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Nel Teatro Carlo Felice di Genova un capodanno veramente felice per tutti e... |
Il Pipistrello incorona Julia Knecht |
servizio di Simone Tomei |
Pubblicato il 03 Gennaio 2023 |
GENOVA - «Le passioni possono far musica. Ma soltanto musica senza parole. Perciò l’opera è un assurdo… Nell’operetta, invece, l’assurdità è sottintesa« (Karl Kraus, Detti e contraddetti). Apertura d’anno con il botto al Teatro Carlo Felice di Genova dove una spumeggiante produzione de Die Fledermaus di Johann Strauss ha dato il via al nuovo anno 2023. Il compositore austriaco - figlio del meno noto Joahnn padre - impiegò solo quarantatré giorni per comporre la partitura de Die Fledermaus che rappresenta non solo un suo capolavoro, bensì quello di un genere considerato “minore” come l’operetta. Ma come dice il M° Fabio Luisi in un’intervista su “l’Invito” «… l’operetta va presa sul serio ed è specchio del suo tempo, soprattuto per quello che riguarda l’operetta d’oro (quella del tempo di Joahnn Strauss) e quella d’argento (Franz Lehár e contemporanei, quindi l’operetta degli anno ’10 o ’20 del Novecento). Le operette di Johann Strauss, Franz von Supplé e Carl Millöcker, tutti compositori di area viennese, sono dei grandi capolavori ancorati nello stile musicale dell’epoca, alle quali sono paragonabili, nello stesso periodo, quelle di Offenbach in area francese.» Proprio una decina d'anni prima lo stesso Offenbach aveva detto a Strauss jr. che sarebbe stato un buon compositore di operette: ci aveva provato, ma la fortuna di incontrare un libretto teatralmente plausibile sarebbe venuta solo con Die Fledermaus. Mettere un valzer sotto le parole era il suo mestiere tra le difficoltà di rappresentare l'opera c'è quella di lasciare il tutto alla sua leggerezza. Così ruoli e situazioni sono lasciati all'inventiva del momento, e la festa in casa del conte Orlofsky può diventare occasione di contemporaneo chiacchiericcio, satirico e no, sulla politica e la cronaca, od occasione per esibizioni felicemente anacronistiche.
Grande rilievo trovano spazio in certi passaggi tratti dalla musica popolare non solo viennese (su tutte, si veda la csárdás cantata da Rosalinde, o la polka nel finale del secondo atto), cui si accompagnano, per puro gioioso divertimento, vocalità funamboliche, virtuosismi nelle entrate vocali, accompagnamenti scanzonati, melodie straripanti e irresistibili. E poi ritmo, dettato dalla musica e dalla trama: tutti si ritrovano ovunque, in un girotondo festoso e in una saga delle coincidenze. Insomma, Die Fledermaus è un luogo di felicità, la realizzazione scenica della gioiosa malinconia del valzer; ma non solo. Se infatti gran parte dell'insieme si deve al valzer, tutta la partitura è spumeggiante, divertita, ironica: fatta per durare. La struttura è semplice e nota e prevede che i numeri musicali si alternino a dialoghi parlati. Proprio in questi, come nei recitativi dell’opera seria storica, si sviluppa l’azione drammaturgica, si confrontano i personaggi, si sviluppano gli equivoci e le trame di scherzi, prese in giro, corteggiamenti. L'invenzione librettistica e musicale vede quasi sempre rappresentato il bel mondo come quello che al tempo assisteva alle rappresentazioni; un mondo che si mette in scena sotto una lente che ne dilata gli aspetti farseschi, superficiali, frivoli dando vita ad una serie di cliché rappresentativi che ricorrono (un po' come nell’opera buffa) costantemente. Mariti fedifraghi sempre pronti a gettarsi tra le braccia di altre donne (ballerine, nobili o borghesi non fa differenza), mogli e in genere figure femminili che oscillano tra una arguta ironia e superiorità davanti alle vicende meschine e ridicole dei loro uomini o sono loro stesse spinte ad una frivolezza senza freni pur di ottenere lo scopo prefissato. Non possono mancare i travestimenti, maschere, scambi di persona. Una umanità che si diverte e come principale occupazione nella vita festeggia e difatti sono proprio i saloni da ballo o i grandi ricevimenti gli ambienti privilegiati dalle trame delle operette. In questo variegato consesso la mano del M° Fabio Luisi non tradisce alcuna aspettativa e porta l’esecuzione musicale a livelli eccelsi. Ne è un assaggio la grande Ouverture iniziale che brilla per colori, dinamiche e ritmi sempre frizzanti ai quali l’Orchestra del Teatro Carlo Felice aderisce con determinazione restituendo una resa musicale sopraffina. Non da meno è il rapporto con il palcoscenico con il quale trova un’intesa idilliaca, misurata e sempre rispettosa delle voci e delle esigenze attoriali. Il ritmo, la tensione ed il pathos non vengono mai meno; e le due ore e mezza di spettacolo scorrono in un soffio. La regia di Cesare Lievi è semplice, non scontata; ed è efficace come lo sono i costumi e le scene di Luigi Perego; uno sfarzo misurato - forse come la situazione storica al tempo della composizione che vedeva una fine quasi prossima dell’impero asburgico - che comunque tiene in piedi il gioco delle parti; una capacità di far interagire i personaggi senza mai calare la “tensione” della trama ed un gioco di luci (curate da Luigi Saccomandi) molto ben calibrato. Ottime inoltre le coreografie di Irina Kashkova eseguite dal Balletto Fondazione Formazione Danza e Spettacolo “For Dance” ETS. Sono rimasto piacevolmente colpito da un cast di prim’ordine - nonostante abbia ascoltato quello alternativo - seppur (per qualcuno) con voci perfettibili. Gabriel von Eisentstsein ha preso vita grazie all’eclettico Simon Schnorr il quale si ricorda più per l’interpretazione vivace e spigliata che non per una vocalità salda, comunque efficace.
Piacevole anche se un po’ debole nell’emissione vocalmente la Rosalinde di Valentina Farcas che vanta un timbro estremamente gradevole, anche se la voce è tendenzialmente piccola e qualche nota più grave risulta leggermente meno sonora. Ottimo il Frank di Levent Bakirci che ci offre attimi di pura istrionicità attoriale uniti ad un canto sempre ben a fuoco e di sublime fattura. Caterina Piva ci regala un cammeo pregiato nel suo ruolo en travesti del Prinz Orlofsky al quale conferisce il carattere dimesso e annoiato con sublime ironicità. Non da meno è l’Alfred di Enrico Casari che sin dalla cantata fuori scena del primo atto, esordisce con sicumera vocale accompagnata da delizia scenica. Sia il Dr. Falke che il Dr. Blind interpretati rispettivamente da Liviu Holender e Benedict Kobel si attagliano con eleganza e stile interpretativo all’allegra brigata. Ma il pezzo forte deve ancora arrivare ed è impersonato dal soprano Julia Knecht nel ruolo della cameriera Adele; è stata la sorpresa di questo pomeriggio musicale nel quale si è saputa distinguere in maniera inequivocabile; quello di Adele è - a mio avviso - il ruolo più ammaliante dell’operetta che necessità di doti attoriali non comuni e frizzante vocalità. La Knecht non ha mancato nessun obiettivo ed ha saputo cimentarsi nelle impervie agilità della parte con quel gusto frizzante e spumeggiante che ha reso la sua performance davvero strepitosa. Ottima anche l’Ida di Alena Sautier e dulcis in fundo, il Frosch di Udo Samel - ruolo solo attoriale - che con un linguaggio misto tra tedesco e italiano maccheronico ha trasmesso ilarità e simpatia a tutto il pubblico genovese anche per l’intercalare belin spesso usato nei suoi dialoghi. Il coro guardato dal M° Claudio Marino Moretti si è messo in luce con grande smalto e pressione vocale. Sono felice di aver potuto gustare questa recita a dispetto delle parole dei librettisti Carl Haffner e Richar Genée che chiudono il primo atto con le parole: “Glücklich ist, wer vergisst, was doch nicht zu ändern ist” (Felice è chi dimentica quello che non può essere cambiato). Ma qui da cambiare non c’era proprio nulla. Nemmeno il gigantesco struzzo che adornava la scena come simbolo di una società del tempo che pur di non vedere, mette sempre la testa sotto la sabbia. Sala gremita ed applausi scroscianti per tutti. (La recensione si riferisce alla recita del 1 gennaio 2023)
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Carlo Felice di Genova Nella miniatura in alto: la brava e simpatica Valentine Farcas (Rosalinde) Sotto, in sequenza: alcuni momenti dello spettacolo Die Fledermaus
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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