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Il Nabucco inaugurale della 102.esima edizione di Verona Opera Festival andrā in mondovisione |
Nabucco oltre l'essenziale |
intervento di Athos Tromboni |
Pubblicato il 14 Giugno 2025 |
VERONA - Che Nabucco di Giuseppe Verdi, bandiera dell'irredentismo italiano, potesse essere un opera-ballo, non era scontato. Eppure centottantatré anni dopo si è dimostrato possibile: ci è riuscito il regista Stefano Poda, con un allestimento in Arena di Verona che ha sfidato ogni tradizione e ogni immaginaria previsione costruendo uno spettacolo sopra le righe... «Io sono un istrione, ma la genialità è nata insieme a me... » cantava Charles Aznavour nei mitici anni '60 del Novecento. Ecco, adattiamolo a Poda, il sillogismo. Egli, per questo allestimento che ha inaugurato ieri, 13 giugno 2025, la centoduesima edizione dell'Arena Opera Festival nel teatro all'aperto più grande del mondo in una serata da tutto esaurito (sold-out, spellingano i fichissimi...), si è sbarazzato di ogni possibile ed eventuale interferenza tecnica, storica, e/o filosofica di terzi, firmando da solo regia, scene, costumi, luci e coreografia ... io sono un istrione e la genialità è nata insieme a me ... punto. E ha costruito uno spettacolo da gran-gala areniano, visto che andrà in mondovisione sabato 21 giugno per la Giornata Mondiale della Musica. Quale la sintesi e le caratteristiche? Presto detto: esuberanza coreutica, meticolosità tecnica, magniloquenza scenica, abilità tecnologica, ritmo da tarantolati, trovate da coup-de-théâtre, trasgressione... e aggiungiamoci tutto ciò che possa essere in contrapposizione a consuetudine, insipienza, tradizione, semplicità, pertinenza, sciatteria, deja-vu, e persino... moda. Insomma, uno spettacolo certamente originale, costruito grazie a quattrocento addetti fra artisti, figuranti e tecnici, tremila costumi di fogge diverse a seconda delle etnie che la drammaturgia ideata da Temistocle Solera per Verdi prevedeva in scena; poi luci in scena, in cielo, in ogni spazio ove potesse arrivare la vista dello spettatore; luci, luci, luci, applicate persino sui costumi, in una fantasmagoria di gusto ultrabarocco, dove per barocco s'intenda non il significato musicale o artistico, ma il significato estensivo di stravagante e bizzarro. Uno spettacolo generato proprio dalle onnipresenti coreografie più che dal canto dei protagonisti.



In scena poche cose: una torre della "Vanità" e due semisfere luminose a indicare i due mondi etnicamente diversi e contrapposti, quello degli Assiri di Babilonia e quello degli Ebrei loro prigionieri discriminati e nemici. Due semisfere che al termine si uniranno in una sfera unica, simbolo della pacificazione fra le etnie (cioè metafora della pace raggiunta; e, nella realtà d'oggi, messaggio di controtendenza). E poi, via via durante lo spettacolo, alcune strutture montate direttamente a vista (cioè, in scena) dai figuranti, come per esempio le gabbie-prigione costruite dagli Assiri per segregare gli Ebrei in attesa della decretata decimazione razziale. È difficile riassumere in una cronaca musicale tutto il contenuto di questa moderna messa in scena del Nabucco in Arena. Ma non sarebbe - qui - l'essenziale il descrivere l'allestimento. Chi volesse documentarsi dell'essenziale può farlo la sera del 21 giugno prossimo su Rai Tre (mobilitati per i commenti pre e post, e per le interviste inter-act, i benemeriti attori Cristiana Capotondi e Alessandro Preziosi, che con tanto di "gobbo" a portata di naso visibile anche agli spettatori di platea e gradinate raccontavano rave e fave della serata).

  
Allora preferiamo scrivere - per dovere di cronaca e per si parva licet componere magnis - sul sostanziale inessenziale della serata. Ecco l'inessenziale: i commenti della gente ma anche di una parte della critica accreditata, durante l'intervallo; commenti che a caldo si manifestavano come i più disparati, da quelli favorevoli (bello! suggestivo! originale!), a quelli cauti e sospensivi del giudizio sul Nabucco firmato da Poda (boh!? aspettiamo.... vedremo...), a quelli addirittura derisori o censori (che trionfo della vanità! che patchwork! che obbrobrio! che ridicolaggine!). Era un giudizio su Poda, quel che veniva espresso nei commenti a caldo dal "popolo" dell'Arena, non un giudizio sul Nabucco che era e rimane un capolavoro onusto nei secoli. Ma, si sa, quel regista factotum ha estimatori e detrattori negli angoli del mondo: fra gli estimatori, pensiamo di elencare primus inter pares la sovrintendente Cecilia (Gasdia) che nelle dichiarazioni pubbliche e nelle scelte ha dimostrato il coraggio tigresco di affidarsi a lui, a Poda, per lo spettacolo più atteso e importante del Festival 2025. Fra i detrattori... non ci compete citarli, si possono individuare nelle pagine di riviste e giornali a stampa e on-line. Leggendone giudizi e cronache che immaginiamo copiose, trattandosi dell'Arena di Verona. E il vostro cronista di questa piccola, esclusiva e importante testata che state leggendo, voce dei circoli lirici e musicali? Non è difficile capirlo: io mi schiero fra gli estimatori, perché la genialità non può essere dimidiata, né derisa, né ignorata. Giudizio favorevole, senza puzze sotto il naso. È vero, nella messa in scena c'è stata qualche esagerazione (il fulmine che colpisce e fa impazzire Nabucco quando si proclama Dio che, esplodendo in un gran botto improvviso, ha fatto sobbalzare tutti perché era il boato d'una bomba atomica e non un fulmine; le luci poste sui costumi di tutti - coro ballerini e figuranti - nel terzo e quarto atto che facevano sembrare il tutto un presepe popolare di cattivo gusto; altre manifestazioni ultrabarocche nelle scene d'insieme...) ma il positivo giudizio d'insieme non si può ritenere invalidante per eccesso di trovate, in uno spettacolo votato proprio all'eccesso per impostazione programmatica. Dunque - come si diceva più sopra - un Nabucco traslitterato da opera lirica a opera-ballo. Dentro gli effetti di grande suggestione, va rilevata la straordinaria bravura del corpo di ballo, dei figuranti e del coro (istruito da Roberto Gabbiani), va lodata l'eccellenza stilistica delle masse protagoniste senza sbavature durante l'intera messa in scena (o comunque con qualche sbavatura trascurabile, quindi labile graffio alla perfezione, ma non elemento pregiudicabile della godibilità). Ultima nota di cronaca: la serata è stata introdotta dall'inno nazionale (oggi non si chiama più - secondo i perfezionisti della filologia patriottarda - "Inno di Mameli" ma è titolato come altisonante - altisonante? - "Canto degli italiani"), eseguito dal coro che, come negli anni passati, indossava mantelle verdi bianche e rosse.


E veniamo alla sostanza dell'esecuzione musicale: il ritorno del maestro Pinchas Steinberg sul podio dell'Orchestra della Fondazione Arena di Verona ha avuto esiti alterni: a volte sublimi (come nell'esecuzione di S'appressan gli istanti e di Immenso Jehova chi non ti sente?) a volte assolutamente routinari (come nell'esecuzione del Va pensiero accolto tiepidamente dal pubblico e per la prima volta a nostra memoria terminato senza la richiesta di bis): per esternare il giudizio complessivo del vostro cronista si espongono qui le lapidarie note degli appunti della serata relative alla prestazione del direttore: "molta infatuazione paracameristica", "ricerca di suoni estranei a Verdi"; "lentezza esasperante nello stacco dei tempi"; "sostanzialmente noioso"... insomma, una conduzione non proprio coinvolgente. Sui cantanti, pensati dalla regia come solisti programmaticamente dispersi dentro il frenetico dinamismo dei movimenti delle masse, e rivelatisi sostanzialmente protagonisti quasi occulti per il canto e per il protagonismo scenico, osiamo dire (al di là degli effetti della discreta amplificazione) che Amartuvshin Enkhbat (Nabucco) si è confermato un grandissimo baritono verdiano, Anna Pirozzi (Abigaille) ha fatto quel che ha potuto finendo per non brillare in quel bailamme scenico che è stato sì spettacolo ma non realizzato per il canto, Roberto Tagliavini è emerso più degli altri colleghi del cast sia per la parte essenzialmente mistico-eroica del personaggio e sia per i pregi indubitabili della sua vocalità, Francesco Meli (Ismaele) e Vasilisa Berzhanskaya (Fenena) hanno onorato il ruolo senza slanci e senza mende ma con un fare di routine affidato alla professionalità, Gabriele Sagona (Gran sacerdote di Belo) giovane basso emergente ha confermato il suo innato talento che lo porterà a essere una luminosa stella dell'opera dei nostri tempi. Completavano dignitosamente il cast Carlo Bosi nel ruolo di Abdallo e Daniela Cappiello in quello di Anna. Citiamo (non per dovere di cronaca, ma per meriti) anche il coordinatore del ballo Gaetano Bouy Petrosino e il direttore degli allestimenti Michele Olcese senza le cui preziose collaborazioni lo spettacolo di questo Nabucco in un altrove ideato da Stefano Poda non sarebbe stato tanto efficace e tanto ben realizzato. Pubblico alla fine diviso, tra chi applaudiva e chi fischiava il proprio dissenso verso la regia. (la recensione si riferisce alla recita di venerdì 13 giugno 2025)

Crediti fotografici: Ennevi Foto per la Fondazione Arena di Verona Nella miniatura in alto: il regista Stefano Poda Sotto: il coro della Fondazione Arena con i mantelli del tricolore durante l'inno nazionale d'Italia Al centro in sequenza: panoramica in controcampo di Ennevi Foto durante l'esecuzione dell'inno nazionale d'Italia; Anna Pirozzi (Abigaille); Roberto Tagliavini (Zaccaria); Gabriele Sagona (Gran sacerdote di Belo) con Anna Pirozzi; la stessa Pirozzi nell'ultima scena dello spettacolo Sotto, in sequenza: panoramica sulla torre della "Vanità"; Francesco Meli (Ismaele); Vasilisa Berzhanskaya (Fenena); il direttore Pinchas Steinberg In fondo, in sequenza: Amartuvshin Enkhbat (Nabucco) durante la cattura voluta da Abigaille; le gabbie dove sono segregati gli Ebrei prigionieri degli Assiri; panoramica su altra scena d'insieme
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Otello l'incoerenza č di scena
intervento di Simone Tomei FREE
PARMA - Esiste un patto segreto, antico e nobilissimo, tra il palcoscenico e la platea. È un atto di fede: lo spettatore si affida alla visione degli artisti, promettendo in cambio sospensione dell'incredulità e apertura del cuore. Aprire il sipario sull' Otello al Teatro Regio di Parma, nel cuore del Festival Verdi 2025, avrebbe dovuto significare rinnovare questo patto, immergendosi nel gorgo della più compiuta tragedia shakespeariana in musica. E, in effetti, la partitura di Verdi ha mantenuto fede al suo compito: un fiume in piena, potente e inesorabile, che dal golfo mistico ha continuato a scorrere, travolgente e commovente. Il problema, ahimè, è sorto quando ho alzato gli occhi perché ciò che si vedeva apparteneva a un altro pianeta drammaturgico, a un universo visivo che con il fiume verdiano dialogava poco o punto. Le note di regia di Federico Tiezzi, un denso manifesto intriso di Freud, Welles, Dostoevskij e Pasolini, promettevano una discesa negli inferi della psiche.
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Giovanni claustrofobico
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - C’è qualcosa di emblematico nel vedere il Don Giovanni di W.A. Mozart intrappolato in un labirinto di pareti rotanti; forse è il destino stesso di certe regie nate come provocazione e finite per diventare autocitazione. Al Teatro Carlo Felice di Genova, l’allestimento firmato da Damiano Michieletto (produzione della Fenice di Venezia datata
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Classica
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Gibboni e Mariotti bella accoppiata
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Brahms presentato (le sue Sinfonie), Brahms eseguito (la Sinfonia n.4): così si è aperta lunedì 6 ottobre la stagione 2025/2026 di Ferrara Musica nel Teatro Comunale "Claudio Abbado", dopo l'anteprima del 14 settembre scorso dell'Ensemble Nova Ars Cantandi presso la Pinacoteca Nazionale di Palazzo Diamanti. Per approfondire la
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara in Jazz primo week-end
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il 3 ottobre scorso il Jazz Club Ferrara ha dato avvio alla prima parte dei concerti della nuova stagione "Ferrara in Jazz" che si svolgerà ogni fine settimana (il venerdì, il sabato e la domenica) fino al 21 dicembre 2025. L'appuntamento d'apertura, nel Torrione San Giovanni, ha visto in pedana il sassofonista Piero Bittolo Bon con Alessandro
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Eventi
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Partenza con le canzoni di Guccini
servizio di Francesco Franchella FREE
FERRARA - Alla volta dei primi freddi (o freschi) settembrini, il mondo si divide: chi si dà già ai pranzi autunnali vestendosi come se fosse il 1° di gennaio; chi ogni weekend, nostalgico del caldo, chiede al coniuge di fare “l’ultima” gita al mare; chi guarda in continuazione le mail, per sapere quando inizieranno le prime serate della stagione
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Personaggi
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Porto in scena le parole che non scrisse
servizio di Ludovica Zambelli FREE
FERRARA - Al Teatro Abbado andrà in scena lo spettacolo Concerto a due per Puccini, con Alessio Boni e Alessandro Quarta, regia di Boni stesso e Francesco Niccolini ("prima" lunedì 29 settembre, replica sabato 30 settembre 2025 ore 20,30); è uno spettacolo con parole e musica, che si incontrano per restituire la complessità di un compositore che
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Echi dal Territorio
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Ferrara in Jazz si parte!
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - È giunta alla 27.esima edizione la stagione del Jazz Club Ferrara, presso il Torrione San Giovanni di via Rampari di Belfiore incrocio di via Porta Mare: a partire da venerdì 3 ottobre 2025, proprio il Torrione riapre le porte di Ferrara in Jazz con il programma della prima parte di stagione (ottobre-dicembre 2025), dove sono in calendario
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Classica
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Saccon-Genot e fanno tre
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e presieduto da Gianluca La Villa ha organizzato un concerto cameristico a Palazzo Roverella, sede del Circolo Negozianti di Ferrara, in memoria del prof. Luigi Costato: protagonisti del concerto sono stati due musicisti già noti e molto apprezzati nella città estense, il violinista Christian Joseph
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Ballo and Bello
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Ecco le Stanze della Danza
FREE
ROVIGO - Per due giorni, sabato 27 e domenica 28 settembre 2025, Rovigo diventa una finestra sul panorama della danza contemporanea. È stato presentato il 19 settembre scorso allo spazio Fs del Censer, in conferenza stampa, la prima edizione del festival Le stanze della Danza, un itinerario di performance che si inaugurerà alle ore 17,00 di
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Opera dal Centro-Nord
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Una perla i Pescatori di perle
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - La perfezione, si sa, non è di questo mondo. Eppure l’arte, nei suoi momenti più ispirati, ci consente di sfiorarne il mistero, in quella rara alchimia che fa dialogare la forza arcana della musica, la purezza del canto e la poesia della scena. È questa, precisamente, la sensazione che ho provato uscendo dal Teatro del Maggio Musicale
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Pagina Aperta
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Un luogo dove il cuore rimane giovane
redatto da Athos Tromboni FREE
ROVIGO - La platea del Teatro Sociale per la prima volta si è trasferita in piazza Giuseppe Garibaldi: l’evento dal titolo Sotto il cielo di Rovigo – Cult dove il cuore rimane giovane, a cura della regista Anna Cuocolo, ha voluto essere un incontro speciale della autorità locali e del management del teatro con il pubblico, per celebrare insieme a tutta la città,
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Echi dal Territorio
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Lucca nuova stagione d'Opera
redatto da Simone Tomei FREE
LUCCA - È stata presentata il 17 settembre 2025, nel Ridotto del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini", la Stagione lirica 2025-2026 della quale vi portiamo a conoscenza attraverso il comunicato stampa dell’ente lucchese. La Stagione Lirica del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" si presenta, per il 2025-2026, come un’autentica celebrazione del
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Vocale
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Concerto degli allievi di Magiera
FREE
FERRARA - La presentazione della Stagione di Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" - avvenuta nella mattinata di martedì 16 settembre - ha avuto il suo epilogo alle ore 20,00 con un concerto lirico nel Ridotto del teatro, dove si sono esibiti i giovani allievi del corso di perfezionamento tenuto dal maestro Leone Magiera
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Eventi
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Ferrara nuova stagione d'Opera e Danza
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Un "Concerto a due per Puccini" e dodici spettacoli di opera, danza, musical, sono la dote della Stagione d'Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" che si aprirà il prossimo 29 settembre per concludersi il 24 maggio del prossimo anno.
La conferenza-stampa
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Opera dal Centro-Nord
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L'amico Fritz fra sostenitori e detrattori
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Dopo l’esplosione dirompente del successo di Cavalleria rusticana (1890), Pietro Mascagni si trovò davanti a una sfida tutt’altro che semplice: dimostrare di non essere l’autore “di un’opera sola”, consacrato dalla fortuna di un libretto tratto da Verga. Ed è in questo clima che nacque L’amico Fritz, andato in scena per la prima volta al
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Personaggi
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Cantami o Diva gli intrighi...
intervista a cura di Athos Tromboni FREE
Massimo Crispi è un tenore particolare, ribelle per molte cose e dal repertorio quanto mai vario. Vive una parte dell'anno a Palermo e l'altra parte dell'anno a Firenze. Vario - si diceva - il suo repertorio, ma varia è anche la sua maniera di essere artista. Da sempre ha infatti coltivato la scrittura, in ogni campo, e, oggi, non frequentando più
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Echi dal Territorio
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Frescobaldi Day a Palazzo Schifanoia
FREE
FERRARA - Marina De Liso, mezzosoprano e docente di musica antica nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nonché coordinatrice del "Concentus Musicus Fe' Antica" ha presentato ieri nella bella e confortevole sala pubblica di Palazzo Schifanoia il primo concerto della stagione 2025/26 di Ferrara Musica: quest'anno l'associazione concertistica
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Vocale
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Dalla romanza alla canzone napoletana
servizio di Simone Tomei FREE
PONTE A MORIANO (LU) - La serata del 12 settembre 2025 al Teatro Idelfonso Nieri di Ponte a Moriano si è chiusa l’edizione di "Un Teatro Sempre Aperto", confermando ancora una volta la qualità e la coerenza di una rassegna che, pur in assenza della storica sala cittadina del Teatro del Giglio, ha saputo mantenere viva la propria presenza sul
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Opera dall Estero
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Una Traviata trasposta nel Novecento
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÀ (Colombia) - 24 agosto 2025, Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo. In occasione della quindicesima stagione del Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo, attualmente il palcoscenico più importante della Colombia, si è tenuta una nuova rappresentazione di La traviata. L’opera,
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Opera dal Centro-Nord
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Ode a Leopardi e Medium prova generale
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
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Eventi
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ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni FREE
PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026.
I numeri che contano
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut fra le sculture blu
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
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Classica
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SummerFest grande musica da camera
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
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Vocale
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Giovane Scuola al Mascagni Festival
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
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Opera dal Centro-Nord
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Sepe una delicata Butterfly
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui . La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
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Eventi
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Turandot e le altre
redatto da Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente
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Opera dal Centro-Nord
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Alina Tkachuk la rivelazione
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - La rappresentazione di Turandot al Gran Teatro Giacomo Puccini, nell’ambito del 71° Festival Puccini, propone una lettura scenica affidata alla regia di Alfonso Signorini, la cui impronta visiva rimanda all’articolo della prima rappresentazione che potete trovare qui. L’allestimento conferma la forza visiva e simbolica dell’opera, ma
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Opera dal Nord-Est
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Rigoletto, Nabucco e Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
VERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
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Opera dal Centro-Nord
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Butterfly e la simbologia degli alberi
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Madama Butterfly di Giacomo Puccini è il quarto titolo a susseguirsi sul palcoscenico del Festival Puccini di quest’anno. Per la sua 71ª edizione, la rassegna ha affidato la regia a Manu Lalli, che propone una lettura capace di andare oltre la mera rappresentazione scenica, trasformando il linguaggio visivo e simbolico in un elemento
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme disegnata da Scola
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara Film Orchestra e la bacchetta di Ambra
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
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Opera dal Centro-Nord
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Buratto bel debutto in Tosca
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Nel terzo fine settimana del 71° Festival Puccini di Torre del Lago, la seconda recita di Tosca ha riproposto uno degli allestimenti più attesi di questa edizione. La produzione, firmata da Alfonso Signorini in veste di regista e costumista, si è presentata con una veste visiva marcatamente simbolica, ricca di richiami
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco Carmen La traviata
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Anna Netrebko, Anita Rachvelishvili e Rosa Feola, ovvero Abigaille, Carmen e Violetta Valéry. Sono loro le tre grazie musicali che, dal 17 al 19 luglio 2025, hanno acceso l’Arena, rendendo ciascuna rappresentazione meritevole di grande interesse in virtù della propria peculiarità. Per il soprano russo si trattava del debutto italiano come figlia
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Jazz Pop Rock Etno
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Verdi e il jazz un dialogo
servizio di Simone Tomei FREE
FABBIANO, Borgonovo Val Tidone (PC) - Nella serata di sabato 26 luglio 2025, un angolo a me ancora misconosciuto della Val Tidone, la suggestiva piazzetta di Fabbiano, frazione di Borgonovo Val Tidone, si è trasformato in un crocevia di sublime audacia musicale. Il Valtidone Festival, giunto alla sua 27ª edizione e promosso dalla
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Bohčme che ti aspetti
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Un po' meno pubblico per La bohème rispetto alla Tosca della sera precedente, nel Gran Teatro all'aperto sul Lago di Massaciuccoli. Comunque una buona presenza (diciamo a spanne, oltre 2 mila spettatori?) per un ritorno, quello della regia "cinematografica" di Ettore Scola del 2014 ripresa da
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Opera dal Centro-Nord
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Un magico Elisir
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti è un capolavoro senza tempo che, a quasi due secoli dalla sua prima rappresentazione, continua a incantare e commuovere. Definito "melodramma giocoso", fonde mirabilmente la profondità patetica con l'arguzia dell'opera buffa italiana, creando una "commedia agrodolce" capace di strappare
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Echi dal Territorio
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79 anni di emozioni
redatto da Athos Tromboni FREE
SPOLETO (PG) - Partirà il 7 agosto 2025 per concludersi il 24 settembre la nuova Stagione lirica del Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" giunta al lodevole traguardo della 79.ma edizione. Gli spettacoli, oltre che nella città spoletina, andranno in scena anche nei principali teatri dell'Umbria: «79 anni di emozioni, una stagione da vivere!» è lo slogan
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