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Quando il cantante incarna pienamente il vigore e lo spirito verdiano l'interpretazione č da manuale |
Nicola Alaimo insuperabile Falstaff |
servizio di Simone Tomei |
Pubblicato il 02 Dicembre 2021 |
FIRENZE - «Non sto facendo un'opera buffa. Sto lavorando su un personaggio. Il mio Falstaff non è solo quello delle Allegre comari di Windsor, in cui è soltanto un buffone sbeffeggiato dalle donne; è anche il Falstaff dell'Enrico IV e dell'Enrico V»: così Giuseppe Verdi scriveva ad Italo Pizzi - letterato parmense - in merito all’opera che dopo quattordici anni di silenzio stava accingendosi a comporre. Infatti, Arrigo Boito, autore del libretto, riprese la trama di Le Allegre comari di Windsor - la più leggera e l’ultima delle tre opere di Shakespeare in cui appare Falstaff - ma attinse anche dall'Enrico IV e dall'Enrico V, prendendo da questi due drammi diverse frasi, il monologo dell'onore e gran parte del monologo del terzo atto, oltre al brano Quand'ero paggio. Così facendo restituiva a Falstaff molti aspetti del personaggio originale che erano andati persi nella commedia, e offriva a Verdi un libretto ricco di scherzi geniali basati sul suono delle parole, e di innumerevoli stravaganze che esaltavano l'elemento comico. Con mirabile sensibilità psicologica il librettista sapeva ogni volta addurre proprio quegli argomenti che il gran vegliardo desiderava ascoltare, poiché lo rafforzavano nelle sue più segrete aspirazioni. Boito scriveva a Verdi il 9 luglio 1889: «C'è un solo modo di finir meglio che coll' Otello ed è quello di finire vittoriosamente col Falstaff. Dopo aver fatto risuonare tutte le grida e i lamenti del cuore umano finire con uno scoppio immenso d'ilarità! C'è da far strabiliare!". Questa lettera ebbe ragione delle ultime resistenze del Maestro che rispose il giorno successivo in maniera concisa e risoluta: "Caro Boito, Amen; e così sia!......... Non pensiamo pel momento agli ostacoli, all'età, alle malattie!» Una collaborazione idilliaca che ha il suggello in questo estratto tratto da una lettera che il compositore scrisse a Boito il 17 marzo del 1890: «Il primo Atto è finito senza nissun cambiamento nella poesia; tale e quale me l’avete dato Voi. Credo che lo stesso avverrà del second’Atto a meno di qualche taglio nel concertato come Voi stesso diceste. Non parliamo ora del Terzo: ma credo che non vi sarà molto da fare nemmeno in questo.» Un piccolo spaccato di un capolavoro che arriva ai nostri giorni con lo spirito che l’ha animata sin dalla sua genesi. Infatti «... in questa commedia i tratti seri e gravi del vivere si sottendono ad un riso inesorabile, ma liberatorio ed irrefrenabile. Per esso tutti i problemi si dissolvono nel nulla. È il riso di un uomo che ha conosciuto le oscurità abissali dell'esistenza come pochi altri, e che ora fa udire contro e su di esse la sua risata. L'eccezionalità di Falstaff è data dal fatto che la sua schiacciante serenità non è mai caratterizzata da un ottimismo piatto e spensierato, ma appare invece come il rovescio del tragico, con cui si lega indissolubilmente.» In questa ultima opera Verdi, il grande tragico del teatro musicale, volle far proprio un atteggiamento di ridente superiorità, che intende l'intera vita come una commedia e la risata come l'ultima risorsa del saggio
  
  
 
E quest’anima non è stata tradita dalla realizzazione scenica al Teatro del Maggio Fiorentino; Sven-Eric Bechtolf, è stato eccezionale nel riportarci con semplicità ed immediatezza all’interno del classico e mai scontato teatro elisabettiano; le gestualità sono volutamente datate o se vogliamo “all’antica”, ma dense di fascino che si intersecano con geniali ed attualissimi “pop up” che appaiono sulla scena - tali da riportaci nel mondo magico del giardino di Windosr - e con le suggestive onde del Tamigi in movimento sullo sfondo - grazie ai video di Josh Higgasonche - che riflettono atmosfere oniriche. Le luci di Alex Brok - in cui i giochi luminosi immobilizzano e muovono i personaggi evidenziandoli nei momenti lirici che gli sono propri - assieme ai fantasiosi costumi di Kevin Pollard - ci portano alla mente i pittori di origine fiamminga. Il tutto degno della magica energia e vitalità con cui Verdi si congeda vittoriosamente dal teatro. La direzione di Sir John Eliot Gardiner mette in luce la consueta cura del dettaglio del suono di ogni singolo strumento cui si aggiunge, però, una scelta dei tempi piuttosto frastagliata; se la partenza è piuttosto serrata e spedita, subito mette il “freno” per la seconda scena del primo atto lasciandoci decisamente spiazzati ed anche il duetto del protagonista con Ford - degno del podio nel teatro d’opera - diventa piuttosto stancante e farraginoso. Tali ritmi inoltre non sono stati indenni da conseguenze sulle voci - specie nel comparto femminile - andando a rendere molto disomogenea - probabilmente lo era ab origine - la compagnia di canto. Il seguito non è molto diverso quanto ad andamento a più velocità, nonostante la cristallinità del suono sia stata ammirevole anche grazie a un comparto strumentale in stato di grazia.

E questa volta viene meno la “parità di genere” - di cui sono un fervente sostenitore - per fare un distinguo abbastanza netto sugli interpreti. In barba alle regole della cavalleria da galateo, inizio dal “sesso forte” dove la presenza del baritono Nicola Alaimo nei panni del title rôle ha fatto letteralmente strike: un artista in piena forma che ha disegnato il personaggio in tutte le sue sfaccettature con una vocalità salda ed un interpretazione scenica degna, se non talvolta superiore, dei suoi predecessori. Malinconia, comicità, stupore, spavento, si alternano con istrionica capacità nel reggere un ruolo che non richiede solo voce e movenze, ma deve aderire perfettamente al corpo come un guanto. Sa tener testa ai cambi di ritmo orchestrali, non si discosta mai un attimo dall’ingombrante presenza scenica e soprattutto non annoia mai, anzi incarna pienamente il vigore e lo spirito verdiano succitato. Gli tiene testa con saldezza vocale ed altrettanta capacità attoriale il baritono Simone Piazzolla nei panni di Ford; la sua gelosia è solo un aspetto dello sfaccettato personaggio - cui spesso si addossano interpretazioni bizzarre e poco attinenti alla realtà -; qui emergono altri aspetti, quelli più umani, che si attagliano perfettamente ad un canto sicuro, omogeneo in tutta la gamma vocale e soprattuto scevro di tutte quelle smorfie vocali di tradizione. Meno incisivo e vocalmente più debole il Fenton di Matthew Swensen; emissione corretta, ma nulla di più. Trio in grande spolvero quello formato da Christian Collia petulante Dottor Cajus, Antonio Garés nei panni di uno spigliato Bardolfo e Gianluca Buratto un tonante Pistola; tre ruoli che appaiono secondari solo sulla carta, ma non lo sono affatto: tre interpreti di eccezionale bravura che hanno quasi gareggiato tra loro per vedere chi poteva spuntarla, ma il risultato non è stato che un meraviglioso pareggio. Eccoci dunque al “gentil sesso” marchiato dal cammeo di una deliziosa grazia scenica, ma macchiato dalla poca incisività vocale. Ailyn Pérez è un’Alice Ford poco brillante e nemmeno tanto a suo agio con la dizione spesso tutt’altro che impeccabile; il colore vocale è molto gradevole, ma il personaggio non emerge rimanendo alla stregua di una non più che corretta esecuzione. La Nannetta di Francesca Boncompagni sembra attingere dall’esperienza barocca tutta la sua verve interpretativa - e di verve ne ho notata molto poca - con suoni tendenzialmente fissi in acuto e piuttosto monocorde che non emozionano e non vivacizzano un personaggio che dovrebbe illuminare la scena. Sara Mingardo si destreggia bene sulla scena, ma anche qui il personaggio di Mrs Quickly muore a causa di un canto piuttosto anonimo dotato di poco peso specifico. Altra considerazione per la Meg Page di Caterina Piva della quale si può ammirare un’ottima precisione musicale, un’emissione sicura e curata nel fraseggio. Il coro preparato e diretto dal M° Lorenzo Fratini, seppur impegnato marginalmente nella terza parte dell’opera, ha saputo dipingere la scena finale con colori fantasmagorici, concludendo la serata in maniera davvero superba.

E qui mi piace citare una piccola frase estratta dalla corrispondenza Verdi-Boito proprio in merito alla fuga finale - uno dei primi brani composti come si evince proprio da questo scritto: «Mi diverto a fare delle fughe!... Sì signore: una fuga ... e una fuga buffa... che potrebbe stare bene in Falstaff!... Ma come una fuga buffa? perché buffa? direte Voi?... Non so come, né perché, ma è una fuga buffa!» (Lettera del 18 agosto 1889) Dopo gli applausi copiosi e calorosi, non è mancato il bis proprio della fuga finale dove tutti gli astanti - grazie all’ilarità del protagonista - sono stati immersi in una divertente variazione sul tema alzandosi dalle comode poltrone al motto di: “aritutti gabbati”. (La recensione si riferisce alla recita del 30 novembre 2021)
Crediti fotografici: Michele Monasta per il Teatro dell'Opera di Firenze - Maggio Musicale Fiorentino Nella Miniatura in alto: il protagonista Nicola Alaimo (Falstaff) Sotto in sequenza: Simone Piazzolla (Ford); Matthew Swensen (Fenton); Christian Colla (Dottor Cajus); Antonio Garés (Bardolfo); Gianluca Buratto (Pistola); Ailyn Pérez (Alice Ford); Francesca Boncompagni (Nannetta); Sara Mingardo (Mrs Quickly); Caterina Piva (Meg Page) Al centro e in fondo: due belle panoramiche di Michele Monasta per il Maggio Musicale Fiorentino
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Rigoletto adesso č un clown
intervento di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (Usa), Dorothy Chandler Pavilion 12 giugno 2025 - È impossibile essere amanti della musica e rimanere indifferenti al piacere di ascoltare le note di Rigoletto dal vivo in un teatro. Sebbene non sia trascorso molto tempo dalla sua ultima rappresentazione al Dorothy Chandler Pavillion, sede della compagnia di Los Angeles "LA Opera" (l'ultimo Rigoletto andò in scena nel 2018), non si tratta di un titolo rappresentato con frequenza in questo luogo. Le uniche altre produzioni degne di nota sono state quelle delle stagioni 1993, 2000 e 2010. Quest’opera in tre atti, con musica di Giuseppe Verdi (1813-1901) e libretto di Francesco Maria Piave, è tratta da "Le roi s’amuse" di Victor Hugo. Considerata uno dei primi capolavori del periodo centrale del compositore, Rigoletto si scontrò con la censura austriaca che controllava i teatri dell’Italia settentrionale al momento della sua prima rappresentazione alla Fenice di Venezia dove ebbe la sua prima assoluta l’11 marzo 1851. Ironia della sorte, le ragioni della sua censura
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Jazz Pop Rock Etno
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La notte degli Oscar
servizio di Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - La "Notte degli Oscar" del Gruppo dei 10 idea uscita dalla testa di Alessandro Mistri (così come Pallade Atena uscì dalla testa di Zeus, ci racconta il poeta greco Esiodo) ha visto una nutrita partecipazione di pubblico allo Spirito di Vigarano Mainarda. Non poteva essere altrimenti
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Jazz Pop Rock Etno
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De Silva amore che vieni amore che vai
servizio di Athos Tromboni FREE
COMACCHIO (FE) - Ha preso il via ieri sera con una nutrita partecipazione di pubblico il ciclo di sei concerti del "Gruppo dei 10" versione estiva: Tutte le direzioni in summer time 2025. Ospite per l'apertura era il Trio Malinconico formato da Diego De Silva (voce e chitarra acustica), Stefano Giuliano (sax alto) e Aldo Vigorito (contrabbasso). Prima della
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Eventi
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Opera tra tradizione e novitā
redatto da Simone Tomei FREE
GENOVA - È un viaggio simbolico e culturale quello che il Teatro Carlo Felice di Genova propone per la stagione 2025-2026, presentata ufficialmente alla stampa lo scorso 2 luglio. Un viaggio che coinvolge artisti e pubblico come naviganti di una stessa rotta, guidati da una bussola che punta al repertorio lirico più amato, ma non rinuncia a
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Opera dal Nord-Est
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L'Aida di cristallo č tornata
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Quando l’Aida di Giuseppe Verdi risuona all’Arena di Verona non si tratta di una semplice replica, è un rito collettivo, un appuntamento simbolico che scandisce il calendario della lirica estiva. Questa nuova ripresa dell’allestimento firmato da Stefano Poda, definito “di cristallo” per le sue trasparenze e gli inediti giochi di luce, ha riaperto il sipario
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Opera dall Estero
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Idomeneo a San Francisco
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA) War Memorial Opera House - Sebbene Idomeneo, l’opera seria in tre atti di Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791), abbia avuto la sua prima americana il 4 agosto 1947 al Berkshire Music Festival di Tanglewood, nel Massachusetts (ora sede estiva della Boston Symphony Orchestra), fu la San Francisco Opera a
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Opera dal Nord-Est
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Blue Traviata in Arena
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – “È spenta!” Quando la tonante voce di Giorgi Manoshvili risuona nell’Arena, segnando il termine della prima Traviata stagionale, si viene quasi colti da un senso di sorpresa. Per quanto chiunque frequenti il teatro lirico conosca a menadito il libretto di Francesco Maria Piave, è inevitabile chiedersi da quanto tempo non si assisteva
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Opera dal Centro-Nord
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Matrimonio in camera da letto
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - L'allestimento di Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati ha chiuso la stagione d'opera del Teatro Comunale "Claudio Abbado" con un vero successo di pubblico: sia per la presenza di tanti spettatori in platea e nei palchi, sia per il calore con cui è stata salutata la recita a fine serata. La produzione era il
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Opera dal Nord-Est
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Tosca sugli spalti di San Giusto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Castello di San Giusto. Non è l’Arena di Verona e men che meno Castel Sant’Angelo, ma gli spalti di San Giusto, le pietre antiche che contornano il grande piazzale delle Milizie, suscitano nella Tosca di Giacomo Puccini, in scena a Trieste, il senso di incombenza del pericolo, della morte che la musica del grande compositore regala al pubblico,
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Opera dal Centro-Nord
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Aida nella palestra
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE – Opera emblema del grande repertorio verdiano, Aida è spesso associata all’idea di spettacolarità, grandi masse corali, scene sontuose e sontuosi costumi esotici. Tuttavia, dietro la patina dell’epico e del monumentale, si cela un’anima intimista, quasi cameristica: Aida è, in fondo, una tragedia dell'amore e del potere, fatta di sguardi, silenzi,
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Echi dal Territorio
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
servizio di Rossana Poletti (13 giugno 2025) FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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Opera dall Estero
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L'Incoronazione di Poppea piace
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÁ (Colombia), Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo - L’Incoronazione di Poppea (SV 308) è l’ultima composizione operistica di Claudio Monteverdi (1567–1643), autore italiano a cui si attribuisce il merito di aver contribuito alla nascita dell’opera lirica. La sua lunga carriera, che lo vide impegnato come direttore di coro (fu maestro di cappella
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Opera dall Estero
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Tannhäuser torna a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE
HOUSTON (USA) - Grand Opera. Wortham Theatre Center. La Houston Grand Opera ha concluso con successo un’altra stagione con Tannhäuser, un’opera in tre atti con musica e libretto in tedesco di Richard Wagner (1813-1883). Come la maggior parte delle sue opere, Tannhäuser trae ispirazione da leggende medievali tedesche. La quinta opera
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Opera dal Centro-Nord
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Der junge Lord ovvero l'antitesi
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - In occasione dell'87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, abbiamo avuto l'opportunità di immergerci nell'intrigante universo di Der junge Lord, un'opera in due atti che porta la firma di Hans Werner Henze. Composta su libretto di Ingeborg Bachmann, liberamente ispirato alla novella di Wilhelm Hauff Der Affe als Mensch ("La scimmia come
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Eventi
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Festival Puccini 2025 e... 2026
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut.
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Opera dal Nord-Ovest
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Carmen delle parole e delle note
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Con Carmen di Georges Bizet, l’Opera Carlo Felice di Genova ha proseguito la sua Stagione Lirica 2024-2025 mandando in scena l’ottavo titolo in cartellone. Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella di Prosper Mérimée, Carmen è tra i titoli più celebri e popolari dell’intero repertorio
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Opera dall Estero
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Giulio Cesare a Berkeley
servizio di Ramón Jacques FREE
BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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Vocale
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Opera dal Centro-Nord
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Giselle around Le Villi
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Opera dal Nord-Est
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Enkbath grande Rigoletto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. E’ stato un Rigoletto come non lo si vedeva da anni, quello andato in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un cast eccezionale ha animato il palcoscenico del debutto. Daniel Oren ha diretto l’Orchestra del Verdi con straordinaria maestria, attento a tutte le sfumature della splendida musica del
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Classica
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Zangiev/Gadijev accoppiata vincente
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Due opere monumentali della musica russa, lontane nel linguaggio ma accomunate da una tensione emotiva profonda, si incontrano in un’unica serata: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Prokof’ev e la Sesta sinfonia di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, la celebre Patetica. Da un lato, un’esplosione di energia, una scrittura virtuosistica al
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
FREE
FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Eventi
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Il nuovo cartellone del Regio
redatto da Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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Opera dal Centro-Nord
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Un Falstaff maturo e autoritario
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Echi dal Territorio
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Vivaldi e il mandolino
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Cosė fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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