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Die Frau ohne Schatten con mezzo cast allestito all'ultimo momento per il forfait dei titolari. Ebbene... |
Trionfo straussiano alla Staatsoper |
servizio di Francesco Lora |
Pubblicato il 08 Giugno 2019 |
VIENNA, 6 giugno 2019 – Con cinque recite della Frau ohne Schatten (La donna senz’ombra), dal 25 maggio al 10 giugno, la Staatsoper di Vienna ha festeggiato il proprio centocinquantesimo anno insieme con i cento del capolavoro di Richard Strauss. Locandina musicale da capogiro, dalla direzione di Christian Thielemann al canto di Stephen Gould, Camilla Nylund, Evelyn Herlitzius, Sebastian Holececk, Wolfgang Koch e Nina Stemme nelle sei parti di maggior spicco. Versione integralissima, come piace fare a Thielemann, e cioè senza nemmeno i tagli inflitti già dalle prime rappresentazioni: solo così si apprezzano le studiatissime proporzioni dell’opera e la sua straripante ricchezza di idee e materiali. Seguirebbe, da questo punto, la recensione di un trionfo annunciato, se non fosse che alla recita del 6 giugno, qui in oggetto, e solo a quella, un virus vagante tra i camerini ha fatto una strage nella compagnia di canto: quando, la mattina, passando davanti al teatro, si vedono le locandine bendate per annunciare il forfait sia della Herlitzius, sia di Holececk, sia della Stemme, non si sa se sia il caso di ridere ovvero di piangere. Anche perché la strage dei cantanti va a implicare, in fretta e furia, quella della partitura. Die Frau ohne Schatten è infatti un’opera tanto di temibile difficoltà esecutiva, quanto di grave dispendio economico. Non è ‘roba’ per un teatro qualsiasi, e il teatro di primo piano che intenda metterla in cantiere sottintende con ciò un gesto forte: quello esemplare, appunto, della Staatsoper che celebra sé stessa e il centenario dell’opera. Se pochi sono gli allestimenti di questo titolo, nel contempo, proporzionalmente pochi sono i cantanti che lo tengono in repertorio, già decimati dalla superiore intelligenza e dalle disumane energie che la partitura reclama. Bene: quasi non vi sono in giro cantanti che conoscano a memoria Die Frau ohne Schatten nella sua versione integralissima, cioè quella che alla “prima” del 25 maggio, trasmessa urbi et orbi alla radio, ha totalizzato la bellezza di quattro ore (tonde tonde) di sola musica. È un miracolo che nel giro di poche ore la Staatsoper sia riuscita ad agguantare tre sostituti, ma con loro è arrivata anche la necessità di omettere le pagine che essi non conoscevano. Confrontando le durate tra una recita regolare e quella qui in oggetto – cioè quella che segue il testo secondo una stramaledetta tradizione – c’è da impallidire: se l’orologio non mente, i minuti di musica tagliata sono la bellezza di quarantasette. Eppure la serata, nervosa e incerta, rimane memorabile. Circondato da un’orchestra che pullula di autentici Wiener Philharmoniker, Thielemann sembra palleggiare con le file, ora lasciandole sfogare nel loro splendore tecnico e ora reimpugnandole con un volo di bacchetta.
 
Massimo direttore wagneriano, egli supera però sé stesso in Strauss: asserzione spiegata dal fatto che, mentre in Wagner si percepisce l’accodamento della poetica di Thielemann al modello del secondo dopoguerra, nell’altro autore ogni suo procedimento risulta autonomo dalla tradizione pregressa. Si ha così una lettura coraggiosamente rude, scabra e contrastata, tuttavia subito controbilanciata dall’oro massiccio dell’orchestra; una lettura condotta a base di veri e propri gesti teatrali, anticonformista, modellata su ciò che si deve vedere o compatire in scena. Più volte capita di voltarsi allibiti verso il golfo mistico, increduli di quello che un’orchestra possa produrre, e non solo nei momenti di più esibito sfarzo sonoro: colpisce trovare, in questa Frau ohne Schatten, non l’ostinato punto di uniformazione dei vari stili che la attraversano ecletticamente, ma il linguaggio cameristico di Ariadne auf Naxos giustapposto senza futili pudori a quello barbarico di Elektra. In un contesto assai agitato, il più imperturbabile sembra il tenore Stephen Gould nella parte dell’Imperatore: monotono nel porgere anche durante il sublime monologo dell’atto II, sfocato o sforzato o persino carente delle note stesse nel registro acuto, nondimeno dotato del giusto timbro e delle rare energie adeguate, è l’interprete di riferimento dopo la prematura scomparsa di Johan Botha. Eccellente su ogni fronte, al suo fianco, è invece l’Imperatrice di Camilla Nylund: inizia la recita con voce un poco fredda all’evidente scopo di dosare le forze, ma non per questo viene a mancare di levità nel Re sopracuto e d’impeto nel Do; diffonde poi ovunque facilità di estensione, modulazione e alternanza di tecniche richieste, luminosità timbrica ed espressione amorevolmente calibrata su ciascun verso. Ecco un’interprete di ancora più appalesato riferimento per la parte: e se le ovazioni per lei non bastano, proprio al termine della recita in oggetto le è conferito il prezioso titolo onorifico di Kammersängerin, ossia di cantante con speciale merito artistico presso la Staatsoper e lo Stato austriaco. Specialista della parte di Barak, il baritono Wolfgang Koch è però anche il più timido del gruppo: incalcolabile correttezza, senza la zampata geniale. Comincia da qui la lista dei tre salvatori della recita. La Herlitzius doveva sostenere la parte della Nutrice: al posto della sua voce fantasmatica e vetrosa è accorsa quella di Linda Watson, omogenea e possente lungo tutta la spaventosa escursione di registri, e dunque in fin dei conti più appropriata alla scrittura e al ruolo, tenuto con vivido temperamento fino a una folgorante chiusura dell’atto II. La Stemme doveva sostenere la parte della Moglie del tintore: Rebecca Nash l’aveva cantata quattro giorni prima all’Opernhaus di Kiel, e con essa si è vista catapultata al debutto assoluto alla Staatsoper. La percepibile tensione – può farne fede il suggeritore – ha meglio rivelato un’attrice disposta a giocarsi fino all’ultima carta pur di tenere il passo dei colleghi, e una cantante dai mezzi poderosi, affilati, generosi, curiosamente assai ben differenziata rispetto alle inattese colleghe. Holececk, infine, doveva sostenere la parte del Messaggero divino: a coprire l’ultimo tassello è stato Wolfgang Bankl, veterano per eccellenza nei ruoli di caratterista a Vienna. Menzione speciale, tra il folto comprimariato, per i camei dello squillante tenore Benjamin Bruns, come Apparizione di un Giovane, e del sostanzioso mezzosoprano Monika Bohinec, come Voce dall’alto.

Nuovo allestimento con regìa di Vincent Huguet, scene di Aurélie Maestre, costumi di Clémence Pernoud e luci di Bertrard Couderc. Più si ripensa al loro lavoro, più c’è da rimanere ammirati. Intervistato nel programma di sala, il regista è anzi un profluvio di azzeccati riferimenti stilistici, storici e culturali, e mostra una sopraffina consapevolezza del poliedrico testo da inscenare: tutte doti cui è venuta a mancare l’abitudine quanto più cresceva quella d’intervistare i registi nei programmi di sala. Ai fatti – ciò che più interessa – si assiste a uno spettacolo leggibile, semplice, chiaro, interessato alla sapidità delle didascalie, senza trasposizioni spazio-temporali, nel quale si vede un letto se si dice ‘letto’ e nel quale si vede una barca se si dice ‘barca’. L’analisi oggettiva del testo domina incontrastata, così che alla fine della rappresentazione si scopre di conoscere parecchio di più intorno all’opera vista; e i sostituti arrivati all’ultimo momento, ambientatisi in un lampo, recitano accuratamente quanto gli altri. Tre ulteriori recite sono annunciate per il 10, 14 e 18 ottobre, con la compagnia di canto ritoccata e sempre con la direzione di Thielemann: il melomane si munisca di biglietti, e preghi per lo stabile ripristino di quei quarantasette minuti tagliati.
Crediti fotografici: Michael Pöhn per la Wiener Staatsoper Nella miniatura in alto: il regista Vincent Huguet
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Rigoletto adesso è un clown
intervento di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (Usa), Dorothy Chandler Pavilion 12 giugno 2025 - È impossibile essere amanti della musica e rimanere indifferenti al piacere di ascoltare le note di Rigoletto dal vivo in un teatro. Sebbene non sia trascorso molto tempo dalla sua ultima rappresentazione al Dorothy Chandler Pavillion, sede della compagnia di Los Angeles "LA Opera" (l'ultimo Rigoletto andò in scena nel 2018), non si tratta di un titolo rappresentato con frequenza in questo luogo. Le uniche altre produzioni degne di nota sono state quelle delle stagioni 1993, 2000 e 2010. Quest’opera in tre atti, con musica di Giuseppe Verdi (1813-1901) e libretto di Francesco Maria Piave, è tratta da "Le roi s’amuse" di Victor Hugo. Considerata uno dei primi capolavori del periodo centrale del compositore, Rigoletto si scontrò con la censura austriaca che controllava i teatri dell’Italia settentrionale al momento della sua prima rappresentazione alla Fenice di Venezia dove ebbe la sua prima assoluta l’11 marzo 1851. Ironia della sorte, le ragioni della sua censura
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Opera dal Nord-Est
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Blue Traviata in Arena
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – “È spenta!” Quando la tonante voce di Giorgi Manoshvili risuona nell’Arena, segnando il termine della prima Traviata stagionale, si viene quasi colti da un senso di sorpresa. Per quanto chiunque frequenti il teatro lirico conosca a menadito il libretto di Francesco Maria Piave, è inevitabile chiedersi da quanto tempo non si assisteva
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Opera dal Centro-Nord
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Matrimonio in camera da letto
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - L'allestimento di Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati ha chiuso la stagione d'opera del Teatro Comunale "Claudio Abbado" con un vero successo di pubblico: sia per la presenza di tanti spettatori in platea e nei palchi, sia per il calore con cui è stata salutata la recita a fine serata. La produzione era il
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Opera dal Nord-Est
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TRIESTE – Castello di San Giusto. Non è l’Arena di Verona e men che meno Castel Sant’Angelo, ma gli spalti di San Giusto, le pietre antiche che contornano il grande piazzale delle Milizie, suscitano nella Tosca di Giacomo Puccini, in scena a Trieste, il senso di incombenza del pericolo, della morte che la musica del grande compositore regala al pubblico,
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Echi dal Territorio
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
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TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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Opera dall Estero
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L'Incoronazione di Poppea piace
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÁ (Colombia), Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo - L’Incoronazione di Poppea (SV 308) è l’ultima composizione operistica di Claudio Monteverdi (1567–1643), autore italiano a cui si attribuisce il merito di aver contribuito alla nascita dell’opera lirica. La sua lunga carriera, che lo vide impegnato come direttore di coro (fu maestro di cappella
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Opera dall Estero
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Tannhäuser torna a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE
HOUSTON (USA) - Grand Opera. Wortham Theatre Center. La Houston Grand Opera ha concluso con successo un’altra stagione con Tannhäuser, un’opera in tre atti con musica e libretto in tedesco di Richard Wagner (1813-1883). Come la maggior parte delle sue opere, Tannhäuser trae ispirazione da leggende medievali tedesche. La quinta opera
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Opera dal Centro-Nord
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Der junge Lord ovvero l'antitesi
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - In occasione dell'87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, abbiamo avuto l'opportunità di immergerci nell'intrigante universo di Der junge Lord, un'opera in due atti che porta la firma di Hans Werner Henze. Composta su libretto di Ingeborg Bachmann, liberamente ispirato alla novella di Wilhelm Hauff Der Affe als Mensch ("La scimmia come
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Eventi
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Festival Puccini 2025 e... 2026
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut.
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Opera dal Nord-Ovest
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Carmen delle parole e delle note
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GENOVA – Con Carmen di Georges Bizet, l’Opera Carlo Felice di Genova ha proseguito la sua Stagione Lirica 2024-2025 mandando in scena l’ottavo titolo in cartellone. Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella di Prosper Mérimée, Carmen è tra i titoli più celebri e popolari dell’intero repertorio
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Opera dall Estero
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Giulio Cesare a Berkeley
servizio di Ramón Jacques FREE
BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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Vocale
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Opera dal Centro-Nord
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Giselle around Le Villi
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Opera dal Nord-Est
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Enkbath grande Rigoletto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. E’ stato un Rigoletto come non lo si vedeva da anni, quello andato in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un cast eccezionale ha animato il palcoscenico del debutto. Daniel Oren ha diretto l’Orchestra del Verdi con straordinaria maestria, attento a tutte le sfumature della splendida musica del
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Classica
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Zangiev/Gadijev accoppiata vincente
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Due opere monumentali della musica russa, lontane nel linguaggio ma accomunate da una tensione emotiva profonda, si incontrano in un’unica serata: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Prokof’ev e la Sesta sinfonia di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, la celebre Patetica. Da un lato, un’esplosione di energia, una scrittura virtuosistica al
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
FREE
FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Eventi
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Il nuovo cartellone del Regio
redatto da Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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Opera dal Centro-Nord
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Un Falstaff maturo e autoritario
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Echi dal Territorio
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Vivaldi e il mandolino
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Così fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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