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Doppia conferenza stampa a Milano e Verona per la stagione lirica estiva della cittā scaligera |
Grandi cast per Arena Festival 2022 |
servizio di Athos Tromboni |
Pubblicato il 09 Aprile 2022 |
VERONA - Doppia conferenza stampa: al mattino a Milano, Grand Hotel et de Milan Sala Puccini, il pomeriggio nel foyer del Teatro Filarmonico di Verona, per ripresentare pubblicammente i titoli del 99° Festival Arena di Verona 2022 e dare i nomi dei cast delle 46 serate in programma dal 17 giugno al 4 settembre. Particolarmente soddisfatto, nel foyer del Filarmonico, il sindaco Federico Sboarina che ha ribadito che «... nonostante gli anni difficili che ci siamo lasciati alle spalle - e il 2018 non è poi così lontano nel tempo - oggi l'Arena sta attraversando uno dei vertici della propria storia. Abbiamo cioè superato il rischio di fallimento, grazie all'impegno delle maestranze e di questa nuova dirigenza dell'ente. E a Verona, se funziona l'Arena, funziona anche tutta la città.» Cecilia Gasdia, sovrintendente della Fondazione Arena, è parsa anche lei particolarmente effervescente nella conferenza stampa del pomeriggio nel Filarmonico: «... il nostro modo di pensare on è alla giornata, né anno per anno, ma si proietta nei 20 anni futuri. Ringrazio tutte le maestranze anch'io e ringrazio tutti gli sponsor che ci consentono di programmare un festival di livello alto, sia per la spettacolarità, sia per gli interpreti.» Poi la Gasdia ha citato tutti i debutti in Arena (e sono davvero tanti, quasi che il gotha lirico del presente abbia riscoperto Verona dopo la pandemia e dopo gli anni magri della crisi finanziaria della Fondazione). A sua volta Stefano Trespidi ha parlato delle ragioni artistiche e culturali degli allestimenti del Festival 2022, dove tutte le regie sono quelle storiche di Franco Zeffirelli, salvo per il Nabucco che viene riproposto nella versione "risorgimentale" di Arnaud Bernard: «Cerchiamo l'eccellenza nello spettacolo. A anche se riprendiamo regie storiche, ogni anno facciamo in modo che sia comunque uno spettacolo nuovo: come per esempio la regia della Carmen di Bizet che inaugura quest'anno la stagione; si tratta della regia di Zeffirelli del 1995, ma sarà diversa sia da quella originale, sia da quelle riprese nel 2003 e 2009, perché stavolta metteremo in scena anche i bozzetti dello stesso Zeffirelli che non hanno trovato posto nei precedenti allestimenti in Arena. E questo è in linea con la scelta della sovrintendente della Fondazione, che si è impegnata affinché tutte le serate siano all'altezza delle prime serate di ogni titolo, per qanto riguarda i cast: infatti i nomi di quest'anno sono tutti di alto livello, sia nelle "prime" che nelle repliche.» Per il gruppo bancario Unicredit è intervenuta Luisella Altare che ha portato il saluto del management dell'istituto di credito, dicendosi orgogliosa di poter annoverare Unicredit quale il principale e più longevo sostenitore del Festival areniano.
Venendo al merito, il 99° Opera Festival presenta - come detto - 46 serate nel più grande teatro del mondo, in un'Arena finalmente restituita ai suoi allestimenti unici che richiamano ogni sera un pubblico di oltre 13.000 spettatori, sempre più social con i suoi quasi 300 milioni di contatti solo nel 2021, ancora più solida grazie all’abbraccio dei mecenati con le 67 Colonne per l’Arena di Verona, progetto che alla sua prima edizione ha vinto il Premio del Ministero della Cultura come miglior iniziativa Art Bonus fra centinaia di progetti nazionali. Quello che animerà le notti sotto le stelle sarà un Festival dal respiro più che mai ampio e cosmopolita, dicono dal mangement della fondazione: un preludio del percorso che condurrà al traguardo dell’edizione numero 100, nell’estate del 2023. Marco Armiliato è il Direttore Musicale del Festival 2022. La 99° edizione del Festival lo vedrà salire sul podio del golfo mistico areniano per 24 serate, confermandosi quale uno dei maestri più amati dal pubblico dell’Arena di Verona. Armiliati è genovese di nascita, internazionale per carriera e vocazione, è alfiere del melodramma italiano nel mondo, da Vienna a Tokyo, dalla Scala al Metropolitan di New York. «Sono onorato del nuovo incarico di Direttore Musicale dell'Arena Opera Festival conferitomi e orgoglioso di prendere parte al progetto – ha dichiarato a Milano il M° Marco Armiliato – e mi rende in particolar modo felice la possibilità di collaborare ancora con Cecilia Gasdia e Stefano Trespidi, che si sono prodigati con passione ed abnegazione per rendere possibile la Stagione Areniana anche in questi tempi difficili. A nome di tutti gli artisti, li ringrazio per il loro lavoro e il loro impegno. Le masse artistiche areniane sono un patrimonio umano e artistico immenso e unico: vedo il ruolo del Direttore Musicale come quello di un primus inter pares, che lavora insieme agli altri alla sfida di unire tutte le professionalità nella creazione di uno spettacolo davvero unico come quello dell’opera. Porterò tutta la mia passione e il mio entusiasmo in questa nuova avventura.» Il 99° Arena di Verona Opera Festival 2022 prende il via il fine settimana del 17 e 18 giugno con i due titoli più rappresentati nella storia del Festival, Carmen di Bizet e Aida di Verdi, entrambi con la firma di Franco Zeffirelli. Carmen, titolo di apertura, debutto di Zeffirelli fra le millenarie pietre dell’anfiteatro nel 1995, verrà presentata al pubblico come nessuno ha mai potuto vederla, in una sintesi originale. Come è noto, il regista fiorentino, in occasione dei diversi riallestimenti del suo spettacolo succedutisi nel corso degli anni, aveva apportato diverse sostanziali modifiche culminate nella nuova versione del 2009. Oggi, grazie alle nuove competenze scenotecniche acquisite e sulla base delle osservazioni del compianto regista raccolte dai suoi storici collaboratori, è possibile fare una sintesi definitiva del pensiero di Franco Zeffirelli sulla sua personale concezione di Carmen in Arena. Seguendo i primi bozzetti senza cesure o limitazioni, integrati con le migliori novità che lo stesso Zeffirelli ha introdotto nelle edizioni successive, sommando il meglio delle diverse intuizioni del Maestro, si darà vita ad un’esperienza visiva inedita e definitiva, sotto la direzione musicale di Marco Armiliato e impreziosita da un cast d’eccezione in cui vale fra i tanti ricordare i debutti, come protagoniste, di Clémentine Margaine, J'Nai Bridges, Elina Garancha e Yulia Matochkina, affiancate dai Don Josè di Brian Jagde, Roberto Alagna e Vittorio Grigolo. La produzione di Aida, creata appositamente per l’Arena proprio vent’anni fa, torna sul palcoscenico veronese dopo molte edizioni come un classico a tutti gli effetti dell’estetica zeffirelliana, con la sua inconfondibile luce dorata e i multicolori tessuti preziosi che profumano l’Egitto immaginato da Verdi di nuovi bagliori fra solennità ed esotismo. L’opera regina dell’Arena, proposta per undici serate, vedrà alternarsi sul podio Daniel Oren e Marco Armiliato. Sull’immenso palcoscenico sale una sfilata imperdibile di voci di assoluto rilievo internazionale tra cui Liudmyla Monastyrska, Anna Netrebko, Latonia Moore, Ekaterina Semenchuk, Murat Karahan, Fabio Sartori, Yusif Eyvazov, Amartuvshin Enkhbat, Ferruccio Furlanetto, a conferma della volontà della Fondazione di fare di ogni serata una prima assoluta. Dal 25 giugno va in scena Nabucco di Verdi per otto serate nella recente edizione dall’ampio respiro storico, risorgimentale e cinematografico di Arnaud Bernard, con la direzione di Daniel Oren e di Alvise Casellati. Quindi dal 2 luglio torna per la prima volta La traviata, ultima creazione di Franco Zeffirelli con i costumi di Maurizio Millenotti, dopo l’inaugurazione del Festival 2019 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e in diretta in mondovisione grazie alla collaborazione di Arena di Verona srl e Rai1, proprio a pochi giorni dalla scomparsa del grande regista, divenendone una sorta di testamento artistico. Il capolavoro verdiano sarà diretto per le sue otto recite da Marco Armiliato. Quinto e ultimo titolo operistico del cartellone 2022 è la Turandot pucciniana nell’allestimento da fiaba di Franco Zeffirelli con i costumi del premio Oscar Emi Wada: sarà in scena dal 4 agosto per sette serate dirette da Marco Armiliato, Francesco Ivan Ciampa e, per un’unica data-evento, da Plácido Domingo.
I cast vocali annoverano, tra le altre, le voci e le qualità interpretative di Anna Netrebko, Lisette Oropesa ed Angel Blue, nonché Luca Salsi, Ludovic Tézier, Francesco Meli, Freddie de Tommaso, Michele Pertusi, in un ben calibrato equilibrio tra solide certezze, nomi di grande spicco internazionale ma rari sulle scene italiane e giovani di sicuro interesse per i melomani di tutt’Europa. Il programma del 99° Festival si completa con tre gran galà: il primo è Roberto Bolle and Friends che il 20 luglio porterà all’Arena di Verona un atteso programma che unisce la danza classica, moderna e contemporanea eseguita dall’étoile “dei due mondi” Roberto Bolle insieme alle più acclamate stelle di oggi. Il 12 agosto tornano i Carmina Burana di Orff in un memorabile e scenografico concerto con la partecipazione di Orchestra e Coro areniani al completo, due cori di voci bianche e dei solisti Lisette Oropesa, Filippo Mineccia e Mario Cassi. Il 25 agosto è la volta della Plácido Domingo in Verdi Opera Night con tre atti di opere verdiane in forma scenica completa insieme a Maria José Siri, Fabio Sartori, Clémentine Margaine e, per la prima volta in Arena, il basso Ildar Abdrazakov: oltre alle rare Macbeth e Don Carlo, per l’occasione Domingo debutterà nel ruolo di Amonasro nella scena del Trionfo di Aida. Regia e scene della serata-evento sono firmate da Stefano Trespidi ed Ezio Antonelli, mentre la direzione dei complessi artistici areniani è affidata a Jordi Bernàcer. Su quasi cento artisti di primo piano mondiale, tra giovani emergenti e star conclamate, sono ben 35 (oltre un terzo del totale) quelli che faranno il loro attesissimo esordio sul palcoscenico dell’Arena. E adesso non rimane che aspettare il 17 giugno 2022 e serate successive, per un'estate che si prennuncia di grande lirica e successo.
Crediti fotografici: Foto Ennevi per la Fondazione Arena di Verona Nella miniatura in alto: il sindaco di Verona, Federico Sboarina Al centro in sequenza: la sovrintendente della Fondazione Arena, Ceclia Gasdia; il direttore artistico Stefano Trespidi; e ancora in sindaco Sboarina Sotto: Stefano Trespidi, Cecilia Gasdia e Marco Armiliato a Milano durante la conferenza stampa alla Sala Puccini del Grand hotel et de Milan
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