degli intrighi e delle trame politiche, ma anche e soprattutto degli intrallazzi amorosi. Insomma, un'urbe unica dove il fascino che sa catturare le emozioni non si arrende alla morale, ma naviga comodo e splendente nella marea del libertinaggio. Johann Strauss figlio non poteva sottrarsi a quella immagine oleografica quando accettò di musicare l'operetta Una notte a Venezia che dopo alterne fortune al debutto a Berlino, conobbe a Vienna (un po' rimaneggiata... ma quale autore non rimaneggiò propri lavori che non ottennero successo alla prima esecuzione assoluta? Verdi, Puccini, Wagner, eccetera, scrissero e rimaneggiarono alcune loro partiture) un gradimento di pubblico e critica che tuttora perdura. La trama di Una notte a Venezia è semplice: ambientata nel Settecento, c'è un ballo in maschera che viene organizzato dal Duca di Urbino proprio a Venezia, per onorare i senatori della Repubblica veneziana. Ma lo scopo del Duca è quello di incontrare Barbara, moglie del senatore Bartolomeo Delacqua, che egli non conosce di persona ma di cui ha sentito parlare come donna bellissima e fascinosa. Il senatore subodora le vere intenzioni del Duca, per cui spedisce Barbara a Murano dalla zia, e si presenta al ballo con la sua cameriera, Ciboletta, facendo credere che sia Barbara. Ma a complicare l'intrigo ci si mette Caramello, il barbiere del senatore, che anziché accompagnare in gondola Barbara dalla zia, la scarica alla festa in maschera organizzata dal Duca.
Anche la pescivendola Annina, amata da Caramello, venendo a sapere della festa si presenta mascherata spacciandosi per Barbara, così il Duca si trova accanto a tre Barbare mascherate, la qual cosa non lo scompone affatto, perché se le porta in camera (da letto) tutte quante. Ma c'è il lieto fine, perché tutti perdonano tutte e tutte perdonano tutti, al punto che l'operetta si conclude in letizia e allegria. Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto. L'allestimento visto a Rovigo era quello dell'associazione emiliana Fantasia in Re di Stefano Giaroli, direttore in buca a capo dell'Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane e del Coro dell'Opera di Parma. I danzatori (ottimi) erano quelli del Corpo di Ballo Novecento con le coreografie di Salvatore Loritto. L'adattamento dei dialoghi parlati è opera di Silvia Felisetti (soprano, interprete di Barbara), mentre l'allestimento è nato dalla fantasia e dalla professionalità indubbia del regista Alessandro Brachetti (in scena anche nelle vesti del barbiere Caramello). I dialoghi parlati, ammodernati con spiritosi richiami all'attualità della cronaca d'oggi, hanno originato una narrazione ironica e comica, attraverso un testo moderno ma non stravolgente né invasivo; l'ironia e il sapore buffo erano affidati soprattutto ai personaggi di Caramello e del pizzaiolo napoletano Pappacoda interpretato dal bravo Marco Falsetti, ma anche il senatore Bartolomeo Delacqua (interpretato da Fulvio Massa) ci ha messo molto del suo per rendere frizzante la recitazione. dimostrando al pubblico di Rovigo tutte le capacità attoriali e canore quale bravo baritono che ha esperienza consolidata dai ruoli cantati nel teatro d'Opera.
Molto brava vocalmente e teatralmente Silvia Spruzzola, soprano nel ruolo di Annina, e lodevole la prestazione di Elena Rapita che vestiva i panni di Ciboletta. Buona la prestazione di Antonio Colamorea che ha dato vita all'ironia del Duca di Urbino. Nel cast anche il giovane tenore Alessandro Garuti nel ruolo di Enrico Piselli, l'amante vero del personaggio di Barbara. Molto buona la prestazione dell'orchestra, sotto la bacchetta attenta e precisa di Stefano Giaroli, applauditissimo dal pubblico che gremiva il teatro al suo apparire sul proscenio a fine recita. Le scene ideate da Artemio Cabassi erano pertinenti alla Venezia oleografica di cui si è detto; le luci essenziali ma molto efficaci hanno fatto il resto per coronare l'ambiente di favola spiritosa che ha connaturato questo allestimento. Resta da dire dei costumi, anche questi disegnati da Cabassi: siamo di fronte non a un "costumista" ma ad uno stilista che sa il fatto suo in materia di eleganza: dire che i costumi sono bellissimi non è sufficiente. Sono una parte fondamentale nell'opera di seduzione che ha catturato il pubblico del Teatro sociale di Rovigo. Operetta, esempio di "teatro leggero"? Sì, se vengono traguardati i contenuti drammaturgici. Ma non è detto che il "teatro leggero" (nella cui locuzione vengono compresi anche il musical e la commedia musicale) sia facile da fare. anzi, è impegnativo tanto quanto il teatro musicale per eccellenza, l'Opera lirica. E ha bisogno di essere fatto bene, in maniera non raffazzonata e dozzinale ma professionale, pena il suo confinamento nel ghetto delle cose da dimenticare. (la recensione si riferisce alla recita di domenica 10 dicembre 2023)
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Sociale di Rovigo Nella miniatura in alto: il regista Alessandro Brachetti (Caramello) Sotto, in sequenza: Silvia Felisetti (Barbara); Silvia Spruzzola (Annina); Elena Rapita (Ciboletta); Alessandro Brachetti e Antonio Calamorea (Duca di Urbino); Marco Falsetti (Pappacoda) e Fulvio Massa (senatore Bartolomeo Delacqua); Fulvio Massa e Alessandro Garuti (Enrico Piselli); Alessandro Brachetti e Silvia Felisetti Al centro: panoramica su scene e costumi In fondo: il Duca di Urbino contornato dalla tre Barbare mascherate; saluti finali di tutto il cast
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Pubblicato il 10 Luglio 2022
Andato in scena con notevole successo di pubblico il musical Something Rotten
Qualcosa di marcio Shakespeare!
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA – Trionfo di pubblico nel Teatro Comunale “Claudio Abbado” per il musical Qualcosa di Marcio (Something Rotten), libretto di Karey Kirkpatrick e John O’Farrell, musica di Wayne Kirkpatrick, in scena per la prima europea proprio sul palcoscenico di Ferrara con tre rappresentazioni: la sera di sabato 9 luglio 2022 e due repliche oggi, domenica 10 luglio (ore 16 e 21). Lo spettacolo, prodotto da BSMT Productions in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, si è avvalso della regia di Mauro Simone, la direzione musicale di Shawna Farrell, le coreografie di Gillian Bruce e l’orchestra dal vivo diretta da Maria Galantino. Le traduzioni dei testi delle canzoni e del libretto sono a cura di Franco Travaglio; ad interpretare le vicende dei fratelli Bottom e dell’iconico Shakespeare sono stati i giovani artisti della BSMT, l’Accademia di Musical di Bologna diretta da Shawna Farrell. Si è trattato di uno spettacolo divertente. scritto da Karey Kirkpatrick e John O’Farrell con le musiche originali di Wayne Kirkpatrick, che ha debuttato a Broadway nel 2015 e che non aveva mai attraversato l’Oceano, fino a domenica 9 luglio 2022. Qualcosa di marcio è una storia geniale perché gli intrecci delle opere shakespeariane, che fanno da sfondo al racconto, si mescolano con le dinamiche della vita dei due fratelli scrittori. Ecco la trama: nel 1590 i fratelli Nick e Nigel Bottom cercano disperatamente di scrivere una commedia di successo, ma sono perseguitati da continui insuccessi per la concorrenza di quella rock star rinascimentale nota come "Il Bardo", niente di meno che William Shakespeare. Nick, disperato, chiede aiuto ad un indovino locale, nipote del famoso profeta Nostradamus, il quale predice che il futuro del teatro prevede il canto, la danza e la recitazione; per questo i due fratelli Nick e Nigel decidono di scrivere il primo musical in assoluto della storia della musica. Ma tra l’eccitazione del successo e la volontà di battere sul tempo il famoso Shakespeare, i due si ritrovano a portare in scena un musical che si rivela un terribile flop e che li porterà in esilio fino in America dove potranno esportare questo nuovo e deleterio genere teatrale; e là - in America – il musical avrà successo, ma… nel futuro, come predetto dal nipote di Nostradamus. Qualcosa di marcio è davvero stravagante, energico, ma soprattutto divertente, con numeri cantati e ballati travolgenti.
Mauro Simone, che firma la regia, ha deciso di lavorare su due diversi piani di ascolto. Il musical, infatti, è ambientato nel 1590 e gli autori hanno preso spunto da tutte le opere scritte da Shakespeare, per esempio nella scelta dei nomi dei protagonisti, mescolando epoche diverse e anticipando temi che il drammaturgo inglese scriverà solo più avanti; nello stesso tempo ci sarà il vissuto quotidiano dei due fratelli Nick e Nigel Bottom. Per legare insieme i due piani, il regista ha deciso di ambientare lo spettacolo al Globe Theatre, che verrà utilizzato sia come punto di riferimento per far capire al pubblico l’epoca storica rinascimentale londinese, sia come luogo di ambientazione per tutte le scene d’interni, solo pochi elementi scenici caratterizzeranno i diversi ambienti dei personaggi, proprio come avviene anche oggi negli allestimenti del Globe. Si tratta dunque di “teatro nel teatro”: da una parte gli attori che declamano le battute sul palco e dall’altra la vita reale dei personaggi. Dal punto di vista musicale, Shawna Farrell ha lavorato su più fronti musicali: Qualcosa di marcio è ricchissimo di generi, spazia dal canto tradizionale del menestrello che apre il racconto, al rap e fino al pop rock, senza tralasciare i grandi temi romantici come nel duetto I Love the way con melodie accattivanti accompagnate dal suono degli archi e i grandi cori tipici del musical alla Schönberg e Boublil. Tutto il musical è divertente, leggero, prende in giro se stesso con un gran pot-pourri musicale godibile, delizioso e spettacolare. il susseguirsi di numeri musicali uno dietro l’altro rende lo spettacolo, anche dal punto di visto del ballo e della danza (coreografie di Gillian Bruce) molto ricco e pieno di energia con gli attori impegnati in grandi esibizioni Broadway-style e con diversi numeri di tip tap. Tutto è mescolato con spirito e intelligenza con un’incredibile varietà di citazioni che rendono il musical applauditissimo dal pubblico ferrarese. Molto bravi e molto ben preparati tutti a cominciare dagli interpreti principali: Dario Napolitano (Nick Bottom), Marco Di Santo (Nigel Bottom), Riccardo Rossini (William Shakespeare), Vittoria Sardo (Bea), Alice Borghetti (Porzia) e Damiano Spitaleri (Nostradamus). Ma il plauso va esteso all’intera compagnia, un’altra quarantina di artisti suddivisi fra attori, cantanti e ballerini: tutti questi hanno ottimamente lavorato insieme agli interpreti principali. Belli e ricchi di fantasia i costumi realizzati da Silvia Cerpolini e Fabio Cicolani; applausi anche per lo staff tecnico: direttore di scena Alessandro Di Giulio, disegno fonico di Tommaso Macchi, disegno luci di Emanuele Agliati. (La recensione si riferisce allo spettacolo di sabato 9 luglio 2022)
Crediti fotografici: Ufficio stampa BSMT Productions Nella miniatura in alto: Riccardo Rossini (Shakespeare) Al centro in sequenza: la direttrice musicale Shawna Farrell, il regista Mauro Simone e la coreografa Gillian Bruce Sotto: i tre protagonisti maschili principali, Riccardo Rossini (Shakespeare), Dario Napolitano (Nick Bottom) e Mirco Di Santo (Nigel Bottom),
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Parliamone
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Un Flauto davvero magico
intervento di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ci vuole coraggio per aprire una stagione lirica di buon prestigio quale quella del Teatro Comunale "Claudio Abbado" con un capolavoro come Die Zauberflöte (Il flauto magico) di Mozart affidando i ruoli principali a giovani cantanti, allievi del corso di perfezionamento tenuto dal maestro Leone Magiera proprio a Ferrara: vero è che si tratta di promettenti artisti, selezionati a suo tempo dopo un vasto giro di audizioni, e inseriti in un’attività triennale che è stata sia di formazione che di produzione; il risultato lo si è visto venerdì sera, 6 dicembre 2024: un risultato che ha confermato una notevole crescita professionale di questi giovani. La testimonianza più probatoria del risultato è data dagli applausi a scena aperta e dalle ovazioni finali che tutti si sono meritati; un'accoglienza calorosissima del pubblico che gremiva il Teatro Abbado fino all'esaurito (sold out, si dice oggi con un inglesismo entrato nella prassi). Il che significa che il coraggio può essere addotto quando la sostanza ha fondamento dentro delle potenzialità fondamentali.
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Personaggi
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E il Regio si prende Battistoni
redatto da Athos Tromboni FREE
TORINO - «Il Teatro Regio di Torino è lieto di annunciare la nomina di Andrea Battistoni a Direttore musicale, un momento fondamentale per il Teatro e il suo futuro. Battistoni, figura di spicco nel panorama musicale internazionale, entrerà in carica ufficialmente dal 1° gennaio 2025, con un mandato che abbraccerà le prossime due Stagioni.» È la
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Echi dal Territorio
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Torna il Comitato per i Grandi Maestri
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto dal prof. Gianluca La Villa, dopo un periodo di pausa, riprenderà nel 2025 l'attività con una serie di appuntamenti musicali principalmente a Ferrara, nel salone nobile di Palazzo Roverella (Circolo dei Negozianti), ma anche a Lucca, nella Chiesa dei Servi. Si tratta di cinque concerti
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Vocale
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Vissi d'arte. Vissi per Maria
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Non è facile evocare il mito di Maria Callas portando in scena uno spettacolo che la racconta, senza sporcare o comunque pasticciare impropriamente i contenuti di quella che fu la vita turbinosa e la virtù artistica della grande cantante. Ci hanno provato i componenti del trio Ensemble Musica Civica con Dino De Palma (violino), Luciano
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Eventi
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La stagione sinfonica 2025 dei felsinei
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Ventuno concerti costituiscono l’ampia e variegata offerta sinfonica, che caratterizza la stagione 2025 del Teatro Comunale di Bologna, in programma dal 12 gennaio all’11 dicembre 2025 all’Auditorium Manzoni, alle 20.30 nei giorni feriali e alle 17.30 la domenica. Sono ben 20 gli appuntamenti in abbonamento, che spaziano dal
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Opera dal Nord-Est
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La Traviata dello sballo
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. La Traviata, che ha aperto la stagione lirica del Verdi, denota subito un tratto lampante della regia di Arnaud Bernard: l’evidenziare in maniera sguaiata la licenziosità dei costumi. Di fatto parliamo di una mantenuta che, se anche moralmente riscattata nel finale da Alfredo, come pure dal padre di lui,
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale č un vaudeville
servizio di Athos Tromboni FREE
BERGAMO - La sorpresa più lieta, arrivando a teatro per la "prima" del Don Pasquale del Festival Donizetti 2024, è stata che abbiam trovato disponibile un libretto (anzi, un libro) a stampa come succedeva nei migliori anni del secondo Novecento e come non succede quasi più in nessun teatro, specie se di provincia. Il libretto (anzi, il libro) contiene
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Opera dall Estero
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Madama Butterfly ciak si gira
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Il mese di settembre segna l'inizio di quasi tutte le stagioni dei teatri d'opera americani, e la Los Angeles Opera, uno dei teatri più importanti del Paese, che propone un'interessante offerta di titoli, ha inaugurato il proprio ciclo con la già celebrata e apprezzata Madama Butterfly di Giacomo Puccini
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Vocale
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Requiem salvato dalle voci
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Rappresenta un debutto assoluto per il Teatro Goldoni e più in generale per i teatri livornesi l’esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, uno dei più grandi e sentiti capolavori del Cigno di Busseto, che fino ad oggi aveva avuto un'unica esecuzione nella città labronica nel 1986 a Villa Mimbelli. È con questo concerto inaugurale
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Opera dal Centro-Nord
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Il paradigma č un cavallo
servizio di Simone Tomei FREE
PARMA - Nel 1849 Giuseppe Verdi presenta a Roma La Battaglia di Legnano, un'opera in quattro atti con libretto di Salvatore Cammarano. Ambientata nel 1176, durante la celebre battaglia in cui la Lega Lombarda sconfisse l'imperatore Federico Barbarossa, l'opera va oltre la semplice rievocazione storica, riflettendo profondamente
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Echi dal Territorio
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Miracolo al soglio di sor Giacomo
FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - È l’avvocato Fabrizio Miracolo il nuovo presidente della Fondazione Festival Pucciniano nominato dal sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, alla guida della stessa Fondazione; il neo presidente si dice «... profondamente onorato per la fiducia ricevuta dal primo cittadino. È un incarico – ha poi proseguito – che rappresenta
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Opera dal Centro-Nord
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Appunti dal Festival Verdi
servizi di Angela Bosetto e Nicola Barsanti FREE
PARMA - Era il 10 ottobre 1813 quando, alle Roncole di Busseto, Luigia Uttini diede alla luce Giuseppe Fortunino Francesco Verdi, colui che, citando Gabriele D’Annunzio, avrebbe dato voce alla speranza e ai lutti, pianto e amato per tutti. Tradizione vuole dunque che, nell’ambito del Festival Verdi di Parma e Busseto, il decimo giorno del
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Opera dall Estero
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Ballo in maschera di stelle
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA), War Memorial Opera House - Ci sono alcune opere liriche che hanno un legame o un significato speciale con alcuni teatri, e una di queste è Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi con la San Francisco Opera, titolo scelto dalla compagnia per avviare la nuova stagione, la 102 ̊ della propria storia. Quest'opera verdiana ebbe
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Opera dal Nord-Ovest
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Giro di vite diversamente fatto
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Due teatri genovesi, il Nazionale ed il Carlo Felice, hanno avuto un’idea innovativa e affascinante per l’apertura della nuova stagione 2024-2025, proponendo un duplice spettacolo che unisce prosa e opera, presentato al Teatro Ivo Chiesa. È la prima volta in Italia che il pubblico può assistere a un dittico in cui viene messo in scena lo
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Eventi
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Spiegato il cartellone col concertone
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - È stata presentata ieri la nuova stagione 2024/2025 di Opera e Danza del Teatro Comunale "Claudio Abbado": sono 14 i titoli in programma al via il 19 novembre prossimo con lo spettacolo performativo Vissi d'arte. Vissi per Maria dedicato e incentrato sulla figura della divina Maria Callas. Otto spettacoli saranno realizzati dal Teatro
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Opera dal Centro-Nord
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Schicchi nelle Stanze dell'Opera
servizio di Simone Tomei FREE
AREZZO - Si è “consumata” nel Teatro Petrarca della città toscana una lodevole iniziativa locale che ha portato alla messinscena di un capolavoro pucciniano facente parte del celeberrimo Trittico: il Gianni Schicchi. L’iniziativa ha annoverato due aspetti interessanti e particolari. In primis nel cast erano presenti molti talenti del progetto di
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Echi dal Territorio
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Tutte le direzioni in Fall
servizio di Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - La programmazione autunno-vernina del Gruppo dei 10 riparte dallo Spirito di Vigarano Mainarda con l'ormai classico appuntamento di Tutte le direzioni in Fall. Gli otto eventi, che si svolgeranno da venerdì 11 ottobre a giovedì 26 dicembre 2024, sono stati presentati alla stampa e ai soci del Gruppo dei 10 oggi
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Eventi
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Il Filarmonico 2025 inizia con Salieri
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Il giornalista e critico musicale Alberto Mattioli è stato il mattatore della presentazione della stagione lirica e sinfonica 2025 del Teatro Filarmonico, Arena di Verona. La conferenza stampa, aperta al pubblico, si è tenuta oggi nella Sala Maffeiana dello stesso teatro veronese e Mattioli ha raccontato storia e aneddoti legati ai titoli d'opera
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara in Jazz si comincia...
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La 26.esima edizione di Ferrara in Jazz è stata presentata oggi nella Sala dell'Arengo del Municipio dal presidente del Jazz Club, Federico D'Anneo, dal direttore artistico Francesco Bettini, dall'Assessore alla cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, e dalla direttrice del Conservatorio di Musica "Girolamo Frescobaldi", Annamaria
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Vocale
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Donne nelle arie di Puccini
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FERRARA - Il Teatro Comunale "Claudio Abbado" ha inaugurato il Festival di danza contemporanea con una prima esecuzione mondiale dello spettacolo Puccini's Opera - Voci di donne realizzato dalla coreografa e regista Monica Casadei con la sua Compagnia Artemis Danza di Parma. Nell'ambito della giornata dedicata a
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Opera dal Centro-Nord
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La solita bella Cenerentola
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - È tornata in scena al Teatro del Maggio Fiorentino La Cenerentola di Gioachino Rossini nell’ormai storico allestimento della regista Manu Lalli, scene di Roberta Lazzeri, costumi di Gianna Poli e luci di Vincenzo Apicella riprese da Valerio Tiberi. Ho parlato di questa mise-en-scene in due precedenti visioni del 2017 e 2018 alle quali vi rimando
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Opera dal Centro-Nord
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Cavalleria e Schicchi buon cast mala regia
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Il Festival Mascagni di Livorno 2024 si è chiuso con la rappresentazione delle opere Cavalleria rusticana e Gianni Schicchi, portando sul palco due compositori toscani di spicco: Pietro Mascagni e Giacomo Puccini. Per quale motivo si è scelto di accostare due opere così distanti tra loro? Lo spiega il direttore artistico del Festival, Marco Voleri
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