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Sul palcoscenico del Teatro Verdi in tenore Andrea Binetti riplasma 'La prova di un'opera seria' |
Gnecco e Pasticci |
servizio di Rossana Poletti |
Pubblicato il 25 Ottobre 2021 |
TRIESTE - Ci riprova il Teatro Verdi di Trieste con La prova di un’opera seria di Francesco Gnecco, un atto unico che si presta a manipolazioni e diverse ambientazioni. Alla musica mette mano Matteo Musumeci che rielabora la partitura del compositore genovese e ci mescola spezzoni di altre arie, per caratterizzare l’ambientazione che il regista e tenore Andrea Binetti ha pensato per il nuovo allestimento triestino. La storia è sempre quella: mettere in luce le difficoltà, gli eccessi, le divagazioni durante l’allestimento di un’opera lirica. Il fatto in questo caso avviene a Trieste nel 1882. Siamo in estate e nella città giuliana fervono i preparativi per una grande esposizione agricola, voluta dall’Imperatore Francesco Giuseppe per celebrare i 500 anni di dedizione di Trieste all’Austria. Nei padiglioni costruiti appositamente sono ospitati i prodotti di tanti paesi dell’impero e molti eventi e spettacoli si succedono nelle calde serate estive: due compagnie d’operetta sono giunte da Vienna. Trieste, capitale della piccola lirica, fa capolino nella vicenda narrata anche attraverso le tante citazioni musicali, tra cui “Wiener Blut” di Strauss, “Tace il labbro” di Lehár e sempre di quest’ultimo “Mazurca blu” e ancora “Ragazze ungheresi” di Abraham da “Vittoria e il suo Ussaro” e “Le Couplet des Rois” da “La Belle Helene” di Offenbach. Non mancano Mozart con “Evviva il vin”e le “Danze ungheresi” di Brahms. A Trieste alla stampa filoaustriaca si è appena aggiunto un nuovo giornale Il Piccolo, fondato soltanto l’anno prima, irredentista, soffia sul fuoco della lotta per congiungere Trieste all’Italia. Lo legge Aureliano, il primo tenore della compagnia (Max René Cosotti), con voce stentorea declama i motti rivoluzionari, ricorda il fallito attentato e la sventurata cattura di Oberdan, avvenuta a Ronchi dei Legionari ai primi di agosto. Alle note di un valzer di Strauss si contrappone il “Va Pensiero” di Verdi, a sottolineare il sentimento di una città che oscilla tra la sua devozione all’Austria e i suoi sentimenti italiani. Le due donne, il soprano Giuditta (Daniela Mazzucato) e il mezzosoprano Fedora (Nicoletta Curiel) adorano invece Vienna, i suoi caffè, la cioccolata calda e la torta sacher, amano sfoggiare abiti, cappellini e accessori alla moda come nella grande capitale. Pasticci a Trieste, si intitola così il rifacimento dell’opera di Gnecco, un bisticcio tra le liti della compagnia e il nome dell’impresario che la dirige, Raffaello Pasticci (il tenore Andrea Binetti), che tenta di tener fuori dal gruppo la politica e le discussioni che ne seguono, per concentrarsi sul lavoro da fare: provare il concerto che dovrà essere realizzato davanti all’imperatore in arrivo a Trieste nella giornata successiva. Un dispaccio dell’ultima ora comunicherà al gruppo che la minaccia di un nuovo attentato ha costretto le autorità a proibire ogni evento pubblico. Si torna a casa, a pancia vuota e senza il becco di un quattrino. Amara sorte degli artisti. Il Teatro Verdi mette in campo l’Orchestra, diretta dal giapponese Yuki Yamasaki, e il coro, diretto da Paolo Longo, purtroppo costretto all’uso della mascherina e limitato nei movimento dalle disposizioni anti-covid. Gli artisti in campo sono pezzi da novanta degli anni buoni dell’operetta a Trieste, i gloriosi anni '80 del Novecento, quando nel festival internazionale della città giuliana si cimentavano cantanti, comici, registi, coreografi di grande fama e talento.
In un’opera come quella messa in campo, in cui l’azione scenica si confronta alla pari con la parte musicale, il loro apporto è indispensabile, a dimostrazione che nella piccola lirica si deve saper cantare molto bene, ma la recitazione è altrettanto fondamentale. I bisticci tra le prime donne sono perfetti, l’ardore irredentista del primo tenore è potente, l’orchestra è a suo perfetto agio con una rivisitazione musicale che le è congeniale e così è anche per il coro. L’operazione di Binetti di mettere in scena una pagina della storia di Trieste, agendo sulle musiche che la città ha profondamente amato riesce e piace al pubblico, che finalmente comincia a tornare al Teatro Verdi più convinto dopo lunghi mesi di incertezze dovute alla pandemia.
Crediti fotografici: Fabio Parenzan per il Teatro Verdi di Trieste Nella miniatura in alto: Daniela Mazzucato (Giuditta) Sotto, da sinistra: Nicoletta Curiel (Fedora), Andrea Binetti (Raffaello Pasticci) e Daniela Mazzucato Al centro in sequenza: Max René Cosotti (Aureliano) e ancora la Mazzucato In fondo: panoramica di Fabio Parenzan sui saluti finali del cast
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
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TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Nel Campielo xe bel quel che piase
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VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
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RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
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LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
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Incontro con Lorenzo Cutųli
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FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
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BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Don Pasquale allestimento storico
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TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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