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Il recital del bravo pianista ferrarese ha scaldato gli animi alla Palazzina di Marfisa d'Este |
Tutto esaurito con Matteo Cardelli |
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Pubblicato il 18 Luglio 2020 |
FERRARA – Per il pianista ferrarese Matteo Cardelli il recital tenuto alla Palazzina di Marfisa d’Este venerdì 17 luglio 2020 è stato l’inizio della sua personale “Fase 2”: infatti nel saluto al pubblico, prima di cominciare a suonare, ha detto: «… sono contentissimo di riprendere l’attività concertistica proprio nella mia città, dopo la pausa forzata del lockdown da Coronavirus.» Cardelli è molto conosciuto a Ferrara, fin dai tempi del suo debutto pubblico quale enfant-prodige del pianoforte quando era ancora un ragazzo (oggi ha 28 anni, vive studia e lavora in Svizzera, a Basilea, da dove proveniva giusto per l’appuntamento della Marfisa e per un rientro in famiglia come vacanza dagli studi); e il pubblico ferrarese è accorso al recital pianistico fino a occupare tutti i posti disponibili (per le norme di sicurezza sono ridotti quest’anno a una novantina), occupabili solo su prenotazione direttamente al Circolo Frescobaldi che gestisce la rassegna “Musica alla Palazzina di Marfisa d’Este” arrivata alla decima edizione. Dato che (per le sempre richiamate norme di sicurezza), non vengono distribuiti al pubblico programmi di sala, gli artisti ospiti di volta in volta annunciano quello che eseguiranno nel concerto: e Cardelli lo ha fatto con una esaustiva informazione, da pianista-musicologo, sulla Sonata in Si bemolle maggiore Op.22 di Ludwig van Beethoven, sulle Kinderszenen (Scene infantili) Op.15 di Robert Schumann e sulla Sonata in Fa minore n.3 Op.5 di Johannes Brahms. Il programma è molto coerente, perché parte da un lavoro del Beethoven ventinovenne che rappresenta, per il compositore stesso, l’inizio d’una virata dal classicismo sonatistico verso traguardi che lo porteranno alla Sonata 106, alla Sonata 110, alla Sonata 111 e soprattutto al suo testamento estetico contenuto nella Grande fuga Op.133; il programma proposto da Cardelli passa poi, nel pezzo di Schumann, dal rinnovamento “dentro” la tradizione delle Scene infantili, per concludersi con la tradizione “dentro” al rinnovamento nel Brahms della Terza Sonata Op.5; come dire che il programma del concerto ha seguito un percorso non estemporaneo, ma consequenziale, traguardando la storia della composizione pianistica. In Beethoven, Cardelli ha espresso bene i due momenti contenuti nella Sonata, quello giocoso e quello romantico, grazie alla sciolta e fluente diteggiatura della mano destra (primo movimento) impegnata nel virtuosismo spinto risolto egregiamente; e grazie alle dinamiche e ai tempi dilatati in funzione espressiva (là dove anche la brevissima pausa del silenzio diventa musica) per il meraviglioso Adagio con molta espressione che è il movimento più lungo e intrigante della composizione. In Schumann l’approccio si è mantenuto sullo stesso stile: giocosità e soavità a momenti alterni, in coerenza con i contenuti musicali dei tredici brevi pezzi che compongono le Kinderszenen, con un apice espressivo nel più celebre fra i tredici, quel Sogno (Traumerei) che fa veramente sognare l’ascoltatore accompagnandolo dentro il rosa dei sentimenti affettivi e dentro il bianco della purezza infantile.

Diverso invece l’humus del pezzo conclusivo, la Sonata Op.5 di Brahms, dove la suggestione viene espressa principalmente dalla maestosità dell’incipit (primo movimento), altero senza altezzosità; e dal melodioso pensiero d’amore contenuto nel secondo movimento (Andante espressivo) beneficiato dai versi del poeta tedesco C.O. Sternau («Viene la sera / la Luna è splendente / due cuori / uniti dall’amore / stanno felicemente avvinti») cui Brahms si è ispirato al punto di trascriverli proprio sulla partitura autografa. Cardelli ha fatto di questo pezzo brahmsiano il vertice della propria serata concertistica; prima di tutto perché l’ha eseguito integralmente - con tutti i ritornelli che molti pianisti (anche noti e arcinoti) espungono - portando a compimento (compimento esecutivo, s’intende) gli estremi della dialettica fra classicismo e romanticismo (ecco perché abbiamo scritto sopra di un Brahms della tradizione “dentro” al rinnovamento); e poi perché ne ha esaltato, interpretando, la compattezza strutturale rendendo omogenei i contenuti classicistici del primo movimento (Allegro maestoso) con l’eloquio spiritato del valzer dello Scherzo, passando per il funereo e malinconico Intermezzo, fino all’abbandono estatico ai sentimenti amorosi sotto quella luce della Luna che dilaga nell’irraggiungibile Andante espressivo. Serata di grande passione, dunque, anche per il pubblico; che non smetteva di applaudire alla fine del concerto, tanto che Matteo Cardelli ha concesso due bis fuori programma; e dietro le quinte, a luci di sala accese, egli stesso confidava alle organizzatrici del Circolo Frescobaldi che avrebbe suonato ancora, perché la richiesta del pubblico era insistente, se non fosse stato che l’ora era ormai tarda e le norme di sicurezza anticovid erano sempre lì, incombenti. (a.t.)
Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica.Net
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L'elisir col bis della lagrima
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - La provincia, si dice, potrebbe salvare il mondo dell'Opera. E riproporre il ritorno ad una teatralizzazione del genere fuori da psicodrammi inventati e fughe oniristiche dentro la provocazione, ridonando alla drammaturgia di un genere da museo (l'Opera, appunto, genere da museo ma vivente e vivace) la propria incontestabile significanza. La provincia, si dice, rappresenta la stragrande maggioranza del popolo dei melomani - chi considerasse dispregiativo questo sostantivo (melomani), oppure termine offensivo, o anche attributo di una categoria di "care salme" invaghite di acuti svettanti oltre il do di petto, è preda di sussieghi irritanti - e per questa verità statistica si può dire che la provincia è il campione rappresentativo dell'universo: se ciò è vero (ed è vero), il Teatro Sociale di Rovigo o il Luglio Musicale Trapanese, così come il Teatro Sociale di Como o il Teatro Pergolesi di Jesi, e tanti altri piccoli teatri, analizzati nella reazione del pubblico ad un allestimento operistico, valgono quanto i grandi templi della lirica italiani e stranieri
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Cosė fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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Personaggi
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Ferrara e Vivaldi connubio in musica
redatto da Edoardo Farina FREE
È il quarto anno consecutivo che il maestro Federico Maria Sardelli è presente nel cartellone musicale del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Questa volta ha proposto al pubblico estense una Serenata a tre che è praticamente una pagina dimenticata del catalogo del "Prete Rosso". Sardelli è direttore d'orchestra, compositore,
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Vocale
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Serenata d'amore torna a cantare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima esecuzione assoluta in tempi moderni di una pagina musicale molto bella di Antonio Vivaldi, la Serenata a tre RV 690, ha richiamato nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" un buon numero di spettatori ed estimatori della musica del "prete rosso", tanto da registrare praticamente il tutto esaurito. Ancora una volta il majeuta è
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Classica
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Il ritorno dei Cardelli
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il ritorno dei Cardelli. Sembra quasi il titolo di una saga, e tale parrebbe se si considerasse la regolarità con cui da un paio di lustri i recital solististici di Matteo (pianoforte) o di Giacomo (violoncello), nonché i concerti in Duo, fanno registrare una loro presenza nelle rassegne cameristiche di Ferrara. Stavolta, per gli appuntamenti dei
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Nuove Musiche
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Lo Specchio di Dioniso
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Continua la ricca programmazione del Teatro Comunale “Claudio Abbado” luogo simbolo della tradizione culturale locale, nell’ambito della Stagione Opera & Danza 2024-2025 con in scena il decimo appuntamento dei quattordici previsti, Lo Specchio di Dioniso - Risonanze polifoniche erranti venerdì 21 marzo 2025 (replicatosi nella serata successiva)
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Opera dal Nord-Est
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Elektra nella Repubblica di Weimar
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA – Nei fermenti intellettuali dei primi anni del Novecento, quando le teorie di Sigmund Freud e gli studi sull'isteria e sull'inconscio scuotevano le fondamenta del pensiero occidentale, il mito degli Atridi subì una profonda umanizzazione; il letterato e poeta Hugo von Hofmannsthal, reinterpretando la leggenda mitologica in chiave
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Opera dal Centro-Nord
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Norma da manuale
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Dopo oltre quarantacinque anni di assenza, Norma torna a Firenze in un allestimento che non si limita a celebrare il capolavoro di Vincenzo Bellini, ma lo reinterpreta con una chiave scenica e musicale di forte impatto. La regia di Andrea De Rosa e la direzione del M° Michele Spotti plasmano uno spettacolo che, pur rispettando la tradizione
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Vocale
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Chansons e Canzonette un viaggio raffinato
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - La domenica mattina può trasformarsi in un’oasi di rigenerazione, un momento in cui ricaricare le energie prima di affrontare una nuova settimana. Così è stato domenica 9 marzo 2025, quando il Primo Foyer del Teatro Carlo Felice di Genova ha accolto il pubblico per un raffinato appuntamento di musica da camera dal titolo
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Classica
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Musiciennes pronipoti delle veneziane
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Se a un gruppo di ottime musiciste si unisce una straordinaria violinista, il gioco è fatto: Jordi Savall, il direttore filologo specialista nella musica antica, non lesina mai sorprese (ogni volta che l'abbiamo ascoltato a Ferrara e in altri teatri o festival d'altre città, è sempre stato... sorprendente) anche stavolta non ha mancato di stupire:
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Eventi
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Bologna Festival programmi divulgativi
servizio di Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Presentato oggi nelle sale più bohèmienne che rustiche della Birreria Popolare della città felsinea il programma divulgativo di Bologna Festival, titolare anche del prestigioso calendario che va sotto il nome «Libera la musica» (i concerti di questa sezione del Festival fanno perno sulla presenza di "Grandi interpreti" che per il 2025 vedranno
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Opera dal Nord-Est
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Vecchio Barbiere sempre nuovo
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Tornare al Teatro La Fenice per assistere a Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini in un’atmosfera gioiosa come solo il Carnevale di Venezia sa offrire, è un’emozione unica. Il pubblico, avvolto dalla magia della festa, accoglie con entusiasmo questa produzione che si conferma ancora una volta un successo. La regia tradizionale di
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Opera dall Estero
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Vanessa ripresa a Washington
servizio di Ramón Jacques FREE
WASHINGTON D.C. USA, Keneddy Center Concert Hall - La produzione operistica del prolifico compositore americano Samuel Barber (1910-1981) risulta essere limitata a tre titoli, tra cui spicca Vanessa, opera in tre atti (originariamente quattro), opus 32, su libretto in lingua inglese di Gian Carlo Menotti (1911-2007), compositore, librettista e regista
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Opera dal Centro-Nord
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L'orgiastico Rigoletto secondo Livermore
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Il Rigoletto messo in scena da Davide Livermore al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino prende vita in un contesto scenico marcato da toni goliardici e, in alcuni momenti, quasi orgiastici. Al centro della scena, un letto monumentale diventa il fulcro attorno al quale si muove il Duca di Mantova, circondato da donne seminude che lo venerano,
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Opera dal Nord-Ovest
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Uno Chénier dalla travolgente energia
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Uno spettacolo che coniuga eleganza e incisività visiva, nitidezza narrativa e varietà stilistica: Andrea Chénier di Umberto Giordano al Teatro Carlo Felice si conferma un trionfo senza riserve. La regia di Pier Francesco Maestrini, già apprezzata nei prestigiosi allestimenti di Bologna e Monte-Carlo, si distingue per la sua fedeltà alla
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Ballo and Bello
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Giselle comme ci comme įa
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova ha recentemente portato in Italia Giselle, uno dei capolavori più amati del repertorio romantico: le diverse città italiane toccate prima di Ferrara sono state Lecce, Catanzaro e Avezzano. Si tratta di un balletto in due atti, con musiche di Adolphe-Charles Adam (e Ludwig Minkus,
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