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Archivio giornale www.gliamicidellamusica.net
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Presentato da Anna Quarzi, Massimo Masotti e Riccardo Modestino a Palazzo Roverella |
Stupendo libro fotografico di Magri |
servizio di Edoardo Farina |
| Pubblicato il 16 Maggio 2023 |
Carlo Magri Ferrara. L'infinito istante. Tempo e memoria nelle immagini Case editrice La Carmelina Ferrara, l'infinito istante. Tempo e memoria nelle immagini, scritto da Carlo Magri per i tipi della casa editrice La Carmelina non vuole porsi come un ennesimo libro sulla storia di Ferrara, pubblicati ormai a decine ove tra i più noti ricordiamo Saluti da Ferrara e Il volto di Ferrara nella cerchia antica, editi tra gli anni '60 e '80 del secolo scorso, dove le rarissime cartoline d'epoca quasi tutte in bianco e nero, ci riportavano con un pizzico di nostalgia e curiosità in quella città dove spesso a stento riuscivamo a riconoscerne gli angoli delle strade, palazzi e case oggi sostituite con nuove costruzioni. Alla base di questi volumi spesso considerati oramai desueti, c'era la cartolina illustrata, che oggi appartiene al passato. Si mandava quando si era in vacanza ad amici e parenti per ottenere due risultati: dirgli che in una condizione di riposo e divertimento erano comunque nei nostri pensieri e a nostra volta per farsi ricordare da loro. Il solo fatto di essersi appuntati l'indirizzo del destinatario era già considerato un gesto di grande attenzione. La scelta dell'immagine avveniva scorrendo lentamente rastrelliere poste fuori dalle tabaccherie, soppesandole una ad una, cercando di evitare quelle troppo stereotipate nel tentativo, non sempre riuscito, di far passare un briciolo di personalità anche in una piccola foto. Poi c'era il testo. Lo spazio ristretto richiedeva una sintesi salvifica: eri autorizzato a scrivere poco, anche la classica frase "saluti e baci" senza essere considerato pigro. Ma potevi pure sforzarti di più e sfidare le dimensioni ridotte del retro per stipare un pensiero più articolato, magari chiosato da una corolla di firme di amici con i quali eri in ferie.

Perché una firma su una cartolina non si negava mai. Ma l'aspetto più intrigante della cartolina era il suo essere "pubblica". Rivolta al destinatario era potenzialmente letta da tutti, dal portalettere ai familiari dell'amico. E questo finiva sempre per condizionare l'estensore del testo. Dovevi almeno sforzarti di scrivere in modo leggibile. Il francobollo. Era vera gratitudine quella che nutrivi verso il tabaccaio che non ti rifilava il triste francobollo basico con l'Italia turrita, ma ti forniva un piccolo gioiello filatelico con un monumento celebre o un'opera d'arte. Tutto era funzionale a confezionare una cartolina che si distinguesse dalle altre. La cartolina, infine, conteneva un ultimo, sotterraneo, messaggio: comportava un piccolo investimento. Il costo dell'oggetto (che cambiava in base alla qualità del manufatto) e l'affrancatura. Non ti eri ricordato solo della vecchia zia o dell'amico. Avevi speso qualche soldo per rappresentargli il tuo affetto. Il cellulare prima e internet dopo hanno rottamato la cartolina. Ma, come spesso accade, a volte ritornano. Se quest'estate volete mandare un saluto più forte a un parente o a un amico, speditegli una cartolina. Nel brusio di sottofondo di centinaia di sms, post, chat lo avrete fatto sentire speciale e avrete conquistato una posizione d'onore nella sua anima. Questa era la cartolina... ma il volume in questione non trae immagini propriamente da cartoline illustrate, anche se ne è stata doverosa una presentazione, bensì da una realtà molto meno paesaggistica, ovvero quella ricavata dalle foto della città estense durante e post l'ultimo conflitto bellico che ha visto distrutto come ben sappiamo centinaia di edifici, sia monumentali che civili abitazioni. Presentato il 15 dicembre 2022 presso il Circolo Negozianti a palazzo Roverella, con le prefazioni della Prof.ssa Anna Quarzi, del Dr. Massimo Masotti e del Dr. Riccardo Modestino, presidente dell'Associazione De Humanitate Sanctae Annae OdV che ne ha dato il patrocinio con l'Istituto di Storia Contemporanea e riproposto nuovamente il 25 febbraio scorso presso la sede dell'Orchestra a plettro "Gino Neri" - nell'ambito delle iniziative legate alle attività della biblioteca recentemente istituita - a cura degli stessi autori presenti in sala attraverso il supporto di Massimo Grasso e Ester Brina nel compito di moderatrice, si pone come un libro di nuovissima e originale concezione in cui la fotografia dell'autore coglie le forme dello spazio urbano di Ferrara tra palazzi e piazze così com'erano oltre cinquant'anni fa e come sono oggi. Le sequenze consentono di cogliere nell'istante un'immagine unitaria, la memoria di ieri e di oggi estese anche a numerosi paesi della provincia. Volti nel tempo di Ferrara in un'opera articolata in due sezioni a sé stanti, Carlo Magri, storico e amatore dell'arte cinematografica, avvia una originale scelta di vedute della città sublime, mirabili spiragli di senso sul bordo della vita. Confessando subito di aver iniziato ad amare le arti figurative - tra cui quella fotografica - da quando per la prima volta vide "nella pietra qualcosa di simile alle parole" e riconobbe la possibilità a un'immagine di "celarsi nel marmo e riscaldarlo come fosse carne".
 
Fu allora che s'innamorò della fotografia, per via della forza visiva che alcune immagini proiettano oltre sé stesse e il proprio tempo. "Avessi mai pensato, nella mia mente astratta che la bellezza si poteva calare in una pietra, o fissarsi in un velo di colore; avessi potuto credere che si era costituito un mondo parallelo popolato di simulacri più vivi e animati degli uomini. Per me la bellezza stava soltanto nella parola".


L'opera, senza nulla togliere all'omonima della regista Sonia Giardina autrice del documentario dedicato a Giuseppe Leone in omaggio al grande fotografo ragusano, alla sua arte e alla sua capacità di restituire, con scatti iconici i mille volti della Sicilia e delle sue genti così come il saggio del fotografo Geoff Dier, dal medesimo titolo, o Sergio Zavoli il cui argomento è invece la poesia, ne trae un racconto intenso ma anche distaccato. Le immagini, ricostruite con perizia millimetrica, come fossero dei capitoli concettuali, scandiscono quasi con ritmo musicale la concezione della fotografia, intesa come arte che non deve cercare necessariamente il bello ove il motore vero della stessa risiede infatti nel desiderio di vedere e di capire. I fotografi hanno sempre preso dalla realtà ciò di cui avevano bisogno, ma devono anche restituire qualche cosa che il visivo in quanto tale non ha, essendo un difficile dare-avere, ma senza questo scambio di doni - sembra dire Carlo Magri - non si andrebbe da nessuna parte. Grazie alla tecnica adottata per riscostruire edifici, luoghi eccetera, noi possiamo tornare a guardare quei capolavori con gli occhi del passato, alla luce di quella del presente. Egli conduce il suo studio con l'acume critico, la spigliatezza discorsiva e la straordinaria apertura concettuale che lo caratterizzano, con sicurezza e dovizia di conoscenze, creando nel lettore l'ansia di conoscere ciò che viene dopo, divertendo, incuriosendo, senza mai stancare. E se, da una parte, sembra ricordare ai lettori che solcano "in piccioletta barca" un vasto mare di conoscenze, dall'altra offre loro la possibilità di seguirlo tranquillamente nel suo "filosofare" pacato, ma denso di passione, nelle sue idee sull'arte fotografica, prima fra tutte quella secondo cui essa "possa consentire ciò che la morte non vuole". Il lettore si convince che l'immagine è dotata di parola, deve essere vista e toccata, partecipa composto al convito dello stupore, del piacere, delle emozioni, degli aneddoti, condivide con fervore la forte e inequivocabile denuncia contro la confusione che regna nel presente. Riecheggia, nella ricerca di Magri, l'affermazione dello scrittore, drammaturgo e pittore svizzero Friedrich Dürrenmatt quando scriveva: "Gli uomini dicono solo con approssimazione la verità, come se nella verità non fossero importanti soprattutto i particolari" Forse perché gli uomini stessi sono soltanto un'approssimazione". Così Magri coinvolge il lettore dando vita a un mondo tenuto in ibernazione, fatto osservare da lontano, ora oggetto d'indifferenza, ora circonfuso di timore sacro, dalle mille sfaccettature, a volte contraddittorie; stimola a riflettere sull'opera d'arte, a oltrepassare il "velame" dell'apparenza, a non far correre la parola più veloce del pensiero, perché, altrimenti, si rimarrebbe offuscati, disorientati, come quando, dopo essere stati a lungo al buio, si è investiti da una meridiana luce.




"Non andate a cercare l'anima nelle velate, prevedibili, notturne apparizioni della pittura simbolista; non siate contenti delle sue spoglie, delle sue esterne facce. L'anima non ha volto e non è neppure indicibile: essa si rivela quando comunica un'emozione, quando convoca la sua compagnia che è in noi. Tutte le forme più alte dell'arte hanno cercato di riconoscere in un viso, in un moto del corpo, in uno sguardo levato al cielo, la sua chiara impronta e soltanto in questo sforzo di trasumanazione hanno raggiunto il loro fine". L'impegno risiede infatti nel mettere al centro il soggetto e ricostruirvi attorno la figurazione architettonica. Con l'autore essa diviene pensiero, si anima, tira fuori un che di poetico e, come riteneva Godard, esprime il suo messaggio, essendo una conversazione quella che si instaura tra noi e l'immagine. "Le opere d'arte - tra cui quelle fotografiche - aprono lunghissimi e mai conclusi dialoghi del protagonista con la sua forma conquistata, ma anche di un testimone, di un sopravvissuto che, attraverso l'artista, attribuisce i suoi sentimenti, le sue passioni, i suoi ricordi e la memoria viva di ciò che è stato, del proprio mito, a un simulacro di pietra o di legno che continua a parlare". In conclusione egli ne intende ciò come immagine-percezione, immagine-affezione, immagine-pulsione, immagine-azione, alla stessa maniera ove il filosofo francese Gilles Deleuze, scrive nell'immagine-tempo: "E' quella che muove sé stessa in sé stessa. In questo senso non è dunque né figurativa, né astratta, come fossero immagini cinematografiche". Si dirà che questo vale per tutte le raffigurazioni artistiche; ma in questi racconti di vita, passata e presente, Magri racconta, attraverso ciò che ci propone, lo stupore e la meraviglia, così come l'angoscia e la paura, ma anche la felicità rivissuta attraverso la memoria e il tempo delle diverse età di vita di ciascuno di noi. Un sentire che diviene cioè conoscenza profonda del mondo, un inno alla gioia nelle segrete stanze della nostra esistenze. Il volume, stampato in copie numerate e firmate dall'autore di formato rettangolare con circa novanta foto a colori e altrettante pagine con brevi testi che le accompagnano, offre diverse vedute della città ricostruite a computer in maniera assolutamente originale, ove dalla prima in bianco e nero scattata dopo i tragici bombardamenti, ma anche tanti fotogrammi del cinema ferrarese inseriti nei luoghi in cui essi vennero ambientati, (tra i più noti La lunga notte del '43 del 1960 diretto da Florestano Vancini, soggetto liberamente tratto da uno dei racconti dalle Cinque storie ferraresi, libro con il quale Giorgio Bassani vinse il Premio Strega nel 1956, Il giardino dei Finzi Contini, film drammatico del 1970 per la regia di Vittorio De Sica tratto dall'omonimo romanzo ancora di Bassani, poi Ossessione del 1943, opera di Luchino Visconti ispirata a Il postino suona sempre due volte di James M. Cain), viene accostata e sovrapposta la parte mancante a colori in quella dei giorni nostri ad avvenuta ricostruzione. Il risultato è un suggestivo effetto se vogliamo anche di stupore e incredulità non trattandosi delle solite foto della città ma utilizzando un procedimento detto di fusione di cartelle tipico di particolari procedure scientifiche. Come tale, ogni pagina obbliga il lettore a fermarsi e a guardarla con attenzione per i tempi che essa racconta tramite i diversi momenti della ripresa, incastrati nella stessa. E così possiamo rivedere determinate vie del centro storico, il castello Estense, il ponte di San Giorgio, allora rasi al suolo, mentre manca purtroppo qualche foto del Teatro Comunale oggi a nome di Claudio Abbado, a suo tempo gravemente danneggiato e riaperto solo nel 1964 dopo ventennale chiusura e il sapiente restauro per opera dell'ingegnere ferrarese Carlo Savonuzzi a cui oggi ne è intitolato un viale sito nella limitrofa frazione di Pontelagoscuro. "Una fotografia contiene in sé un solo tempo, il tempo della ripresa, dello scatto. Subito dopo l'istante della foto, il tempo è già passato. Sono andato quindi alla ricerca di un tempo trascorso della città di Ferrara, dalla guerra al cinema, creando nuove immagini in grado di dialogare con il presente.




Guardando e scavando in profondità ogni foto, scopriamo altre realtà come stratificazione del tempo. Bisogna solo riuscire a farlo e guardare con altri occhi dietro la nebbia, oltre i muri, dentro il buio della notte, oltre il tempo. Una fotografia contiene in sé un solo tempo, il tempo della ripresa, dello scatto. Subito dopo l'istante della foto, il tempo è già passato. Sono andato quindi alla ricerca di un tempo trascorso della città di Ferrara, dalla guerra al cinema, creando nuove immagini in grado di dialogare con il presente. Nelle foto ho cercato di recuperare al presente nel tempo passato, a volte tragico, a volte meno come nelle ricostruzioni filmiche. Nell'arco temporale che sottende le fotografie fuse insieme, ho cercato la quarta dimensione, cioè il tempo che le divide ma che anche le collega. Le immagini sono stare scelte privilegiando soprattutto luoghi esterni perché più facilmente visibili e riconoscibili da tutti, mantenendo uno sviluppo visivo orizzontale, perché la nostra visione naturale si sviluppa in orizzontale. Spero, proponendo queste nuove immagini come elaborazioni di più fotografie, che esse siano intese come 'immagini efficaci' capaci di andare oltre lo sguardo superficiale, siano cioè in grado di comunicare un fatto, un'emozione e che abbiano la forza di arrivare al cuore di chi le guarda" - afferma infine Magri.
«... L'anima vagabonda illumina questo mondo. Non c'è bellezza senza verità e rivelazione. Essa brilla e non si lascia toccare ...» (Rogier Nemier, Amour et noant, 1951)
Fotografie del servizio gentilmente concesse dall'autore Nella miniatura in alto: Carlo Magri, l'autore del libro Al centro: la copertina del volume Sotto in sequenza: le suggestive immagini create da Magri
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Parliamone
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Otello l'incoerenza è di scena
intervento di Simone Tomei FREE
PARMA - Esiste un patto segreto, antico e nobilissimo, tra il palcoscenico e la platea. È un atto di fede: lo spettatore si affida alla visione degli artisti, promettendo in cambio sospensione dell'incredulità e apertura del cuore. Aprire il sipario sull' Otello al Teatro Regio di Parma, nel cuore del Festival Verdi 2025, avrebbe dovuto significare rinnovare questo patto, immergendosi nel gorgo della più compiuta tragedia shakespeariana in musica. E, in effetti, la partitura di Verdi ha mantenuto fede al suo compito: un fiume in piena, potente e inesorabile, che dal golfo mistico ha continuato a scorrere, travolgente e commovente. Il problema, ahimè, è sorto quando ho alzato gli occhi perché ciò che si vedeva apparteneva a un altro pianeta drammaturgico, a un universo visivo che con il fiume verdiano dialogava poco o punto. Le note di regia di Federico Tiezzi, un denso manifesto intriso di Freud, Welles, Dostoevskij e Pasolini, promettevano una discesa negli inferi della psiche.
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Classica
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Lü Jia perfetta intesa con Pagano
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - La sera del 30 ottobre 2025 il Teatro Carlo Felice ha inaugurato la Stagione Sinfonica 2025/26 con un concerto interamente dedicato alla musica francese fra Ottocento e primo Novecento, affidato alla direzione di Lü Jia e alla partecipazione del giovane violoncellista Ettore Pagano, accompagnato dall’Orchestra della Fondazione.
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Classica
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Taverna per Prokofiev
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il corpus dei cinque concerti per pianoforte e orchestra e delle nove sonate per pianoforte, oltre a vari pezzi minori, testimonia l'impegno di Sergej Prokofiev per i tasti bianconeri. Tutti i più grandi pianisti si sono cimentati (e continuano a cimentarsi) nei concerti per pianoforte di Prokofiev, con assoluta predominanza - almeno
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Ballo and Bello
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Centenario di Dietrich Fischer-Dieskau
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - In occasione del centenario della nascita di Dietrich Fischer-Dieskau, prestigioso baritono e raffinato interprete della grande tradizione Liederistica e operistica internazionale, Rovigo ha dedicato una masterclass presso il conservatorio cittadino e una giornata speciale al suo lascito musicale e intellettuale, con eventi di altissimo profilo
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Eventi
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Donizetti Opera apre il sipario
redatto da Athos Tromboni FREE
BERGAMO - Quella che qui presentiamo è la prima edizione del Donizetti Opera 2025 firmata dal direttore d'orchestra Riccardo Frizza, nella doppia veste di direttore artistico e musicale. È un festival da tempo riconosciuto a livello internazionale come irrinunciabille appuntamento annuale dedicato al celebre compositore bergamasco Gaetano
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Opera dal Centro-Nord
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Macbeth ancestrale e misterico
servizio di Angela Bosetto FREE
BUSSETO (PR) – «Penso che l’attrazione di Verdi per Shakespeare fosse legata più alla sua convinzione di poter trasformare in musica la grande letteratura che non ad affinità personali. Sicuramente aveva un istinto formidabile per l’Arte con la a maiuscola. Ma se oggi, come allora, nessuno sa nulla della vita di Shakespeare, è innegabile che Verdi
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Eventi
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Bologna va 'Verso Itaca'
redatto da Athos Tromboni FREE
ROMA - La stagione di Opera, Danza e Concerti 2006 firmata dalla nuova sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, Elisabetta Riva e dal direttore artistico Pierangelo Conte si chiama “Verso Itaca”: è un appellativo che racconta metaforicamente l’ultima tappa del viaggio della fondazione lirico-sinfonica felsinea verso il rientro
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Opera dal Nord-Ovest
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Francesca da Rimini tra forza e fragilità
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - C’è un destino che sembra non conoscere oblio: quello di Francesca da Rimini, eroina sospesa tra colpa e innocenza, tra desiderio e condanna, che continua a esercitare il suo fascino attraverso i secoli e i linguaggi. Quando il sipario del Teatro Regio di Torino si alza sull’opera di Riccardo Zandonai, aprendo la stagione lirica 2025/2026, non
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Opera dal Nord-Est
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Così fan tutte di successo
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Zeus e le sue metamorfosi alla caccia delle femmine: così lo scenografo e costumista Milo Manara (al suo debutto sulle scene dell'opera) ha illustrato Così fa tutte di Wolfgang Amadeus Mozart per l'inaugurazione della 210.ma stagione lirica del Teatro Sociale di Rovigo, venerdì 17 ottobre 2025. L'allestimento si è rivelato giocoso,
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Dischi in Redazione
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Disco che celebra un grande Autore
recensione di Simone Tomei FREE
Ennio Porrino I Canti dell'esilio (Songs of Exile) Angela Nisi soprano - Enrica Ruggiero pianoforte Brilliant Classics 2025 Il compositore sardo Ennio Porrino (1910-1959) appare oggi come un autore al tempo stesso elegante e complesso, il cui percorso creativo è segnato dalla tensione fra la ricerca delle radici identitarie
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Giovanni claustrofobico
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - C’è qualcosa di emblematico nel vedere il Don Giovanni di W.A. Mozart intrappolato in un labirinto di pareti rotanti; forse è il destino stesso di certe regie nate come provocazione e finite per diventare autocitazione. Al Teatro Carlo Felice di Genova, l’allestimento firmato da Damiano Michieletto (produzione della Fenice di Venezia datata
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Classica
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Gibboni e Mariotti bella accoppiata
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Brahms presentato (le sue Sinfonie), Brahms eseguito (la Sinfonia n.4): così si è aperta lunedì 6 ottobre la stagione 2025/2026 di Ferrara Musica nel Teatro Comunale "Claudio Abbado", dopo l'anteprima del 14 settembre scorso dell'Ensemble Nova Ars Cantandi presso la Pinacoteca Nazionale di Palazzo Diamanti. Per approfondire la
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara in Jazz primo week-end
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il 3 ottobre scorso il Jazz Club Ferrara ha dato avvio alla prima parte dei concerti della nuova stagione "Ferrara in Jazz" che si svolgerà ogni fine settimana (il venerdì, il sabato e la domenica) fino al 21 dicembre 2025. L'appuntamento d'apertura, nel Torrione San Giovanni, ha visto in pedana il sassofonista Piero Bittolo Bon con Alessandro
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Eventi
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Partenza con le canzoni di Guccini
servizio di Francesco Franchella FREE
FERRARA - Alla volta dei primi freddi (o freschi) settembrini, il mondo si divide: chi si dà già ai pranzi autunnali vestendosi come se fosse il 1° di gennaio; chi ogni weekend, nostalgico del caldo, chiede al coniuge di fare “l’ultima” gita al mare; chi guarda in continuazione le mail, per sapere quando inizieranno le prime serate della stagione
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Personaggi
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Porto in scena le parole che non scrisse
servizio di Ludovica Zambelli FREE
FERRARA - Al Teatro Abbado andrà in scena lo spettacolo Concerto a due per Puccini, con Alessio Boni e Alessandro Quarta, regia di Boni stesso e Francesco Niccolini ("prima" lunedì 29 settembre, replica sabato 30 settembre 2025 ore 20,30); è uno spettacolo con parole e musica, che si incontrano per restituire la complessità di un compositore che
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Echi dal Territorio
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Ferrara in Jazz si parte!
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - È giunta alla 27.esima edizione la stagione del Jazz Club Ferrara, presso il Torrione San Giovanni di via Rampari di Belfiore incrocio di via Porta Mare: a partire da venerdì 3 ottobre 2025, proprio il Torrione riapre le porte di Ferrara in Jazz con il programma della prima parte di stagione (ottobre-dicembre 2025), dove sono in calendario
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Classica
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Saccon-Genot e fanno tre
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e presieduto da Gianluca La Villa ha organizzato un concerto cameristico a Palazzo Roverella, sede del Circolo Negozianti di Ferrara, in memoria del prof. Luigi Costato: protagonisti del concerto sono stati due musicisti già noti e molto apprezzati nella città estense, il violinista Christian Joseph
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Ballo and Bello
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Ecco le Stanze della Danza
FREE
ROVIGO - Per due giorni, sabato 27 e domenica 28 settembre 2025, Rovigo diventa una finestra sul panorama della danza contemporanea. È stato presentato il 19 settembre scorso allo spazio Fs del Censer, in conferenza stampa, la prima edizione del festival Le stanze della Danza, un itinerario di performance che si inaugurerà alle ore 17,00 di
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Opera dal Centro-Nord
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Una perla i Pescatori di perle
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - La perfezione, si sa, non è di questo mondo. Eppure l’arte, nei suoi momenti più ispirati, ci consente di sfiorarne il mistero, in quella rara alchimia che fa dialogare la forza arcana della musica, la purezza del canto e la poesia della scena. È questa, precisamente, la sensazione che ho provato uscendo dal Teatro del Maggio Musicale
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Pagina Aperta
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Un luogo dove il cuore rimane giovane
redatto da Athos Tromboni FREE
ROVIGO - La platea del Teatro Sociale per la prima volta si è trasferita in piazza Giuseppe Garibaldi: l’evento dal titolo Sotto il cielo di Rovigo – Cult dove il cuore rimane giovane, a cura della regista Anna Cuocolo, ha voluto essere un incontro speciale della autorità locali e del management del teatro con il pubblico, per celebrare insieme a tutta la città,
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Echi dal Territorio
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Lucca nuova stagione d'Opera
redatto da Simone Tomei FREE
LUCCA - È stata presentata il 17 settembre 2025, nel Ridotto del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini", la Stagione lirica 2025-2026 della quale vi portiamo a conoscenza attraverso il comunicato stampa dell’ente lucchese. La Stagione Lirica del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" si presenta, per il 2025-2026, come un’autentica celebrazione del
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Vocale
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Concerto degli allievi di Magiera
FREE
FERRARA - La presentazione della Stagione di Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" - avvenuta nella mattinata di martedì 16 settembre - ha avuto il suo epilogo alle ore 20,00 con un concerto lirico nel Ridotto del teatro, dove si sono esibiti i giovani allievi del corso di perfezionamento tenuto dal maestro Leone Magiera
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Eventi
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Ferrara nuova stagione d'Opera e Danza
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Un "Concerto a due per Puccini" e dodici spettacoli di opera, danza, musical, sono la dote della Stagione d'Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" che si aprirà il prossimo 29 settembre per concludersi il 24 maggio del prossimo anno.
La conferenza-stampa
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Opera dal Centro-Nord
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L'amico Fritz fra sostenitori e detrattori
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Dopo l’esplosione dirompente del successo di Cavalleria rusticana (1890), Pietro Mascagni si trovò davanti a una sfida tutt’altro che semplice: dimostrare di non essere l’autore “di un’opera sola”, consacrato dalla fortuna di un libretto tratto da Verga. Ed è in questo clima che nacque L’amico Fritz, andato in scena per la prima volta al
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Personaggi
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Cantami o Diva gli intrighi...
intervista a cura di Athos Tromboni FREE
Massimo Crispi è un tenore particolare, ribelle per molte cose e dal repertorio quanto mai vario. Vive una parte dell'anno a Palermo e l'altra parte dell'anno a Firenze. Vario - si diceva - il suo repertorio, ma varia è anche la sua maniera di essere artista. Da sempre ha infatti coltivato la scrittura, in ogni campo, e, oggi, non frequentando più
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Echi dal Territorio
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Frescobaldi Day a Palazzo Schifanoia
FREE
FERRARA - Marina De Liso, mezzosoprano e docente di musica antica nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nonché coordinatrice del "Concentus Musicus Fe' Antica" ha presentato ieri nella bella e confortevole sala pubblica di Palazzo Schifanoia il primo concerto della stagione 2025/26 di Ferrara Musica: quest'anno l'associazione concertistica
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Vocale
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Dalla romanza alla canzone napoletana
servizio di Simone Tomei FREE
PONTE A MORIANO (LU) - La serata del 12 settembre 2025 al Teatro Idelfonso Nieri di Ponte a Moriano si è chiusa l’edizione di "Un Teatro Sempre Aperto", confermando ancora una volta la qualità e la coerenza di una rassegna che, pur in assenza della storica sala cittadina del Teatro del Giglio, ha saputo mantenere viva la propria presenza sul
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Opera dall Estero
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Una Traviata trasposta nel Novecento
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÀ (Colombia) - 24 agosto 2025, Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo. In occasione della quindicesima stagione del Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo, attualmente il palcoscenico più importante della Colombia, si è tenuta una nuova rappresentazione di La traviata. L’opera,
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Opera dal Centro-Nord
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Ode a Leopardi e Medium prova generale
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
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Eventi
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ROF bilancio 2025 e programma 2026
redatto da Athos Tromboni FREE
PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026.
I numeri che contano
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut fra le sculture blu
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
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Classica
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SummerFest grande musica da camera
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
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Vocale
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Giovane Scuola al Mascagni Festival
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
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Opera dal Centro-Nord
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Sepe una delicata Butterfly
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui . La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
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Eventi
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Turandot e le altre
redatto da Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente
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Opera dal Centro-Nord
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Alina Tkachuk la rivelazione
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - La rappresentazione di Turandot al Gran Teatro Giacomo Puccini, nell’ambito del 71° Festival Puccini, propone una lettura scenica affidata alla regia di Alfonso Signorini, la cui impronta visiva rimanda all’articolo della prima rappresentazione che potete trovare qui. L’allestimento conferma la forza visiva e simbolica dell’opera, ma
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Opera dal Nord-Est
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Rigoletto, Nabucco e Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
VERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
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Opera dal Centro-Nord
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Butterfly e la simbologia degli alberi
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Madama Butterfly di Giacomo Puccini è il quarto titolo a susseguirsi sul palcoscenico del Festival Puccini di quest’anno. Per la sua 71ª edizione, la rassegna ha affidato la regia a Manu Lalli, che propone una lettura capace di andare oltre la mera rappresentazione scenica, trasformando il linguaggio visivo e simbolico in un elemento
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Opera dal Centro-Nord
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La bohème disegnata da Scola
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara Film Orchestra e la bacchetta di Ambra
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
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Opera dal Centro-Nord
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Buratto bel debutto in Tosca
servizio di Simone Tomei FREE
TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Nel terzo fine settimana del 71° Festival Puccini di Torre del Lago, la seconda recita di Tosca ha riproposto uno degli allestimenti più attesi di questa edizione. La produzione, firmata da Alfonso Signorini in veste di regista e costumista, si è presentata con una veste visiva marcatamente simbolica, ricca di richiami
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