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      Il grande Maestro sul podio dell'Orchestra Cherubini solista il violoncellista Tamás Varga | 
     
    
      Ritorno a Ferrara di Riccardo Muti | 
     
    
      servizio di Edoardo Farina | 
     
    
      | Pubblicato il 21 Luglio 2023 | 
     
    
          
      
       
 FERRARA - Un’anteprima simbolica e una straordinaria inaugurazione estiva per la stagione di Ferrara Musica 2023/2024 ove venerdì 21 luglio al Teatro Comunale “Claudio Abbado” è tornato a Ferrara a tre anni dalla sua prima e unica esibizione in città, il grande direttore Riccardo Muti sul podio dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” per un concerto che ha visto anche la partecipazione come solista del violoncellista ungherese Tamás Varga.  Tra i celebri maestri d’Italia e all’estero, nella sua carriera Muti dal 1968 al 1980 è stato direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino e dal 1986 al 2005 del Teatro alla Scala di Milano; ha diretto molte tra le più prestigiose orchestre: dai “Berliner Philharmoniker” alla “New York Philharmonic”, dall’ “Orchestre National de France” alla “Philharmonia” di Londra. La sua vasta produzione discografica spazia dal repertorio sinfonico e operistico classico al Novecento. Nel 2015 ha fondato la “Riccardo Muti Italian Opera Academy”, un'accademia internazionale con sede a Ravenna dove giovani allievi possono perfezionare le proprie conoscenze e tecniche. Dal settembre 2010 al giugno di quest’anno è stato Direttore Musicale della “Chicago Symphony Orchestra” e al termine di questo mandato l’Orchestra lo ha nominato Direttore Musicale Emerito a Vita.                    
  Costituita nel 2004 da Muti con il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi, l’Orchestra Giovanile è affidata all’omonima Fondazione supportata dalle municipalità di Piacenza e Ravenna e da Ravenna Manifestazioni. Selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione rilevante, presieduta dallo stesso maestro, ove l’età minima richiesta non deve essere inferiore ai diciotto e superare i trent’anni, mantenendosi inoltre saldi nel ricambio generazionale dalla durata massima di tre, i musicisti provengono da ogni regione italiana dall’attività molto intensa, alternando concerti e tournée in Europa e nel mondo, mantenendo sempre la residenza estiva al Ravenna Festival.   Atteso appuntamento inevitabilmente dal tutto esaurito, sul palco gli oltre cento giovani prossimi a iniziare si accordano dandosi reciprocamente il LA del primo violino, per giungere da lì a poco improvvisamente a un silenzio irreale, anche da parte della platea che in ansia attende la presenza del direttore per il primo brano la Suite dalla colonna sonora del film Il padrino di Nino Rota (Giovanni Rota Rinaldi, Milano, 1911 – Roma, 1979). Il tempo è lunghissimo, un minuto interminabile, forse due o tre; Muti si attarda a uscire creando addirittura qualche preoccupazione. Eccolo, dal passo flemmatico e imperiale sale sul podio per dare luogo alla direzione con il suo inconfondibile gesto lento ma preciso e rassicurante. Esecuzione maestosa nella grandezza di una assai nota musica da film in cui si sono inseriti per l’occasione anche strumenti più insoliti e popolari dalle chitarre ai mandolini, dalla batteria alla fisarmonica, soprattutto per coloro che ricordano la celebre colonna sonora del 1972 che pur avendo avuto un grande successo non ottenne la candidatura all'Oscar in quanto non si trattava di pagine inedite (Rota aveva utilizzato temi da lui composti anni prima, come il principale Parla più piano, rielaborazione con ritmo più lento della musica per il film Fortunella di Eduardo De Filippo) portandolo all’attenzione del grande pubblico. Vincerà comunque l'ambito riconoscimento due anni più tardi per le musiche originali del film Il Padrino - Parte II, dividendolo con l'altro compositore del film Carmine Coppola, padre del regista Francis Ford Coppola e un guadagno allora di ben sette miliardi di vecchie Lire come ha affermato Adriano Cirillo, ultimo suo allievo del Conservatorio di Bari “Niccolò Piccinni” l’inverno scorso ospite presso la Sala del Ridotto dell’ “Abbado” in occasione di un concerto dedicato al compositore milanese per esecuzione di Marcello Corvino e Carlo Bergamasco, violino e pianoforte. “Muti si è gettato a capofitto nelle melodie voluttuose di tali pagine, ottenendo dall’orchestra suoni pastosi e fraseggi trascinanti di grande seduzione espressiva: qui come altrove, infatti, non s’intimidisce mai nel far risuonare in tutto il loro calore le melodie “strappacuore” di certo repertorio italiano, senza privarle del necessario pathos, ma restando pur sempre un passo indietro dall’eccesso, dalla caduta di gusto; e anche in questo caso le espansioni espressive sono state dosate con perizia estrema, per un piacere d’ascolto totale”, come sostiene anche il critico Marco Beghelli. 
  
Una scelta di repertorio non tanto di stampo profano, semmai “leggero” dedicato a un capolavoro per il grande schermo ove “I critici lo hanno spesso sottovalutato, sotto la sua cantabilità c'è qualcosa di inquietante, un assorto senso esistenziale, una tristezza mediterranea" – sostiene Muti difendendo la maestria compositiva di Rota, autore tra l’altro di quasi tutte le colonne sonore dei film di Fellini, ritenuto, soprattutto in vita, ingiustamente un autore "minore" e oggi secondo solo a Ennio Morricone, a causa unicamente della sua prematura scomparsa avvenuta a soli 68 anni. Volendo accostarne un altro suo brano ne è stato interpretato il Concerto per violoncello n. 2 in Si minore op. 104 scritto nel 1973 e qui magistralmente eseguito dal violoncellista Tamás Varga dall’interpretazione davvero sentita e ispirata; nato a Budapest,  primo violoncello dei Wiener Philharmoniker per oltre venti anni esibendosi come solista con direttori come Christoph Eschenbach, Zubin Mehta, Andris Nelsons, Ádám Fischer, Seiji Ozawa, Giuseppe Sinopoli, Pinchas Steinberg e Michael Tilson Thomas, tiene oggi corsi di perfezionamento a livello mondiale, dall’Australia al Vietnam, dal Giappone agli Stati Uniti. 
  
Fuori programma a chiusura della prima parte, ancora Varga in una pagina sola scritta dal figlio adolescente Konrád, dopo averne spiegata l’intenzione esprimendosi in un inglese un po’ stentato: “Eseguirò un Adagio, ove in questo andamento il mio impegno sarà costituito nel farlo ad agio cioè nel rigore esecutivo che più gli si addice, secondo la giusta etimologia del termine, avendone suscitato a suo tempo una interessante riflessione attraverso un confronto proprio con il Maestro Muti”. La prosecuzione ha rivestito un carattere nettamente impegnativo ed esuberante avente la danza come tema comune, con la Suite n. 2 dal Cappello a tre punte di Manuel De Falla (1876 - 1946) balletto in un atto su libretto di Gregorio Martínez Sierra, tratto dall'omonimo romanzo di Pedro Antonio de Alarcón in due scene. Composto su commissione di Sergej Diaghilev, fu rappresentato per la prima volta al teatro Alhambra di Londra il 22 luglio 1919 con coreografia di Léonide Massine e scenografie di Pablo Picasso. Opera di lunga consuetudine per Muti che ha trascinato la Cherubini in un'esecuzione intensa ed energica, calibrando ogni dettaglio in modo  assolutamente appropriato per dare spazio anche alle singole parti solistiche; presenti le alternanze delle diverse sei percussioni in una partitura ricca di temi che riecheggiano la musica popolare andalusa ma con una orchestrazione raffinata e caratterizzata da una misura cameristica, o quasi. 
  
Esempi di questo patrimonio folklorico rivisitato nel balletto sono il fandango nella trama della prima esposizione e per le folate di Aragona della jota  nella Danza finale. La chiusura della prestigiosa performance è stata affidata al celeberrimo Boléro di Maurice Ravel (1875 - 1937) scritto nel 1928 come musica da balletto divenuto ormai e forse impropriamente un singolo brano da concerto. Sicuramente il bolero più famoso mai composto, nonché la sua opera più popolare, andò in scena all'Opéra National de Paris il 22 novembre dello stesso anno diretto da Walther Straram  con la coreografia di Bronislava Nijinska; Ravel non fu presente alla prima; un contratto impegnativo lo aveva costretto a partire per una tournée in Spagna di ben nove concerti; rientrò a Parigi in tempo per assistere all'ultima rappresentazione. Il balletto pur molto innovativo, ottenne una buona accoglienza, non prevedibile vista l'audacia richiesta nel corretto svolgimento di una musicalità anche insolita e innovativa per lo stile dell’epoca basata su un accompagnamento armonico, spesso proposto in maniera accordale. Moltissimi da allora furono i direttori che vollero cimentarsi con la partitura, non sempre con risultati degni di nota. L'autore diede indicazioni precise sulle modalità di esecuzione del suo lavoro: "Mi auguro vivamente che nei riguardi di quest'opera non ci siano malintesi. Essa rappresenta un esperimento di una direzione particolarissima e limitata... Dopo la prima esecuzione ho fatto preparare un avviso in cui si avvertiva che il brano da me composto durava diciassette minuti." La gestualità di Muti qui è rimasta quasi impassibile, distaccata, concedendo unicamente gli attacchi ai vari solisti in univoca interpretazione che come ben sappiamo ne ripetono la parte tematica decine di volte alternandola ai vari strumenti a fiato, non essendo sfuggite alcune imprecisioni e incertezze sulle tenute dei lunghi suoni soprattutto da parte degli ottoni bassi. Tema ipnotico ed enfatico dal crescendo dinamico ed emozionante giunge a un coinvolgimento totale per via di tutta la ricchissima orchestrazione presente in un grandioso concerto replicatosi la sera prima presso il Pala De André di Ravenna Festival a termine di una delle manifestazioni estive più importanti d’Italia. Dall’acustica imparagonabile rispetto all’”Abbado”, trattandosi sostanzialmente di un palazzetto dello sport anche se perfettamente adibito agli eventi musicali, non sono state riscontrate sostanziali differenze esecutive, fatta la diversa qualità sonora delle due sale preferendo ovviamente la struttura data di tipo architettonico tradizionale di Ferrara. E in entrambi i casi un plauso meritatissimo è andato a Tommaso Scopsi, che ha saputo tenere con ritmo incessante per tutto il tempo necessario una ostinata e precisa scansione sul tamburello, sostegno su cui si basa tutta la stesura, autentico e inequivocabile solista dalla bravura ineccepibile. Non concedendo alcun fuori programma, immancabile e atteso discorso finale di Muti dalla voce quasi sussurrata senza usare microfono e riuscendo a sentirlo appena; accennando a una punta di polemica e ironia facendo spesso anche sorridere con simpatia e umorismo, ha voluto esaltare una volta di più il valore dei suoi giovani orchestrali, ricordando che nel 2024 cadrà il ventennale dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”: un traguardo importantissimo, che non trova però adeguato riscontro in un paese troppo povero di orchestre e sempre più sordo alle opere  del passato accusando le istituzioni che siano o no di qualsiasi colore e posizione politica di non fare mai abbastanza per la cultura, ove tralasciando l’arte costituita dai beni immobili e statici, l’importante è concedere lo spazio artistico e lavorativo alle nuove generazioni, a quei e questi ragazzi che della musica ne stanno facendo una autentica ragione di vita, non devono restare delusi dalle loro difficili scelte...”Sono orgoglioso di essere italiano, anzi napoletano - ha concluso - spesso assistiamo a una sorta di divismo immotivato verso chi porta musica dall’estero mentre la cultura può e deve partire proprio da parte nostra tenendo conto delle grandi potenzialità in nostro possesso non seconde certamente a nessuno…”  «La commissione ti ha dato 10 e lode, non per come hai suonato oggi, ma per come potrai suonare domani»: vede lontano Nino Rota, quando a capo dell’allora liceo musicale di Bari apostrofa il giovane pianista Riccardo Muti. 
  
Dopo quel primo incontro, il legame tra loro non si spezzerà più, tramutandosi in un’amicizia profonda nutrita di stima e reciproca ammirazione. Per questo, Muti ancora una volta interpreta le sue opere: quelle dall’amplissimo catalogo di musica “assoluta”, come il Concerto affidato al talento di Tamas Varga, primo violoncello dei Wiener; e quelle per il cinema – la colonna sonora del film di Francis Ford Coppola è tra le più celebri. Partiture nate per “raccontare”, come pensate per la narrazione coreografica furono gli echi andalusi della suite di De Falla e l’ipnotica, misteriosa malia del capolavoro di Ravel. (da Ravenna Festival 2023) 
Crediti fotografici: Marco Caselli Nirmal per Ferrara Musica Nella miniatura in alto e a destra: il direttore Riccardo Muti Sotto: belle istantanne di Marco Caselli Nirmal sul teatro che ha fatto egistrare il tutto esaurito 
 
 
      
            
      
      
       
      
      
      
       
      
      
      
      
      
           
      
                 
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            Parliamone
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            Otello l'incoerenza è di scena
            
             
            
            intervento di Simone Tomei FREE
            
             
            
 PARMA - Esiste un patto segreto, antico e nobilissimo, tra il palcoscenico e la platea. È un atto di fede: lo spettatore si affida alla visione degli artisti, promettendo in cambio sospensione dell'incredulità e apertura del cuore. Aprire il sipario sull' Otello al Teatro Regio di Parma, nel cuore del Festival Verdi 2025, avrebbe dovuto significare rinnovare questo patto, immergendosi nel gorgo della più compiuta tragedia shakespeariana in musica. E, in effetti, la partitura di Verdi ha mantenuto fede al suo compito: un fiume in piena, potente e inesorabile, che dal golfo mistico ha continuato a scorrere, travolgente e commovente. Il problema, ahimè, è sorto quando ho alzato gli occhi perché ciò che si vedeva apparteneva a un altro pianeta drammaturgico, a un universo visivo che con il fiume verdiano dialogava poco o punto. Le note di regia di Federico Tiezzi, un denso manifesto intriso di Freud, Welles, Dostoevskij e Pasolini, promettevano una discesa negli inferi della psiche.
 
 
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            Classica            
            
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            Lü Jia perfetta intesa con Pagano
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 GENOVA - La sera del 30 ottobre 2025 il Teatro Carlo Felice ha inaugurato la Stagione Sinfonica 2025/26 con un concerto interamente dedicato alla musica francese fra Ottocento e primo Novecento, affidato alla direzione di Lü Jia e alla partecipazione del giovane violoncellista Ettore Pagano, accompagnato dall’Orchestra della Fondazione.
 
 
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            Classica            
            
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            Taverna per Prokofiev
            
             
            
            servizio di Athos Tromboni FREE
            
             
            
 FERRARA - Il corpus dei cinque concerti per pianoforte e orchestra e delle nove sonate per pianoforte, oltre a vari pezzi minori, testimonia l'impegno di Sergej Prokofiev per i tasti bianconeri. Tutti i più grandi pianisti si sono cimentati (e continuano a cimentarsi) nei concerti per pianoforte di Prokofiev, con assoluta predominanza - almeno
 
 
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            Ballo and Bello
            
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            Centenario di Dietrich Fischer-Dieskau
            
             
            
            servizio di Athos Tromboni FREE
            
             
            
 ROVIGO - In occasione del centenario della nascita di Dietrich Fischer-Dieskau, prestigioso baritono e raffinato interprete della grande tradizione Liederistica e operistica internazionale, Rovigo ha dedicato una masterclass presso il conservatorio cittadino e una giornata speciale al suo lascito musicale e intellettuale, con eventi di altissimo profilo
 
 
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            Eventi            
            
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            Donizetti Opera apre il sipario
            
             
            
            redatto da Athos Tromboni FREE
            
             
            
 BERGAMO - Quella che qui presentiamo è la prima edizione del Donizetti Opera 2025 firmata dal direttore d'orchestra Riccardo Frizza, nella doppia veste di direttore artistico e musicale. È un festival da tempo riconosciuto a livello internazionale come irrinunciabille appuntamento annuale dedicato al celebre compositore bergamasco Gaetano
 
 
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            Opera dal Centro-Nord            
            
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            Macbeth ancestrale e misterico
            
             
            
            servizio di Angela Bosetto FREE
            
             
            
 BUSSETO (PR) – «Penso che l’attrazione di Verdi per Shakespeare fosse legata più alla sua convinzione di poter trasformare in musica la grande letteratura che non ad affinità personali. Sicuramente aveva un istinto formidabile per l’Arte con la a maiuscola. Ma se oggi, come allora, nessuno sa nulla della vita di Shakespeare, è innegabile che Verdi
 
 
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            Eventi
            
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            Bologna va 'Verso Itaca'
            
             
            
            redatto da Athos Tromboni FREE
            
             
            
 ROMA - La stagione di Opera, Danza e Concerti 2006 firmata dalla nuova sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, Elisabetta Riva e dal direttore artistico Pierangelo Conte si chiama “Verso Itaca”: è un appellativo che racconta metaforicamente l’ultima tappa del viaggio della fondazione lirico-sinfonica felsinea verso il rientro
 
 
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            Opera dal Nord-Ovest            
            
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            Francesca da Rimini tra forza e fragilità
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 TORINO -  C’è un destino che sembra non conoscere oblio: quello di Francesca da Rimini, eroina sospesa tra colpa e innocenza, tra desiderio e condanna, che continua a esercitare il suo fascino attraverso i secoli e i linguaggi. Quando il sipario del Teatro Regio di Torino si alza sull’opera di Riccardo Zandonai, aprendo la stagione lirica 2025/2026, non
 
 
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            Opera dal Nord-Est            
            
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            Così fan tutte di successo
            
             
            
            servizio di Athos Tromboni FREE
            
             
            
 ROVIGO - Zeus e le sue metamorfosi alla caccia delle femmine: così lo scenografo e costumista Milo Manara (al suo debutto sulle scene dell'opera) ha illustrato Così fa tutte di Wolfgang Amadeus Mozart per l'inaugurazione della 210.ma stagione lirica del Teatro Sociale di Rovigo, venerdì 17 ottobre 2025. L'allestimento si è rivelato giocoso,
 
 
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            Dischi in Redazione
            
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            Disco che celebra un grande Autore
            
             
            
            recensione di Simone Tomei FREE
            
             
            
 Ennio Porrino I Canti dell'esilio (Songs of Exile) Angela Nisi soprano - Enrica Ruggiero pianoforte Brilliant Classics 2025 Il compositore sardo Ennio Porrino (1910-1959) appare oggi come un autore al tempo stesso elegante e complesso, il cui percorso creativo è segnato dalla tensione fra la ricerca delle radici identitarie
 
 
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            Opera dal Nord-Ovest            
            
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            Don Giovanni claustrofobico
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 GENOVA - C’è qualcosa di emblematico nel vedere il Don Giovanni di W.A. Mozart intrappolato in un labirinto di pareti rotanti; forse è il destino stesso di certe regie nate come provocazione e finite per diventare autocitazione. Al Teatro Carlo Felice di Genova, l’allestimento firmato da Damiano Michieletto (produzione della Fenice di Venezia datata
 
 
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            Classica            
            
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            Gibboni e Mariotti bella accoppiata
            
             
            
            servizio di Athos Tromboni FREE
            
             
            
 FERRARA - Brahms presentato (le sue Sinfonie), Brahms eseguito (la Sinfonia n.4): così si è aperta lunedì 6 ottobre la stagione 2025/2026 di Ferrara Musica nel Teatro Comunale "Claudio Abbado", dopo l'anteprima del 14 settembre scorso dell'Ensemble Nova Ars Cantandi presso la Pinacoteca Nazionale di Palazzo Diamanti. Per approfondire la
 
 
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            Jazz Pop Rock Etno
            
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            Ferrara in Jazz primo week-end
            
             
            
            servizio di Athos Tromboni FREE
            
             
            
 FERRARA - Il 3 ottobre scorso il Jazz Club Ferrara ha dato avvio alla prima parte dei concerti della nuova stagione "Ferrara in Jazz" che si svolgerà ogni fine settimana (il venerdì, il sabato e la domenica) fino al 21 dicembre 2025. L'appuntamento d'apertura, nel Torrione San Giovanni, ha visto in pedana il sassofonista Piero Bittolo Bon con Alessandro
 
 
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            Eventi            
            
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            Partenza con le canzoni di Guccini
            
             
            
            servizio di Francesco Franchella FREE
            
             
            
 FERRARA - Alla volta dei primi freddi (o freschi) settembrini, il mondo si divide: chi si dà già ai pranzi autunnali vestendosi come se fosse il 1° di gennaio; chi ogni weekend, nostalgico del caldo, chiede al coniuge di fare “l’ultima” gita al mare; chi guarda in continuazione le mail, per sapere quando inizieranno le prime serate della stagione
 
 
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            Personaggi            
            
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            Porto in scena  le parole che non scrisse
            
             
            
            servizio di Ludovica Zambelli FREE
            
             
            
 FERRARA - Al Teatro Abbado andrà in scena lo spettacolo Concerto a due per Puccini, con Alessio Boni e Alessandro Quarta, regia di Boni stesso e Francesco Niccolini ("prima" lunedì 29 settembre, replica sabato 30 settembre 2025 ore 20,30); è uno spettacolo con  parole e musica, che si incontrano per restituire la complessità di un compositore che
 
 
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            Echi dal Territorio
            
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            Ferrara in Jazz si parte!
            
             
            
            redatto da Athos Tromboni FREE
            
             
            
 FERRARA - È giunta alla 27.esima edizione la stagione del Jazz Club Ferrara, presso il Torrione San Giovanni di via Rampari di Belfiore incrocio di via Porta Mare: a partire da venerdì 3 ottobre 2025, proprio il Torrione riapre le porte di Ferrara in Jazz con il programma della prima parte di stagione (ottobre-dicembre 2025), dove sono in calendario
 
 
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            Classica            
            
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            Saccon-Genot e fanno tre
            
             
            
            servizio di Athos Tromboni FREE
            
             
            
 FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e presieduto da Gianluca La Villa ha organizzato un concerto cameristico a Palazzo Roverella, sede del Circolo Negozianti di Ferrara, in memoria del prof. Luigi Costato: protagonisti del concerto sono stati due musicisti già noti e molto apprezzati nella città estense, il violinista Christian Joseph
 
 
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            Ballo and Bello            
            
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            Ecco le Stanze della Danza
            
             
            
             FREE
            
             
            
 ROVIGO - Per due giorni, sabato 27 e domenica 28 settembre 2025, Rovigo diventa una finestra sul panorama della danza contemporanea. È stato presentato il 19 settembre scorso allo spazio Fs del Censer, in conferenza stampa, la prima edizione del festival Le stanze della Danza, un itinerario di performance che si inaugurerà alle ore 17,00 di
 
 
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            Opera dal Centro-Nord
            
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            Una perla i Pescatori di perle
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 FIRENZE - La perfezione, si sa, non è di questo mondo. Eppure l’arte, nei suoi momenti più ispirati, ci consente di sfiorarne il mistero, in quella rara alchimia che fa dialogare la forza arcana della musica, la purezza del canto e la poesia della scena. È questa, precisamente, la sensazione che ho provato uscendo dal Teatro del Maggio Musicale
 
 
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            Un luogo dove il cuore rimane giovane
            
             
            
            redatto da Athos Tromboni FREE
            
             
            
 ROVIGO - La platea del Teatro Sociale per la prima volta si è trasferita in piazza Giuseppe Garibaldi: l’evento dal titolo Sotto il cielo di Rovigo – Cult dove il cuore rimane giovane, a cura della regista Anna Cuocolo, ha voluto essere un incontro speciale della autorità locali e del management del teatro con il pubblico, per celebrare insieme a tutta la città,
 
 
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            Echi dal Territorio            
            
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            Lucca nuova stagione d'Opera
            
             
            
            redatto da Simone Tomei FREE
            
             
            
 LUCCA - È stata presentata il 17 settembre 2025, nel Ridotto del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini", la Stagione lirica 2025-2026 della quale vi portiamo a conoscenza attraverso il comunicato stampa dell’ente lucchese. La Stagione Lirica del Teatro del Giglio "Giacomo Puccini" si presenta, per il 2025-2026, come un’autentica celebrazione del
 
 
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            Concerto degli allievi di Magiera
            
             
            
             FREE
            
             
            
 FERRARA - La presentazione della Stagione di Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" - avvenuta nella mattinata di martedì 16 settembre - ha avuto il suo epilogo alle ore 20,00 con un concerto lirico nel Ridotto del teatro, dove si sono esibiti i giovani allievi del corso di perfezionamento tenuto dal maestro Leone Magiera
 
 
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            Ferrara nuova stagione d'Opera e Danza
            
             
            
            redatto da Athos Tromboni FREE
            
             
            
 FERRARA - Un "Concerto a due per Puccini" e dodici spettacoli di opera, danza, musical, sono la dote della Stagione d'Opera & Danza 2025/2026 del Teatro Comunale "Claudio Abbado" che si aprirà il prossimo 29 settembre per concludersi il 24 maggio del prossimo anno. 
La conferenza-stampa
 
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            Opera dal Centro-Nord            
            
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            L'amico Fritz fra sostenitori e detrattori
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 LIVORNO - Dopo l’esplosione dirompente del successo di Cavalleria rusticana (1890), Pietro Mascagni si trovò davanti a una sfida tutt’altro che semplice: dimostrare di non essere l’autore “di un’opera sola”, consacrato dalla fortuna di un libretto tratto da Verga. Ed è in questo clima che nacque L’amico Fritz, andato in scena per la prima volta al
 
 
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            Personaggi
            
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            Cantami o Diva gli intrighi...
            
             
            
            intervista a cura di Athos Tromboni FREE
            
             
            
 Massimo Crispi è un tenore particolare, ribelle per molte cose e dal repertorio quanto mai vario. Vive una parte dell'anno a Palermo e l'altra parte dell'anno a Firenze. Vario - si diceva - il suo repertorio, ma varia è anche la sua maniera di essere artista. Da sempre ha infatti coltivato la scrittura, in ogni campo, e, oggi, non frequentando più
 
 
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            Echi dal Territorio            
            
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            Frescobaldi Day a Palazzo Schifanoia
            
             
            
             FREE
            
             
            
 FERRARA - Marina De Liso, mezzosoprano e docente di musica antica nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nonché coordinatrice del "Concentus Musicus Fe' Antica"  ha presentato ieri nella bella e confortevole sala pubblica di Palazzo Schifanoia il primo concerto della stagione 2025/26 di Ferrara Musica: quest'anno l'associazione concertistica
 
 
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            Vocale            
            
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            Dalla romanza alla canzone napoletana
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 PONTE A MORIANO (LU) - La serata del 12 settembre 2025 al Teatro Idelfonso Nieri di Ponte a Moriano si è chiusa l’edizione di "Un Teatro Sempre Aperto", confermando ancora una volta la qualità e la coerenza di una rassegna che, pur in assenza della storica sala cittadina del Teatro del Giglio, ha saputo mantenere viva la propria presenza sul
 
 
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            Opera dall Estero
            
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            Una Traviata trasposta nel Novecento
            
             
            
            servizio di Ramón Jacques FREE
            
             
            
 BOGOTÀ (Colombia) - 24 agosto 2025, Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo. In occasione della quindicesima stagione del Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo, attualmente il palcoscenico più importante della Colombia, si è tenuta una nuova rappresentazione di La traviata. L’opera,
 
 
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            Opera dal Centro-Nord            
            
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            Ode a Leopardi e Medium prova generale
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 LIVORNO – In un Mascagni Festival sempre più attento al dialogo fra memoria storica e ricerca espressiva, la serata del dittico Ode a Leopardi di Pietro Mascagni e The Medium di Gian Carlo Menotti, presentata agli Hangar Creativi, ha offerto un accostamento insolito ma fecondo tra due poetiche distanti eppure unite dalla tensione verso il mistero
 
 
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            Eventi            
            
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            ROF bilancio 2025 e programma 2026
            
             
            
            redatto da Athos Tromboni FREE
            
             
            
 PESARO - A Pesaro si dichiarano soddisfatti per i risultati non solo artistici del Rossini Opera Festival 2025. Ecco qui sotto, in sintesi, la valutazioni che illustrano sommariamente gli obiettivi raggiunti e anche le anticipazioni per l'edizione 2026. 
I numeri che contano
 
 
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            Opera dal Centro-Nord
            
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            Manon Lescaut fra le sculture blu
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 TORRE DEL LAGO (LU) - Il 71° Festival Puccini si avvia alla conclusione con l’ultimo debutto operistico della stagione in una serata di fine agosto molto suggestiva: Manon Lescaut è tornata al Gran Teatro sulle sponde del Massaciuccoli nella produzione di Igor Mitoraj del 2003, ripresa con cura nella regia di Daniele De Plano, scene di Luca Pizzi
 
 
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            Classica            
            
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            SummerFest grande musica da camera
            
             
            
            servizio di Ramón Jacques FREE
            
             
            
 SAN DIEGO (USA) - SummerFest 2025, The Baker-Baum Concert Hall. Il festival di musica da camera SummerFest, che si tiene ogni estate a San Diego, California dal 1986 ed è organizzato dall'associazione musicale locale La Jolla Musical Society (LJMS), è diventato un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica cameristica (nel sud
 
 
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            Vocale            
            
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            Giovane Scuola al Mascagni Festival
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 LIVORNO - Il Mascagni Festival 2025, nell’anno dell’ottantesimo della scomparsa del compositore, si conferma laboratorio vivo di idee più che semplice contenitore di eventi: una geografia del suono disseminata tra Livorno, la provincia e luoghi simbolici d’Italia e del mondo, capace di intrecciare concerti, opere, letture sceniche e creazioni originali
 
 
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            Opera dal Centro-Nord
            
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            Sepe una delicata Butterfly
            
             
            
            servizio di  Nicola Barsanti FREE
            
             
            
 TORRE DEL LAGO (LU) – Diamo conto ai nostri lettori della replica del quarto titolo in cartellone nell’ambito del 71° Festival Puccini: Madama Butterfly. Per regia, scene e costumi rimandiamo alla recensione della prima rappresentazione che potete consultare qui . La principale differenza rispetto al debutto riguarda il ruolo
 
 
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            Turandot e le altre
            
             
            
            redatto da Athos Tromboni FREE
            
             
            
 TORRE DEL LAGO (LU) -  Questa volta si parte in largo anticipo: è ormai definitivo - infatti - il programma della 72.esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) che si svolgerà nel Gran Teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli nell’estate 2026 e che era stato anticipato nella conferenza stampa dello scorso maggio dal presidente
 
 
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            Opera dal Centro-Nord            
            
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            Alina Tkachuk la rivelazione
            
             
            
            servizio di Nicola Barsanti FREE
            
             
            
 TORRE DEL LAGO (LU) - La rappresentazione di Turandot al Gran Teatro Giacomo Puccini, nell’ambito del 71° Festival Puccini, propone una lettura scenica affidata alla regia di Alfonso Signorini, la cui impronta visiva rimanda all’articolo della prima rappresentazione che potete trovare qui. L’allestimento conferma la forza visiva e simbolica dell’opera, ma
 
 
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            Opera dal Nord-Est
            
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            Rigoletto, Nabucco e Aida
            
             
            
            servizio di Nicola Barsanti FREE
            
             
            
 VERONA - L’anfiteatro Arena, con i suoi duemila anni di storia e le gradinate che custodiscono memoria e suggestione, si conferma il più imponente palcoscenico a cielo aperto dedicato all’opera lirica. Ogni estate l’antico anfiteatro romano si trasforma in una cassa armonica naturale, dove le note dei grandi compositori si fondono con l’energia collettiva
 
 
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            Opera dal Centro-Nord            
            
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            Butterfly e la simbologia degli alberi
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 TORRE DEL LAGO (LU) - Madama Butterfly di Giacomo Puccini è il quarto titolo a susseguirsi sul palcoscenico del Festival Puccini di quest’anno. Per la sua 71ª edizione, la rassegna ha affidato la regia a Manu Lalli, che propone una lettura capace di andare oltre la mera rappresentazione scenica, trasformando il linguaggio visivo e simbolico in un elemento
 
 
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            Opera dal Centro-Nord            
            
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            La bohème disegnata da Scola
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 TORRE DEL LAGO (LU) - Tra i capolavori pucciniani La Bohème occupa un posto di privilegio per la sua capacità di fondere realismo e poesia, leggerezza giovanile e dramma struggente. Dal debutto del 1º febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, sotto la bacchetta di un giovane Arturo Toscanini, questo dramma lirico in quattro quadri - tratto dalle
 
 
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            Jazz Pop Rock Etno
            
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            Ferrara Film Orchestra e la bacchetta di Ambra
            
             
            
            servizio di Athos Tromboni FREE
            
             
            
 FERRARA - La prima serata della rassegna Giardino per tutti organizzata ai piedi del grattacielo dal Comune di Ferrara con la collaborazione del Teatro Comunale "Claudio Abbado", dentro il Parco Coletta, ha fatto l'en-plein. Era in pedana la Ferrara Film Orchestra capitanata dalla bacchetta di Ambra Bianchi
 
 
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            Opera dal Centro-Nord            
            
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            Buratto bel debutto in Tosca
            
             
            
            servizio di Simone Tomei FREE
            
             
            
 TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU) - Nel terzo fine settimana del 71° Festival Puccini di Torre del Lago, la seconda recita di Tosca ha riproposto uno degli allestimenti più attesi di questa edizione. La produzione, firmata da Alfonso Signorini in veste di regista e costumista, si è presentata con una veste visiva marcatamente simbolica, ricca di richiami
 
 
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