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Eccellente il primo concerto della rassegna 2025 promossa dal Comitato per i Grandi Maestri |
Saccon Genot Slavėk una meraviglia |
servizio di Athos Tromboni |
Pubblicato il 11 Gennaio 2025 |
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e guidato dal prof. Gianluca La Villa ha ripreso l'attività concertistica dopo alcuni mesi di pausa: saranno quattro gli appuntamenti fissati per la corrente stagione, il primo dei quali si è svolto ieri, 10 gennaio, nella sede che ospiterà anche gli altri appuntamenti: era la sala nobile del Circolo dei Negozianti di Ferrara. L'accoglienza dell'evento è stata salutata dai ringraziamenti del presidente del sodalizio ferrarese, Paolo Orsatti, e dal vicepresidente Riccardo Modestino che ha brevemente introdotto il programma musicale della giornata. Era un impaginato di grande impegno per il violinista Christian Joseph Saccon e per il pianista Massimiliano Genot, Duo cameristico che è attivo da diversi anni: Saccon e Genot hanno proposto un paio di lavori del violinista e compositore boemo Josef Slavìk (Introduzione - Variazioni - Rondino per violino e pianoforte e Polacca in Re maggiore per pianoforte solo) e la monumentale Sonata n.2 in Re minore op.121 di Robert Schumann. Perché il semisconosciuto Slavìk per gli ospiti del Comitato per i Grandi Maestri e del Circolo Negozianti di Ferrara? Per comprenderlo fino in fondo è necessario sapere che Slavìk (1806-1833) fu un violinista e compositore di grande talento, noto per la sua straordinaria abilità tecnica e interpretativa. Nato nel 1806 nella Repubblica Ceca, Slavík iniziò a suonare il violino da giovane e rapidamente si distinse come uno dei più grandi virtuosi del proprio tempo. La sua carriera lo portò ad esibirsi in tutta Europa, guadagnandosi la stima di pubblico e critica grazie al suo stile appassionato e alla sua maestria nell'esecuzione. Slavìk compose opere per violino e orchestra e per formazioni cameristiche (solo 23 numeri di catalogo, non molti, a causa della prematura scomparsa), apprezzate per la loro complessità tecnica e la loro bellezza melodica. Nonostante la sua breve carriera, fu un punto di riferimento per i violinisti dell'epoca e destò l'ammirazione di Niccolò Paganini che lo sentì dal vivo durante un concerto. La tecnica e la scrittura di questo violinista boemo influenzarono compositori coevi, come Carl Maria von Weber, Frederich Chopin e Franz Schubert. Slavìk morì il 30 maggio 1833 a Budapest, a soli 27 anni, a causa di una malattia di tifo. La sua morte prematura interruppe una carriera che avrebbe potuto raggiungere vette inimmaginabili, ma il suo lascito musicale, oggi riscoperto grazie al Comitato per i Grandi Maestri, continua ad essere apprezzato. Al proposito è utile qui dire che gli spartiti delle principali composizioni di Slavìk (materiale raro e prezioso) sono stati donati proprio da Gianluca La Villa all'Università di Ferrara, Facoltà di Lettere e Filosofia, dove opportunamente catalogati sono a disposizione di musicisti e studiosi. Magistrale l'interpretazione di Saccon e Genot del primo brano di Slavìk eseguito: l' Introduzione si suddivide fra un'ampia cantabilità (specchio dello spirito romantico del tempo) e una parte virtuosistica per l'arco, parte virtuosistica che è anche ripresa dal pianoforte il quale non si limita all'accompagnamento su accordi ma esegue quasi in contrappunto col violino i propri assoli; le Variazioni (proprio per la loro natura) sono poi una sequela incredibile di temi e schemi improntati alle meraviglie dell'abilità esecutiva sia del violinista che del pianista, temi e schemi tesi più ad eccitare la mente che a sedurre il cuore; infine il Rondino dove torna la cantabilità che si alterna al virtuosismo come fosse la summa sbrigativa dei due movimenti precedenti. In questa impegnativa pagina i due esecutori hanno mostrato un invidiabile amalgama di intenti, ritmi e suoni, testimonianza del loro pregevole sodalizio artistico.

Breve e intensa poi la Polacca in Re maggiore per pianoforte solo che Massimiliano Genot ha esaltato sia per i ritmi di danza accattivanti, sia per la suggestiva dinamica distribuita fra il piano e il forte. Infine la Sonata n.2 in Re minore op.121 di Schumann: si tratta di un lavoro che lo stesso compositore definì come "grande sonata", dedicata all'amico violinista virtuoso Ferdinand David. Ricorrono in questo brano fatto di quattro movimenti (Piuttosto lento-Allegro; Vivace; Sottovoce semplice; Agitato) gli aspetti più tipici di Schumann: i toni appassionati e fantastici, il desiderio di un canto intimo e profondo (particolarmente sollecitato è il registro grave del violino), la ricerca di sempre nuove soluzioni formali che corrispondano all'inarrestabile fluire delle voci segrete, l'entusiasmo per un contrappunto che nasce dall'ammirazione per Bach ma si muove in modo ardito e fantasioso, sostituendo la libertà e l'invenzione alla dottrina. E poi uno slancio romantico verso l'indicibile, l'indefinibile, l'irraggiungibile, che è inesorabilmente condannato a rimanere irrealizzato, ma che si rinnova ogni volta con inesausto entusiasmo. Schumann l'intrigante dei sentimenti, fortissimamente Schumann, perennemente Schumann. Saccon e Genot hanno eseguito valorizzando gli umori contrastanti della pagina schumanniana e dando al dialogo/confronto fra l'arco e la tastiera una chiarissima fisionomia di causa/effetto/causa/effetto nel rincorrersi dei temi e delle veemenze ora affidate al violino, ora al pianoforte. Bravissimi entrambi. Il pubblico che gremiva la sala nobile del Circolo Negozianti ha applaudito a lungo e con calore, tanto da strappare come bis un brano (pure questo virtuosistico) nientemeno che di Fritz Kreisler, gigante (Kreisler) della storia novecentesca del violino. (La recensione si riferisce al concerto di venerdì 10 gennaio 2025)

Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm Nella miniatura in alto: il violinista Christian Joseph Saccon Al centro: Saccon e Massimiliano Genot durante il concerto Sotto: il saluto dei musicisti e del management del Circolo Negozianti alla conclusione del concerto
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Di Chénier non ci si stanca mai
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Arriva collaudato l' Andrea Chénier di Umberto Giordano al Teatro Sociale, proveniente da Lucca: l'allestimento è una coproduzione di Lucca e Rovigo, appunto, con anche il Teatro Verdi di Pisa, il Grande di Brescia, il Fraschini di Pavia, il Sociale di Como e il Ponchielli di Cremona. La scelta del regista Andrea Cigni e del suo staff (scene di Dario Gessati, costumi di Chicca Ruocco, luci di Fiammetta Baldiserri e Oscar Frosio, coreografia di Isa Traversi) è di mantenere la messa in scena nello spirito di un libretto perfetto quale quello approntato, per il compositore foggiano, da Luigi Illica, emiliano di Castell'Arquato: così l'ambiente scelto dal regista è quello del periodo 1789-1894, cioè l'apoteosi e morte del poeta vero, l'Andrea Chénier della Rivoluzione Francese, lui, monarchico costituzionalista iscrittosi al club dei Foglianti che contrastava l'intransigenza politica e gli atteggiamenti forcaioli dei Giacobini di Robespierre. Chi volesse un'anticipazione di come questo allestimento è stato accolto da critica e pubblico di Lucca poche settimane fa, può cliccare qui .
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Ballo and Bello
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Giselle comme ci comme įa
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova ha recentemente portato in Italia Giselle, uno dei capolavori più amati del repertorio romantico: le diverse città italiane toccate prima di Ferrara sono state Lecce, Catanzaro e Avezzano. Si tratta di un balletto in due atti, con musiche di Adolphe-Charles Adam (e Ludwig Minkus,
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Opera dal Nord-Ovest
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La Moreno grande Traviata
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Continua a riscuotere un grande successo di pubblico la stagione operistica del Teatro Carlo Felice con il quarto titolo in cartellone che rappresenta uno dei capolavori assoluti del repertorio lirico, nonché l’opera più rappresentata al mondo: La Traviata di Giuseppe Verdi. Inserire Traviata in stagione si è rivelata una
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Opera dal Nord-Est
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Ratto un po' in tedesco un po' in italiano
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci sono innumerevoli questioni storiche ne Il Ratto del Serraglio (Die Entführung aus dem Serail) di Wolfgang Amadeus Mozart, in scena al Teatro Verdi di Trieste. C’è la questione del Turco. Soggetto di moda al tempo, perché la paura che fino a qualche tempo prima le invasioni ottomane avevano ingenerato
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Opera dal Centro-Nord
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Chénier un poeta al tempo del Terrore
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Al Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" è andato in scena il capolavoro di Umberto Giordano Andrea Chénier un dramma che intreccia amore, ideali e morte. Ambientata nella Parigi rivoluzionaria tra il 1789 e gli anni del Terrore, l’opera racconta la struggente storia d’amore tra Maddalena di Coigny, una giovane aristocratica caduta in disgrazia
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Classica
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Saccon Genot Slavėk una meraviglia
servizio di Athos Tromboni FREE
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Eventi
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Apre Puccini chiude Rossini
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Come anticipato nella conferenza stampa di “anteprima” dal sovrintendete Fulvio Macciardi nel luglio dello scorso anno, la Stagione d’Opera 2025 del Teatro Comunale di Bologna proporrà 8 opere in scena e 2 opere in forma di concerto. Le recite si terranno anche per questa stagione al Comunale Nouveau in Piazza della Costituzione 4
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Ballo and Bello
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Lo Schiaccianoci dei rumeni
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Non poteva mancare Lo Schiaccianoci nel periodo delle feste natalizie per il Teatro Comunale "Claudio Abbado". E infatti ecco mobilitato il Balletto dell'Opera Nazionale della Romania per due recite di fine anno a Ferrara (28 e 29 dicembre 2024), recite che hanno praticamente registrato il tutto esaurito. La compagnia rumena, diretta da
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Ora tocca a Chiatti e Vinco
redatto da Athos Tromboni FREE
MACERATA - Scambio di auguri e presentazione del nuovo management ieri mattina, lunedì 23 dicembre, nella Gran Sala Cesanelli dello Sferisterio a Macerata: il sindaco e presidente dell'Associazione, Sandro Parcaroli, ha accolto ufficialmente la nuova sovrintendente Lucia Chiatti e il nuovo direttore artistico Marco Vinco scelti per guidare
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Opera dal Centro-Nord
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Mavra e Schicchi insolito dittico
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE – Gli appuntamenti con la lirica dell’anno 2024 del Teatro del Maggio Fiorentino si chiudono con un dittico tanto inusuale quanto sorprendente che ha accostato due atti unici comici, distanti per stile, cultura e linguaggio: Mavra di Igor Stravinskij e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini. Se le disavventure dei parenti di Buoso Donati
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Gustavo e il Cappello di Paglia
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GENOVA - La magia si è realizzata. La macchina narrativa, precisa come un cronografo di alta classe, ha funzionato senza alcun intoppo. Il palco ha vibrato di energia, grazie a un cast affiatato che ha danzato con grazia tra battute e situazioni surreali. Il pubblico del Teatro Carlo Felice ha apprezzato ogni attimo, immergendosi nella visione e nell’ascolto
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Tosca sancisce l'intestazione a Puccini
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E il Regio si prende Battistoni
redatto da Athos Tromboni FREE
TORINO - «Il Teatro Regio di Torino è lieto di annunciare la nomina di Andrea Battistoni a Direttore musicale, un momento fondamentale per il Teatro e il suo futuro. Battistoni, figura di spicco nel panorama musicale internazionale, entrerà in carica ufficialmente dal 1° gennaio 2025, con un mandato che abbraccerà le prossime due Stagioni.» È la
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Echi dal Territorio
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Torna il Comitato per i Grandi Maestri
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FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto dal prof. Gianluca La Villa, dopo un periodo di pausa, riprenderà nel 2025 l'attività con una serie di appuntamenti musicali principalmente a Ferrara, nel salone nobile di Palazzo Roverella (Circolo dei Negozianti), ma anche a Lucca, nella Chiesa dei Servi. Si tratta di cinque concerti
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BERGAMO - La versione napoletana del Roberto Devereux inaugura la decima edizione del Donizetti Opera Festival 2024. Il capolavoro di Gaetano Donizetti fin dalla sua prima rappresentazione al Teatro di San Carlo di Napoli nel 1837 ha riscosso grande successo. Ghiotta occasione per il festival bergamasco che la presenta nell’edizione critica
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Lucia di Lammermoor impiccata a Genova
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GENOVA - Il nuovo allestimento della Lucia di Lammermoor curato dal regista Lorenzo Mariani per la Fondazione Teatro Carlo Felice, in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna e l’Abao-Olbe di Bilbao, ha visto una regia carica di situazioni forti e simboliche e talvolta inopportune. Lo spettacolo si apre con un'immagine scioccante
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Vissi d'arte. Vissi per Maria
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FERRARA - Non è facile evocare il mito di Maria Callas portando in scena uno spettacolo che la racconta, senza sporcare o comunque pasticciare impropriamente i contenuti di quella che fu la vita turbinosa e la virtù artistica della grande cantante. Ci hanno provato i componenti del trio Ensemble Musica Civica con Dino De Palma (violino), Luciano
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La stagione sinfonica 2025 dei felsinei
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BOLOGNA - Ventuno concerti costituiscono l’ampia e variegata offerta sinfonica, che caratterizza la stagione 2025 del Teatro Comunale di Bologna, in programma dal 12 gennaio all’11 dicembre 2025 all’Auditorium Manzoni, alle 20.30 nei giorni feriali e alle 17.30 la domenica. Sono ben 20 gli appuntamenti in abbonamento, che spaziano dal
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La Traviata dello sballo
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Don Pasquale č un vaudeville
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BERGAMO - La sorpresa più lieta, arrivando a teatro per la "prima" del Don Pasquale del Festival Donizetti 2024, è stata che abbiam trovato disponibile un libretto (anzi, un libro) a stampa come succedeva nei migliori anni del secondo Novecento e come non succede quasi più in nessun teatro, specie se di provincia. Il libretto (anzi, il libro) contiene
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Madama Butterfly ciak si gira
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LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Il mese di settembre segna l'inizio di quasi tutte le stagioni dei teatri d'opera americani, e la Los Angeles Opera, uno dei teatri più importanti del Paese, che propone un'interessante offerta di titoli, ha inaugurato il proprio ciclo con la già celebrata e apprezzata Madama Butterfly di Giacomo Puccini
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Requiem salvato dalle voci
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LIVORNO - Rappresenta un debutto assoluto per il Teatro Goldoni e più in generale per i teatri livornesi l’esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, uno dei più grandi e sentiti capolavori del Cigno di Busseto, che fino ad oggi aveva avuto un'unica esecuzione nella città labronica nel 1986 a Villa Mimbelli. È con questo concerto inaugurale
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