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La prima regina del compositore bergamasco nel regno del Cigno di Busseto |
Il trionfo di Anna Bolena |
servizio di Simone Tomei |
| Pubblicato il 24 Gennaio 2017 |
PARMA - Siamo nel 1830 quando Gaetano Donizetti finì di comporre Anna Bolena; fu il coronamento di anni dove le fatiche molto spesso venivano accolte da instabili successi. Fu la prima opera che in breve fece il giro di tutte le capitali europee, fruttandogli fama nazionale ed internazionale, con la precisazione che certamente la Bolena lo portò all'attenzione del mondo musicale europeo, ma non fu certo la sua prima opera ad essere rappresentata fuori d'Italia, e non fu un'improvvisa rivelazione della sua bravura. Fu piuttosto il culmine di un lungo processo di maturazione e di paziente apprendistato confermato dalla lunga lista di opere, fra le quali peraltro figurano già lavori seri quali Il paria, L'esule di Roma, Il castello di Kenilwoorth e Imelda de' Lambertazzi. Un elemento vincente in questa circostanza fu la presenza di Felice Romani che gli fornì un testo veramente di prima qualità, in quanto possiamo sicuramente affermare che il Romani era senza dubbio il più capace librettista del suo tempo. Studioso educato sui classici, poeta di autentica sensibilità e drammaturgo con un forte senso della teatralità, avrebbe in seguito fornito a Donizetti i testi per L'elisir d'amore e Lucrezia Borgia, dimostrando notevole versatilità non solo nella tragedia ma anche nella commedia e nel melodramma romantico. La stagione del Teatro Regio di Parma è stata inaugurata proprio con questo capolavoro donizettiano e in questa recensione vi darò conto del mio ascolto nella città di Giuseppe Verdi, della recita di domenica 22 gennaio 2017. Una produzione che porta la firma dell’aspetto visuale di Alfonso Antoniozzi come regista, Monica Manganelli per le scenografie, Gianluca Falaschi per i costumi, Luciano Novelli curatore delle luci e Sergio Paladino per i movimenti coreografici. Squadra che vince non si cambia come dice un vecchio adagio; andando indietro a quasi un anno fa, questi artisti furono i fautori dell’allestimento genovese del Roberto Devereux - altro titolo donizettiano che assieme a Maria Stuarda completa il ciclo delle Regine Tudor - di cui potere leggere le mie recensioni qui e qui . Anche in questa produzione possiamo sicuramente scorgere l’impronta e l’idea del team; un praticabile su cui si snodano le vicende dei personaggi allestito da pannelli di legno che si muovono al bisogno per creare gli ambienti scenici; un fondale in questo caso che cambia a seconda delle necessità e prende vita con delle proiezioni atte a configurare gli ambienti richiesti dalla drammaturgia; sul palcoscenico vero e proprio, vi è uno spazio nel quale si muovono principalmente gli artisti del coro e poche volte i protagonisti.

Se da un lato l’occhio avvezzo al primo Devereux ha trovato familiarità scenica in questo nuovo allestimento, qualche dubbio mi è sorto in relazione all’idea registica; nulla di trascendentale e nulla di così strano, ma ho avuto la sensazione che tutti gli intrecci e tutte le relazione tra i personaggi non abbiano trovato alla fine una loro perfetta esplicitazione e una loro logica evoluzione; tanti abbracci, tutti pressoché uguali, sia che fossero di compassione, sia che fossero d’amore o di empatia; poco spazio ai sentimenti di passione - tra Seymour ed Enrico VIII - e di amore come quello tra Anna e Percy e soprattutto poca differenziazione tra essi; le otto figure mimiche in scena - quattro donne vestite di bianco e quarto uomini con la testa a becco di rapace - sono state poco rappresentative e per trovarne in significato ho dovuto ricorrere alle ilari note di regia sul libretto di sala, trovandoci una spiegazione del tutto diversa dall’idea che mi ero fatto. In sostanza un trompe-l’œil di sicuro fascino e direi anche molto bello, ma di difficile interpretazione. Non hanno salvato le sorti della comprensione nemmeno i costumi in stile anni quaranta del XX secolo poco attinenti al libretto e ai personaggi con delle incursioni a dir poco grottesche: la vestaglia da camera color viola del Re - che somigliava più ad un prelato nel venerdì santo durante la Via Crucis - come pure il suo cappotto di pelo lungo fino ai piedi che lo avvicinava più al condottiero Attila che non a colui che regna sul soglio regale inglese; per non parlare poi del costume di Seymour che si poteva tranquillamente scambiare con l’addetta al servizio lavanderia. Un lavoro nel complesso sicuramente di grande impegno interpretativo e di grande “fantasia” che - pur non facendomi rimpiangere l’idea di aver voluto trascorrere una domenica a teatro - non mi ha soddisfatto appieno come fu per l’esperienza genovese; voglio comunque gettare una pietra a favore di questa squadra ricordando, che Anna Bolena, rispetto al Roberto Devereux, è più deficitaria di azione e di movimento e quindi è forse più difficile cogliere e trasfondere in scena condizioni psicologiche e rapporti umani così particolari e così complicati come quelli dei quest’opera; come pure sono convinto che rivendendo una seconda volta questo allestimento - e spero di averne l'occasione - possano chiarirsi nella mia mente alcuni elementi rimasti più in oblio.


L’aspetto musicale nel complesso è stato di gran livello dovendo dare atto che la prova di Yolanda Auyanet nel ruolo eponimo è stata quella osannata a furor di popolo da tutto il pubblico astante; un canto solido, una vocalità pienamente a fuoco e salda in tutta la gamma dei suoni della sua corda, sono riuscite a far emergere il personaggio in tutta la propria drammaticità; un ruolo impegnativo che non lascia spazio a cedimenti o incertezze; un ruolo esaltante una Regina che lo sarà fino alla fine nonostante la pazzia; un ruolo che proprio nelle pagine estreme dello spartito richiede il massimo impegno e sforzo. Tutto questo è stata la Auyanet; una Regina sempre, una donna innamorata, sì, ma con la consapevolezza del ruolo che impersona e proprio questa sua “condizione sociale” le dà come unica via d’uscita il rifugio nella pazzia; e quando si arriva a questa grande scena finale il suo canto si fa ancora più partecipe ed il pubblico si trova di fronte ad una rappresentazione che, dalla prima all'ultima nota, convince sia come virtuosismo che come vis drammatica molto partecipata, ma sempre ponderata dove i suoni in acuto esplodono veementi, sapendo trovare, come necessario, anche quei delicati filati e quelle meravigliose mezze voci che inebriano il pubblico in una richiesta quasi smodata di bis dopo l’aria Al dolce guidami. Riccardo Zanellato accorso in sostituzione dell’indisposto Marco Spotti, dopo aver eseguito la recita precedente a “bordo campo” con il titolare in scena a recitare senza cantare, questa volta ha vestito i panni di Enrico VIII; tonante, sicuro e mai sopra le righe, ha delineato un personaggio torbido e cinico come si conviene, con un’emissione perentoria, ma costantemente curata nel fraseggio, nell’intonazione e nelle intenzioni, trovando una buona amalgama con il resto del cast e con il coro nei meravigliosi momenti di assieme. In merito al personaggio di Giovanna Seymour appannaggio del mezzosoprano Sonia Ganassi, per la sua indisposizione annunciata nell’intervallo tra i due atti, preferisco esimermi da qualsiasi commento. Interessante voce quella del tenore Giulio Pelligra nei panni di Lord Riccardo Piercy; anche lui è subentrato in soccorso del tenore Maxim Mironov che ha dovuto abbandonare il palcoscenico proprio la sera delle “generale”. Ha affrontato il ruolo in maniera molto convincente e preparata, dimostrando di possedere un ottimo squillo in acuto ed un’elegante capacita di fraseggio di gestione delle dinamiche di suono che - a mio giudizio - lo renderebbe e lo renderà probabilmente un ottimo cantante del repertorio rossiniano; in questa veste non ha assolutamente sfigurato, anzi, onore alla sua preparazione e alla sua interpretazione, ma credo che nel contesto sopraddetto potrebbe trovare delle grandissime soddisfazioni e annoverarsi come una vera personalità del futuro. Encomio senza se e senza ma per la giovane Martina Belli nei panni un po’ androgini di Smeton; se è stata poco convincente per la mise scenica con cui si è presentata al pubblico, sicuramente si è riscattata per il suo canto, che vanta una voce pastosa, sonora e ben salda anche in acuto, curata nel fraseggio e attenta alle intenzioni, cui ha unito una bella presenza scenica ed un’ottima capacità attoriale. Anche il basso Paolo Battaglia nei panni di Lord Rochefort non è stato da meno, con voce tonante e perentoria è riuscito ad emergere nonostante il ruolo di fianco. Buona la prova di Alessandro Viola nei panni dell’ufficiale Hervey.

Preziosa la prestazione del Coro del Teatro Regio di Parma diretto dal M° Martino Faggiani; molto presente e centrato negli ensemble che in Anna Bolena sono di ottima qualità, così come nelle grandi pagine elegiache del secondo atto, cantate dalle dame di corte e dai cortigiani per sottolineare le varie fasi del declino della Regina. Sul podio, alla guida dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna, uno dei massimi esperti e dei massimi conoscitori del repertorio belcantista e non solo; il M° Fabrizio Maria Carminati si è distinto in questa prova per la grande capacità di trovare il giusto equilibrio tra buca e palco; Anna Bolena non possiede grandi pagine sinfoniche dove l’orchestra possa emergere come protagonista assoluta, ma il difficile compito affidato alla bacchetta è quello di riuscire a mantenere gli equilibri spesso molto delicati tra le voci; ho notato sempre un gesto attento, preciso e “amico” per il cantante che non si è mai trovato privo di guida e che grazie al sostengo di un suono sempre incline con il momento, ha potuto esprimersi al meglio regalando delle pagine di puro godimento. Anche il pubblico ha apprezzato molto questo allestimento effettuato in coproduzione con il Teatro Carlo Felice di Genova, coronandolo con quasi dieci minuti di applausi scroscianti per tutti gli interpreti.
Crediti fotografici: Roberto Ricci per il Teatro Regio di Parma Nella miniatura in alto: il direttore Fabrizio Maria Carminati Al centro in sequenza: Giulio Pelligra (Piercy) e Yolanda Auyanet (Anna Bolena); Sonia Ganassi (Giovanna Seymour) e Riccardo Zanellato (Enrico VIII) Sotto in sequenza: tre istantanee di Roberto Ricci sull'allestimento parmigiano
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Parliamone
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Otello l'incoerenza è di scena
intervento di Simone Tomei FREE
PARMA - Esiste un patto segreto, antico e nobilissimo, tra il palcoscenico e la platea. È un atto di fede: lo spettatore si affida alla visione degli artisti, promettendo in cambio sospensione dell'incredulità e apertura del cuore. Aprire il sipario sull' Otello al Teatro Regio di Parma, nel cuore del Festival Verdi 2025, avrebbe dovuto significare rinnovare questo patto, immergendosi nel gorgo della più compiuta tragedia shakespeariana in musica. E, in effetti, la partitura di Verdi ha mantenuto fede al suo compito: un fiume in piena, potente e inesorabile, che dal golfo mistico ha continuato a scorrere, travolgente e commovente. Il problema, ahimè, è sorto quando ho alzato gli occhi perché ciò che si vedeva apparteneva a un altro pianeta drammaturgico, a un universo visivo che con il fiume verdiano dialogava poco o punto. Le note di regia di Federico Tiezzi, un denso manifesto intriso di Freud, Welles, Dostoevskij e Pasolini, promettevano una discesa negli inferi della psiche.
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Classica
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Lü Jia perfetta intesa con Pagano
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - La sera del 30 ottobre 2025 il Teatro Carlo Felice ha inaugurato la Stagione Sinfonica 2025/26 con un concerto interamente dedicato alla musica francese fra Ottocento e primo Novecento, affidato alla direzione di Lü Jia e alla partecipazione del giovane violoncellista Ettore Pagano, accompagnato dall’Orchestra della Fondazione.
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Classica
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Taverna per Prokofiev
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il corpus dei cinque concerti per pianoforte e orchestra e delle nove sonate per pianoforte, oltre a vari pezzi minori, testimonia l'impegno di Sergej Prokofiev per i tasti bianconeri. Tutti i più grandi pianisti si sono cimentati (e continuano a cimentarsi) nei concerti per pianoforte di Prokofiev, con assoluta predominanza - almeno
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Ballo and Bello
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Centenario di Dietrich Fischer-Dieskau
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - In occasione del centenario della nascita di Dietrich Fischer-Dieskau, prestigioso baritono e raffinato interprete della grande tradizione Liederistica e operistica internazionale, Rovigo ha dedicato una masterclass presso il conservatorio cittadino e una giornata speciale al suo lascito musicale e intellettuale, con eventi di altissimo profilo
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Eventi
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Donizetti Opera apre il sipario
redatto da Athos Tromboni FREE
BERGAMO - Quella che qui presentiamo è la prima edizione del Donizetti Opera 2025 firmata dal direttore d'orchestra Riccardo Frizza, nella doppia veste di direttore artistico e musicale. È un festival da tempo riconosciuto a livello internazionale come irrinunciabille appuntamento annuale dedicato al celebre compositore bergamasco Gaetano
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Opera dal Centro-Nord
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Macbeth ancestrale e misterico
servizio di Angela Bosetto FREE
BUSSETO (PR) – «Penso che l’attrazione di Verdi per Shakespeare fosse legata più alla sua convinzione di poter trasformare in musica la grande letteratura che non ad affinità personali. Sicuramente aveva un istinto formidabile per l’Arte con la a maiuscola. Ma se oggi, come allora, nessuno sa nulla della vita di Shakespeare, è innegabile che Verdi
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Eventi
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Bologna va 'Verso Itaca'
redatto da Athos Tromboni FREE
ROMA - La stagione di Opera, Danza e Concerti 2006 firmata dalla nuova sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, Elisabetta Riva e dal direttore artistico Pierangelo Conte si chiama “Verso Itaca”: è un appellativo che racconta metaforicamente l’ultima tappa del viaggio della fondazione lirico-sinfonica felsinea verso il rientro
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Opera dal Nord-Ovest
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Francesca da Rimini tra forza e fragilità
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - C’è un destino che sembra non conoscere oblio: quello di Francesca da Rimini, eroina sospesa tra colpa e innocenza, tra desiderio e condanna, che continua a esercitare il suo fascino attraverso i secoli e i linguaggi. Quando il sipario del Teatro Regio di Torino si alza sull’opera di Riccardo Zandonai, aprendo la stagione lirica 2025/2026, non
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Opera dal Nord-Est
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Così fan tutte di successo
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Zeus e le sue metamorfosi alla caccia delle femmine: così lo scenografo e costumista Milo Manara (al suo debutto sulle scene dell'opera) ha illustrato Così fa tutte di Wolfgang Amadeus Mozart per l'inaugurazione della 210.ma stagione lirica del Teatro Sociale di Rovigo, venerdì 17 ottobre 2025. L'allestimento si è rivelato giocoso,
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Dischi in Redazione
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Disco che celebra un grande Autore
recensione di Simone Tomei FREE
Ennio Porrino I Canti dell'esilio (Songs of Exile) Angela Nisi soprano - Enrica Ruggiero pianoforte Brilliant Classics 2025 Il compositore sardo Ennio Porrino (1910-1959) appare oggi come un autore al tempo stesso elegante e complesso, il cui percorso creativo è segnato dalla tensione fra la ricerca delle radici identitarie
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Giovanni claustrofobico
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - C’è qualcosa di emblematico nel vedere il Don Giovanni di W.A. Mozart intrappolato in un labirinto di pareti rotanti; forse è il destino stesso di certe regie nate come provocazione e finite per diventare autocitazione. Al Teatro Carlo Felice di Genova, l’allestimento firmato da Damiano Michieletto (produzione della Fenice di Venezia datata
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Classica
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Gibboni e Mariotti bella accoppiata
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Brahms presentato (le sue Sinfonie), Brahms eseguito (la Sinfonia n.4): così si è aperta lunedì 6 ottobre la stagione 2025/2026 di Ferrara Musica nel Teatro Comunale "Claudio Abbado", dopo l'anteprima del 14 settembre scorso dell'Ensemble Nova Ars Cantandi presso la Pinacoteca Nazionale di Palazzo Diamanti. Per approfondire la
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara in Jazz primo week-end
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il 3 ottobre scorso il Jazz Club Ferrara ha dato avvio alla prima parte dei concerti della nuova stagione "Ferrara in Jazz" che si svolgerà ogni fine settimana (il venerdì, il sabato e la domenica) fino al 21 dicembre 2025. L'appuntamento d'apertura, nel Torrione San Giovanni, ha visto in pedana il sassofonista Piero Bittolo Bon con Alessandro
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Eventi
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Partenza con le canzoni di Guccini
servizio di Francesco Franchella FREE
FERRARA - Alla volta dei primi freddi (o freschi) settembrini, il mondo si divide: chi si dà già ai pranzi autunnali vestendosi come se fosse il 1° di gennaio; chi ogni weekend, nostalgico del caldo, chiede al coniuge di fare “l’ultima” gita al mare; chi guarda in continuazione le mail, per sapere quando inizieranno le prime serate della stagione
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Personaggi
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Porto in scena le parole che non scrisse
servizio di Ludovica Zambelli FREE
FERRARA - Al Teatro Abbado andrà in scena lo spettacolo Concerto a due per Puccini, con Alessio Boni e Alessandro Quarta, regia di Boni stesso e Francesco Niccolini ("prima" lunedì 29 settembre, replica sabato 30 settembre 2025 ore 20,30); è uno spettacolo con parole e musica, che si incontrano per restituire la complessità di un compositore che
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Echi dal Territorio
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Ferrara in Jazz si parte!
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - È giunta alla 27.esima edizione la stagione del Jazz Club Ferrara, presso il Torrione San Giovanni di via Rampari di Belfiore incrocio di via Porta Mare: a partire da venerdì 3 ottobre 2025, proprio il Torrione riapre le porte di Ferrara in Jazz con il programma della prima parte di stagione (ottobre-dicembre 2025), dove sono in calendario
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Classica
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Saccon-Genot e fanno tre
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e presieduto da Gianluca La Villa ha organizzato un concerto cameristico a Palazzo Roverella, sede del Circolo Negozianti di Ferrara, in memoria del prof. Luigi Costato: protagonisti del concerto sono stati due musicisti già noti e molto apprezzati nella città estense, il violinista Christian Joseph
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Ballo and Bello
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Ecco le Stanze della Danza
FREE
ROVIGO - Per due giorni, sabato 27 e domenica 28 settembre 2025, Rovigo diventa una finestra sul panorama della danza contemporanea. È stato presentato il 19 settembre scorso allo spazio Fs del Censer, in conferenza stampa, la prima edizione del festival Le stanze della Danza, un itinerario di performance che si inaugurerà alle ore 17,00 di
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Opera dal Centro-Nord
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Una perla i Pescatori di perle
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - La perfezione, si sa, non è di questo mondo. Eppure l’arte, nei suoi momenti più ispirati, ci consente di sfiorarne il mistero, in quella rara alchimia che fa dialogare la forza arcana della musica, la purezza del canto e la poesia della scena. È questa, precisamente, la sensazione che ho provato uscendo dal Teatro del Maggio Musicale
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Pagina Aperta
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Un luogo dove il cuore rimane giovane
redatto da Athos Tromboni FREE
ROVIGO - La platea del Teatro Sociale per la prima volta si è trasferita in piazza Giuseppe Garibaldi: l’evento dal titolo Sotto il cielo di Rovigo – Cult dove il cuore rimane giovane, a cura della regista Anna Cuocolo, ha voluto essere un incontro speciale della autorità locali e del management del teatro con il pubblico, per celebrare insieme a tutta la città,
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Echi dal Territorio
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Lucca nuova stagione d'Opera
redatto da Simone Tomei FREE
LUCCA - È stata presentata il 17 settembre 2025, nel Ridotto del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini", la Stagione lirica 2025-2026 della quale vi portiamo a conoscenza attraverso il comunicato stampa dell’ente lucchese. La Stagione Lirica del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" si presenta, per il 2025-2026, come un’autentica celebrazione del
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Vocale
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Concerto degli allievi di Magiera
FREE
FERRARA - La presentazione della Stagione di Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" - avvenuta nella mattinata di martedì 16 settembre - ha avuto il suo epilogo alle ore 20,00 con un concerto lirico nel Ridotto del teatro, dove si sono esibiti i giovani allievi del corso di perfezionamento tenuto dal maestro Leone Magiera
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Eventi
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Ferrara nuova stagione d'Opera e Danza
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Un "Concerto a due per Puccini" e dodici spettacoli di opera, danza, musical, sono la dote della Stagione d'Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" che si aprirà il prossimo 29 settembre per concludersi il 24 maggio del prossimo anno.
La conferenza-stampa
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Opera dal Centro-Nord
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L'amico Fritz fra sostenitori e detrattori
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Dopo l’esplosione dirompente del successo di Cavalleria rusticana (1890), Pietro Mascagni si trovò davanti a una sfida tutt’altro che semplice: dimostrare di non essere l’autore “di un’opera sola”, consacrato dalla fortuna di un libretto tratto da Verga. Ed è in questo clima che nacque L’amico Fritz, andato in scena per la prima volta al
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Personaggi
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Cantami o Diva gli intrighi...
intervista a cura di Athos Tromboni FREE
Massimo Crispi è un tenore particolare, ribelle per molte cose e dal repertorio quanto mai vario. Vive una parte dell'anno a Palermo e l'altra parte dell'anno a Firenze. Vario - si diceva - il suo repertorio, ma varia è anche la sua maniera di essere artista. Da sempre ha infatti coltivato la scrittura, in ogni campo, e, oggi, non frequentando più
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Echi dal Territorio
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Frescobaldi Day a Palazzo Schifanoia
FREE
FERRARA - Marina De Liso, mezzosoprano e docente di musica antica nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nonché coordinatrice del "Concentus Musicus Fe' Antica" ha presentato ieri nella bella e confortevole sala pubblica di Palazzo Schifanoia il primo concerto della stagione 2025/26 di Ferrara Musica: quest'anno l'associazione concertistica
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Vocale
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Dalla romanza alla canzone napoletana
servizio di Simone Tomei FREE
PONTE A MORIANO (LU) - La serata del 12 settembre 2025 al Teatro Idelfonso Nieri di Ponte a Moriano si è chiusa l’edizione di "Un Teatro Sempre Aperto", confermando ancora una volta la qualità e la coerenza di una rassegna che, pur in assenza della storica sala cittadina del Teatro del Giglio, ha saputo mantenere viva la propria presenza sul
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Opera dall Estero
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Una Traviata trasposta nel Novecento
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÀ (Colombia) - 24 agosto 2025, Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo. In occasione della quindicesima stagione del Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo, attualmente il palcoscenico più importante della Colombia, si è tenuta una nuova rappresentazione di La traviata. L’opera,
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Opera dal Centro-Nord
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Ode a Leopardi e Medium prova generale
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
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Eventi
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ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni FREE
PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026.
I numeri che contano
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut fra le sculture blu
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
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Classica
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SummerFest grande musica da camera
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
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Vocale
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Giovane Scuola al Mascagni Festival
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
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Opera dal Centro-Nord
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Sepe una delicata Butterfly
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui . La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
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Eventi
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Turandot e le altre
redatto da Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente
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Opera dal Centro-Nord
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Alina Tkachuk la rivelazione
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - La rappresentazione di Turandot al Gran Teatro Giacomo Puccini, nell’ambito del 71° Festival Puccini, propone una lettura scenica affidata alla regia di Alfonso Signorini, la cui impronta visiva rimanda all’articolo della prima rappresentazione che potete trovare qui. L’allestimento conferma la forza visiva e simbolica dell’opera, ma
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Opera dal Nord-Est
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Rigoletto, Nabucco e Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
VERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
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Opera dal Centro-Nord
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Butterfly e la simbologia degli alberi
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Madama Butterfly di Giacomo Puccini è il quarto titolo a susseguirsi sul palcoscenico del Festival Puccini di quest’anno. Per la sua 71ª edizione, la rassegna ha affidato la regia a Manu Lalli, che propone una lettura capace di andare oltre la mera rappresentazione scenica, trasformando il linguaggio visivo e simbolico in un elemento
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Opera dal Centro-Nord
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La bohème disegnata da Scola
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara Film Orchestra e la bacchetta di Ambra
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
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Opera dal Centro-Nord
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Buratto bel debutto in Tosca
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Nel terzo fine settimana del 71° Festival Puccini di Torre del Lago, la seconda recita di Tosca ha riproposto uno degli allestimenti più attesi di questa edizione. La produzione, firmata da Alfonso Signorini in veste di regista e costumista, si è presentata con una veste visiva marcatamente simbolica, ricca di richiami
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