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Chiusa la stagione concertistica di Ferrara Musica nel Teatro Comunale |
Esa-Pekka Salonen e l'Orchestre de Paris |
servizio di Edoardo Farina |
Pubblicato il 30 Aprile 2022 |
FERRARA - Il penultimo concerto del filone orchestrale-sinfonico ospitato nella programmazione invernale 2021-2022 di “Ferrara Musica”, ha offerto il podio a uno dei più importanti direttori d’orchestra sulla scena internazionale, Esa-Pekka Salonen alla guida della ”Orchestre de Paris” presso il Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”, rappresentando la significativa tappa centrale italiana di un tour che ha toccato dapprima la città di Torino nell’ambito dei Concerti di “Lingotto Musica” e in seguito la data inserita nella Stagione del “Teatro alla Scala” di Milano. Direttore innovativo, rinomato intellettuale, curioso e convinto promotore della musica ove è difficile definirne la personalità poliedrica, “gigante della bacchetta” come è stato definito dalla critica internazionale, si tratta di un gradito ritorno dopo la presenza nel teatro estense già avvenuta nel 2010 al vertice della “Mahler Chamber Orchestra”, mentre per la celebre orchestra francese si è trattato di un debutto assoluto. 63enne nato a Helsinki, (Esa di origine medievale tradotto come Isaia, Pekka starebbe per Peter mentre Salonen è tra i cognomi più diffusi in Finlandia) ha studiato presso la “Sibelius Academy” della sua città corno, composizione e direzione d'orchestra con Jorma Panula, avendo come compagni di classe Jukka-Pekka Saraste e Osmo Vänskä. Si è dedicato in seguito alla scrittura perfezionandosi con Franco Donatoni, Niccolò Castiglioni e Einojuhani Rautavaara. Difficile sintetizzare l’enorme esperienza artistica: in breve, il primo esordio come direttore fu nell’ “Orchestra Sinfonica della Radio Finlandese” nel 1979 con la lirica Wozzeck di Berg eseguita alla “Royal Opera di Stoccolma”. Sebbene l’attività sia sempre stata quella di compositore, attualmente è direttore musicale della “San Francisco Symphony”, quindi direttore onorario della “Los Angeles Philharmonic” (avendola diretta dal 1992 al 2009), della londinese “Philharmonia Orchestra” e dell’”Orchestra Sinfonica della Radio Svedese”. Ricercatore instancabile di molteplici collocazioni per la musica classica nel nuovo millennio, interprete di riferimento del periodo novecentesco, ha avuto un ruolo fondamentale come revisore nella valorizzazione della musica di oggi applicata alle moderne tecnologie digitali emergenti, ricevendo importanti riconoscimenti tra cui il Premio Rostrum dell’UNESCO per l’opera Floof e il “Premio Siena” dell’”Accademia Musicale Chigiana”.
 Principale orchestra sinfonica francese, l’”Orchestre de Paris” svolge in ogni stagione circa un centinaio di concerti con in organico ben 119 musicisti, alla “Philharmonie de Paris” o in tournée internazionali. Erede della “Société des Concerts du Conservatoire” fondata nel 1828 su impulso di Luigi Cherubini e François-Antoine Habeneck, ha tenuto il debutto inaugurale nel 1967 sotto la direzione di Charles Munch, succeduto da Herbert von Karajan, Sir Georg Solti, Daniel Barenboim, Semyon Bychkov, Christoph von Dohnányi, Christoph Eschenbach, Paavo Järvi e Daniel Harding. La strategia preposta pone le attività nella linea diretta della discendenza della tradizione musicale nazionale compiendo un ruolo fondamentale al servizio sia dei repertori appartenenti dal periodo romantico in avanti così come della creazione contemporanea attraverso l’accoglienza di diversi musicisti in residenza, quindi le prime di numerose opere e la presentazione di cicli dedicati alle figure tutelari del secolo scorso. E proprio per il carattere peculiare che ha connotato l’esibizione a capo della compagine parigina, venendo all’appuntamento ferrarese del 28 aprile 2022, ove la densità sonora espressa ha trovato una risposta acustica efficace da parte di una sala per l’occasione totalmente gremita, il cui palcoscenico è stato interamente occupato dai componenti dell’orchestra in numero talmente elevato da dovere smontare la camera acustica senza però perdere volume e presenza in alcun modo. Un dato che, oltre alla prerogativa rappresentata da una dimensione tendenzialmente raccolta e non dispersiva, avvalendosi del vantaggio di restituire in maniera immediata la trascinante reattività di una formazione strumentale estremamente coesa, sia dal punto di vista dinamico sia da quello timbrico-strumentale dovuto soprattutto alla compattezza orchestrale data dalla perfetta fusione tra archi e ottoni, contesto sempre difficile da abbinare nel giusto bilanciamento esaustivo. Tipologie emerse fin dalla prima parte dell’attrattiva serale, protagonisti di una scelta che comprende decenni di musica, sospesi tra Ottocento e Novecento inoltrato, aperto dall’esecuzione della Pavane pour une infante défunte di Maurice Ravel (1875-1937) brano dalla struttura molto semplice costruito sul modello di una danza rinascimentale di corte e soggetta a numerose trascrizioni destinate a svariati strumenti; composta nel 1899 nella versione per pianoforte dedicata al salotto di Winnaretta Singer (mecenate statunitense naturalizzata francese) Principessa di Polignac, poi rielaborata per piccola orchestra nel 1910, è segnata da una compostezza di accenti migrati dagli ottoni agli altri fiati fino ad arrivare agli archi seguendo quel caratteristico filo melodico che lega con misura dolce e un poco malinconica una solenne pagina dell’artista originario della città basca di Ciboure. La forma del brano, articolata in cinque brevi sezioni, ne segue il disegno coreografico attraverso un tema che ritorna ogni volta dopo l’inciso, rappresentante la spina dorsale del lavoro, come afferma anche nelle note di sala il musicologo Oreste Bossini. La voce nostalgica e romantica del corno, immerge sin dall’inizio la nobile melodia in una luce vespertina che conferisce al piccolo capolavoro il fascino misterioso di un’ironica elegia dal tono malinconico senza tempo. Una misura che ha trovato nel brano successivo un territorio sinfonico dal carattere decisamente differente, nel quale l’eloquente gestualità di Salonen si è inoltrata con passo risoluto restituendo quella sorta di progressione espressiva incardinata su una cifra virtuosistico-orchestrale con la Suite da concerto tratta dalla pantomima espressionista Un Mandarino meraviglioso basata su un racconto di Melchior Lengyel (o forse più correttamente Un Mandarino miracoloso) di Béla Bartók (1881-1945) straniante ritratto della malavita di una periferia metropolitana composta tra l’ottobre del 1918 e il maggio successivo nel drammatico immediato dopoguerra, concepito in origine in forma di pantomima. La musica aspra e violenta è scaldata da una profonda compassione che solo un autore di spessore artistico e spirituale quale era il pianista ed etnomusicologo ungherese poteva sentire in maniera così sconvolgente e al tempo stesso rigorosa dal punto di vista formale. Bartók, tra gli esponenti dell’Espressionismo e la seconda Scuola di Vienna dalle forme atonali, dissonanze e sperimentalismi, rimane fedele a quell’ossessiva esplorazione del proprio inconscio che aveva rappresentato il carattere peculiare delle più importanti composizioni di quegli anni ove le note ne ripercorrono la vicenda in una sequenza di scene di sconvolgente forza espressiva. Egli sfrutta le risorse della grande orchestra con abilità magistrale, traendo un impressionante repertorio di gesti ed effetti sonori dalle cavità degli strumenti in un efficace accavallarsi di timbri incisi e ritmi pulsanti ossessivamente ripetuti, qui bene espressi dalla dinamica e sonorità sapientemente regolate. L’insieme si chiude nella parossistica scena che costituisce il culmine drammatico della esposizione tramite un valzer quasi immobile che si carica gradualmente di inquieta e stravolta sensualità, fino a travolgere gli animi in una violenta tempesta di suono e bruciante energia ritmica. L’apice della parte conclusiva viene raggiunta attraverso i cinque tempi intrisi di ispirata suggestione, trovando proprio nell’intreccio serrato delle battute finali la restituzione cristallina assieme della coesione dinamico-strumentale della formazione parigina. Un dato poi ribadito in maniera più distesa e dilatata, abitata dalle diverse declinazioni connesse dalle sezioni che compongono la Symphonie fantastique op. 14 (Episodio della vita di un artista) di Hector Berlioz (1803-1869). Una sorta di affresco sinfonico la cui riconosciuta varietà di accenti ha preso forma in una materia sinfonica che l’Orchestre de Paris ha tratteggiato con una misura al tempo stesso sofisticata e pregnante, plasmata dallo stesso Salonen attraverso una lettura caratterizzata da una agogica misurata ma sinuosa e da una densità timbrica policroma ma lucida, sostiene il critico Alessandro Rigolli. Per lo scrittore Stefano Jacini, invece, il direttore “ha proposto una coerente interpretazione lucidissima, asciutta, i passaggi sognanti sempre trattenuti, con precisione assoluta ed effetti sonori di raro ascolto. L'impressione che se n'è ricavata è però di una quasi totale mancanza di irrazionalità, fondamentale alla carica visionaria di Berlioz. Tutto è risultato logico, sistematico, coerente, equilibratissimo, come un raffinato esercizio di stile. L'orchestra ha risposto mirabilmente a questa impostazione di raro ascolto, ma alla fine è rimasta la sensazione di aver visitato una interessante mostra di pittura cubista, della quale si sono apprezzati gli accostamenti delle forme, ma sempre con qualche difficoltà a poter cogliere la figura intera”. Terminata nell’arco di tre mesi all’inizio del 1830, il più importante lavoro sinfonico apparso dopo la Nona Sinfonia di Beethoven, detta fantastica, ossia di fantasia in quanto la partitura è legata a un programma narrativo scritto dallo stesso autore, fu eseguita la prima nella sala del Conservatorio di Parigi il 5 dicembre del medesimo anno riscuotendo un clamoroso successo anche se all’epoca suscitò parallelamente diverse reazioni controverse. Vita e letteratura si mescolano in maniera indissolubile in quest’opera, la forma e il linguaggio in realtà non si discostano dal modello beethoveniano, ove egli riversa in maniera geniale la massa di esperienze e impressioni stratificate nella sua coscienza, conferendo nella partitura una serie di materiali musicali provenienti da lavori precedenti e di suggestioni letterarie disparate creandone il carattere bizzarro, eccessivo, anticonformista e visionario della musica, concentrandosi soprattutto nella sfera sonora esprimendone un’acuta sensibilità emotiva, sempre secondo Bossini.


Ne troviamo risonanze tipiche del teatro d’opera, persino delle chiese parigine dove era ancora viva la tradizione del canto gregoriano, delle parate militari, soprattutto nell’esecuzione del penultimo tempo della Marcia dove le trombe, i rimanenti fiati poi i timpani, appaiono in un unisono trionfale perfetto, in grado di raggiungere spettacolari sontuosità dall’impatto coinvolgente. L’interpretazione offerta da Salonen (non avendo lanciato in aria la bacchetta su un finale fortissimo come sorprendentemente usava fare in passato) è stata indubbiamente caratterizzata da una sorta di luminosa essenzialità, gesto plastico, sicurezza negli attacchi dotati di grande precisione; assecondata con reattiva densità espressiva da l’Orchestre de Paris, la formazione è apparsa compatta ed efficace nonostante il numero elevato dei componenti anche alla luce dei due bis da lui stesso annunciati in un discreto italiano proposti fuori programma e rappresentati da Le jardin féerique tratto da Ma mère l’oye di Ravel e Vorspiel dall’atto III° del Lohengrin di Wagner, pagine che hanno confermato la lucida e trascinante vivacità di lettura del direttore finlandese, salutato assieme alla compagine orchestrale parigina da un bel successo suffragato dai calorosi, ribaditi e convinti applausi del pubblico presente – associandomi di nuovo e in parte alle parole di Rigolli.
Crediti fotografici: Marco Caselli Nirmal per Ferrara Musica Nella miniatura in alto: il direttore Esa-Pekka Salonen Sotto: Esa-Pekka Salonen e l'Orchestre de Paris nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara
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Otello l'incoerenza è di scena
intervento di Simone Tomei FREE
PARMA - Esiste un patto segreto, antico e nobilissimo, tra il palcoscenico e la platea. È un atto di fede: lo spettatore si affida alla visione degli artisti, promettendo in cambio sospensione dell'incredulità e apertura del cuore. Aprire il sipario sull' Otello al Teatro Regio di Parma, nel cuore del Festival Verdi 2025, avrebbe dovuto significare rinnovare questo patto, immergendosi nel gorgo della più compiuta tragedia shakespeariana in musica. E, in effetti, la partitura di Verdi ha mantenuto fede al suo compito: un fiume in piena, potente e inesorabile, che dal golfo mistico ha continuato a scorrere, travolgente e commovente. Il problema, ahimè, è sorto quando ho alzato gli occhi perché ciò che si vedeva apparteneva a un altro pianeta drammaturgico, a un universo visivo che con il fiume verdiano dialogava poco o punto. Le note di regia di Federico Tiezzi, un denso manifesto intriso di Freud, Welles, Dostoevskij e Pasolini, promettevano una discesa negli inferi della psiche.
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Giovanni claustrofobico
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - C’è qualcosa di emblematico nel vedere il Don Giovanni di W.A. Mozart intrappolato in un labirinto di pareti rotanti; forse è il destino stesso di certe regie nate come provocazione e finite per diventare autocitazione. Al Teatro Carlo Felice di Genova, l’allestimento firmato da Damiano Michieletto (produzione della Fenice di Venezia datata
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Classica
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Gibboni e Mariotti bella accoppiata
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Brahms presentato (le sue Sinfonie), Brahms eseguito (la Sinfonia n.4): così si è aperta lunedì 6 ottobre la stagione 2025/2026 di Ferrara Musica nel Teatro Comunale "Claudio Abbado", dopo l'anteprima del 14 settembre scorso dell'Ensemble Nova Ars Cantandi presso la Pinacoteca Nazionale di Palazzo Diamanti. Per approfondire la
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara in Jazz primo week-end
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il 3 ottobre scorso il Jazz Club Ferrara ha dato avvio alla prima parte dei concerti della nuova stagione "Ferrara in Jazz" che si svolgerà ogni fine settimana (il venerdì, il sabato e la domenica) fino al 21 dicembre 2025. L'appuntamento d'apertura, nel Torrione San Giovanni, ha visto in pedana il sassofonista Piero Bittolo Bon con Alessandro
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Eventi
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Partenza con le canzoni di Guccini
servizio di Francesco Franchella FREE
FERRARA - Alla volta dei primi freddi (o freschi) settembrini, il mondo si divide: chi si dà già ai pranzi autunnali vestendosi come se fosse il 1° di gennaio; chi ogni weekend, nostalgico del caldo, chiede al coniuge di fare “l’ultima” gita al mare; chi guarda in continuazione le mail, per sapere quando inizieranno le prime serate della stagione
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Personaggi
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Porto in scena le parole che non scrisse
servizio di Ludovica Zambelli FREE
FERRARA - Al Teatro Abbado andrà in scena lo spettacolo Concerto a due per Puccini, con Alessio Boni e Alessandro Quarta, regia di Boni stesso e Francesco Niccolini ("prima" lunedì 29 settembre, replica sabato 30 settembre 2025 ore 20,30); è uno spettacolo con parole e musica, che si incontrano per restituire la complessità di un compositore che
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Echi dal Territorio
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Ferrara in Jazz si parte!
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - È giunta alla 27.esima edizione la stagione del Jazz Club Ferrara, presso il Torrione San Giovanni di via Rampari di Belfiore incrocio di via Porta Mare: a partire da venerdì 3 ottobre 2025, proprio il Torrione riapre le porte di Ferrara in Jazz con il programma della prima parte di stagione (ottobre-dicembre 2025), dove sono in calendario
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Classica
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Saccon-Genot e fanno tre
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e presieduto da Gianluca La Villa ha organizzato un concerto cameristico a Palazzo Roverella, sede del Circolo Negozianti di Ferrara, in memoria del prof. Luigi Costato: protagonisti del concerto sono stati due musicisti già noti e molto apprezzati nella città estense, il violinista Christian Joseph
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Ballo and Bello
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Ecco le Stanze della Danza
FREE
ROVIGO - Per due giorni, sabato 27 e domenica 28 settembre 2025, Rovigo diventa una finestra sul panorama della danza contemporanea. È stato presentato il 19 settembre scorso allo spazio Fs del Censer, in conferenza stampa, la prima edizione del festival Le stanze della Danza, un itinerario di performance che si inaugurerà alle ore 17,00 di
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Opera dal Centro-Nord
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Una perla i Pescatori di perle
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - La perfezione, si sa, non è di questo mondo. Eppure l’arte, nei suoi momenti più ispirati, ci consente di sfiorarne il mistero, in quella rara alchimia che fa dialogare la forza arcana della musica, la purezza del canto e la poesia della scena. È questa, precisamente, la sensazione che ho provato uscendo dal Teatro del Maggio Musicale
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Pagina Aperta
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Un luogo dove il cuore rimane giovane
redatto da Athos Tromboni FREE
ROVIGO - La platea del Teatro Sociale per la prima volta si è trasferita in piazza Giuseppe Garibaldi: l’evento dal titolo Sotto il cielo di Rovigo – Cult dove il cuore rimane giovane, a cura della regista Anna Cuocolo, ha voluto essere un incontro speciale della autorità locali e del management del teatro con il pubblico, per celebrare insieme a tutta la città,
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Echi dal Territorio
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Lucca nuova stagione d'Opera
redatto da Simone Tomei FREE
LUCCA - È stata presentata il 17 settembre 2025, nel Ridotto del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini", la Stagione lirica 2025-2026 della quale vi portiamo a conoscenza attraverso il comunicato stampa dell’ente lucchese. La Stagione Lirica del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" si presenta, per il 2025-2026, come un’autentica celebrazione del
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Vocale
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Concerto degli allievi di Magiera
FREE
FERRARA - La presentazione della Stagione di Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" - avvenuta nella mattinata di martedì 16 settembre - ha avuto il suo epilogo alle ore 20,00 con un concerto lirico nel Ridotto del teatro, dove si sono esibiti i giovani allievi del corso di perfezionamento tenuto dal maestro Leone Magiera
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Eventi
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Ferrara nuova stagione d'Opera e Danza
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Un "Concerto a due per Puccini" e dodici spettacoli di opera, danza, musical, sono la dote della Stagione d'Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" che si aprirà il prossimo 29 settembre per concludersi il 24 maggio del prossimo anno.
La conferenza-stampa
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Opera dal Centro-Nord
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L'amico Fritz fra sostenitori e detrattori
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Dopo l’esplosione dirompente del successo di Cavalleria rusticana (1890), Pietro Mascagni si trovò davanti a una sfida tutt’altro che semplice: dimostrare di non essere l’autore “di un’opera sola”, consacrato dalla fortuna di un libretto tratto da Verga. Ed è in questo clima che nacque L’amico Fritz, andato in scena per la prima volta al
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Personaggi
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Cantami o Diva gli intrighi...
intervista a cura di Athos Tromboni FREE
Massimo Crispi è un tenore particolare, ribelle per molte cose e dal repertorio quanto mai vario. Vive una parte dell'anno a Palermo e l'altra parte dell'anno a Firenze. Vario - si diceva - il suo repertorio, ma varia è anche la sua maniera di essere artista. Da sempre ha infatti coltivato la scrittura, in ogni campo, e, oggi, non frequentando più
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Echi dal Territorio
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Frescobaldi Day a Palazzo Schifanoia
FREE
FERRARA - Marina De Liso, mezzosoprano e docente di musica antica nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nonché coordinatrice del "Concentus Musicus Fe' Antica" ha presentato ieri nella bella e confortevole sala pubblica di Palazzo Schifanoia il primo concerto della stagione 2025/26 di Ferrara Musica: quest'anno l'associazione concertistica
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Vocale
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Dalla romanza alla canzone napoletana
servizio di Simone Tomei FREE
PONTE A MORIANO (LU) - La serata del 12 settembre 2025 al Teatro Idelfonso Nieri di Ponte a Moriano si è chiusa l’edizione di "Un Teatro Sempre Aperto", confermando ancora una volta la qualità e la coerenza di una rassegna che, pur in assenza della storica sala cittadina del Teatro del Giglio, ha saputo mantenere viva la propria presenza sul
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Opera dall Estero
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Una Traviata trasposta nel Novecento
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÀ (Colombia) - 24 agosto 2025, Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo. In occasione della quindicesima stagione del Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo, attualmente il palcoscenico più importante della Colombia, si è tenuta una nuova rappresentazione di La traviata. L’opera,
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Opera dal Centro-Nord
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Ode a Leopardi e Medium prova generale
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
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Eventi
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ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni FREE
PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026.
I numeri che contano
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut fra le sculture blu
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
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Classica
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SummerFest grande musica da camera
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
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Vocale
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Giovane Scuola al Mascagni Festival
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
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Opera dal Centro-Nord
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Sepe una delicata Butterfly
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui . La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
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Eventi
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Turandot e le altre
redatto da Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente
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Opera dal Centro-Nord
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Alina Tkachuk la rivelazione
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - La rappresentazione di Turandot al Gran Teatro Giacomo Puccini, nell’ambito del 71° Festival Puccini, propone una lettura scenica affidata alla regia di Alfonso Signorini, la cui impronta visiva rimanda all’articolo della prima rappresentazione che potete trovare qui. L’allestimento conferma la forza visiva e simbolica dell’opera, ma
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Opera dal Nord-Est
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Rigoletto, Nabucco e Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
VERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
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Opera dal Centro-Nord
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Butterfly e la simbologia degli alberi
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Madama Butterfly di Giacomo Puccini è il quarto titolo a susseguirsi sul palcoscenico del Festival Puccini di quest’anno. Per la sua 71ª edizione, la rassegna ha affidato la regia a Manu Lalli, che propone una lettura capace di andare oltre la mera rappresentazione scenica, trasformando il linguaggio visivo e simbolico in un elemento
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Opera dal Centro-Nord
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La bohème disegnata da Scola
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara Film Orchestra e la bacchetta di Ambra
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
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Opera dal Centro-Nord
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Buratto bel debutto in Tosca
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Nel terzo fine settimana del 71° Festival Puccini di Torre del Lago, la seconda recita di Tosca ha riproposto uno degli allestimenti più attesi di questa edizione. La produzione, firmata da Alfonso Signorini in veste di regista e costumista, si è presentata con una veste visiva marcatamente simbolica, ricca di richiami
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco Carmen La traviata
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Anna Netrebko, Anita Rachvelishvili e Rosa Feola, ovvero Abigaille, Carmen e Violetta Valéry. Sono loro le tre grazie musicali che, dal 17 al 19 luglio 2025, hanno acceso l’Arena, rendendo ciascuna rappresentazione meritevole di grande interesse in virtù della propria peculiarità. Per il soprano russo si trattava del debutto italiano come figlia
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Jazz Pop Rock Etno
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Verdi e il jazz un dialogo
servizio di Simone Tomei FREE
FABBIANO, Borgonovo Val Tidone (PC) - Nella serata di sabato 26 luglio 2025, un angolo a me ancora misconosciuto della Val Tidone, la suggestiva piazzetta di Fabbiano, frazione di Borgonovo Val Tidone, si è trasformato in un crocevia di sublime audacia musicale. Il Valtidone Festival, giunto alla sua 27ª edizione e promosso dalla
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Bohème che ti aspetti
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Un po' meno pubblico per La bohème rispetto alla Tosca della sera precedente, nel Gran Teatro all'aperto sul Lago di Massaciuccoli. Comunque una buona presenza (diciamo a spanne, oltre 2 mila spettatori?) per un ritorno, quello della regia "cinematografica" di Ettore Scola del 2014 ripresa da
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Opera dal Centro-Nord
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Un magico Elisir
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti è un capolavoro senza tempo che, a quasi due secoli dalla sua prima rappresentazione, continua a incantare e commuovere. Definito "melodramma giocoso", fonde mirabilmente la profondità patetica con l'arguzia dell'opera buffa italiana, creando una "commedia agrodolce" capace di strappare
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Echi dal Territorio
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79 anni di emozioni
redatto da Athos Tromboni FREE
SPOLETO (PG) - Partirà il 7 agosto 2025 per concludersi il 24 settembre la nuova Stagione lirica del Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" giunta al lodevole traguardo della 79.ma edizione. Gli spettacoli, oltre che nella città spoletina, andranno in scena anche nei principali teatri dell'Umbria: «79 anni di emozioni, una stagione da vivere!» è lo slogan
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