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Pubblicato il 05 Marzo 2023
Successo nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" per il ritorno della compagnia dell'Ucraina
Don Chisciotte e l'Ukrainian Ballet
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA – Accoglienza molto calorosa nel Teatro Comunale “Claudio Abbado” dei ferraresi e degli ucraini e ucraine che vivono e lavorano a Ferrara, per il ritono dell’Ukrainian Classic Ballet (corpo di ballo dell’Opera di Dnipro) con un classico del balletto: il Don Chisciotte musicato da Léon Minkus e reso celebre dalle due coreografie di Marius Petipa, la prima per il Teatro Bolshoi di Mosca (1869) e la seconda per il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo (1871). Ed è poi questa seconda versione, la più ricca di danza classica, che viene comunemente rappresentata, perché Petipa aveva inserito il cosiddetto “atto bianco”, una astrazione dalla storia raccontata nel libretto ispirato al capolavoro letterario di Cervantes. Una astrazione dove si concentra il puro virtuosismo dei ballerini e delle ballerine, collocata nel secondo atto come sogno di Don Chisciotte durante lo svenimento conseguente alla battaglia contro i mulini a vento e alla batosta subìta. L’Ucrainian Classic Ballet, sotto la guida di Oleh Petryk (direttore artistico) e Natalia Iordanov (presidente) ha adottato la “variazione” rispetto al testo della versione Mariinskij (ma è normale nel balletto e nella danza classica, che succeda questo) di anticipare il sogno di Don Chisciotte e tutto l’atto bianco all’inizio dello spettacolo, quando l’hidalgo fantastica sulle grandi imprese cavalleresche che lo renderanno protagonista delle vicende in Catalogna e in altre terre più lontane. La coreografia proposta a Ferrara era quella storica, firmata da Alexandre Gorski, da Petipa e Victor Litvinov. La compagnia ucraina di danza classica ritornava nella città estense dopo un anno dalla sua prima esibizione, quella del marzo 2022; e a poco più di un anno dall’invasione della loro terra d’origine da parte dell’esercito russo mandato da Putin.


Come detto, è stata accolta con molto calore, con sventolio di bandiere giallo-blu sul palco e in platea al termine dello spettacolo, intanto che suonava l’inno nazionale ucraino, con il pubblico rispettosamente i piedi ad ascoltare, mentre sul palcoscenico l’intera compagnia cantava Šče ne vmerla Ukraïny (Non è ancora morta l’Ucraina). Don Chisciotte è il balletto più solare del repertorio classico; lo spettacolo mescola classicismo e folklore spagnolo, scene comiche e quadri onirici, per mostrare la storia d'amore della coppia Kitri e Basilio, affidando invece all'anziano hidalgo e al suo fido Sancio Panza dei ruoli mimici. Rivisitato varie volte sia durante gli anni della Russia imperiale che in quelli sovietici, il Don Chisciotte si afferma nel Novecento quale titolo tra i più rappresentati. Le sue atmosfere solari, ricche di ventagli, nacchere e toreri, uniti ai virtuosismi strappa applausi ne hanno decretato la fortuna, tanto da essere ora presente nel repertorio delle compagnie di tutto il mondo. Oltre all’elemento folklorico di una Spagna filtrata dal linguaggio del balletto classico, e alla comicità dello spettacolo, si caratterizza per le tante prove di virtuosismo presenti, vero banco di prova anche per i più talentuosi ballerini del variegato panorama della danza e del balletto. A Ferrara purtroppo la compagnia ha dovuto rinunciare alla presenza degli annunciati Olga Golitsya (per il ruolo di Kitri) e Yurii Kekalo (per il ruolo di Basilio) a causa (ha detto lo speaker prima dell'inizio del balletto) di problemi sopravvenuti alla frontiera del loro paese in guerra: per cui all'ultimo momento sono stati sostituiti rispettivamente da Ilona Kravchenko e dallo stesso direttore artistico dell’Ukrainian Classic Ballet, Oleh Petryk. Spettacolo decoroso, soprattutto nelle danze d'assieme, sorretto dal calore umano di tutto il teatro che, oltre ai due sostituti protagonisti, ha coperto di applausi anche a scena aperta il Don Chisciotte di Yuri Grigoriev, il Sancio Panza di Yaroslav Bas, il Lorenzo di Sergey Astremskyi, la Mercedes di Viktoriya Dymovska e la Regina delle Driadi di Victoria Motryuk. (la recensione si riferisce alla recita di venerdì 3 marzo 2023)

Crediti fotografici: Paolo Stupazzoni photographer per l’Ukrainian Classic Ballet Nella miniatura in alto: Yuri Grigoriev (Don Chisciotte) Sotto in sequenza: scene dal balletto
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Pubblicato il 08 Gennaio 2023
Ottimo successo di pubblico per il Russian Classical Ballet diretto da Eugenya Bespalova
Il Lago dei cigni incanta Ferrara
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA - Anche quest'anno, come fu per l'8 gennaio 2022, il Russian Classical Ballet ha fatto riempire il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di spettatori, intere famiglie con figlioletti al seguito per il più classico dei balletti, quel Lago dei cigni che l'autore delle musiche, Piotr Ilic Chajkovskij, non ebbe il privilegio di veder trionfare sulle scene, egli vivente, dopo i due deludenti debutti al Teatro Bolshoi di Mosca. Due debutti, sì, perché il primo debutto assoluto del 1877 (coreografia di Vaslav Reisenger), fu rimaneggiato e poi rimandato in scena, ancora senza successo, nel 1880 (coreografia di Joseph Hansen)). C'è voluta la coppia di coreografi Marius Petipa e Lev Ivanov perché questo capolavoro della danza classica si affermasse definitivamente: era il 1895 e Chajkovskij era morto da due anni. Il merito fu perciò del duo Petipa-Ivanov, passato alla storia; ma il merito va condiviso anche con la prima ballerina d'allora, la nostra Pierina Legnani che da come la celebrarono le critiche ballettistiche dell'epoca rimane una interprete da sogno per avere danzato divinamente sia il ruolo di Odette (il cigno bianco, cioè la purezza) sia il ruolo di Odile (il cigno nero, cioè la lussuria). Una parte, questa di Odette e Odile, che non sempre viene danzata dalla stessa ballerina, per le diversità caratteristiche di danza e musica dei due personaggi contrapposti. E viene perciò tante volte spartita fra due etoiles femminili.


Nel Teatro Abbado di Ferrara Il Lago dei cigni con le coreografie originali di Petipa e Ivanov è stato portato dalla compagnia moscovita Russian Classical Ballet diretta da Eugenya Bespalova, ed ha offerto "a vista" anche lo stesso disegno coloratissimo di scene dipinte e costumi: riconfermiamo oggi come allora il giudizio che esprimemmo un anno fa (la recensione del 2022 è leggibile qui ) e aggiungiamo solo che gli interpreti questa volta sono cambiati: sempre giovani, sempre bravi, dotati di una perizia tecnica lodevole, danzatori e danzatrici che a nostro avviso hanno meritato l'ampia sufficienza ma senza la lode. Accolti comunque dal calore degli spettatori grandi e piccoli che affollavano la platea e i palchi, con applausi a scena aperta e ovazioni al termine. La compagnia, come già un anno fa, comunica sul programma di sala i nomi ma non l'abbinamento personaggio/interprete, per cui si può solo intuire che l'etoile della serata era Daria Kapishnikova nel doppio ruolo Odette/Odile, l'altra etoile era Morel Ernandes nel ruolo del principe Sigfrido (il migliore dell'intera compagnia, una bella somiglianza per fisico atletico, stacco grazia e vigore con Danilo Korsuntsev, l'etoile d'inizio terzo millennio del Teatro Marinskij di San Pietroburgo).

A seguire citiamo, perché lo meritano, anche tutti gli altri distribuiti nei vari ruoli: Rafaela Maria, Vladimir Ruda, Anelia Samatova, Polina Maximova, Anastasia Pokrovskaya, Ivan Kozlov e Ogasawa Seiuy. Pubblico, come si diceva, molto soddisfatto per il felice e atteso ritorno del balletto classico sulle tavole del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. (La recensione si riferisce allo spettacolo di sabato 7 gennaio 2023 )
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Russian Classical Ballet
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Pubblicato il 15 Ottobre 2022
Tripudio di un pubblico di giovani e giovanissimi per lo spettacolo della coreografa statunitense
L'albero e i simboli della Carlson
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA - Nella sua opera letteraria della maturità, il filosofo-poeta francese Gaston Bachelard sublima un suo credo con questa frase: «La nostra appartenenza al mondo delle immagini è più forte, più costitutiva del nostro essere che non l'appartenenza al mondo delle idee.» È un invito all'uomo e alla donna di lasciarsi andare alle dolcezze del fantasticare (la "rêverie"), a farsi sedurre anche dalle cose che appaiono, piccole e fragili, cose che possono dare origine a fenomeni macroscopici, così come la fiamma di una candela può originare un grande incendio. Questo concetto ha trovato voce anche nell'opera di Bachelard pubblicata postuma Poetica del fuoco. Frammenti di un lavoro incompiuto: non so se il titolo sia suo o inventato dall'editore, ma tale è sulla copertina del libro negli scaffali delle librerie e delle biblioteche. Fatto sta che quella poetica del fuoco ha dato l'ispirazione a Carolyn Carlson di mettere in scena, con la propria compagnia, lo spettacolo The Tree (L'albero) coreografia per i paesaggi della fantasia e nove danzatori, andata in prima nazionale ieri sera sulle tavole del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per il festival d'autunno di danza contemporanea. Teatro gremito soprattutto di giovani e giovanissimi, effetto anche del "mito Carlson", 75 minuti senza intervallo, con musiche di Aleksis Aubry-Carlson, René Aubry e Maria Nuut. Il palcoscenico si scompone in due panorami: quello dell'immaginario, sul fondo reso flou da un velario trasparente, dove ogni tanto passano figure come in sogno, mosse a rallenty, evanescenti, sullo sfondo di una boscura o di una visione collinare che si estende all'orizzonte. E, sul davanti, il panorama della realtà dove si svolge l'azione danzata. In scena pochi oggetti fissi: un albero scheletrico e senza foglie, un ceppo che serve di volta in volta da sedile e punto d'appoggio, e poco altro. Il primo quarto d'ora dell'azione danzata evoca la commistione fra l'ordine e il disordine, cioè l'aspetto vero della realtà: l'ordine sta nella gestualità coordinata delle figurazioni agite con precisione cronometrica e millimetrica, impostata; il disordine sta nei passaggi sulla diagonale di danzatori e danzatrici con incedere casuale e gestualità comune, come si vede osservando qualsiasi strada di qualsiasi città del mondo dove transitino pedoni indaffarati. E in fondo questo è il caos, aspetto inequivocabile della realtà, che assomma in contemporanea ordine e disordine, le due facce della stessa medaglia.

Ma poi, procedendo la coreografia verso la mezz'ora di esecuzione e anche dopo la prima mezz'ora fino al termine, sarà l'ordine ad avere la prevalenza sulla scena (sarà cioè la sequela della figurazioni agite con precisione cronometrica e millimetrica, danza impostata) ma irrompono anche elementi fuorvianti l'ordine, non proprio elementi di disordine all'apparenza bandito dalla rappresentazione, ma il fuoco di una candela che metaforicamente incendia l'alberello, il seme che fa rinascere la vita sulla terra bruciata, il piccolo albero vivo e vegeto che viene donato da lui a lei o da lei a lui perché sia trapiantato da qualche parte quale inno alla ri-vi-vificazione; e qui il messaggio subliminale e criptico si palesa nella volontà (divina?) di fare ordine nel caos, diventando simbolo della "renaissance" secondo la Carlson. C'è un altro elemento simbolico che è nascosto dietro e dentro la coreografia: nove corpi che danzano. Quattro uomini e cinque donne. Cioè l'impossibilità di una qualsiasi simmetria, perché la simmetria esige numeri pari e non numeri dispari. Allora la Carlson che fa per dare al caos, oltre l'ordine, anche la simmetria? Semplice: fa transitare una figura femminile (l'esubero rispetto alla parità di genere) oltre il velario, a rallenty, corpo evanescente, immaginario. E così nella dimensione del reale (cioè davanti al velario, sulle tavole del palcoscenico fino al proscenio) si possono realizzare le simmetrie degli opposti: uomo-donna (passi e figure a due), uomini-donne (assiemi), donne-donne vs uomini-uomini, eccetera. Lo spettacolo regge, nonostante una certa ripetitività che giunge al crinale pericoloso della noia; il pubblico giovane e giovanissimo segue con attenzione, esplodendo alla fine in un applauso convinto e gratificante, fino all'ovazione quando Carolyn Carlson compare assieme ai suoi nove danzatori. Il miracolo s'è compiuto: al di là dei giudizi tecnici, delle valutazioni critiche positive o negative, il mito ha di nuovo incarnato sé stesso. Merito dell'intelligenza creativa e della fantasia della coreografa, ma - in questo caso - merito anche delle stupende luci di Rémi Nicolas e Guillaume Bonneau e delle proiezioni di Gao Xingjian, oltre che dei fantasiosi ed eleganti costumi di Elise Dulac. Restano da citare i nove protagonisti dell'azione danzata, bravissimi tutti: Alexis Ochin, Chinatsu Kosakatani, Juha Marsalo, Céline Maufroid, Riccardo Meneghini, Isida Micani, Yutaka Nakata, Sara Orselli e Sara Simeoni. Prossimo appuntamento del festival di danza contemporanea al Teatro Abbado, il 22 ottobre ore 16,00 con "Instrument Jam" della Compagnia Zappalà Danza. (la recensione si riferisce allo spettacolo di venerdì 14 ottobre 2022)


Crediti fotografici: Frédéric Iovino e Marco Caselli Nirmal Nella miniatura in alto: Carolyn Carlson Sotto: scene d'assieme di The Tree e saluti finali della Carlson al pubblico ferrarese
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Tre esempi tre avvertimenti
intervento di Athos Tromboni FREE
Negli ultimi giorni di questo febbraio 2023 le cronache (non solo culturali) dei giornali hanno riportato tre notizie apparentemente slegate fra loro, ma comunque testimonianze di una situazione che definire kafkiana è quantomeno ottimistico. Dove va l'Italia della musica? Verso quale approdo? La risposta non è facile, anzi non esiste; ma se dal "campione" ci si azzarda a risalire all' "universo" la risposta è una sola: il caos. Tre fatti stanno disputandosi il primato sulle pagine culturali dei quotidiani nazionali:
1. la vicenda delle emissioni sonore del Conservatorio di musica “Arrigo Boito” di Parma, contestate dagli avvocati della città emiliana e sulle quali contestazioni si attende il pronunciamento del Tar che potrebbe andare nella direzione di un pesante condizionamento alla libertà di insegnamento musicale nella città
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Personaggi
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Bellussi, Catone e altro...
intervista a cura di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il regista Marco Bellussi è una presenza ormai consolidata sul palcoscenicto del Teatro Comunale "Claudio Abbado". Quest'anno è stato incaricato di allestire l'opera Catone in Utica di Antonio Vivaldi, che andrà in scena il 17 marzo 2023 alle ore 20 (replica, domenica 19, ore 16); sul podio sarà il maestro Federico Maria Sardelli.
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Archos Quartet esegue Sinigaglia
commento di Gianluca La Villa FREE
È appena uscito il bel cd NAXOS in cui Archos Quartett, già autore di un primo disco dedicato alle più importanti composizioni quartettistiche del Maestro torinese, ha completato l’opera incidendo una serie di pezzi per lo più inediti di Leone Sinigaglia. Si tratta di partiture rinvenute nella Biblioteca del
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Echi dal Territorio
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Mascagni Festival con Callas@100
redatto da Athos Tromboni FREE
LIVORNO - Notiziona: il Mascagni Festival 2023 presenta in anteprima tre eventi che animeranno la rassegna estiva della città labronica. Due di questi saranno realizzati in collaborazione con Effetto Venezia. Ecco di seguito, a elaborazione del calendario definitivo ancora in corso, alcune anticipazioni "sostanziose"...
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Jazz Pop Rock Etno
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Comfort Festival per star bene insieme
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ritorna il Comfort Festival al Parco Bassani di via Riccardo Bacchelli, il 2 luglio 2023, dalle ore 15 alle 24. Nove ore di musica ininterrotta eseguita su due palchi: il “Comfort” e “A.R.M.O.N.I.A.” all’insegna della qualità musicale, della sostenibilità e della multidisciplinarietà, dal rock al country, dal funky alle contaminazioni jazz.
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Sollima e la Cherubini bella prova
commento di Gianluca La Villa FREE
FERRARA - Con grandissimo piacere sono andato in Teatro Abbado, domenica 5 marzo 2023, per riascoltare il violoncellista Giovanni Sollima che udii per la prima volta a Londra sette anni fa al Saint John’s Smith Square in un meraviglioso concerto cameristico con la pianista eccelsa Kathryn Stott, erede dei Gerald Moore o dei nostri
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Concorsi e Premi
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Scelti dal Concorso Comunitā Europea
redatto da Athos Tromboni FREE
SPOLETO - Nella tarda serata di ieri, sabato 4 marzo 2023, dopo una lunga e impegnativa finale, la Giuria del Concorso Lirico di Spoleto ha decretato i Vincitori del 77° Concorso Comunità Europea per Giovani Cantanti Lirici del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Dei 19 cantanti ammessi alla finale, ben 10 hanno trionfato, a
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Ballo and Bello
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Don Chisciotte e l'Ukrainian Ballet
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA – Accoglienza molto calorosa nel Teatro Comunale “Claudio Abbado” dei ferraresi e degli ucraini e ucraine che vivono e lavorano a Ferrara, per il ritono dell’Ukrainian Classic Ballet (corpo di ballo dell’Opera di Dnipro) con un classico del balletto: il Don Chisciotte musicato da Léon Minkus e reso celebre dalle due coreografie
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Echi dal Territorio
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Carla Di Francesco neopresidente del 'Frescobaldi'
FREE
FERRARA - È Carla Di Francesco la nuova presidente del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, nominata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per il prossimo triennio, ricoprendo l’incarico che negli ultimi tre anni era stato ricoperto da Maria Luisa Vaccari. Un ruolo strategico e fondamentale per la vita
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Jazz Pop Rock Etno
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Extralishow per cantare e ballare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pop? Rock? Jazz? Folk? Liscio? Un po' l'uno e un po' l'altro a tutta musica: questo lo spettacolo ideato da Elisabetta Sgarbi con il titolo Extralishow andato in scena (prima assoluta) nel Teatro Comunale "Claudio Abbado". Si è trattato - in fondo - di una narrazione punk "ai confini della balera" con gli Extraliscio, band quanto
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Personaggi
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Oksana Lyniv premiata agli Oper! Awards
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BOLOGNA - La Direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna, Oksana Lyniv, è stata premiata ai tedeschi Oper! Awards 2023 per l’Impegno straordinario ("Herausragendes Engagement") nel sociale e la sua dedizione verso l’Ucraina . La targa le è stata consegnata lunedì 27 febbraio, durante la cerimonia di premiazione che si è svolta
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Vocale
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Concerto a San Diego
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA) - St James by the Sea. Episcopal Church, 12 febbraio 2023. La chiesa episcopale di St. James by the Sea, situata nel sobborgo di La Jolla, a nord della città di San Diego, è da molti anni un importante centro musicale in questa regione della California meridionale. Per la sua buona acustica, qui si sono esibiti i migliori gruppi
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Opera dal Nord-Est
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Capuleti e Montecchi tornati a Trieste
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Colpisce vedere il numero di volte in cui I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini sono stati rappresentati nel lirico triestino. Dopo il debutto alla Fenice di Venezia nel 1830, per alcuni anni a seguire l’opera fu allestita a Trieste fino al 1853, poi mai più se si esclude l’unica volta del 1974
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Opera dall Estero
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Figaro sotto la bacchetta di Conlon
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - Dorothy Chandler Pavilion. La divertente commedia per musica in quattro atti di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, Le Nozze di Figaro, è un titolo che non dovrebbe mancare nella programmazione degli importanti palcoscenici americani, e al Dorothy Chandler Pavilion, teatro sede della Los
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Prosa
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Spettri sul palcoscenico
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Spettri di Henrik Ibsen è andato in scena nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" per la stagione di prosa. Si tratta di una nuova versione del testo del drammaturgo norvegese adattata da Fausto Paravidino e diretta dal regista lituano Rimas Tuminas: «La verità è la cosa più difficile da rivelare - ha detto il regista nel presentare
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Opera dall Estero
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Werther riscoperto a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE
HOUSTON Wortham Theatre Center, Texas (USA) - Werther è l'opera (o drama-lyrique) in quattro atti di Jules Massenet (1841-1912) con libretto di Édouard Blau, Paul Milliet e Henri Grémont, è stato il secondo titolo della presente stagione della Houston Grand Opera; in verità, il Werther di Massenet non ha mai potuto affermarsi nel gusto del pubblico
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Donn'Anna, Elvira, Zerlina e adesso Primina...
redatto da Athos Tromboni FREE
FIRENZE - Il 26 aprile 2023 alle ore 19 i giovani potranno godere in assoluta anteprima e ad un prezzo di soli 10 euro il capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart, Don Giovanni, diretto da Zubin Mehta per la regia di David Pountney, primo titolo operistico dell’ 85esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Si tratta
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Classica
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Asolo Musica allo Squero
redatto da Athos Tromboni FREE
VENEZIA - Quattordici eventi musicali, tutti di sabato pomeriggio con inizio alle ore 16,30, è quanto propone Asolo Musica, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini all'Auditorium "Lo Squero" all' Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia. Si inaugura sabato 4 marzo e si proseguirà fino al 16 dicembre 2023. Sarà una varia e dinamica
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Eventi
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Eroine immortali per Macerata Opera Festival
redatto da Athos Tromboni FREE
MACERATA - Nuovi temi e nuovi orizzonti anche per i festival musicali estivi più radicati nella tradizione: questo è quanto si desume dai "cartelloni" che via via vengono ufficializzati proprio in questi primi mesi dell'anno. E nel solco di nuovi temi e nuovi orizzonti si pone anche il Macerata Opera Festival,
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Vocale
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Il canto barocco della De Liso
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Stanno avendo un ottimo successo di pubblico i concerti del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" a Casa Romei, realizzati in collaborazione con il management e la sovrintendenza dell'omonimo museo. Si svolgono il giovedì pomeriggio, nel salone d'onore al primo piano del palazzo rinascimentale; ieri, 16 febbraio 2023,
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Eventi
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Il ricco cartellone del Maggio
redatto da Simone Tomei FREE
FIRENZE - La 85.ma edizione del Maggio Musicale Fiorentino, arricchito dal Ciclo Mehta-Mozart, si svolgerà dal 22 aprile all' 8 luglio 2023: presentato ieri alla stampa il cartellone che comprende 3 opere, 8 concerti, più due opere mozartiane in settembre e novembre, un’opera per bambini e un convegno su Maria Callas... e il 23
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Eventi
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Bologna Festival 2023 che nomi!
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 42ª edizione di Bologna Festival, da aprile a novembre 2023, presenta alcune orchestre europee di spicco come Le Concert des Nations, l’Academy of St Martin in the Fields, l’Orchestre des Champs-Élysées, Les Musiciens du Louvre e la nuova Peace Orchestra Project, con i loro direttori di riferimento Jordi Savall, Philippe Herreweghe
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Approfondimenti
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Orchestra a plettro Gino Neri
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La prima data autunnale riguardante la ripresa della prova d'orchestra era attesa oramai da diverse settimane soprattutto da parte degli anziani esecutori mandolinisti che già da un po' di tempo non avevano più modo di impiegare le noiose serate estive. Eh sì, l'Orchestra a Plettro “Gino Neri” di Ferrara è sempre vissuta attraverso
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Echi dal Territorio
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Il "Frescobaldi" a Casa Romei
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Si apre oggi, giovedì 9 febbraio 2023 ore 17, all’insegna del barocco tedesco con Stefano Squarzina e Stefano Melloni al flauto dolce e Doralice Minghetti al clavicembalo (Sonate a tre di Gottfried Finger, Händel e Telemann), la ormai consueta rassegna di concerti del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nel museo di
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A proposito di Milenkovic
lettera di Gianluca La Villa FREE
FERRARA - Indubbiamente Stefan Milenkovic è un gran violinista, dal bel suono che egli trae dal suo Guadagnini del 1783. La sua esecuzione del Concerto in re maggiore op.35 di Ciaicovsky proposto nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" per Ferrara Musica, martedi 7 febbraio 2023, era armoniosa e levigata. Mancava certamente delle lacrime e
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Opera dal Nord-Est
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Una nuova Aida fa partire il 100°
redatto da Athos Tromboni FREE
ROMA - La capitale ha ospitato oggi la conferenza stampa di presentazione del festival estivo dell'Arena di Verona (titoli e cast): «In una rutilante alternanza di cantanti lirici, registi e scenografi, direttori d'orchestra e danzatori - hanno preannunciatato i dirigenti della Fondazione Arena - che renderà ognuna delle serate del Festival 2023 una
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Opera dal Centro-Nord
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Raffinata Contessa alle Nozze
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Dopo gli eventi della pandemia approda anche al Teatro del Giglio di Lucca Le nozze di Figaro di W.A. Mozart; l’opera è stata coprodotta tra i teatri toscani Goldoni di Livorno, Verdi di Pisa, Giglio di Lucca e fuori regione dal Sociale di Rovigo. Ho già parlato di questo allestimento in un articolo datato novembre 2019 (che potete leggere qui)
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Opera dal Nord-Est
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Macbeth un gemito funesto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’ouverture dell’opera Macbeth, che il regista Henning Brockhaus e lo scenografo Josef Svoboda propongono in un mondo grigio, una petraia o qualcosa di simile, su cui a tratti compaiono tanti teschi ammassati uno sull’altro e fiumi di sangue vi scorrono sopra, mostra subito il tratto del lavoro
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Opera dal Nord-Est
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Le Nozze per giovani
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Titolo inaugurale della Stagione operistica 2023 del Teatro Filarmonico, Le nozze di Figaro riporta a Verona tutta la spigliatezza della prima (felicissima) collaborazione fra la rivoluzionaria musica di Wolfgang Amadeus Mozart (nato 267 anni fa a Salisburgo eppure più moderno che mai) e l’affilata penna di Lorenzo Da Ponte, in
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut cresciuta nel tempo
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - L'opera Manon Lescaut di Giacomo Puccini ha di fatto inaugurato la stagione lirica 2023 del Teatro Comunale "Claudio Abbado". Le attese non sono andate deluse per quanto riguarda lo spettacolo in sé, ma sono andate deluse invece per quanto riguarda la partecipazione del pubblico: la sera di venerdì 20 gennaio il teatro era
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Vocale
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Ottimo il Requiem verdiano
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il più sublime degli elogi funebri dedicati ad Alessandro Manzoni si compie nella Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, capolavoro sinfonico corale designato dal nuovo sovrintendente Mathieu Jouvin per l’inaugurazione della stagione concertistica 2023 del Teatro Regio di Torino. Volendo brevemente contestualizzare quello
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Ballo and Bello
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Il Lago dei cigni incanta Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Anche quest'anno, come fu per l'8 gennaio 2022, il Russian Classical Ballet ha fatto riempire il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di spettatori, intere famiglie con figlioletti al seguito per il più classico dei balletti, quel Lago dei cigni che l'autore delle musiche, Piotr Ilic Chajkovskij, non ebbe il privilegio di veder trionfare sulle scene, egli
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Opera dal Nord-Est
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Bohčmiens ai tempi della rivoluzione
servizio di Valentina Anzani FREE
VERONA, 31 dicembre 2022 – La Bohème di Giacomo Puccini, messa in scena dalla Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico, ha visto sul palcoscenico un nuovo allestimento di Stefano Trespidi, rappresentato per le prime quattro repliche di inizio dicembre con cast diverso da quello della recita di Gala straordinaria del 31 dicembre
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Opera dal Nord-Ovest
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Il Pipistrello incorona Julia Knecht
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - «Le passioni possono far musica. Ma soltanto musica senza parole. Perciò l’opera è un assurdo… Nell’operetta, invece, l’assurdità è sottintesa« (Karl Kraus, Detti e contraddetti). Apertura d’anno con il botto al Teatro Carlo Felice di Genova dove una spumeggiante produzione de Die Fledermaus di Johann Strauss ha dato il via al nuovo anno
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Opera dal Centro-Nord
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Il Pipistrello vola nell'assurdo
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Nella presentazione di Il Pipistrello, operetta di Johann Strauss figlio su libretto di Carl Haffner e Richard Genée (tratta da “Le Réveillon” di Henri Meilhac e Ludovic Halévy) rappresentata per la prima volta a Vienna nel 1874, il regista e cantante Corrado Abbati, animatore della compagnia che porta da sempre il suo nome, adopera
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Echi dal Territorio
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Eleonora Buratto e il 200° anniversario del Sociale
servizio di Laura Gatti FREE
MANTOVA - Grande ritorno dei melomani la sera del 26 dicembre 2022 al Teatro Sociale per i festeggiamenti del 200° anniversario della fondazione del teatro cittadino, inaugurato il 26 dicembre 1822. Ospite d’eccezione il soprano di Sustinente, Eleonora Buratto, cantante affermata in tutto il mondo
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